Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Dama degli Intrighi    03/06/2013    2 recensioni
Questa non è solamente una fic ispirata dalla storia di una grandissima scrittrice, in questa fic io mi sono data una sfida, mi sono costretta a immaginarmi nei panni della Rowling che deve scrivere un "dopo Harry Potter" e mi sono chiesta cosa potrebbe succedere. Ho letto i libri della Rowling in originale e ho cercato di usare il suo stesso tipo di scrittura e da tutte queste mie ricerche e altre è nata questa Fic che spero che vi piaccia...
Gradirei molto sapere i vostri pareri tramite le recensioni!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Magic'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic
***

Cinque volatili planavano verso la casa diroccata e strampalata che era la Tana. Ne fecero il giro completo prima di atterrare direttamente vicino ai loro piccoli padroni. Precisamente erano due gufi, una civetta, un barbagianni e un allocco. Sembrava un po' su di giri, forse durante il viaggio avevano un po' “giocato” fra di loro, chissà.
Pervinca si girò fino a fissare direttamente il suo Gif. La grande civetta nera se ne stava tranquillamente vicino alla sua padrona felice delle carezze che lei gli dava. Comunque non sembrava tranquillo. Gli animali sentono quando sta per succedere qualcosa e Gif lo capiva perché continuava a far arruffare le sue penne e non smetteva di roteare la testa per guardarsi intorno, ma intono era tutto tranquillo.
Presto tutti si accorsero che i loro animali si comportavano proprio come Gif.
-Forse dovremo avvertire i grandi…- propose Molly che già pensava di contattare tutto il Ministero e gli Auror compresi.
-Non dire stupidaggini!- la richiamò Fred. -Potrebbe solamente essere un temporale e si staranno preoccupando di non poter andare fuori a caccia- sorrise.
-Potrebbe- lo incalzò Rose.
-Visto? State tranquilli. E’ un ottimo pomeriggio, rilassiamoci-
E infatti lo fu. Per tutto il resto della serata ci furono scherzi, magie e un sacco di caramelle. Quando finalmente la sera iniziò a calare sulla Tana tutti tornarono dentro casa e l’ambiente sembrò tingersi di calore. Musica dalla radio si propagava per tutte le stanze. Zio George, ancora con i suoi scherzi, dava dimostrazioni alle giovani menti a volte prendendo di mira i suoi fratelli.
Le donne parlavano di nuovi completini visti a Diagon Alley e gli uomini delle partite della stagione di Quidditch. Quando arrivò l’ora di cena nessuno aveva veramente appetito se non zio Ron e Hugo, c’era d’aspettarselo. Nel momento in cui, passate alcune ora, il cielo nero era colmo di stelle, alcuni iniziarono a lasciare la Tana.
-Mamma, lasciami- strillò Bill cercando di scollarsi di dosso la madre che lo stringeva troppo insistentemente.
-Giusto- sorrise nonna Molly lasciando la presa.
-Non ti preoccupare, mamma- cercò di tranquillizzarla. -Ci sentiremo via gufo appena farà giorno-
-Bill-
-Ok, appena arriviamo a casa- sorrise vinto.
-Siate prudenti, non si sa mai…- gli avvertì mentre Fleur e Bill con Dominique e Louis uscivano dalla casa.
-Non ti preoccupare, mamma- la rassicurò il figlio.
-E tu mio caro Teddy- si rivolse subito al ragazzo. -Tratta bene, come sempre, la mia Victorie-
-Certo- le rispose con un sorriso smagliante mentre la ragazza dai capelli biondi gli si stringeva.
Nonna Molly afferrò i loro visi tra le sue mani e lasciò due grandi baci sulle loro guance prima di fargli uscire di casa. Presto l’aria fu attraversata da “CLAK”, quelli che produce il smaterializzarsi.
-Ma io non faccio quel rumore- disse Pervinca a bassa voce riflettendo.
Poco dopo pure zio Fred e la sua parte di famiglia lasciò la casa; Percy si congedò in modo assurdamente formale con un inchino e tanto di cappello. Sua moglie se ne stette zitta a sorridere e Molly e Lucy salutarono anche loro molto educatamente. A fine serata restavano solo zio Charlie, ce sarebbe rimasto per un altro giorno, Zio Ron e Zia Hermione e i Signori Potter.
Pervinca iniziava a chiedersi dove sarebbe andata a dormire. Doveva tornare a scuola? O andava a casa dei Potter. Se fosse stato così avrebbero potuto riconoscerla i vicini… E i suoi che avrebbero detto? Oppure, forse, rimaneva a casa di Nonno Arthur e nonna Molly. Doveva spiegare ancora cosa era un phon al Signor Weasley…
-Le vostre camere sono pronte, Hermione e Ron, siete sicuri che non volete restare anche voi?- chiese nonna Molly.
-No, Molly- rispose subito Hermione. -Io domani devo già sbrigare della pratiche giù al Ministero e Ron deve finire di aggiustare la macchina senza magia, me lo ha promesso- aggiunse fissando il marito.
-Va bene, fatemi sapere anche voi come state quando arrivate a casa- sorrise la donna.
Dopo poco che furono usciti di casa si sentì un altro “CLAK” e nonna Molly tirò un sospiro.
-Bene, i vostri letti sono pronti- sorrise rivolta ai sei ragazzi e a Ginny e Harry. -Harry caro, tu e Ginny siete nella solita camera-
-Grazie Molly- sorrise Harry.
-James, Hugo e Albus, voi siete in quella di Ron quando era giovane; e voi ragazze siete in quella di Ginny…-
La donna si girò verso Charlie che se ne stava a cambiare i canali della radio ripetutamente cercando precisamente una notizia che voleva sentire.
-Charlie…-
-Si, Ma, ho capito- tagliò corto subito.
Tutti i ragazzi corsero nella camera in soffitta, quella di zio Ron, pronti per parlare ancora un po' prima di andare a letto. Due gufi se ne stavano nelle loro gabbie e non parevano felici di questo. Più di tutti uno colava come un matto nella sua rimbalzando dappertutto come se fosse una palla. Era un minuscolo gufetto che però aveva la sua età, ma questo non sembrava fermarlo.
-Era da anni che non faceva così- protestò Hugo cercando di far smettere il gufo. -Stai zitto, Leo!-
Tutti si erano disposti sui tre materassi in giro per la piccola stanza di legno. L’ambiente era rustico, ma molto accogliente, come tutta la casa del resto. Il tempo, tra le chiacchere, passò in fretta e in men che non si dica la voce di nonna Molly risuonò per tutti i piani della casa intimando ai sei ragazzi di andare a letto.
-Avete visto?- chiese Lily indicando la finestra. -Fred aveva ragione, fuori c’è un temporale da far spavento-
-Incredibile-
-Il temporale, Al? Non è la prima volta che ne vedi uno, sai?-
-Io intendevo che fosse incredibile che Fred ne avesse sparata una di giusta!- sorrise il ragazzo. -Comunque Rose, non avere paura se vuoi ti procuro un pupazzetto per sta notte-
Rose lanciò uno dei cuscini al cugino.
-Cretino!-
Le tre ragazze scesero nella loro camera. Non stettero a parlare, ma si misero sotto le loro coperte e si addormentarono immediatamente mentre fuori continuavano a saettare lampi… Viola.
 
Quella notte un temporale si abbatteva per tutta la Gran Bretagna. Le antenne di rilevamento meteorologico dei babbani erano al lavoro rilevando continuamente i dati di quel strano temporale. Poco prima il cielo era stato limpido, così perfetto che una persona avrebbe potuto contare le stelle e nessune gliene sarebbe scappata ai suoi occhi. Due secondi dopo nuvole nere invadevano la notte e facevano cadere sulla terra gocce d’acqua fredda. Lampi schiarivano il cielo e i tuoni davano una musica lugubre alla notte.
Nei corridoi della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts una luce fievole di candele li rischiarava quel poco che bastava da creare ombre sospette sui muri. Tutti, come consuetudine, dormivano tranquillamente quando le fiamme per i corridoi iniziarono a spegnersi.
Una dopo l’altra cessavano di far luce come se qualcuno ci avesse soffiato sopra apposta per spegnerle. I corridoi si fecero neri come la pece, rischiarati solo a tratti dalla luce cupa del temporale.
Un’ombra conosciuta e ricercata iniziò a ripercorre la scuola per arrivare al settimo piano. Come le altre volte strisciò attraverso il dipinto della Signora Grassa e percorse la scalinata a sinistra fino ad arrivare al terzo pianerottolo. Aprì la porta che era come nella norma socchiusa e volò fino al solito letto… Vuoto.
Un urlo agghiacciante ruppe il silenzio del dormitorio prima che la scena si ripetesse per la seconda volta, con la differenza che a urlare non era stato un alunno.
 

Salve a tutti! Ecco il primo aggiornamento di questa settimana... Sarò io che sono giù di corda o demoralizzata, ma questo capitolo non mi pare il massimo, no? Siate sinceri, criticate... La critica è costruttiva, no? Lo so che non è venuto bene, ma non sapevo proprio come spiegare la mia idea di base oggi. Vabbè.
Lasciate delle recensioni, non abbiate paura :)
Baci a tutti, Dray xx
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Dama degli Intrighi