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Autore: marghe999    22/12/2007    6 recensioni
Si mise a sedere sul letto, bruscamente. Poi qualcosa, oltre alla sveglia, le si parò davanti.
Un armadio, e delle lenzuola morbide e calde.
Troppo mordibe e calde per essere le sue, in cui dormiva da sola. L’armadio aperto, con dentro delle orribili cravatte e delle camice altrettanto strane. Il lato del letto accanto al suo disfatto, il cuscino ancora ripiegato nella forma di una testa, che vi si era posata sopra sino a poco tempo prima.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Robert Chase
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Merry Christmas

 

 

 

 

Grassi e pesanti fiocchi di neve si ammassavano lentamente ai lati delle strade, cadendo dal cielo come della polvere durante le pulizie di primavera.

Il bianco abbacinante ovattava e seppelliva in una spessa coltre la città, che sembrava per un attimo rallentare i ritmi soliti, per fermarsi ad osservare la neve, che tutti gli anni puntualmente scendeva.

 

Cameron spalancò gli occhi di fronte al cielo, seguendo lentamente i percorsi dei singoli fiocchi, che si andavano a perdere sui rami dei pini o sulle teste dei passanti.

 

Si sistemò leggermente la sciarpa striata che portava attorno al collo, ed affondò il collo nel cappotto, quando una mano comparve da dietro di lei, reggendo un invitante bicchiere ripieno di un liquido fumante.

 

Prese la cioccolata calda, ringraziando Chase con un sorriso, mentre l’altro si appoggiava con gli avambracci sulla ringhiera fredda di neve, che si trovava davanti a loro.

 

Tutta la città si sdraiava sul terreno di fronte a loro, stranamente pigra e lenta, come se per quell’occasione si fosse concessa una pausa.

Sulle entrate dei negozi erano appese ogni sorta di decorazioni, e le luci dorate sembravano quasi dei fiocchi illuminati, splendenti, che avevano deciso per non si sa quale motivo di fermarsi, di restare a decorare la città.

 

Si poteva persino distinguere il Princeton Plaisboro, anch’esso addobbato per l’occasione, ed i pini davanti all’edificio, che risplendevano nella sera.

 

Rimasero silenziosi a riempirsi gli occhi del paesaggio dorato e nero, Cameron con le mani inguantate sulla ringhiera metallica, Chase appoggiato ad essa.

Il ragazzo sollevò impercettibilmente la testa, voltando lo sguardo verso di lei, che fissava rapita la città.

I suoi occhi catturavano e fondevano la luce, e risplendevano nel buio che li avvolgeva.

Robert restò senza fiato davanti alla sua bellezza, e diresse lo sguardo altrove, consapevole del fatto che se così non fosse stato non sarebbe riuscito a proferire parola.

 

“In Australia nevica mai?” Chiese dal nulla lei, con una voce che sarebbe sembrata quella di una bimba di cinque anni, se non si avesse avuta davanti agli occhi la sua immagine, con le guance arrossate e gli occhi illuminati come quelli di un gatto.

 

“No...però vedere un canguro con la sciarpa non sarebbe male” Ammise Chase, provocando un risolino nella ragazza.

“E non ti manca mai tutto ciò che hai lasciato?” Gli domandò tornando seria, piantandogli sul viso gli occhi felini.

 

Abbassò lo sguardo, limitandosi a guardare la ringhiera bianca di neve su cui era appoggiato, mentre un alone di tristezza gli invadeva il viso.

“No. E sì” Le rispose. E il Premio per la risposta più idiota dell’anno a...Robert Chase! Pensò un istante dopo.

 

Cameron non capì la risposta, ma sentendo la tristezza di cui era impregnata che le rimaneva addosso, se ne scrollò velocemente, e cambiò argomento, come da sempre doveva fare quando i discorsi cadevano sul passato di Chase.

 

“é il primo natale che passiamo insieme, canguro mio” Disse dal nulla, ridacchiando, ed infilando pigramente un braccio sotto a quello del ragazzo, che nel frattempo aveva messo le mani nelle tasche del cappotto.

Si limitò ad annuire, mentre lei appoggiava la testa sulla sua spalla, ed un confortevole silenzio calava nuovamente.

 

Dopo qualche minuto, Chase alzò il viso, improvvisamente illuminato da una constatazione interna.

“Ti devo dare il mio regalo” La informò svincolandosi, e dirigendosi subito alla macchina nera, parcheggiata poco distante.

 

La portiera oppose resistenza, completamente ghiacciata dal freddo implacabile, e Chase dovette usare più forza del previsto, ma alla fine, con uno rumore leggermente preoccupante, si aprì.

Aveva lasciato il riscaldamento acceso, per evitare che il regalo avesse un qualche danno, ed estrasse una grossa scatola rossa, chiusa con un enorme e morbido fiocco.

 

Tornò barcollante alla ringhiera, dove Cameron lo aspettava interdetta e curiosa.

“Non avevi detto che non mi avevi comprato nulla?” Gli chiese subito, osservando avida la scatola, tentando di capire in ogni modo cosa ci fosse, e perchè fosse così pesante.

 

“Ma dai, credevi davvero che non ti avrei fatto un regalo?” Rispose lui, mentre le ginocchia gli si piegavano leggermente, e il pacco dava segni d’agitazione.

Cameron non se ne accorse, ma rimase ferma, ad aspettare una sorta di permesso da parte del ragazzo, per buttarsi sul regalo ed aprirlo.

 

“Avanti, voglio vedere la tua espressione quando lo apri”

Non se lo fece ripetere una seconda volta, e velocemente disfece il fiocco, abbandonandone le estremità, che caddero inermi ai lati della grossa scatola.

Sollevò il coperchio.

 

Oh mio dio.

 

Una testolina pelosa fece capolino, appena lei tolse il coperchio, e due occhioni enormi e marroni le si puntarono addosso, mentre il cucciolo si alzava, facendo ulteriormente barcollare Chase.

 

Cameron si portò le mani al viso, muovendo ripetutamente la testa da un lato all’altro, e guardando ora il cucciolo ora Robert.

 

“Io...no, non ci credo!”

“Ti prego, prendilo che tra poco mi cade, si sta agitando come un matto!” La implorò lui, mettendo fine in fretta alle esclamazioni della ragazza, che continuarono in un lieve mormorio indistinguibile.

 

Lentamente allungò le braccia, e circondò con le mani l’esile corpicino peloso, caldo e morbido al tatto.

Lo sollevò dalla scatola, mentre l’enorme coda si agitava furiosamente, e le orecchie seguivano il movimento della testa.

 

“Buon natale, Ally” Le disse infine Robert, mentre lei si aggiustava il cane tra le braccia, e rideva ad ogni goffo tentativo di baci da parte di quest’ultimo.

 

Cameron sollevò un braccio, tenendo il cane con l’altro, e sfiorò la guancia di Chase, attirandolo a sè in un caldo e dolce bacio.

I loro corpi aderirono per quanto era possibile, mentre nel mezzo la palla di pelo iniziava già ad amare quei due strani individui, con le guance arrossate ed i capelli pieni di fiocchi di neve.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mancano pochissimi giorni a Natale, potevo non scrivere una flash fic natalizia??? Oggi guardavo il mio cane mentre dormiva seraficamente accanto all’albero di Natale, e mi è venuta l’idea ^^

Per chi volesse saperlo, il cucciolo che ho immaginato io è un pacioccosissimo terranova di 2 o 3 mesi.

Read&Review, come sempre =)

Buon Natale a tutti!

*Marghe*

 

 

  
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