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Autore: C Dumbledore    05/06/2013    2 recensioni
Questa è la mia versione dei fatti successivi a Il Principe Mezzosangue. La coppia primaria sarà Draco/Harry, anche se ce ne saranno altre. Nuovi incantesimi, guerra, sesso, amore e sorprese.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Capitolo 5: Wedding Daze

 

La casa era triste e deprimente come Harry la ricordava. Anche se era stata usata per le riunioni nel corso dell’ultimo anno, lui c’era stato soltanto una volta, e le camere, ad eccezione della cucina, erano cadute in disuso. Polvere e ragnatele avevano cominciato a diffondersi di nuovo e le finestre sembrava che non fossero mai state pulite da lui e dai suoi amici solo un anno e mezzo fa.
 
Poteva sentire la voce di Kreacher provenire dall’atrio, stava raccontando alla signora Black l’orribile situazione del mondo. Se non fosse stato sicuro della reazione di Hermione, avrebbe ucciso quell’essere orribile. Muovendosi verso l’ingresso con Remus al seguito, afferrò un lato della pesante tenda e incominciò a coprire la ora urlante donna. «Dobbiamo liberarci di lei»
 
«Vorrei che fosse così semplice»
 
«Allora, da dove cominciamo, Remus? Vuoi perlustrare la casa?»
 
«Mi sentirei più sicuro se lo facessimo, Harry, ma voglio che tu rimanga in cucina fino a quando non abbiamo controllato. Abbiamo più esperienza nel rilevare incantesimi e oggetti oscuri, e potrebbero essere ovunque»
 
«Sapevo che sarebbe stato un errore mostrarvi la profezia»
 
«Harry, anche senza la profezia sarebbe stato un compito troppo rischioso per te. Non dubito che tu lo possa fare, ma noi abbiamo più esperienza e quindi siamo meno in pericolo. Tu hai il tuo compito da svolgere; ti prego lasciaci fare il nostro»
 
Harry sapeva che Remus aveva ragione, ma lo irritava lo stesso. Ora che più persone sapevano che era l’unico che avrebbe potuto sconfiggere Voldemort, lo avrebbero protetto ancora di più. Era fastidioso, ma capiva. Ma c’era più di quello. «In realtà, Remus, la profezia dice che sono l’unico che può uccidere Voldemort, ma dice anche che lui è l’unico che può uccidere me, quindi sarebbe più sicuro per me perlustrare la casa rispetto agli altri»  disse, allungandosi verso una sfera di vetro poggiata sul tavolo del salone.
 
«E come fai a sapere che la sfera non è una Passaporta che ti porterà direttamente da Voldemort?»
 
Le sue dita si fermarono a pochi centimetri dalla superficie liscia «Non lo so»
 
«Giusto. Ma io so che non lo è. È questo il punto. Ora, andiamo in cucina. Ti insegnerò l’incantesimo da mettere sulle pergamene con l’indirizzo in modo che sia leggibile solo al destinatario e che si distruggerà una volta letto. E' necessario compilare un elenco di quelli che desideri siano in grado di trovare la casa e incantare un pezzo di pergamena per ognuno»
 
La preparazione dei fogli di pergamena tenne occupato Harry mentre gli altri perlustravano. Alla fine tornarono in cucina.
 
«Niente» annunciò Kingsley.
 
«Nulla, neanch’io» concordò Remus.
 
«Io si»
«Cosa? Che cosa hai trovato?»
 
«Qualcuno è stato qui, e recentemente»spiegò Tonks «C’è un residuo magico in una delle stanze da letto al primo piano. È fresco, direi massimo ieri. Ci sono alcuni capelli lunghi neri sul cuscino. Li aggiungeremo alla Polisucco quando torneremo al Ministero e scopriremo chi è»
 
«Se fosse Piton, non credo che vorresti andare in giro per il Ministero con il suo aspetto»suggerì Harry.
 
«Vero. Proverò a casa, allora»
 
«Bene»disse Kingsley «chiunque sia stato non è qui ora, e non sarà in grado di tornare a meno che Harry non lo inviti. Potrà diffondere la notizia che abbiamo riavuto indietro la casa, ma non sarà in grado di trovarla e di sfruttare questa novità.»
 
«Credo che abbiamo finito, allora. Harry, hai le pergamene?»
 
«Si, sono proprio qui, Remus. Prendi queste per gli Weasley e Hermione e Fleur. Puoi informarti se la McGrannit può distribuire il resto?»
 
«Certamente. Questa è la lista?»
 
«Si. Penso ci siano tutti»
 
«Mundungus Fletcher non c’è»
 
«Ha rubato delle cose dalla casa e le ha vendute»disse Harry, con sguardo determinato.
 
«Ma, Harry…»
 
«E' ancora sotto chiave, Remus. Ne discuteremo quando uscirà» disse Tonks con calma.
 
«Ti sei dimenticato di Ginny Weasley»
 
«Lo so»
 
«Harry?»
 
«Questo è un luogo per incontrarci con l’Ordine, Remus, ma è anche casa mia. Non voglio che possa entrare senza il mio permesso»
 
«Suppongo che tu non sia disposto a spiegarmi il perché»
 
«No, infatti. È personale»
 
«Agli Weasley non piacerà»
 
«I Weasley sanno il perché. Se c’è una situazione di emergenza, e hanno bisogno di un posto sicuro, lei può venire con uno di loro. Se sono tutti qui per un incontro, e c’è qualcuno che la tiene d’occhio, la farò entrare. Altrimenti, no»
 
«Spero tu sappia cosa stai facendo»
 
«Lo so, Remus. Non è una stupida lite tra amanti»
 
«Va bene, allora. Vogliamo andare?»
 
«Ancora una cosa, Kreacher! Dobby!»i due elfi domestici apparvero «Kreacher, voglio che tu rimanga qui. Non devi uscire di casa se non ti chiamo, e devi venire direttamente da me. Non prendere nulla dalla casa; non distruggere nulla in casa. Se ti ricordi come si fa, puoi pulire. E non parlare con il ritratto della tua vecchia padrona»
 
Il vecchio elfo domestico sembrava arrabbiato e mormorò qualcosa sottovoce «Kreacher serve il suo padrone, la feccia mezzosangue»
 
«Dobby. Tu puoi tornare a Hogwarts. Ora»disse, voltandosi verso gli altri «direi che siamo pronti»
 
«Che cosa hai intenzione di fare con questo orribile elfo?»chiese Tonks.
 
«Kreacher? Non lo so. Onestamente, a volte vorrei che morisse così potremmo farla finita.»
 
«Ti capisco. Bene, andiamo allora»  

***

 
La settimana e mezzo seguente volò. Harry amava trascorrere il tempo con i suoi migliori amici in un ambiente tranquillo dove potessero uscire e andare in giro, ma Molly trovava sempre qualcosa da fargli fare. il giardino non era mai stato così scombro dagli gnomi, e tutto l’interno della casa brillava per l'eccessiva pulizia.
 
Il matrimonio di Bill e Fleur fu bellissimo. Naturalmente Harry non era mai stato ad un matrimonio prima di allora, quindi lo poteva solo supporre, ma la signora Weasley si era superata (anche grazie all'aiuto di Hermione). Il giardino della Tana era stato trasformato in un paese delle meraviglie con sculture di ghiaccio e striscioni colorati recanti gli stemmi di entrambe le famiglie. Se gli era concesso ammetterlo, era un po’ esagerato, ma comunque, era molto alla Weasley.
 
La preside McGrannit aveva inviato degli elfi domestici affinchè potessero aiutare con il cibo e la Gringott aveva addirittura permesso ai dipendenti del reparto di Bill di prendersi ferie per l’occasione. Gli Auror erano di vigilanza lungo il perimetro, a causa dei numerosi potenziali obiettivi presenti alla festa, anche se data la presenza di tutti quei folletti d’alto rango, era improbabile che anche Voldemort in persona si arrischiasse a sconvolgere quel giorno. La miscela di linguaggi e di creature magiche si aggiunse al tripudio di colori e di ghiaccio. Tutto il resto, però, fu completamente oscurato dalla comparsa della sposa.
 
Fleur era la donna più bella che Harry avesse mai visto. Avvolta in una veste candida, con la tiara della famiglia Weasley posata sui suoi setosi lunghi capelli biondi, era una visione. Il viso di Bill riusciva a distrarre qualcuno dalla sposa, ma per quelli che lo conoscevano, era un ulteriore segno della sua unicità e del suo coraggio. Insieme irradiavano amore e unità. Il mondo magico ne aveva bisogno in quel momento.
 
Naturalmente, l’unità non fu universale quel giorno, a casa Weasley. Uno spazio di quelle dimensioni poteva a malapena gestire così tante donne dalla forte personalità; quando la madre e la nonna di Fleur si aggiunsero alla miscela di Molly, Minerva e Hermione, erano destinate a volare scintille. Ma anche quelle furono rapidamente spente.
 
Il momento più difficile fu quando arrivò la famiglia della sposa. La sorella di Fleur, Gabrielle, si precipitò ad abbracciare Harry, strillando e baciandolo sulle guance. Ginny si lanciò di scatto e quasi fece a pugni con l’ignara ragazza. Fred e George dovettero trascinarla via, e Molly divenne rosso barbabietola e inciampò nelle sue stesse parole nel tentativo di scusarsi. La signora Delacour si precipitò ad assicurarsi che sua figlia stesse bene, e le due matrone rimasero faccia a faccia per un po’. Harry si rese conto che, nonostante l’eleganza della donna francese, e il cipiglio scontroso della signora Weasley, non c’era scelta migliore che avrebbe potuto fare per una madre surrogata.
 
«Scusami ‘Arry. Non sapevo che Ginny stesse con te»
 
«Non stiamo insieme… E' solo un po’, ehm, beh…»
 
«Ginny ha una piccola cotta e reagisce in modo eccessivo»si intromise la signora Weasley.
 
«Avrebbe potuto ferir la mon petit Gabrielle»
 
 «E' stata mandata in camera sua. Non la vedrete qui in giro, eccetto per la cerimonia.»Disse la signora Weasley, indicando chiaramente che l’argomento era chiuso.
 
«E' maledettamente ossessionata»mormorò Ron.
 
«Ronald Weasley, non parlare in quel modo di tua sorella»
 
«Mi dispiace, mamma»
 
Alla fine le due donne si allontanarono per incontrare gli altri ospiti, lasciando Ron, Hermione, Harry e Gabrielle a parlare. Gabrielle raccontò di Beauxbatons e chiese di 'Ogwarts'. Harry pensò a come dovesse essere bello frequentare una scuola dove non ci si doveva preoccupare che Voldemort interrompesse l'anno scolastico.
 
La cerimonia fu semplice. Tutti i fratelli di Bill e Harry si trovavano accanto a lui, formando una grande schiera di testimoni dello sposo. Hermione, Ginny, Gabrielle e tre amiche di Fleur di Beauxbatons stavano con lei. Arthur e il padre di Fleur officiarono il rito, pronunciando simultaneamente gli incantesimi in inglese e francese. E quando ebbero finito, Bill e Fleur si unirono nel bacio più mozzafiato che Harry avesse mai visto.
 
Come al solito, Harry evitò le danze, anche se mangiò più di quanto immaginasse fosse possibile. Assaggiò lo champagne per la prima volta (ammettendo in privato con Ron che preferiva la Burrobirra) e chiacchierò con più persone di quante ne avesse mai conosciuto fino ad ora. Gli amici di Gabrielle e Fleur avevano sentito parlare del ‘Ragazzo-che-è-sopravvissuto’ e delle sue imprese nel Torneo Tremaghi. Più di una volta, Harry desiderò essere qualcun altro.
 
Bill e Fleur alla fine riunirono tutti per salutare prima di smaterializzarsi in Grecia per la loro luna di miele. Le streghe single si riunirono quando Fleur gettò il bouquet alle sue spalle. Lo prese Ginny. Harry sospirò e abbassò la testa quando lei si girò verso di lui, ma Charlie la intercettò ‘Meglio lui di me’ pensò Harry ‘Se può gestire i draghi, dovrebbe essere in grado di cavarsela con lei'.
 
Il ricevimento continuò senza gli sposi. Harry non vide molto Harmione e Ron, ma quando si incontrarono, il trio si sedette sotto un albero a parlare. Decisero di trascorrere i due giorni seguenti ad aiutare a ripulire il disordine lasciato dalle centinaia di ospiti e poi partire per Godric’s Hollow il martedì dopo. Harry e Hermione avrebbero lasciato la maggior parte delle loro cose nella stanza di Ron, prendendo solo ciò di cui avrebbero avuto bisogno per una permanenza di pochi giorni.
 
Harry in realtà non sapeva il perché, ma era sicuro di doverci andare. Remus si offrì di accompagnarli e loro accettarono, ma solo per uno o due giorni. Gli avrebbe mostrato dove erano sepolti i suoi genitori e li avrebbe aiutati a sistemarsi in un posto sicuro che apparteneva ad un amico. Dopo di che, sarebbero stati soli. Era un po’ scoraggiante, ma Harry sapeva che prima avesse iniziato prima avrebbe finito, in un modo o nell’altro.
 
***
 
Draco Malfoy guardò attraverso le sbarre i volti dei suoi vecchi amici. Erano stati portati lì per ridicolizzarlo, e per mostrargli cosa succede a chi fallisce. Beh, a quelli che falliscono e non vengono uccisi.
 
Nott lo guardò compiaciuto «Così, il grande Draco Malfoy ha finalmente trovato il suo posto»sogghignò.
 
Pansy lo guardò disgustato «e pensare che ero fidanzata con te. Fortunatamente, hai mostrato quel che veramente vali prima che ci sposassimo. Puzzi, Draco. Posso sentirlo da qui. Puzzi»
 
Tiger e Goyle sembravano semplicemente patetici con i loro capelli tagliati male e i loro corpi smisurati. Sembravano contenti di portare il marchio sulle loro braccia. Qualunque fosse il compito assegnato loro, apparentemente dovevano aver avuto successo. Si chiese se fossero riusciti anche a pensare, prima di agire.
 
Blaise, però… Blaise sembrava si sentisse come Draco. Non sembrava godere del suo insuccesso. E lui, a differenza degli altri, aveva le mani intrecciate dietro la schiena, nascondendo il mostruoso marchio, che Draco sapeva essere lì. «Malfoy»disse, con un cenno del capo.
 
Rookwood era con loro. Gli puntò contro la bacchetta e Draco seppe cosa stava per succedere. Era troppo indebolito dalla mancanza di cibo, anche solo per rannicchiarsi, quando la maledizione lo colpì, e lui urlò di dolore, sentendo il suo corpo abbandonarsi a quella sensazione di migliaia di coltelli che gli dilaniavano la pelle.
 
Sarebbero tornati più tardi  e gli avrebbero lanciato un rapido Gratta e Netta, e l’elfo domestico gli avrebbe portato la sua magra cena. Fino ad allora, sarebbe rimasto sdraiato sul pavimento tra i rifiuti, a ricordare lo sguardo dei suoi amici mentre lo guardavano:  Nott affascinato, Parkinson con disprezzo, Tiger e Goyle con mancanza di comprensione, e Blaise…  Blaise che si sforzava di tenere gli occhi aperti, così da non essere il prossimo.
 
Quanto tempo era rimasto lì?
 
Se si fosse addormentato, avrebbe rivisto di nuovo il volto di sua madre? L'avrebbe vista distogliere lo sguardo quando il Signore Oscuro torturava suo figlio? Era un rischio che era disposto a correre. L’ho aveva già visto diverse volte. Non si preoccupò nemmeno di trascinarsi sul lettino nell’angolo.
 
 
 
 
Note: Questo capitolo è stato tradotto da semplicemente_io che si è gentilmente offerta di aiutarmi in questa vicenda, grazie! Io l'ho solamente revisionato.

  
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