Fanfic su artisti musicali > Coldplay
Segui la storia  |       
Autore: Kristal Siderglace    07/06/2013    2 recensioni
2012-09-12 OlympiaStadion, Munich, Germany.
E' raro vedere Chris triste durante un live ma quel giorno appariva così nonostante fosse il giorno dopo il compleanno del suo migliore amico e chitarrista Jonny Buckland.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 6

«Hey! Quello è il mio letto!»

«Cosa?»

Jonny dalla porta si era diretto deciso verso il letto matrimoniale della suite e vi era sprofondato di faccia, giusto nel mezzo, senza alcun indugio.

«Il mio letto.»

«Devo risponderti anche io così la prossima volta che vieni, alle tre del mattino, con i tuoi piedi gelidi, a prendere possesso del MIO letto»

«Perlomeno io non occupo tutto lo spazio a disposizione»

«Potrei dissentire»

Chris stava per ribattere quando un’affermazione del suo amico steso sul letto, che ora lo fissava intensamente con i suoi occhi verdi, gli diede il vuoto allo stomaco.

«Sei vestito come tanti anni fa»

No. No. No. I pensieri che lo inseguivano dalla notte precedente gli si infransero addosso come se nel tentare di scapparvi si fosse di botto fermato ed ora era troppo ubriaco per ricominciare a correre, sentiva già il ricordo del dolore insinuarsi e fargli venire la tachicardia.

Ma probabilmente Jonny aveva solo, a causa dell’alcol, dato voce ad un pensiero che gli era passato per la testa in quel momento. Infatti, aveva già, nuovamente, un sorriso ebete stampato in faccia.

«E ora che si fa?»

«Will ha detto di dormire»

«Ma è il mio compleanno!» si lamentò per la seconda volta quella sera il chitarrista.

«Ti ricordo che è perché è il tuo compleanno che non ti reggi in piedi» rispose il biondo imitando alla perfezione la voce lamentosa dell’amico «E poi domani avremmo un concerto da fare, ti ricordo»

«Sei una palla Christopher Anthony John Martin»

«Io…cosa? Non è vero! Ho la nausea e la stanza mi gira intorno e sto cercando di comportarmi da sobrio e…»

In quel momento un cuscino gli arrivò in faccia con una discreta violenza.

«…e sei una palla.»

Era inutile. Quegli occhi, quel sorriso, quella risata. Per quanto si sforzasse di controllarsi, di ignorare gli istinti irrazionali dettati dall’alcol, non poteva nulla se questi erano accompagnati dal verde delle iridi di Jonny. Era bastato un secondo in cui la sua concentrazione era passata dal cosa non fare a questi pensieri per far si che l’alcol prendesse nuovamente il sopravvento.

Chris raccolse il cuscino da terra e lo scaraventò contro l’amico che con un movimento istintivo lo scansò liberando la traiettoria verso un paralume sul comodino, l’unica fonte di luce attiva in quel momento nella camera.

«Oh fuck!» Chris rise nel buio «hai visto cosa hai combinato?» non riusciva a smettere di ridere.

«Io? Tu sei talmente ubriaco da non riuscire nemmeno a colpirmi e la colpa sarebbe la mia?» anche Jonny era in preda alle risate.

«Non vedo nulla» aveva quasi le lacrime dal ridere «Dove sei?»

«Ancora sul letto»

«E dov’è il letto?» si dirigeva tentoni nella camera «fuck!» aveva appena sbattuto il piede contro qualcosa che non riusciva assolutamente a distinguere nel buio.

«Chris fermo dove sei prima di distruggere qualcos’altro o peggio farti male!»

Chris s’immobilizzò, fermo lì dov’era, stava ancora ridendo e il buio non aiutava il suo disorientamento da alcol, possibilmente la camera girava ancora di più al buio, anche se non la poteva vedere girare, la sentiva girare. Dio se era ubriaco.

Sentì Jonny scendere dal letto, stava ridendo anche lui, probabilmente sperimentando lo stesso giramento della camera avvertito da Chris. Sentirlo ridere lo faceva solo ridere ulteriormente, poi ad un tratto sentì una mano cingergli il fianco sinistro ed una posarglisi in testa.

«Trovato!»

«E adesso dimmi, Jonny, come credi di essere capace di ritrovare la via del letto?»

«Io non sono imbranato come te! Dammi la mano e seguimi…»

Jonny fece scivolare la mano che ancora aveva in mezzo ai ricci di Chris giù per il braccio dell’amico, fino a trovarne la mano sinistra e intrecciare le dita con le sue.

Forse era ancora colpa dell’alcol ma quel gesto provocò in Chris una stretta allo stomaco e una leggera nausea, non era una cosa spiacevole, aveva un qualcosa di nostalgico, come se conoscesse già quella sensazione ma non sapesse bene dove collocarla. Era del tutto perso in quel momento, in Jonny che gli teneva stretta la mano e lo guidava attraverso il buio, nel silenzio tra di loro, che si ritrovò del tutto spiazzato quando si sentì strattonare verso il basso.

«Fuck!» questa volta ad imprecare era stato il chitarrista.

Erano entrambi stesi per terra, Jonny gli teneva ancora la mano mentre imprecava sottovoce contro la cosa in cui era inciampato.

«Chi è ora l’imbranato?» riprese a ridere Chris.

«Oh fa silenzio»

«Vuol dire che dormiremo qui per terra Jonny Boy!» disse Chris ancora ridacchiando e si girò verso l’amico.

Non riusciva a distinguere molto ma i suoi occhi si stavano abituando al buio rendendogli visibili i lineamenti del volto del chitarrista, anche nell’oscurità riusciva facilmente a scorgere gli occhi verdi di Jonny che lo stavano fissando. Quando si trovò ad incrociare quello sguardo fu come se tutto scomparisse attorno a loro, perfino la camera non girava più, sentiva il respiro di Jonny abbastanza vicino da avvertirne il calore anche sulla sua bocca. Dentro di se Chris stava combattendo una guerra, sentiva le sue labbra ribollire, sentiva il bisogno di avvicinarle a quelle di Jonny, come se ci fosse una forza magnetica ad attrarlo, ma sapeva anche di non potersi assolutamente lasciar andare a quell’istinto. Sentiva il battito accelerato del suo cuore come se fosse amplificato, in fondo cosa poteva succedere ad avvicinarsi solo un altro po’? Sapeva che stava lentamente avvicinando il suo volto a quello di Jonny, con spostamenti quasi impercettibili, oramai erano così vicini da sfiorarsi con il naso, stavano respirando uno l’anidride carbonica esalata dall’altro, era una sensazione inebriante, come se si stessero respirando l’un l’altro. Continuavano a fissarsi negli occhi mente il battito di entrambi accelerava, il respiro si faceva più affannoso e i pochi millimetri di distanza tra le due bocche si riducevano ulteriormente. Fu un attimo, entrambi smisero di respirare e chiusero gli occhi, l’ultimo millimetro che li separava era andato e le loro labbra erano ora unite in un delicato bacio, poco più di un semplice sfiorarsi.

Furono non più di tre secondi, in quei brevi attimi Chris sentì esplodere dentro di se mille colori, si sentì come se non gli mancasse nulla a questo mondo ma nel momento in cui le loro labbra si separarono e aprì gli occhi lo pervase il panico. Non sapeva cosa stava provando ma di una cosa era certo: dopo tanti anni aveva di nuovo in cuore in frantumi a causa di Jonathan Buckland.

 

Uh non scrivevo un angolo dell’autrice da una vita!

Tranquilli, non voglio ammorbarvi [ammesso e non concesso che ci sia qualcuno alla lettura], volevo solo condividere con voi il fatto che mentre scrivevo questo capitolo [uppato a meno di una settimana dal quinto…credo sia una sorta di miracolo] avevo nella testa questa STUPENDA illustrazione della mia amica [] Robic: link.

Vi consiglio vivamente di dare un’occhiata a tutti i suoi disegni, io li adoro, anzi, vi dirò di più, mentre scrivo nella mia testa non ci sono i reali Chris, Jonny, Will e Guy bensì quelli scaturiti dalla sua matita.

Lo sproloquio è finito, colgo l’occasione per ringraziare chiunque sia arrivato fin qui a leggere e se recensite vi ringrazio il doppio!

[Mi dispiace solo di aver stoppato la traduzione in inglese…troppo poco tempo e, diciamola tutta, scarse capacità linguistiche. Se qualcuno volesse farlo al posto mio (Nooo non vi sto facendo pressioni psicologiche nooo) sarebbe ricoperto d’ammmore (è l’unica cosa che posso permettermi…) dalla sottoscritta]

K.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Coldplay / Vai alla pagina dell'autore: Kristal Siderglace