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Autore: FuckTheHaters    05/06/2013    7 recensioni
Miseriaccia Jay!
Distogli lo sguardo da me.
Non...non guardarmi così!
Non ci riesco, io non riesco a parlarti.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8. Not here.






- Guardami bene negli occhi Jay. Tutti dicono che gli occhi non mentono. -
Mi avvicinai al suo corpo, per stare certa che mi guardasse meglio da vicino.
Passai una mano tra i suoi ricci, avevo sempre amato farlo.
Avevo sempre amato lui.
Lui continuava a guardarmi perso, come quando mi perdevo io nel suo sguardo, nei suoi occhi blu.
Fu come se i miei occhi parlassero al posto della mia bocca.
Bastarono pochi istanti per far capire a Jay cosa volessi dire, o cercare di dire.
Mi aveva guardando abbastanza per iniziare.
Mi prese il viso e poggiò velocemente le sue labbra sulle mie.
Non mi diede tempo neanche di respirare per quanta foga e passione mi stesse baciando.
Forse neanche lui avrebbe resistito un momento di più senza baciarmi.
Le sue mani dal mio viso scivolarono sulle mie gambe, per prendermi e lasciarmi cadere piano sul divano accanto a noi.
Lo lasciai giocare con la lingua, mentre le sue mani toccavano il mio corpo.
Dopo le labbra passò al collo, e ancora le labbra, e dopo di nuovo il collo, lasciando sempre umide quelle parti.
Non gli interessava quanti minuti ancora mi avrebbe tenuto li, sul divano, fino a farmi impazzire.
Ci stava riuscendo.
Stava prendendo il controllo su di me.
Ma si fermò.
Si fermò per guardarmi, tenendo le sue labbra più distanti dalle mie.
Voleva che i miei occhi parlassero ancora, come se volesse il permesso per continuare, per continuare a farmi impazzire.
Fu facile rispondergli:
Con la mano sulla sua nuca lo spinsi leggermente più vicino a me, e quando stava per baciarmi di nuovo, gli morsi le labbra.
Fece una piccola smorfia, non se lo aspettava. 
Nel momento in cui decisi di abbandonarmi completamente a James, qualcuno suonò il companello. 
- C'è qualcuno? Ho lasciato delle chiavi a Jay, potete aprirmi? -
"Merda" pensai io.
- Merda. - disse lui.
Non si faceva problemi per esprimersi.
Si alzò in fretta e si aggiustò quel che poteva.
- Vai in camera tua, sei tutta spettinata e quella dietro alla porta è Stefy! -
- Sai, lo avevo intuito anche io. - risposi secca.
Lui era agitato, e si notava non poco.
- Dai vai! ...e cerca di mantenere le distanze. -
Come scusa?
Le distanze?
Tutto d'un tratto s'era ricordato di avere una ragazza, di essere impegnato con Stefy?
A quanto pareva non solo lui faceva impazzire me, perché in quei pochi minuti gli avevo resettato la memoria.
Mi voltai senza rispondere e andai in cucina, così da sentire meglio cosa dicevano e sbirciare. 
No, non mi sentivo affatto una spia.
Mi sentivo solo James Bond dei poveri.
Jay aprì la porta, ancora con il respiro affannato per prima, e si ritrovò una Stefy che sbuffava con le braccia incrociate.
- Oh finalmente! Si può sapere cosa stavi facendo signorino McGuiness? -
Ci mise un paio di secondi prima di rispondere.
- Niente, assolutamente niente. -
Niente, proprio niente.
Altri due minuti e ci saremmo ritrovati nudi su un divano, senza dar conto alla gente che va e viene in quella casa, oppure 
sotto le coperte del letto di una camera vicina chiusa a chiave, nel caso ci fossimo accorti che non era il luogo giusto il salone.
- Comunque, sbaglio o ti avevo lasciato le mie chiavi di casa per non so quale motivo? -
- Oh si, ma non ricordo dove..-
Jay iniziò a dare un'occhiata ovunque, poi si ricordò di avere le chiavi nella giacca.
- Eccole qui! Hai bisogno di qualcos'altro? -
Il riccio era ancora parecchio agitato.
- Stai calmo, cosa hai? Sembra che tu non veda l'ora di cacciarmi via. Oh si, c'è qualcos'altro che vorrei. -
- Nono non è vero! Bene, cosa posso fare per te? -
Stefy lo guardò in modo malizioso.
- Sai cosa voglio non è vero? -
Stefy mise le sue mani sul suo petto e accarezzò il suo corpo lentamente. 
- Non qui Stefy..-
- E perché no? - rispose lei tra un bacio e l'altro.
I miei istinti omicidi salivano sempre di più.
Fino a poco fa ero io che lo accarezzavo e tutto, e ora? 
Jay non sembrava molto entusiasto, e la ragazza si fermò. 
- Hai per caso paura che lei possa vederci? -
- Lei? Nono, ne abbiamo già parlato, ti ho detto anche che tra melei non c'è e non ci sarà mai niente. Sappiamo che ci vuole provare con me, ma non mi piace.-
- Stavate parlando di me? -
Intervenii.
Non ero stupida.
Stavano parlando di me.
Avevano discusso su di me e lui non ha fatto altro che negare tutto. 
Ma prima...
- Jay stavi parlando di me non è vero? Perché? Perché non cerchi di essere più sincero con lei, con me, con te stesso? Dille cosa è successo! -
- Ma cosa sta dicendo? -
Jay rispose prima a Stefy.
- Non lo so. -
- Jay sei solo uno stronzo, cazzo! - 
Ed io una povera illusa. 
Stavo per credere di tutto prima, che ci potesse essere qualcosa..
- Sbaglio o ti avevo detto "mantieni le distanze"? Perché ti interessi a me solo da quando ho Stefy?
Per favore Sara, smettila di fare giochi. 
Prima con Tom, ora con me. Ma con me è troppo tardi.-
Stefy con disprezzo mi guardò dalla testa ai piedi. 
- Poveretta...tesoro, vado al pub, ci vediamo stasera. - 
diede un bacio a Jay e andò via.
Non avevo parole, ma la frase peggiore doveva arrivare. 
- Vai via e cerca di non rovinare ogni fottuto rapporto. -
Quelle parole.
Perché Jay? 
Dopo avermi guardato in quel modo.
Dopo avermi baciato in quel modo.
Forse non lo pensava veramente. 
Forse era solo perché aveva Stefy accanto. 
Ma il "non rovinare ogni fottuto rapporto" era vero, era più che vero.
Stavo rovinando tutto.
Avevo sbagliato momento.
Avevo sbagliato tutto.
Ero sbagliata io.
Maledetta me.
Dopo quelle parole corsi in camera a disperarmi.
Avevo bisogno di qualcuno.
Tom.
Dov'era Tom? Perché non era li con me?
Avevo bisogno dei suoi abbracci rassicuranti,delle sue stupide battute per tirarmi su il morale, avevo bisogno dei suoi consigli.
Avevo bisogno di lui.
Sentii due colpetti sulla porta.
Era Thomas
- C'è...c'è qualcuno? -
La voce era familiare, ma non ricordavo a chi apperteneva.
- Chi è? -
Dissi soffocando le lacrime.
è difficile parlare quando sei sul punto di scoppiare a piangere, trattenere le lacrime è una sensazione orribile, hai paura di farle uscire nei momenti sbagliati.
- Sono Hilary, ho conosciuto Nathan allo zoo, mi ha detto di trovarmi qualcuno per stare in compagnia mentre lui è un attimo fuori..-
Ora ricordavo.
- Ok, entra pure. -
La porta si aprì. Hilary si sedette accanto a me sul letto, con un sorrisone sulle labbra. 
- Mi dispiace disturbarti ma..oh santo cielo! I tuoi occhi! -
Diamine, sapevo che i miei occhi gonfi dalla rabbia e disperazione si sarebbero notati.
- Oh lo so, solo che..-
- Ma sono bellissimi! Anche se un po' rossi, hai preso un colpo d'aria? - 
- Oh grazie..-
- Non ti preoccupare, passerà subito. -
Fare amicizia con lei mi avrebbe sicuramente aiutato a non pensare troppo.
- Che stupida, non mi sono neanche presentata, sono Sara! -
- Hilary! Ma lo sai già. -
Ci scambiammo dei sorrisi e ci stringemmo la mano, qualcosa mi diceva che quella tipa allegra sarebbe stata un'amica perfetta.
Anche se dopo pochi minuti mi accorsi che era veramente chiaccherona, tipa perfetta per Nath per farlo rallegrare e divertire un po'.
Non mi lamento molto di chi parla molto, forse perché il mio carattere riesce a sopportare fin troppo, e sorprende anche me stessa.
Dopo quasi una mezz'oretta, Nathan aprì la porta. 
- Vi ho beccate! Vi stavate divertendo credo, visto che sentivo le vostre risate dalle scale! -
- Nath ma dove sei stato? -
Non so perché ma lo abbracciai.
- Heeey, ti sono mancato Sara? - 
- Scusa, ma era da un po' che non ti abbracciavo. -
Ok, in realtà avevo bisogno di abbracciare qualcuno a cui volevo davvero bene. 
E poi, ogni volta che Tom non c'era, parlavo con Nath, anche se non sapeva niente sulla storia con Jay.
Mi ascoltava sempre, ed io ascoltavo lui.
Era un "fratello" comprensivo. 
Hilary ci stava guardando aspettando il suo momento.
- Okok, abbraccio di gruppo! - 
E ci stringemmo tutti e tre. 
- Non mi hai ancora detto perché sei uscito! -
Hilary mise le mani sui fianchi in attesa di una risposta. 
- Vi ho portato questi! Ok, non sono un tipo che esce e si ubriaca ogni sera ma...questo pub deve essere veramente figo! Sono andato a prendere dei pass gratis. -
Dalla tasca tirò fuori vari bigliettini colorati.
- Essere me ha il suo vantaggio. Dopo cena preparatevi, ora andiamo ad avvisare gli altri. -
 
 
 
 
 
 
 
Erano circa le undici di sera, quando arrivammo davanti al pub. 
Luogo lussuoso, molto grande ma molto molto molto affollato, ed eravamo solo fuori.
La musica ancora era spenta, sicuramente prima di mezza notte non la mettevano.
Mentre cercavo con lo sguardo l'entrata, mi accorsi di avere sotto il piede una carta.
Non era una qualunque, era uguale a quella che mi aveva dato Stefy il pomeriggio.
Non ci misi molto a capire che quello era il suo pub. 
Ritornai indietro, ma i tacchi alti non mi permettevano di andarmene senza far rumore.
Mentre indietreggiavo tra la folla, qualcuno mi seguì. 
- Dove credi di andare? - 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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ueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee. è tutta la sera che cerco decentemente di scrivere il capitolo, e dopo vari tentativi eccolo qui!
Sono davvero stanchissima e ho cercato di fare il mio meglio, ma come ben sapete la scuola
mi tiene occupata anche questi ultimi giorni .-.
Per farmi perdonare ho scritto ciò che volevate e speravate: il bacio. 
Maaaaaaaaaaaaaaaaaa non è finita qui eh.
Che vi credete che Sara si arrenda? AH! no. 
Chi è che la seguiva? BOOOOOH. 
ok, basta, me ne vado lol.
Grazie per seguire la ff e recensirla, vi adoro. 
Serio, VI LOVVVVVOOOOOOOOOOOOOOO. C':
  
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