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Autore: Nanix    22/12/2007    2 recensioni
"Peccato solo che io odi, l’altro sesso. Ho una repulsione verso i maschi, che la cosa sorprende pure me." odio e amore, caldo freddo, bianco nero, bello brutto. Niky e Ryan
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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scusa

Lunedi

Grazie infinite per le vostre recensioni..secondo voi sono cosi crudele da farlo finire in questo modo?!?su su..non vi preoccupate, prima che sia veramente finito ce ne vuole ancora un pò, quindi cercate di portare pazienza..mi raccomando continuate a leggere^^

 

Mi sveglio dieci minuti prima del suono della sveglia. Ma non mi alzo, resto nel letto bello caldo a crogiolarmi un pò.
Ieri pomeriggio è stato un mezzo casotto, sono uscita con Chris ma mi sono ritrovata a divertirmi sul serio solo dopo che Ryan mi ha corso dietro, per colpa di quel bacio. Non sò veramente che fare, stare con lui nella speranza di riuscire a scordare Ryan e vederlo quindi solo come mio amico, o lasciare perdere entrambi e vedere quello che mi riserverà il destino?
Preferisco la prima opzione, almeno per ora, beh provo a stare con lui, magari funziona chi lo sà.
Spengo la sveglia prima che inizi fastidiosamente a suonare, l'ho detto che quel suono lo detesto.
Esco dal letto e inizio a vestirmi, poi scendo in cucina per fare colazione.
-mamma oggi viene Ryan, qui a casa-

-a fare?-

-l'albero di Natale-

-ok, io però forse devo andare da zia Margaret-

-va bene.-

Finito di fare colazione vado in bagno a lavarmi quando sento il telefono suonare. Vado di la in camera. Mi è arrivato un messaggio: Croissant. Quel rimbambito di Ryan deve avermi modificato il nome senza che me ne rendessi conto.

"buongiono piccola mia, ieri sei scappata via subito senza dire nulla, ci sono un pò rimasto male sai, però ho capito, forse sei rimasta un pò sorpresa per quello che è accaduto. Ti capisco benissimo, avrei reagito anche io presumo. Non ti sono corso dietro perchè ho visto Ryan e pensavo volessi parlare un pò con lui. Beh ciao tesoro baci"

Cavoli che messaggio, chissà quanto ha speso per una cosa del genere. Però è stato gentile e questo lo devo ammettere, ma di rispondergli non mi va. Lascio cadere il telefono sul letto e vado a finire di prepararmi. Appena sono pronta corro fuori dal ristorante, giro l'angolo e ad aspettarmi li vedo. Jonnhy, Viky e Ryan. Sembra che tra di noi non sia cambiato nulla, che tutto si rimasto immutato nel tempo.
Mi piace tutto questo.

Li saluto allegramente e sorrido a Ryan. Non mi sembra molto allegro anzi, forse si è svegliato con la luna storta, mah certe volte i ragazzi faccio veramente fatica a capirli.

-ciao, tutto bene?hai una faccia?!-

-ehm..si si tutto bene.-

Balbetta un pò e tiene lo sguardo fisso a terra.

-oggi dopo scuola vieni da me?-

-ok.-

Per il resto del tragitto non parliamo molto, anzi direi proprio per niente. Ogniuno alle prese con i proprio pensieri e problemi di vario genere. Delle volte mi piacerebbe entrare nella testa di Ryan e vedere quello che pensa, ammesso che sia in grado di pensare.
Arriviamo a scuola, come sempre andiamo in classe, salutiamo i nostri cari compagni. Devo ammetterlo è un pò una monotonia, però che posso fare altrimenti?!?preferisco divertirmi fuori con Ryan, eccolo ancora una volta mi entra in testa, che rabbia.

Le ore passano veloci, più del solito, forse perchè non ho praticamente ascoltato nulla della lezione. L'unica cosa che ho capito è che domani c'è il consiglio e quindi devo restare a scuola al pomeriggio. Uff che rabbia cosi non posso nemmeno andare a casa con Ryan.
Appena suona la campanella come una scheggia prendo per il braccio Ryan, dandogli il tempo necessario per riporre il materiale nello zaino, poi assieme a lui mi fiondo fuori dalla scuola.

-che bello, mi sento liberaaaaa.-

-ma stai bene?-

-certo che si-

-oooookkk-

Mi guarda un pò sorpreso, in effetti è strano che io mi comporti cosi, questo è un modo di fare più da Ryan.

Arriviamo a casa, mia madre non c'è, me l'aveva detto che doveva andare dalla zia. Lo faccio salire al piano di sopra e andiamo in salotto, se lo si può chiamare cosi. Praticamente è un buco, con un divano, la tv, calorifero contro la parete sotto la finestra e una poltroncina minuscola.

-tieni guarda la tele, e aspettami qui buono buono-

-bau.-

Imitazione pessima di un cane obbediente.

Vado nello sgabuzziono al piano di sotto e tiro fuori due scatole, che porto su in salotto.

-che diavolo hai dentro li?-

-allora un alberello di Natale con le decorazioni e il presepe.-

-perchè?-

-per farti iniziare ad amare il Natale..-

E per stare più tempo con te, ma questo evito di diglielo

 

Per ora questa è la prima parte del capitolo, domani lo concludo sicuramente...abbiate pietà di me..sono distrutta..
A domani e grazie ancora..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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