Data 1823. Ormai diciottenne i miei genitori hanno deciso di mandarmi per tutta l’estate da mia zia a Londra, dove avrei potuto imparare a comportarmi nell’alta società e diventare una donna colta ed elegante. Non sono mai stata una ragazza alla quale piace andare a mille balli oppure a cene importanti, anzi preferisco di gran lunga leggere sdraiata sul tronco dell’enorme albero nel giardino, che contorna tutta la mia tenuta in campagna.
Stavo leggendo  l’ennesimo libro quando ad un tratto sento la voce di mia madre chiamarmi.
-Emily vieni a dire a Susie le cose che devi portare per il viaggio!
Susie è la nostra domestica, ed è sicuramente una persona molto paziente per riuscire a sopportare le mille paranoie di mia madre.
-Arrivo-  mi alzai controvoglia per dirigermi in camera mia.
Arrivata in camera trovo Susie già intenta a preparare le valigie e mia madre che corre da tutte le parti indaffarata, fino a che finalmente esce dalla stanza trascinando tutta la sua ansia via con se. Sospirai ridendo del suo comportamento e dei suoi modi così buffi.
-Emily vuoi portare anche quest’abito salmone?
-Ehm sisi- mi riscosse dai miei pensieri, era un po’ che ci pensavo, alla fine decisi di esporre il mio problema a lei, non ce la facevo più a tenerlo per me e poi con lei era sempre così comprensiva con me..
-Susie…
-Cosa c’è che non va cara?- Già aveva l’aria di una che aveva capito tutto,
-Bèh ecco vedi, io sono un po’ preoccupata, insomma andare in un posto così lontano da     qui, lì i modi sono così diversi dai nostri, così sofisticati, eleganti, raffinati,signorili…
-Emily non preoccuparti ti abituerai.- e mi sorrise tranquillizzandomi.
Alla fine passammo tutta la sera a preparare le mie borse, fino a che distrutta non crollai nel mio letto, e dopo poco crollai.
Sarei partita nel pomeriggio, così la mattina passai un po’ di tempo con la mia famiglia, mi sarebbero mancati.
-Sorellona che ne dici di andare a Lichfield a fare una passeggiata?
-Si andiamo, ma stavolta non ti presterò dei soldi per le tue spese inutili.- e mi misi a ridere, non so quanti soldi abbia mai speso per i suoi capricci.
-E va beene!-e si mise a ridere anche lei
Passeggiavamo per quelle stradine salutando tutti i nostri vicini, anche questa piccola cosa mi sarebbe mancata nella grande città.
-Emily non puoi capire quanto mi mancherai, come farò a sopportare da sola nostra madre?-
-Dai Carol , tra due settimane arriva James
-Già, tra due settimane..

Era arrivato il momento dei saluti, mia madre piangeva inondando il suo fazzolettino di stoffa di lacrime mentre mio padre e mia sorella mi abbracciarono calorosamente. Il viaggio in carrozza sembrava non terminare più, difatti era stato lunghissimo, e per di più non amavo le carrozze.
Quando ormai il sole era tramontato da un pezzo arrivai finalmente a casa di mia zia Sophie, la mia zia preferita. Il cocchiere mi aiutò a scendere dalla carrozza.
Respirai a pieni polmoni, felice di essere finalmente arrivata…Quel posto era così diverso da dove abitavo io insieme alla mia famiglia. Già sentivo la mancanza di mio fratello e mia sorella: James e Carol.
Osservai l’enorme giardino e la tenuta dei miei zii, i Browning, era senza ombra di dubbio fantastica.
-Emily, finalmente sei arrivata,come è stato il viaggio?-mia zia era tutta sorridente come sempre e veramente una bella donna considerati i suoi quarant’anni superati.
-Bèh molto lungo, ma sono felice di vederti zia
-Anche io Emy, seguimi.
Mi condusse dentro la sua casa, il giardino in confronto era nulla, da quando mia zia aveva sposato mio zio, Mr Browning, era riuscita ad introdursi nell’alta società ma anche ad assicurarsi uno stile di vita lussuoso e una tenuta fantastica anche per il bosco circostante dove a volte alcuni gentiluomini si dedicavano alla caccia.
-Bethany prepara la cena e poi vai a preparare la stanza per mia nipote, perfavore.
-D’accordo signora Browning.
Mia zia mi mostrò la sua enorme tenuta e dopo aver cenato decisi di ritirarmi nella mia camera per riposare, comunque avrei visto mio zio solamente l’indomani a pranzo e inoltre ero veramente stanca.
Stavo andando incamera quando mia zia mi ferma.
-Dimmi pure zia
-Emily dormi bene, domani mattina arriverà la tua istruttrice.Mi raccomando alzati presto e preparati.
-D’accordo zia, grazie, ora vado a dormire,buonanotte.
-‘Notte Emy.
Bene il giorno seguente avrei iniziato la mia prima lezione sulle regole e i comportamenti dell’alta società, sarà una giornata molto pesante.