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Autore: liana    03/06/2013    2 recensioni
e se Bella in realtà non fosse una semplice vampira?!e se prima di diventarlo qualcuno chi avesse cancellato parte della sua vita?. e soprattutto chi temono i volturi?!..questa storia è ambientata all'inizio dello scontro con i Volturi ..".., quando ad un tratto la porta della stanza di spalancò, ed entrarono tre persone avvolte in lunghi mantelli bianchi, con cappucci che non davano la possibilità di scorgere i loro volti... Le tre figure camminavano tenendosi per mano, con passo gentile e aggraziato..... Appena i tre Volturi si resero conto di chi fosse entrato, sui loro volti si dipinse una varietà infinità di emozioni, ma quella che primeggiava in assoluto fu la paura..."tratto dal 1° cap.
AVVISO STORIA CANCELLATA E RIPOSTATA CORRETTA!!fatemi saperecosa ne pensate baci liana!!!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
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POV MARIA

Non riuscivo a crederci,era successo. Io e Ryan.Il Caos e la Ragione. No,non poteva succedere,noi non possiamo amare era sempre quello che ci dicevano da piccoli,e poi non ho mai pensato di innamorarmi.Con un braccio mi divincolai dal suo abbraccio e  mi alzai in piedi. Dovevo riflettere.Iniziai ad andare avanti e indietro toccandomi nervosamente i capelli,cercando di mettere ordine.Cercando di capirci qualcosa.

Ci eravamo baciati..e che bacio devo ammettere!

Gli avevo detto che l’ho amavo e lui ha ricambiato i miei sentimenti.

Ci eravamo abbracciati e mi sono sentita realmente protetta non che ne avessi bisogno però mi sono sentita bene.

Eravamo un’unica mente,si erano fuse e completate a vicenda.

Ero tremendamente gelosa…a questo punto meglio ammetterlo anche perché quella sgualdrina non si deve più permettere!

Avevo scoperto la parte più fragile di me,gli avevo permesso di accedere al mio essere più nascosto,che io stessa  stentavo a credere di averlo e non ho avuto paura di essere derisa o ferita perché il solo pensare di non averlo con me mi lacerava il cuore.Non ho più scusanti,non posso più mentire a me stessa.

“Posso sapere cosa stai facendo?tra un po’ ti vengo a prendere dall’altro lato del mondo,stai lasciando un solco profondo a furia di camminare”mi girai e lo trovai in posizione relax appoggiato all’albero galeotto di poco fa,con le braccia in grembo e un sorriso sfacciato di uno che la sa lunga.

“Taci.Sto pensando”risposi risoluta continuando a camminare

“Va bene quando hai finito avvisami d’accordo?!”disse in modo sarcastico

“Certamente.non mancherò!”risposi irritata

“Grazie”ancora quel tono da saputello impertinente

“Prego”risposi arrabbiata

“Non dimenticarti capito?!”ma voleva morire?!

“Ryan!!!!”urlai irritata

“Che c’è?”rispose con un tono di falsa innocenza

“Cosa non hai capito della frase <> ” chiesi al limite della sopportazione

“Tu pensi troppo”rispose soddisfatto

“Invece tu troppo poco”ribattei piccata,e iniziai di nuovo a camminare imperterrita sbattendo di più i piedi a terra. Dopo solo due minuti di silenzio dove stavo continuando la mia lista sentì uno sbuffo che ignorai.Quando all’improvviso  le sue mani mi arpionarono i fianchi da dietro e sentì il suo fiato al mio orecchio sussurrarmi

“Smettila di torturare i tuoi splendidi capelli,non hanno fatto nulla di male e poi li adoro sciolti,slega la treccia”Io abbassai gli occhi imbarazzata del complimento e della sua vicinanza senza avere in coraggio si spiaccicare parola. Non obbedendo alla sua richiesta senti le sue dita tra i miei capelli intente a slegare la treccia che torturavo da un po’.Per riprendere il controllo di me e delle mie emozioni  decisi di parlare

“Ho finito di pensare”ammisi

“Bene allora cosa hai deciso?”chiese preoccupato

“Tu ed Io ci siamo baciati!”affermai

“Esatto”confermò,io intanto mi ero girata e mi perdevo in quel mare ametista

“Hai detto di amarmi”affermai di nuovo

“Esatto e anche tu ricambi”confermò ancora,io rimasi in silenzio cercando le parole adatte ma capii ben presto che non ci volevano i miei soliti discorsi filosofici e il più delle volte logorroici,dovevo essere diretta,intanto lui mi guardava e attendeva paziente,cosa molto rara per uno come Ryan.

Feci un respiro profondo e dissi

“Sono innamorata di te”.

Silenzio. Nessuno dei due respirava.tutto si era cristallizzato e un silenzio assordante regnava su di noi.non riuscivo a sostenere il suo sguardo penetrante e per quanto volessi sentire la sua voce avevo paura di ciò che sarebbe uscito dalle sue labbra.Paura di essermi illusa,paura di essere volata troppo in alto,paura di aver messo la mia vita nelle sue mani,una sua parola mi avrebbe portato in paradiso o sarebbe stato il biglietto di solo andata per il mio inferno personale.

Non parlava,non si muoveva,era la più bella e affascinante statua vivente che avessi mai visto. Non riuscivo più ad attendere,quel silenzio mi rodeva dentro come un tarlo e non resistetti più

“Ryan dimmi qualcosa,qualunque,ma parlami”lo supplicai avvicinandomi a lui e sfiorandogli una mano

“sto pensando!”affermò ironico.Facendomi quella stupida risatina sadica.Ridussi gli occhi in due fessure,si stava prendendo gioco di me,anche ora in un momento serio come quello.E fu allora che non ci vidi più

“stai pensando?!stai pensando??!!! Bravo è da quando tu pensi, sciocco.Lo sapevo che ci si poteva fidare di te. Sono stata solo uno stupido gioco vero?! ” urlai arrabbiata e ferita,lui non sarebbe cambiato mai,doveva essere quello il primo punto della mia lista.Il Caos non potrà mai placarsi.E pensare che io mi ero innamorata anche di quel suo lato così irritante.Iniziai a camminare verso il castello per rifugiarmi nella mia stanza a piangere come una qualunque persona ferita prima di rimettere la maschera di algida e fredda calcolatrice.

“Fermati”mi urlò con voce roca

“Perché dovrei?”risposi senza voltarmi e continuando a camminare

“Maria Fermati prima che mi arrabbi per davvero”ribatte con voce roca e tagliente la stessa voce del guerriero in battaglia.

Ma non avevo paura,almeno non glielo avrei mai dato a vedere per non dargli questa soddisfazione!

“Tu in tanto pensa. Io vado al castello se hai qualcosa da dirmi sai dove trovarmi”risposi

“Io non ho bisogno di riflettere perché sono innamorato di te praticamente da una vita e per quando ho cercato in tutti i modi,e credimi me ho messo in pratica davvero tanti,di cancellarti dalla mia testa e soprattutto dal mio cuore non ci sono mai riuscito,anche quando credevo di averti dimenticato rinchiudendoti in una parte lontana di questo organo inutile per me -disse indicandosi il petto- tu ritornavi con prepotenza a reclamare i tuoi diritti e lo sentivo battere,si  Maria battere hai capito bene!”aveva il fiatone per tutto quello che mi aveva urlato con amore e rabbia come se quelle parole fossero state pietre incandescenti tra le mani io ero immobile davanti a lui mi girai guardandolo negli occhi  e ciò che vidi mi rimase spiazzata.Delle pietre di ametista lasciarono il suo viso per poi cadere a terra con un piccolo tonfo attutito dall’erba. Stava piangendo e non si vergognava,non cercava di nascondersi,non aveva paura che lo deridessi;allora capii che il mio dolore  era uguale al suo. Mi avvicinai a lui e appoggiai l’orecchio al suo torace e sentì per la prima volta il suo cuore battere.Quando eravamo piccoli una volta feci lo stesso gesto e non sentì nulla,era semplice curiosità la mia.I Saggi mi avevano informato che Ryan era nato con un cuore fermo,alcuni sostenevano che essendo alimentato dal male restava fermo perché troppo freddo,altri invece sostenevamo che fosse solo natura proprio come i vampiri.

Ora batteva.per me. Allungai una mano e gli accarezzai la guancia asciugandogli le lacrime.mi alzai in punta di piedi e gli baciai le labbra.un bacio lento,pieno d’amore e bisogno,non potevo fare a meno di lui e del suo sapore,con quel bacio cercai di trasmettergli tutti i miei sentimenti. Paura,felicità,gioia,perplessità e fiducia. Ormai dopo quelle parole non potevo non avere fiducia in lui perché se avrebbe ferito me,avremmo sofferto entrambi. Il bacio finì ma non ci staccammo con le mani intrecciate corremmo insieme fino al castello.

“Se ti chiedo di non entrare mi darai ascolto?”mi chiese sulla soglia accarezzandomi una guancia e lasciando mi un bacio a stampo

“mmm…non ci penso nemmeno”risposi sorridente saltellando fino alla porta,lo sentì sussurrare qualcosa tipo “affascinante testarda” ma non diedi peso alle sue parole e impaziente di rimettere piede nella mia casa spalancai la porta e appena feci un passo un campo di forza mi scaraventò verso il giardino,fortuna che Ryan mi prese al volo e mi tenne stretta a se.

“Ryan che succede?perché non riesco ad entrare in casa”chiesi arrabbiata chi osava proibirmi di entrare nella mia casa!

“Non lo so,ma sicuramente c’è lo zampino di Antea”

“Questo è ovvio ma la conosco troppo bene,non si sarebbe scomodata a venire di persona”

“Mia signora”mi voltai e trovai una ninfa inginocchio

“Alzati e dimmi chi è stato a fare tutto questo”le ordinai

“Mia signora Lyan quando è tornato ha detto che vi aveva incontrato, tutti eravamo contenti che  vi eravate riunite ma lui si è arrabbiato e ha cacciato tutti è uscito fuori di senno ma sono intervenuti i Saggi e lo hanno rinchiuso in un’altra dimensione e mi hanno espressamente detto di riferirvi che il castello è protetto da loro e per ogni evenienza anche a voi è vietato l’accesso e tutto ciò che vi serve dovete chiederlo direttamente a loro”fini sempre tenendo lo sguardo basso in segno di reverenza

“Bene abbiamo fatto un viaggio a vuoto”disse scocciato Ryan

E io gli risposi con un’occhiataccia

“Va bene grazie ninfa.Ma dimmi dov’è?”chiesi alla ninfa sicura che mi avrebbe capito

“Dov’è chi?chiese Ryan,poi lo vidi sgranare gli occhi e sbiancare,io mi limitai solo a sorridere

“Non vorrai mica portarlo con te,ti prego lascialo qui”io scossi la testa e mi avviai sul retro del castello

“Lo sai che non andiamo per niente d’accordo”mi supplicava Ryan quasi in ginocchio

“No non posso lasciarlo qui da solo lo sai,e poi poverino è stato così solo,piccolo”risposi facendogli chi occhioni dolci

“Tanto piccolo non lo chiamerei”rispose ormai sconfitto

“Sono punti di vista”replicai ormai vittoriosa e mi allontanai da lui sentendolo borbottare qualcosa su come sarebbe finita questa lunga giornata.Appena mi vide inizio a scodinzolare e a saltare tutto contento anche se ad ogni salto tremava la terra,davanti a me il mio splendido cagnolone gigantesco a tre teste tutto nero con ogni testa avente gli occhi come noi tre guardiane quella centrale blu come me,quella di sinistra celesti come Bella mentre quella di destra verdi come Charlotte.

“Cervero”lo chiamai e appena lo feci le tre teste iniziarono ad abbaiare e a tirate le catene che lo mantenevano,appena mi avvicinai si abbassò e chi feci le coccole che desiderava,ma appena vide Ryan iniziò a ringhiargli contro con tantissima ferocia.

“Vedi non gli vado a genio”ribatte perorando la sua causa a non volerlo con se

“Dovete fare solo amicizia vero cucciolotto?!”chiesi a Cervero continuando ad accarezzarlo

“Maria sarà meglio andare e tieni quel coso lontano da me”disse iniziando ad avviarsi al cancello

“Amore”Ryan si girò sorpreso e anche io lo ero in realtà mi era venuto  con estrema facilità chiamarlo così come se la bocca non fosse stata connessa con il cervello

“Come mi hai chiamato”Chiese Ryan contento

“Amore”ripetei contenta

“Sai,Amore,mi piace quando mi chiami così”rispose chiamandomi come poco prima avevo fatto io. Prese il mio viso tra le mani e mi diede uno splendido e dolce bacio.Mi girai  verso il cane e trovai tutte e tre le teste piegate di lato guardandoci per capire cose stessimo facendo e mi venne da ridere.

“Amore posso…”chiesi indicando Cervero,Ryan sbuffò e annui sussurrando uno “ stai attenta” io gli saltai al collo e gli baciai tutta la faccia ringraziandolo e correndo dal mio cucciolo

“Allora Bello sei pronto?!” di tutta risposta abbaiò felice io sciolsi le tre catene e Cervero si abbassò con tutte e tre le teste a terra,io mi arrampicai fino a prendere posto sul suo collo e mi mantenni all’enorme collare rosso che portava, in mano stringevo le catene e al galoppo del mio cagnolone arrivai al cancello,salutai la ninfa e usci chiudendo con il pensiero il cancello alle mie spalle.

“Allora signorina possiamo andare?”chiese Ryan io sorrisi e dissi sorridendo

“Cervero prendi Ryan,forza”

“A  è questo che vuoi Amore?!va bene Allora cagnolino vediamo chi arriva prima”sfidò il mio cane e si mise a correre Cervero naturalmente la prese come un gioco e iniziò ad inseguirlo e ogni volta che le sue zampe toccavano terra lasciavano solchi profondi.Io risi come una bambina e nella foresta sentivo l’eco di quelle di Ryan e il mio cuore traboccava di gioia e felicità  appena trovata.

  
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