Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Segui la storia  |       
Autore: Damon_Soul93    05/06/2013    1 recensioni
Questo č il primo capitolo della mia prima fanfiction, spero che vi piaccia che commenterete. Mi farebbe piacere se mi deste dei consigli cosė da poter migliorare.
Sono mesi che penso a questa storia e finalmente ho deciso di pubblicarla. Beh che dire cito una canzone "allora sia buon viaggio" Buon Big Bang a tutti :3
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I mesi scivolavano velocemente, l'inverno si faceva più rigido, eppure non sentivo il freddo, perché c'erano sempre le forti braccia di Tae a riscaldarmi.

A volte stentavo a riconoscermi quando guardavo il mio riflesso nello specchio, non riconoscevo la vecchia me.

Taeyang, proprio come il suo nome, aveva portato il sole nella mia vita; era riuscito a dissipare le nubi delle mie paure senza nemmeno accorgersene.

Ma fu proprio quando ormai pensavo che la vita stesse iniziando a sorridermi che accadde il fattaccio. Fummo scoperti.

John era lì impalato a guardarci, avvinghiati, la nostra era una situazione piuttosto compromettente. Eravamo in trappola e l'unica via di fuga era bloccata.

“Bene, bene. Guarda chi abbiamo. Un cantante e un'assistente! Vi direi che non me lo sarei mai aspettato da voi, ma mentirei. Siete talmente scontati.”

Taeyang si frappose fra noi, cercando di proteggermi dagli sguardi indagatori di John.

“Lei non ha fatto niente.” Sibilò.

“Certo, certo. Vedi a me lei non sembrava molto dispiaciuta e di sicuro non ti denuncerà mai per molestie sessuali.” John spostò bruscamente Taeyang di lato. Lui poteva essere più muscoloso, ma John era di gran lunga più massiccio. “Sai cos'è la cosa buffa? Quando ti ho visto la prima volta pensavo che tu fossi una di quelle sciocche ragazze che cadono nella rete di personaggi famosi, ma conoscendoti pian piano, pensavo che tu fossi diversa, ma ahimè, la prima impressione è quella che conta.” E poi disse le parole che non avrei mai voluto ascoltare. “Sei proprio una delusione, non mi sarei mai aspettato questo da te.” Si girò e fece per andarsene, ma si bloccò. “Questa cosa finirà da se e a pagarne le conseguenze sarai solo tu.”

Uscì dal nostro campo visivo e mentre Taeyang imprecava in coreano, io mi accasciai a terra.

Le parole di John mi rimbombavano nella testa, ero davvero stata una sciocca? Mi stava prendendo in giro? Mentre mi stavo perdendo nel baratro sentii una voce chiamarmi: “Vic! Vic! Ascoltami! Non è vero. Noi siamo diversi, guardami!” Mi prese il viso tra le mani.”Io ti amo.” Guadai il suo viso, rosso per la rabbia e non potei fare a meno di piangere. No, noi eravamo diversi, noi ci amavamo.


 

Un po' più tardi. John

Avevo sprecato una buona occasione. Accidenti a me! Ma l'importante era aver insinuato il dubbio in Victoria, sembrava una ragazza forte, ma in realtà era molto fragile, basta spingere nel punto giusto e le sue difese sarebbero crollate e io sarei stato lì pronto a soccorrerla.

Nel corridoio si sentivano dei passi era lei che a grandi falcate entrava nel mio ufficio. Era rossa in viso e aveva in fiato corto per la corsa e i capelli castani erano sfuggiti all'elastico.

La guardavo incantato mentre un fiume di parole uscivano da quella bocca di rose.

Alla debole luce di febbraio i suoi capelli sembravano risplendere e i suoi occhi erano due fiamm3. Dio se era sexy, aveva proprio voglia di baciarla, baciarla finché non avrebbe lasciato quel nanetto.

La guardava lì, battersi per il suo amore, così viva..Una fiamma inarrestabile.

“Vorresti uscire con me questa sera?” L'idea gli era venuta così, all'improvviso. “Visto che vuoi così tanto difendere il tuo rapporto, esci con me stasera e vediamo quanto forte è. Se mi proverai che il vostro amore è così solido da superare l'odio delle fan, i pregiudizi, le distanze, le differenze culturali ec.. allora io giuro solennemente di tenere il segreto. Ci stai? E' la tua unica possibilità per salvaguardare la tua carriera, la tua relazione e per riguadagnare il mio rispetto.” Era meschino da parte mia, ma avrei lasciato a dopo i sensi di colpa.

Lei sembrò abbastanza confusa, ma alla fine accettò.

“Bene, ti vengo a prendere alle 20,00 a casa tua.”

Si John, questa era proprio la tua occasione.


 

Ore 19,50. Casa di Victoria e Vincenzo.

“Non capisco! Davvero non capisco! Perché devi uscire con lui?” Taeyang girava per il soggiorno come se fosse un animale in gabbia. Quel John non gliela contava giusta. Chi poteva mai fare una richiesta così assurda?

“Amore smettila!Consumerai il pavimento in questo modo!”

“Come posso smetterla? Se fossi io ad andare ad un appuntamento con un avvenente ragazza, come la prenderesti?”

“Male, ma lo sai che lo sto facendo per noi e poi..sai che per me il mio lavoro è importante!E' tutto per me!” La discussione fu interrotta dallo squillo del cellulare, era ora.

Era così arrabbiato che si rifiutò di salutarla. Lo sapeva si stava comportando da bambino, ma aveva paura ed era mortalmente geloso, ma l'amava, l'amava come non aveva mai amato nessuno in vita sua.

“Sai Taeyang, hai un po' esagerato” Vincenzo comparve come un'ombra dalla cucina. Era scuro in volto e sembrava molto preoccupato.

“Potrai pensare che non fatti miei e potrei anche darti ragione, ma quella che ora sta andando ad affrontare il suo superiore, una persona che tra le altre cose stima molto, è lei non tu.”

“Lo so, ma non è facile.” Ero seccato, ma razionalmente mi rendevo conto che Vincenzo aveva ragione.

“Non è stato facile nemmeno per lei sai? Siediti, forse è il caso che tu mi ascolti, credo che capirai.”

Iniziò a raccontare di molti anni prima..

“Vedi Taeyang, il padre di Victoria è un medico, è il cosiddetto uomo che si è fatto da sé, distruggendo chiunque si mettesse sul suo cammino e ad oggi è uno dei primari più rispettati d'Italia.

La madre invece è la figlia di un generale americano di base alla NATO, i due si conobbero e dopo pochi anni si sposarono. Da questo matrimonio sono nati 3 figli, 1 maschio e 2 femmine. Ora secondo te qual'era la più grande ambizione di un uomo, che ha sacrificato tutto per la sua carriera?”

“Passare il testimone ai figli...Ma il fratello di Vic non fa il giramondo e la sorella non lavora in un'azienda in Giappone?”

“Esatto. Vedi, forse quello che non sai è che i fratelli maggiori di Victoria sono gemelli, lei è nata circa nove anni dopo.

Il padre aveva puntato tutto sul figlio, lo vedeva come il suo degno erede, ma Micheal non riuscì a reggere la pressione e dopo pochi anni abbandonò la facoltà di medicina, fuggì lasciandosi tutto dietro alle spalle. La sorella ormai già si era laureata e stava per trasferirsi in Giappone con quello che ad oggi è suo marito.”

“Quindi non poteva imporle di abbandonare la sua vita..”

“Si, anche per lei le cose non furono facili. Già anni prima c'erano state delle lotte, ma il padre, convito che almeno il figlio maggiore seguisse la sua strada, aveva lasciato il via libera alla figlia maggiore.”

Tutto questo successe quando Vic era all'ultimo anno. Sola, senza la protezione dei fratelli maggiori, venne stressata psicologicamente dal padre per scegliere medicina, ma lei non voleva. Ha dovuto lottare. Mi ricordo ancora di un giorno in cui me la trovai fuori la porta di casa, mi disse che il padre l'aveva sbattuta fuori e che non sapeva dove andare. Il padre la diseredò e si rifiutò di pagarle gli studi, sola e senza famiglia non sapeva che fare.”

“Fu solo grazie all'aiuto di suo zio che riuscì ad iscriversi all'università, fu lui a pagargli la retta scolastica e lei tuttora oggi, manda una parte del suo stipendio a suo zio, per ripagarlo degli anni passati. Capisci ora? Lei ha lottato contro il suo stesso padre, a stento si parlano.

Penso che tu capisca quello che lei ha passato, anche tu di sicuro hai dovuto affrontare molti ostacoli per essere dove sei adesso” Fece una piccola pausa e si alzò “Quindi ti chiedo solo di rispettare la sua decisione. Lei lo sta facendo anche per voi.”

“Perché mi hai raccontato queste cose?”

“Perché penso che tu la ami e perché so che lei ti ama con tutto il suo cuore.”

Mi diede una pacca sulla spalla e mi lasciò lì a rimuginare da solo.

Pensavo di conoscere Vic, ma ero stato solo un illuso, io non sapevo niente di lei, non sapevo cosa aveva dovuto affrontare. L'unica cosa che sapevo era che mi ero comportato da egoista.


Angolo dell'autrice: Manca poco alla fine! Grazie mille per il sostegno che mi date *^* Un grazie speciale va a Mini_GD che anche se non lo sa, mi ispira profondamente!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: Damon_Soul93