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Autore: Nikush    04/06/2013    4 recensioni
03/20
Come sopravvivere sino a Settebre?
Venti oneshot Tiva, venti momenti delle loro vite.

« Sai Ziva, Parigi può essere veramente magica, dopo la mezzanotte»
«NO TONY! Non andremo in giro a mezzanotte come in Midnight in Paris!»
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La fanfiction è ambientata nell'episodio 5x16 "Manomissioni", quando Ziva va a letto con Micheal.
Mi sono chiesta cosa stesse facendo Tony e quali fossero i loro pensieri.
 

Br(ok)en
 
NCIS 19.50 p.m
 
E sta lì a telefonare.
Mentre i suoi occhi parlano, lucidi da ieri mattina.
Ha le occhiaie, non avrà sicuramente dormito.
Poi ci sono sempre quei muri, i suoi muri, che crea ogni volta che è in difficoltà, sempre più duri da abbattere e neanche il tempo li potrà guarire.
So anche che chiedere come sta non cambierebbe le cose, avrò sempre la stessa risposta:
 
«Sto bene.»
 
Ma non è così.
Ha ripetuto così tanto quella frase che ormai non ha più senso.
Vi siete mai chiesti perchè le persone mentono?
Mentire è sbagliato, almeno così ci dicono, continuamente, fin dalla nascita.
Il fatto è che mentire è una necessità. Mentiamo a noi stessi perché la verità ferisce maledettamente. Non importa quanto cerchiamo di ignorarle o di negarle, alla fine le bugie piano piano svaniscono. Che ci piaccia oppure no. 
Ma questa è la verità sulla verità: la verità fa male. 
Per questo mentiamo.
 
«Ziva?»
«...Si?»
Beccata.
Non riesce ad alzare la testa, ha sempre gli occhi attaccati alla sua scrivania.
«Io credo che dovresti andare...vedi, riposati...poi quando stai meglio potresti...»
«Sto bene.»
L'ha fatto ancora.
Basta.
«Se stai così bene allora guardami.» 
Non riesce nemmeno a guardarmi.
Alza il viso.
E' stanca e turbata ma continua a non ammetterlo.
Deve finirla.
«Che vuoi DiNozzo?»
Mi alzo dalla mia scrivania.
Vorrei sputare fuori tutto quello che sento dentro.
Arrivo quasi vicino al suo viso.
«No Ziva tu non stai bene, finiscila perchè mi stai dando fastidio. Smettila di mentire a te stessa. Capita a tutti okay?»
«Io sono del Mossad Tony, non deve capitare a me. Non può.»
«Ti preoccupi di questo? Ti preoccupi di essere umana?» dico ridendo.
Mossa sbagliata DiNozzo.
Si alza di scatto visibilmente arrabbiata.
«Stavo per morire, stavo per morire perchè ho sbagliato.»
«Tu non hai sbagliato.»
«INVECE SI, HO SCHIVATO LA PALLOTTOLA PER UN SOFFIO!» urla.
«E per un attimo mi sono chiesta...perchè
Abbassa lo sguardo.
«Perchè di cosa?»
«Mi sono chiesta perchè sono qui. Mi sono chiesta perchè sono sopravvissuta anche questa volta.»
Mi guarda un secondo negli occhi.
«Io non ho nessuno, non ho una famiglia, non ho neanche un cane per cui tornare a casa la sera. E solo per un secondo mi sono chiesta che scopo avesse sopravvivere ancora.»
La sua voce si rompe.
Cerco di avvicinarmi per consolarla ma si ritrae.
«Sto bene, ora sto bene.»
Mi lascia lì.
Non ho neanche il tempo di replicare e riesco solo a vederla entrare correndo in ascensore.
 
 
 NCIS 20:08
 
«Capo! dico correndo nel corridoio.»
«Ziva è andata via.»
«Che hai detto?» dice leggermente preoccupato.
«Perchè dovrei aver detto qualcosa? Insomma sono sempre io quello che...»
Aia!
Basta con gli scappellotti.
Cerco di rimettere a posto la mente per riuscire a dire qualcosa.
«Ho cercato di farla parlare, ma...sono preoccupato. Non so dove sia andata.»
«Che ti ha detto?»
«Io...bhè...devo trovarla.»
Mi lancia uno sguardo come solo lui sa fare.
Trova Ziva.
Mi dicevano che eri una persona di poche parole, vero Jethro?
 
 
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BAR 20:30
 
Sono scappata.
Sono scappata perchè non riuscivo più a reggere le domande di Tony.
Mi dispiace.
Quando qualcosa ci minaccia reagiamo in due modi, fuggiamo oppure reagiamo. 
Esiste un termine scientifico per questo, combatti o fuggi. 
È l'istinto. Non possiamo controllarlo.. oppure si?
Se non fosse per il mio istinto ora non sarei qui.
Continuo a dire a tutti di stare bene.
Che senso ha stare bene?
Forse io non lo sono mai stata, magari piacerebbe anche a me. 
Bisogna avere una ragione per stare bene, una persona.
Tony.
 
 
«Ziva?»
Mi giro di scatto.
«Micheal...»
 
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Casa di Ziva 20:38
 
Parcheggio la mia auto proprio davanti a casa di Ziva.
Quanto mi piacerebbe venire qui per altre ragioni.
Il cielo è buio e fa freddo, mi stringo di più nella mia giacca di pelle.
La mini rossa manca.
Sorrido al pensiero di quella macchina.
Povera macchina.
Potrebbe anche essere da qualunque parte, magari schiantata contro un albero data la guida spericolata di Ziva.
Salgo le scalette per poi aprire la porta, non mi spreco neanche a suonare il campanello.
Mi preparo mentalmente alla rampa di scale che dovrò fare.
So già che Ziva molto probabilmente non sarà a casa, ma una parte di me continua a sperare che ci sia, è sempre stato così.
Più le persone si rendono disponibili più lei alza i suoi muri.
Non mi rendo neanche conto di aver raggiunto la porta di casa sua.
Tic Toc.
«Zivaa?»
Provo a suonare il campanello.
Niente.
Provo ad aprire la porta ma è chiusa.
Mi toccherà usare uno dei miei trucchetti anche se va contro tutto quello in cui credo.
Anthony DiNozzo che forza la porta di casa di una donna!
Ci manca solo che Gibbs si metta a ballare il Valzer con McPivello.
Dove la andremo a finire?
Riesco ad aprire la porta senza molti complimenti e mi stupisco che Ziva non usi un buon sistema di sicurezza.
Magari avrà messo milioni di coltelli all'entrata per spaventarti.
Ziva?
La casa è vuota.
E' leggermente diversa da come me la ricordavo.
Le foto sono state spostate sul tavolino e la casa sembra più disordinata.
Mi siedo sul divano toccandolo.
Una foto cattura la mia attenzione, la prendo con cautela tra le mani.
Una bambina dai ricci capelli neri che sorride in braccio a un un uomo.
Sorrido senza volerlo.
Riappoggio leggermente la cornice, fissando le altre foto in giro per la casa.
Forse è troppo presto?
E' come se il destino ci dicesse di aspettare, causandocene di tutti i colori.
Perchè non capisce che io sarò sempre qui per lei?
Dove sei Ziva?






Nicoletta's corner.
Hey, ecco la seconda ones della raccolta.
Non è uscita come doveva essere e lo so, ma ho sempre voluto provare a esprimere le sensazioni di Tony in questo episodio.
Mmmmmh, niente :) 
mi dispiace solo che non sia molto coinvolgente ma mi mancava l'ispirazione D:


LA FRASE:
*
Mentire è sbagliato, almeno così ci dicono, continuamente, fin dalla nascita.
Il fatto è che mentire è una necessità. Mentiamo a noi stessi perché la verità ferisce maledettamente. Non importa quanto cerchiamo di ignorarle o di negarle, alla fine le bugie piano piano svaniscono. Che ci piaccia oppure no. 
Ma questa è la verità sulla verità: la verità fa male. 
Per questo mentiamo.



*
Quando qualcosa ci minaccia reagiamo in due modi, fuggiamo oppure reagiamo. 
Esiste un termine scientifico per questo, combatti o fuggi. 
È l'istinto. Non possiamo controllarlo.. oppure si?


 

sono prese da delle puntate di grey's anatomy ;)




a presto!! (:


 
  
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