No Comment :( ... sarà stato poco
interessante... io la posterò tutta comunque, beccatevi anche questo capitolo!
Cap. 2
Pranzo
movimentato
Dopo aver
mangiato Bill aspettò gli altri membri del gruppo che, quando arrivarono, si
stupirono di vederlo in piedi, fresco come una rosa.
Bill:
“Buongiorno a tutti!”
Tom: “Che
ci fai in piedi? Tu di solito dormi fino a tardi!”
Gustav:
“Già di solito bisogna chiamare un bodyguard perché ti trasporti in macchina!”
Georg:
“Che ti prende?”
Bill:
“Non mi posso svegliare di buon’ora anch’io una volta ogni tanto? Qual è il
problema?”
Tom: “Non
è da te e a volte ci stupisce.”
Georg:
“Dai andiamo dobbiamo registrare un paio di canzoni per la casa discografica”
Bill: “Ok
andiamo, mi sento ispirato stamattina!”
Partirono
verso la sala prove, a metà strada, per poco, la loro limousine non si scontrò
con una macchina che andava lanciatissima, nella direzione opposta alla loro,
con la musica ad alto volume.
Bill:
“Chi è quel pazzo scatenato?”
Tom:
“Sarà un pazzo ma la sua è una macchina che fa scintille!”
Georg: “È
inutile avere un M3 se lo guidi così!”
Tom: “Io
lo guiderei così ogni volta!”
Bill:
“Sì, poi ti schianteresti contro ogni muro!”
Tom:
“Spiritoso! Autista?! Andiamo”
Ripartirono,
arrivarono alla sala prove e incisero un paio di canzoni, dopo aver riprovato
più e più volte.
Gustav:
“Io sono esausto ragazzi. Andiamo a mangiare qualcosa?”
Georg:
“Fame eh? Che ore sono?”
L’orologio
della sala prove indicava le 12:30
Bill: “HO
FAME!”
Tom: “Ma
il tuo stomaco va a cottimo?”
Bill:
“Perché? Tu non hai fame?”
Tom: “In
effetti... cosa vogliamo mangiare oggi?”
Gustav:
“Cucina Italiana!”
Georg:
“Cucina Francese”
Bill:
“Cibo cinese!”
Tom: “Cucina
tradizionale!”
Il gruppo
si guardò deluso e poi scoppiò a ridere.
Tom:
“Bello ridere... però non sappiamo ancora dove andare a mangiare.”.
Georg:
“Vai con il classico Mc Donald? Ho voglia di panini!”
Gustav:
“Ci si può adattare!”
Tom:
“Perché no? Farò uno sforzo”
Bill non
parlava ma la sua faccia era persa in uno sguardo che vedeva solo hamburger e
patatine a perdita d’occhio.
Tom:
“Allora è deciso?! Andiamo da MC Donald!”
Partirono
affamati come lupi e all’una erano nel fast food a divorare una quantità di
hamburger e patatine che avrebbe schifato persino un americano reso obeso dal
cibo grasso.
Tom:
“Così va meglio! Ora potrei suonare all’infinito.”
Gustav:
“Che bello aver lo stomaco pieno!”
Bill: “Io
vado in bagno, voglio darmi una sistemata!”
Georg:
“Non restarci in eterno! Dobbiamo tornare in sala entro oggi!”
Bill fece
una linguaccia mostrando il piercing agli altri prima di entrare in bagno,
quando si girò si scontrò, naso contro naso, con un tipo che uscì di colpo dal
bagno.
Tipo:
“Sta attento EMO!”
Questo
tipo se n’andò in fretta non sentendo una voce dall’interno che lo chiamava
Voce:
“Che ti prende di nuovo?! Smettila di importunare la gente!”
Dal bagno
uscì un ragazzo, era più di un metro e ottanta, aveva una berretta nera, da cui
spuntava una frangia lunga, un paio di occhiali e una sciarpa appena sotto la
bocca.
Ragazzo: “Ti
pare il modo di fare? Torna indietro se non vuoi passare una brutta giornata!”
Seguì il
tipo continuando a rimproverarlo, per il fatto accaduto poco prima, finché non
tornò da Bill per scusarsi.
Tipo:
“Scusami se ti ho urtato, e se ti ho chiamato EMO.”.
Bill:
“Non è un problema, tranquillo.”
I due se n’andarono
e Bill entrò nel bagno per pisciare e notò che sopra il porta carta igienica
c’erano dei residui di polvere bianca, pochi granelli sparsi qua e là.
Bill:
“Che è ‘sta roba?”
Uscì dal
bagno, e insieme al gruppo ripartirono verso la sala prove e,
una volta arrivati, ricominciarono a suonare.