Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dark_lady89    07/06/2013    1 recensioni
E' il compleanno di Draco e suo figlio decide di fargli una festa a sorpresa con tanto di "invitato" a sorpresa.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Cosa ci fai qui?» fu più brusco di quanto volesse.

«Sono stato invitato.» rispose Harry.

«Oh!»

Harry sorrise a quella uscita. Era raro lasciare Draco a corto di parole.

Il biondo rigido si spostò per farlo entrare. Si avvicinò al quadro e fece per coprirlo.

«No!» esclamò il moro «Non coprirlo: ho sempre amato quella foto. L’ha fatto Scorpius?» chiese ma continuando a guardare il quadro.

«Si... è il suo regalo. È davvero bravo per avere solo sette anni.»

Draco attese che il moro parlasse ma quando vide che non succedeva si spazientì.

«Perché sei qui, Potter? E non dirmi che sei stato invitato, questa scusa non attacca.»

«Tu sai perché sono qui!» si infuriò il moro. Il tempo dell’apparenza era finito, la rabbia che aveva cercato di controllare era venuta fuori, lasciandolo boccheggiante.

«Non fare il finto tonto con me. Non offendermi in questo modo. Dopo tutto quello che mi hai fatto, almeno questo risparmiamelo.» continuò rabbioso.

Draco non seppe cosa dire. Il moro aveva ragione, voleva spiegazioni e ne aveva tutto il diritto ma non quel giorno, dannazione! Non era pronto, non ancora.

«Non so cosa ti aspetti da me…» il tono era distaccato, quasi non sembrava lui «…e ora se vuoi scusarmi, dovrei andare di sotto. Ci sono gli ospiti da intrattenere.» e si avviò verso la porta cercando di svignarselo come un codardo.

Harry, con uno scatto notevole lo afferrò per un braccio, lo strattonò e lo sbatte con le spalle contro la porta, intrappolandolo tra le sue braccia.

«Tu non scappi da nessuna parte. Non ora che ti ho davanti. Non ora che ne ho finalmente la possibilità, dopo che mi hai evitato in ogni modo, di parlarti.» gli urlò ad un millimetro dal viso, le labbra che si sfioravano.

Draco si sentì in trappola e la vicinanza eccessiva non aiutava.

Come al rallentatore si vide avvicinare alle labbra di Harry. Lo baciò facendolo tacere di botto. Era stato un impulso. Potter in un primo istante ne era rimasto sorpreso poi con le mani infilate nei suoi capelli lo aveva stretto ed aveva approfondito il contatto.

Draco in quel momento capì che non aveva aspettato altro. Era quella la cosa che aspettava da tutta una vita: avere Potter tra le braccia.

Si lasciarono andare, entrambi sommersi da quelle emozioni franate per troppo tempo.

Finirono per fare l’amore sul pavimento, fregandosene degli ospiti. Quel momento era loro e lo vissero appieno.

---

Pansy che era salita per cercare l’amico aveva visto tutto. Era sgattaiolata via ed aveva messo fine alla festa, mandando tutti gli invitati a casa, adducendo come scusa un malore di Draco.

Aveva anche chiesto a Scorpius di dormire da lei così che il suo papà sarebbe riuscito a riposare in pace.

Poi con un colpo di bacchetta aveva lasciato un messaggio per Draco spiegandogli tutto, e augurandogli una splendida notte.

---

Draco era sdraiato con la schiena sul pavimento. Stava scomodo ma per nessuna ragione al mondo se ne sarebbe lamentato: Potter era appoggiato con la testa sul suo petto, e dal respiro lento sembrava dormire.

Che idiota che era stato, rinunciare a tutto questo per uno stupido senso di colpa verso una donna che non aveva mai amato. Dafne, ammalatasi improvvisamente, era morta con la consapevolezza che suo marito non la voleva, che amava un’altra persona, che l’aveva tradita. Aveva sofferto e questo lui non se lo perdonava, per questo aveva chiuso ogni rapporto con Harry. Voleva espiare in qualche modo, dopotutto non era colpa di sua moglie se non era riuscito ad amarla come meritava. I giorni erano trascorsi in fretta, portando con se anni di solitudine.

Harry non si era mai meritato uno come lui.

Era consapevole che quando aveva troncato la loro storia, decidendo tutto lui senza per altro spiegargli nulla, l’aveva ferito ma non era riuscito a fare altrimenti, e da quel giorno pur di non soffrire lo aveva evitato.

Sapeva che se solo l’avesse rivisto tutte le sue difese sarebbe crollate, e la situazione in cui si trovava ne era una prova. Lo amava ancora, dopo 3 anni in cui non si erano visti neanche per sbaglio, non era riuscito a dimenticarlo e a quanto pareva nemmeno lui.

Harry si mosse, si stiracchiò. Draco si irrigidì, consapevole dello scontro che ne sarebbe conseguito di lì a poco.

Come se avesse sentito i suoi pensieri Harry saltò su come una molla, freneticamente si rivestì. Sembrava non vedesse l’ora di prendere le distanze e Draco glielo lasciò fare, incapace di parlare. Si rivestì anche lui ma più lentamente.

«Io me ne vado» proruppe rompendo il silenzio, Draco alzò di scatto la testa giusto un attimo prima che Harry si sbattesse la porta alle spalle.

Fissò la porta per alcuni minuti prima di scuotersi e scendere in cucina. Di dormire non se ne parlava, aveva bisogno di fare qualcosa: muoversi e non pensare, fu così che si recò nella sala degli allenamenti e si sfinì fino a crollare a terra senza forze.

Il messaggio di Pansy l’aveva letto prima, quando ricordandosi di suo figlio gli era salito il panico, poi mentre Harry ancora dormiva gli era piombato addosso un biglietto di Pansy che l’aveva calmato e lui si era lasciato andare, godendosi la vicinanza di Harry, forse per l’ultima volta.



Et voilà: un capitolo nuovo nuovo, tutto per voi.

Cosa ne pensate? Su su, commentate.

Un bacio, al prossimo e (credo) ultimo capitolo.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dark_lady89