056. Colazione
Quando Hakkai scendeva per la colazione, e si accorgeva di non essere il primo – ed era una cosa che succedeva così di rado che ancora se ne stupiva – guardava con un certo stupore Sanzo, appoggiato stancamente alla sedia con in mano un giornale, e Goku, chino sul piatto che continuava a mangiare imperterrito. Ma più che di loro due – della loro presenza – si stupiva del silenzio che c’era tra i due e di come, i loro occhi, non si incontrassero mai.
Poi sorrideva nel notare che, le loro sedie, si sfioravano un poco come le loro mani si toccavano leggere.
057. Pranzo
E quando era uno di quei giorni che Hakkai aveva definito della “colazione”, a Pranzo, Sanzo e Goku si sedevano sempre ai lati opposti del tavolo e sempre, Goku accanto a lui e Sanzo accanto a Gojio. Poteva anche essere una coincidenza, poteva anche essere che, lui, stesse continuando a pensare ad una cosa assurda. Poteva essere tutto.
Ma, in quei giorni, Goku litigava sempre di più con Gojio e si sporgeva in avanti facendo sfiorare la sua mano con quella del biondo e, Sanzo, interveniva più volte di quante fosse necessario avvicinando sempre un po’ di più la mano.
058. Cena
E, quei giorni, a cena, tutto sembrava essere tornato normale. Goku sedeva accanto a Sanzo e parlottava freneticamente alternando a parole grosse forchettate di cibo; Sanzo stava in silenzio colpendo il moro e il rosso per le loro uscite e irritandosi per quel rumore fastidioso.
Ma Goku non guardava mai Sanzo troppo a lungo e Sanzo non colpiva mai troppo forte Goku.
Hakkai sorrideva tranquillo aspettando la fine della cena quando, i due, si sarebbero alzati insieme – guardandosi anche stupiti, per un gesto così involontario – e avrebbero salito le scale l’uno vicino all’altro per poi sparire nel buio del corridoio.