Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: hugmeciastin    03/06/2013    16 recensioni
Chi sapeva che un viaggio a Stratford avrebbe potuto rovinare la mia intera vita?
Mio fratello mi aveva avvertito di stare alla larga, ma perchè avrei dovuto ascoltarlo dopo tutto quello che mi ha fatto passare?
Chi sapeva che sarei diventata il bersaglio di un omicidio dopo il suo errore?
Lezione imparata. E' fondamentale seguire i consigli delle persone che ti amano e si preoccupano di te più di tutto. Soprattutto se sono le uniche a essere rimaste nella tua vita.
Mantenere la guardia alta, pensare in fretta e, soprattutto, mai fidarsi di qualcuno.
Non importa quanto fortemente questa persona si innamori di te.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Chloe's Point of View:

 
"Ehi gioia, non pensi che sia ora che tu torni a casa?" Disse Justin. Aprii gli occhi sentendomi esausta come sempre. Justin era in cucina, in piedi davanti alla ragazza con cui aveva dormito la scorsa notte. Lei stava mangiando dell'uva da una ciotola bianca. Guardai l'orologio davanti a me per vedere che erano le 07:06.
Ieri sera avevo dormito con i cuscini sulle orecchie. Era fastidioso, ma dopo un po' mi ero abituata. Ma avevo uno strano presentimento, era come se loro lo avessero fatto apposta per farmi incazzare. Ha funzionato. Dovrebbero essere orgogliosi di se stessi, ad essere onesti.
"Ma, Jay!" Esclamò, continuando a mangiare. Sembrava che non mangiasse da una vita.
"Ma cosa?" Justin la prese di peso e la alzò dalla sedia. Quindi è questo quello che fa, eh? Scopa le ragazze a casa sua e dopo le butta fuori? Non ha alcun rispetto per le ragazze. Persone come lui mi fanno davvero incazzare. Era un egoista di merda.
"Ho tanta fame, non puoi capire!" Si alzò dalla sedia e iniziò a pavoneggiarsi verso di me. Indossava gli stessi vestiti di ieri, ciò significa che puzzava e faceva altamente schifo. Non avrei mai immaginato di fare una cosa simile. 
"Hai fame per sto cazzo, vero?" Justin chiese alla bionda, che spostandosi i capelli glieli buttò in faccia, ignorando completamente la sua esistenza. Si sedette vicino al divano dove ero seduta io e mi fissò incuriosita.
"Non ti ho mai visto in giro. Come ti chiami?" Chiese, con un sorriso sul suo volte. Ancora profumava di ciliegia, ma aveva i capelli davvero in disordine.
"Sono Julia. Vengo dalla California, ma resto qui con Justin per qualche giorno." Sorrisi, raccogliendomi i capelli in una crocchia. La ragazza si voltò verso Justin con un sorriso enorme sul suo volto, mostrandogli tutti i suoi denti perfetti e luminosi. Il suo atteggiamento sembrava tanto quello della ragazza popolare della scuola, con cui ogni ragazzo voleva stare. Semplicemente meravigliosa.
ha.
"Aww, lei ti chiama con il nome completo!" Disse a Justin. Lui alzò gli occhi e poi si avvicinò alla porta di casa, pronto a buttare fuori a calci in culo Alexa. Lei ignorò quei gesti e si girò di nuovo verso di me. "Sono Alexa. E' l'abbreviazione di Alexandra, ma va bene così." Fece una pausa. "Non devi chiamarmi con il mio nome completo." Si strinse nelle spalle. Sentii il bisogno di ucciderla.
"Piacere di conoscere finalmente una delle ragazze di cui Justin parla costantemente. Sembra che gli piaccia tutto di te." Le sorrisi. La tensione diventava sempre più grande tra noi. Tra sorrisi e battute falsi, Justin ci guardava infastidito. Voleva solo buttarla fuori di casa.
"Sei bellissima. Mi chiedo come mai Jay voglia che tu rimanga qui." Disse, inclinando la testa verso un lato e chinandosi verso di me.
"E' davvero arrivato il momento che tu vada via, Alexa." Justin le ricordò, tenendo la porta aperta. Alexa si avvicinò alla porta di casa, dai suoi pantaloncini si poteva vedere tutto il suo culo. Faceva schifo. Sentivo davvero il bisogno di tirarle un pugno in faccia, troia.
"Non mi accompagni in macchina a casa?" Piagnucolò.
"Dio ti ha creato le gambe. Puoi camminare." Disse Justin, chiudendole la porta in faccia. Si passò una mano tra i capelli e andò in cucina. Aprì il suo MacBook sul bancone e cominciò a digitare qualcosa. "Che pugno." Sussurrò a se stesso. 
Sembrava stanco da morire. Aveva i capelli tutti disordinati, gli occhi semichiusi. Adesso capivo il motivo per cui voleva liberarsi di lei così in fretta. Doveva essere sollevato però dal fatto che non gli ho detto niente su quello che era successo la scorsa notte. Quella ragazza era appiccicosa, e sembrava quasi gelosa di me dato che Justin non mi ha buttato fuori di casa.
"La conosci davvero?" Sospirai. "- o l'hai casualmente trovata per strada?" Chiesi curiosa, mente Justin continuava a digitare non so cosa sul computer. Sembrava infastidito come sempre, si fermò un attimo guardandomi.
"La conoscevo. E' davvero brava a letto." Disse, camminando vicino alla stampante che stava stampando dei fogli. "Avresti potuto unirti, sai?" Sorrise. Afferrai il mio cuscino e glielo lanciai contro, colpendolo proprio sulla testa. Ridacchiò tra sè, gettando il cuscino sul bancone.
"Qualcuno è geloso..."
"Sembra che stavi cercando di farmi ingelosire." Sorrisi maliziosamente, inclinando la testa da un lato. "-Ma non ci sei riuscito." Sorpresi Justin a fissare la mia scollatura. Presi la coperta e mi coprì, dimenticando che lui mi aveva già visto in intimo. Mi ero trasformata in un bersaglio facile, senza nemmeno accorgermene.
"Cosa?" Il suo volto si illuminò sotto scock appena capì che non ero gelosa. Guardò la stampante e prese una pila di fogli, poi si sedette sul divano accanto a me, sorridendomi scherzosamente.
"Non ero gelosa. Ridevo per i gemiti di Alexa." Risi tra me e me. Guardai i fogli e mi venne un colpo al cuore. C'erano un sacco di foto mie di quando ero giovane, una con un fiore bianco tra i capelli, una in piedi accanto a mio fratello Brad. Merda. E se fosse venuto a dirmi che aveva scoperto tutto? Il mio cuore stava per uscire dal petto.
"Sono venuto qui per vedere una cosa." Fissò le foto. "Mi sto facendo troppe seghe mentali." Il mio cuore perse un battito. "Questa è quella ragazza, Chloe, quando era più giovane." Mi mise il foglio davanti al viso. Il mio corpo iniziò a tremare. Cosa avrei dovuto fare?
"Ehi aspetta.. voi due sembrate quasi gemelle!" Ridacchiò tra sè e sè. "Come potrei uccidere qualcuno che mi ricorda te?" Continuò a mettere a confronto alcune foto con me. La mia domanda era.. Dove le aveva trovate? Sentivo i brividi che salivano su per la schiena, avevo paura.
"Avete foto recenti di lei?" Chiesi curiosa, cercando di non sembrare troppo sospetta. Il motivo per cui l'ho chiesto era perchè mio fratello mi aveva imposto di non pubblicare mie foto su internet per poter essere rintracciata facilmente. Questo è uno dei motivi per cui non sono stata catturata da Justin, in primo luogo. Forse sapeva tutto. Forse mi stava mettendo alla prova per vedere quanto tempo ci avrei messo per dirgli la verità. Chi lo sa?
"Non ne abbiamo nessuna." Sospirò tra sè ancora una volta. "E' impossibile trovarla. E' quasi come se si fosse nascosta, come se fosse diventata invisibile." Alzò gli occhi al cielo per lo stress. "Giuro su Dio che se trovo questa ragazza, le infilo un proiettile dritto in mezzo agli occhi. Tu non sai quanta merda mi ha buttato addosso. Mio fratello non smette un attimo di parlare di lei e tutti i suoi amici si incazzano con me perchè non l'ho ancora trovata."
"Cosa?" Chiesi nervosamente, tremando di paura.
"Sinceramente? Io non voglio nemmeno uccidere questa ragazza. Non me ne frega un cazzo di quello che ha fatto suo fratello. Perchè dovrebbe morire per un errore non suo?" Si grattò il sopracciglio sinistro. "L'unica ragione per cui voglio ucciderla è perchè così mio fratello e i suoi amici del cazzo mi lasceranno finalmente in pace." Si alzò in piedi e tornò in cucina, davanti al computer.
"Oh." Risposi timidamente. Mi distesi sul divano cercando di calmarmi. Una volta che Justin mi avrebbe scoperto, sarò finita.
 
 
"Ehi." Justin mi strinse la spalla cercando di svegliarmi. "Hai dormito tutto il giorno. Non credo nemmeno che sia normale."
"C-che ore sono?" Balbettai, fissando Justin. Era completamente vestito come se stesse per uscire e andarsene. Sentì un odore davvero buono. Acqua di colonia, o qualcosa del genere. Sapevo che era a casa e stava cercando di trovarmi, ma non mi ero accorta di aver dormito tutto il giorno.
"Sono le 6:00." Controllò l'orologio dietro di lui. "Vuoi andare a mangiare fuori? Qui non ho niente da cucinare." Ammise. Era bello da parte sua avermi invitato a uscire fuori per mangiare, considerando il fatto che stavo praticamente morendo di fame per tutta questa settimana.
"Non sono pronta, devo vestirmi." Dissi, coprendo il reggiseno con la coperta.
"Basta che ti metti qualcosa a caso. Non mi importa, onestamente." Annuì con la testa. "Beh, in realtà, hai qualche paio di pantaloncini possibilmente corti?" Sorrise. Gli diedi uno schiaffo sul braccio per poi alzarmi in piedi e andare in bagno con la borsa dei vestiti. Presi un paio di leggins neri e una canottiera bianca e nera che amavo più di me stessa. Mio fratello me l'aveva regalata per il mio diciassettesimo compleanno lo scorso novembre. Era il mio top preferito. Misi un paio di converse nere basse e mi spruzzai un po' di Acqua Di Gioia addosso.
"Sono pronta." Dissi. Stavo morendo di fame, non vedevo l'ora di arrivare lì e abbuffarmi. Tutto quello che avevo mangiato negli ultimi tre giorni erano patatine e bibite. Non era affatto sano.
Il cielo era roso, come se il sole stesse per tramontare. Era bellissimo. Forse, se riuscissi ad andare d'accordo con Justin non avrei altri problemi. Era davvero freddo e distaccato, oggi. Non era stato fastidioso, tranne per il fatto che aveva portato Alexa a casa per farmi ingelosire e farmi andare a letto con lui. Nei suoi sogni.
Per tutto il giorno, avevo riflettuto sul fatto che mi aveva spinta (e poi baciata, ma questi sono dettagli).
Non mi era mai capitata una cosa simile, nemmeno con qualche ragazzo nella banda di mio fratello. Mi aveva praticamente violentato la bocca, costringendomi a baciarlo.
Entrai in macchina e chiusi la porta. Partimmo e la macchina sfrecciò velocemente per quelle strade vuote.
Il viaggio fu silenzioso. Eravamo entrambi concentrati sul mangiare. Potrei dire che Justin aveva lavorato abbastanza tutto il giorno, e ora non vedeva l'ora di mangiare. Mi sentivo male solo al pensiero, dato che ero il motivo per tutto quello stress. Lavorava, quando in realtà mi aveva già trovata. Il problema è che se gli dicessi la verità, mi ucciderebbe.
Entrammo nel ristorante.
"Un tavolo per due?" Ordinò. "E possiamo avere un menù bambino per lei?" Chiese, sorridendo a se stesso. Gli diedi uno schiaffo sulla spalla. "Che cosa? La roba sul menù per bambini è più conveniente."
"Avrò un menù normale. Lo ignori." Dissi alla cameriera, roteando gli occhi. Sapeva essere così fottutamente immaturo. Avrebbe dovuto prenderlo lui il menù bambino, non io.
La cameriera ci portò a un tavolo davanti a una grande finestra, si poteva vedere le onde del mare da lì.
Mi sedetti di fronte a Justin che fissava il menù. Io sapevo già quello che volevo. Un cheeseburger. Semplicemente perchè avevo bisogno di mangiare qualcosa di grasso per soddisfarmi.
Dopo qualche minuto, la cameriera venne a brendere le ordinazioni. Era piccola e bassa. Sembrava avesse la mia stessa età. Aveva lunghi capelli castani che le scendevano sulla schiena.
"Cosa volete da bere?" Chiese lei con voce nasale, prendendo carta e penna.
"Vorrei-"
"Due acque naturali per entrambi." Justin mi interruppe. Gli pestai il piede sotto il tavolo. Volevo una sprite, non l'acqua. Non lo sopportavo più. Ero incazzata nera.
"Volete ordinare qualcosa da mangiare adesso?" Chiese. Guardai Justin per vedere che le stava fissando il culo.
"Sì, mi piacerebbe mangiarti." Justin sorrise, annuendo verso il suo culo. Lei arrossì, e dopo continuò a guardare verso di me. Ero imbarazzata da quella situazione. Quanto poteva essere immaturo?
"Um, io vorrei un cheeseburger e patatine fritte." Consegnai il menù alla cameriera, seppellendo la testa per la vergogna. "Lo stesso per lui." Alzai le sopracciglia, guardando Justin che aveva la mano aperta sul tavolo, mentre passava il coltello tra ogni dito. Mi allungai e gli strappai il coltello di mano, mentre la cameriera si allontanava goffamente.
Non volevo dire niente a Justin sul suo comportamento. Era solo fottutamente fastidioso. Non volevo essere lì con lui in quel momento. O lo stava facendo apposta, o questo era il vero lui: un mostro.
In pochi minuti, arrivò la cena. Mangiammo in silenzio, senza dire una sola parola. Ci guardavamo ogni tanto in modo strano, tutto qua. Scriveva qualcosa sul suo iPhone e rideva a voce alta, ma niente di ch. Volevo solo abbandonare quel tavolo e lasciarlo lì da solo.
"Ecco il conto." La cameriera si avvicinò al tavolo dandoci un foglio per pagare la cena. "Posso fare altro per voi?" Chiese lei gentilmente, con un sorriso luminoso sul suo volto.
"Sì, potresti darmi il tuo numero?" Justin le fece l'occhiolino. "Così potrei chiamarti e potresti venire a casa mia, magari più tardi, stasera o domani. Come preferisci." Gli pestai il piede e dopo lui fece la stessa cosa, pestò il mio. La cameriera arrossì, mentre io stavo per spaccargli un bicchiere in faccia.
"Sei un porco schifoso!" Urlai. "Ti sei scopato una ragazza anche ieri sera!" Sbattei le mani sul tavolo. Tutto il ristorante era girato verso di noi. Justin mi diede un'occhiata mortale, per poi sbattere sul tavolo i soldi e strapparmi dal posto. Mi trascinò fuori dal ristorante senza dire una sola parola.
Era incazzato nero. Entrammo in macchina e mise la chiave nel nottolino, partendo velocemente.
Avevo appena visto il suo lato negativo.



 
wow.
entro stasera credo di postare un altro capitolo,
anche se non ne sono proprio sicura,
vedrò quanta gente recensisce.
grazie davvero a tutte per i commenti che mi lasciate.
ah, che ne pensate? sembra che justin e julia aka chloe non vadino molto d'accordo.
ma chissà.
tutto può succedere.
e che succederà quando justin scoprirà che julia è, in realtà, chloe romano?
who knows?
  
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: hugmeciastin