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Autore: Zayns quiff    07/06/2013    1 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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La vita ti mette davanti a delle scelte e non sempre riusciamo a prendere quella giusta, poi passiamo il nostro tempo pensando a come sarebbe andata se invece di svoltare a destra avessimo preso la strada di sinistra anche se più lunga e pericolosa.

 

«Buongiorno» sussurro scendendo in sala per fare colazione e la scena che trovo mi trapassa il cuo­re da parte a parte, Harry è seduto ad un tavolo in disparte mentre gli altri membri della band sono in un altro tavolo che stanno facendo colazione in silenzio. Nessuno nota la mia presenza così affer­ro un cornetto sedendomi vicino a Liam.
«Quanti anni avete?» domando duramente, vedo i ragazzi guardarmi confusi, indico Harry.
«Cait non è questione di maturità o no, è questione di essere leali ed onesti» mi controbatte Louis con voce fredda, lo guardo sbalordita.
«Lui darebbe tutto pur di stare con voi» batto un pugno sul tavolo e vado a sedermi accanto ad Har­ry proprio nel momento in cui entra Zayn dalla porta, mi lancia un'occhiata priva di qualsiasi emo­zione poi va a sedersi con gli altri senza prendere nulla da mangiare.
«Come stai?» chiedo ad Harry passandogli metà cornetto, lui lo prende scrollando le spalle, ha delle occhiaie profonde segno che non ha dormito tutta la notte e gli occhi sono rossi.
«Come se qualcuno mi avesse investito almeno 50 volte» sussurra con la voce roca e tremante, non riesco proprio a vedere tutto questo vorrei prenderlo di peso e portarlo all'altro tavolo, vorrei vederli scherzare insieme come sempre eppure la stanza è immersa nel silenzio.
Nessuno parla, nessuno ride, solo il tintinnio delle posate e delle tazze accompagna l'atmosfera come una lunga marcia funebre, arriva Paul ad interrompere il tremendo funerale; si piazza in mezzo e guarda i due tavoli con sguardo severo e preoccupato.
«Vi voglio tutti e cinque nella sala dei convegni entro dieci secondi» tuona con la voce potente al­zando le mani al cielo e contando lentamente, vedo i ragazzi alzarsi velocemente dai posti e correre spediti verso la loro destinazione: la furia di Paul deve essere davvero terribile!
Rimasti io e lui si avvicina sorridendomi.
«Tranquilla ora ci penso io a sistemare tutto» lo lascio uscire poi sgattaiolo anche io nella loro dire­zione appostandomi dietro la pesante porta marrone per poter ascoltare ciò che dicono, e non risulta neanche un'impresa impossibile visto che all'interno stanno urlando praticamente tutti.
Harry sta urlando sopra alla voce di Louis che lo accusa di essere un traditore, Liam borbotta in sot­tofondo mentre Niall cerca di calmare tutti quanti da buon pacifista, ma la voce di Zayn non si ascolta da nessuna parte. Cerco di affacciarmi socchiudendo la porta però non riesco a vedere niente per colpa di Paul che si è piazzato davanti così da non farli uscire.
«Vi ho detto che mi dispiace, che non avrei mai accettato una cosa del genere!» esclama Harry per la milionesima volta.
«Non me lo sarei aspettato da te» ribatte Louis.
«Basta ragazzi io credo ad Harry, lui non ci avrebbe mai pugnalato alle spalle... siamo una famiglia» urla Niall per farsi sentire da tutti.
«Ha ragione Horan, siamo una famiglia e dobbiamo sostenerci quindi anche io credo ad Harry» ri­sponde Liam, sento i suoi passi avvicinarsi a Styles per abbracciarlo, bene e due sono convinti ora tocca gli altri più tosti.
«Zayn?» domanda Harry con voce tremante.
«Io so che neanche un minuto hai pensato di tradirci perché lo abbiamo giurato quella notte davanti al fuoco a casa tua che mai niente e nessuno ci poteva dividere, quindi oggi sono qui a rinnovare quella promessa. Scusa se ieri ho reagito male, ti voglio bene Harold!» risponde Zayn abbraccian­dolo dandogli una forte pacca dietro la schiena, cala poi un silenzio imbarazzante e sento dei passi avvicinarsi alla porta faccio in tempo a spostarmi che Zayn, Liam, Niall e Paul escono dalla stanza lasciando Harry e Louis a parlare da soli.
«Grazie» sussurro a Niall abbracciandolo di sfuggita appena mi passa avanti, mi sorride spostando­mi una ciocca di capelli dietro l'orecchio accarezzandomi la guancia teneramente.
«Mai e poi mai avrei litigato con uno dei mie fratelli» mi dice abbracciandomi forte, rimango stretta tra le sue braccia dove posso sempre trovare conforto perché so che è l'unico che non mi tradirà mai, l'unica persona che ci sarà sempre accanto a me pronto a darmi un aiuto, un appiglio su cui ag­ganciarmi in caso di bisogno senza chiedere mai nulla in cambio. Un piccolo angelo custode di ogni ragazza.
Mi lascia andare seguendo Liam chissà dove, mi volto per cercare Zayn ma è già sparito di colpo così sbuffo ed esco in piscina sedendomi sul bordo e immergendo i piedi nell'acqua fredda, anche oggi il sole è cocente e fa un caldo micidiale. Quel caldo che ti fa sciogliere al sole come se fossi un ghiacciolo, una cosa positiva è che mi sono abbronzata moltissimo così da passare da latticino lon­dinese a marocchina.
La Spagna è davvero bella anche se mi dispiace essere qui perché so che sarà l'ultima tappa prima del tour americano, mi dispiace abbandonare l'Europa perché in America le fans sono più scatenate, fanno cose impensabile e New York o le altre grandi città sono bellissime ma troppo caotiche per una ragazza semplice come me.
Inoltre per loro, soprattutto per Harry e Zayn, andare in America equivale a fare altri mille tatuaggi, cosa che non condivido in pieno.
«Hey Cait» mi volto trovando una sagoma davanti a me così porto una mano davanti agli occhi per pararmi dal sole accecante e riconosco Lou la truccatrice dei ragazzi che in braccio ha la sua piccola bambina che sta mangiando qualcosa con le manine minuscole.
«Ciao Lou come mai da queste parti?» mi alzo in piedi abbracciandola.
«Ero venuta a cercare Harry per chiedergli se mi teneva Lux, ma è corso in camera a dormire.. dopo tutto quello che è successo mi è sembrato il minimo» risponde con un sorriso.
«Hai qualche impegno?»
«Mi ha chiamato una casa di moda qua a Madrid con la quale ero in contatto e mi vogliono per tutto il giorno e non so a chi lasciare Lux» guardo la piccola biondina indicare il cielo dove stanno passando due enormi gabbiani e scoppia a ridere divertita, amo i bambini.
«Se vuoi la tengo io, mi piacerebbe molto.. davvero» sorrido spalancando le braccia, la bambina mi guarda timida nascondendo il viso tra i capelli della mamma poi mi sorride mostrando i suoi piccoli dentini prima di gettarsi tra le mie braccia.
«Cait sei sicura? Mi salveresti la giornata» esclama Lou, annuisco lei mi abbraccia prima di fuggire via salutando Lux con un bacio.
Guardo la piccola che osserva incantata la piscina mentre i suoi occhi vanno a ritmo delle onde che si creano a causa del vento leggero: destra, sinistra, destra, sinistra.. come una dolce melodia così che i suoi occhi azzurri si confondono con il blu profondo dell'acqua. Farle fare un bagnetto non ucciderà nessuno, no?
«Lux ti va di fare un tuffo?» le chiedo, lei mi guarda ci pensa un attimo poi annuisce tirando fuori la lingua, sorrido levandole la tutina che indossa e posizionandole una ciambella enorme in vita, mi spoglio anche io rimanendo in costume e ci avviciniamo nella piscina più piccola quella dove l'ac­qua mi arriva massimo alla vita, con delicatezza entriamo entrambe.
Lux inizia a battere le mani schizzando ovunque, la guardo estasiata.. non so perché ma i bambini mi hanno sempre affascinato, passare del tempo con loro, farli divertire vedendo le loro reazione è una delle cose al mondo che mi piacciono di più e che potrei fare per tutta la vita.
Passiamo il resto della mattinata immerse nell'acqua assaporando il sole sulla nostra pelle, ma il pe­riodo di silenzio finisce ben presto quando arrivano Louis e Niall a disturbarci, desiderosi anche loro di trascorrere un po' di tempo in piscina.
«Allora si è risolto tutto?» chiedo a Louis mentre Horan sta giocando con Lux.
«Si.. giuro che all'inizio non ci avevo visto più, ero talmente arrabbiato con Harry che avevo deciso che non lo avrei mai più perdonato. Poi però la rabbia è passata e ho capito che stavo commettendo un errore enorme e ci siamo chiariti» sorride di nuovo con un tono di voce molto più leggero e calmo, la loro è un'amicizia fortissima un litigio come quello non poteva distruggerla.
«Tu invece con Zayn?» abbasso lo sguardo scrollando le spalle.
«Oggi non mi ha proprio notata e ora chissà dov'è..»
«Dovresti parlargli» inizia Louis, ma poi viene interrotto da Eleanor che appare sul bordo della pi­scina intromettendosi nella nostra conversazione.
«Louis tesoro mi avevi promesso di accompagnarmi in quel posto»
«Oh certo!» Louis si batte una mano in fronte poi velocemente esce dalla piscina salutando me e Niall prima di seguire Eleanor, me lo ha portato via proprio sul più bello.. ho bisogno di consigli! Così mi avvicino al biondino che sta ancora giocando con Lux facendo finta di annegare per poi spuntare fuori all'improvviso facendola ridere di gusto.
Faccio per parlargli ma Josh, il batterista, ci interrompe rubandomi anche Niall lasciandomi com­pletamente sola con i miei dubbi e le mie insicurezze, così prendo la piccola e usciamo finalmente dall'acqua tornando in camera per cambiarci. Le faccio indossare un giubbottino marrone e un paio di pantaloncini blu con delle scarpette rosa, è davvero bellissima.
Resto a guardarla, ancora non si rende conto di quanto è fortunata, si avvicina a me appoggiandomi la manina sulla guancia così la prendo in braccio e la faccio sedere sopra le mie ginocchia guardan­dola intensamente negli occhi, così che i miei verdi si mischiano con i suoi azzurri.
«Zayn?» mi chiede all'improvviso con la sua vocina acuta, rimango sbalordita.
«Non lo so..» rispondo cercando di mascherare la mia tristezza, ma anche lei si accorge che c'è qualcosa che non va.
«Pace con Zayn, per favore» mi sussurra tirandomi la manica della maglietta, sorrido scompiglian­dole i capelli annuendo. «No, no ora!» dice a voce più alta passandomi il telefono fermo sopra al letto, lo afferro con le mani tremanti poi mando un sms a Zayn chiedendogli di venire in camera.
«Fatto» le dico, lei sorride con un'espressione alquanto soddisfatta, non passano più di dieci minuti che qualcuno bussa alla porta così vado ad aprire trovando Zayn difronte a me, è alquanto abbron­zato e indossa una camicia di jeans che gli sta davvero bene. Mi manca l'aria e mi tremano le mani, lo faccio entrare mentre Lux si rotola sul letto battendo le mani alla vista del cantante.
«Zayn.. zayn!» urla lei, lui si avvicina prendendola in braccio e alzandola in aria facendola girare mentre Lux ride fortissimo, rimango a guardarli in disparte immaginandomi a casa mia dove quella che Zayn tiene in braccia è mia figlia, magari ha la forma dei suoi occhi e i miei capelli biondi.. sa­rebbe una bambina bellissima in ogni caso.
Mi avvicino a lui poggiandogli una mano sul braccio, si volta incrociando i miei occhi e vedo che anche lui sta immaginando il mio stesso desiderio e so che nessuna lite potrà mai dividerci, posa la bambina sopra al letto poi si avvicina a me.
«Non dovevo arrabbiarmi con te» sussurra accarezzandomi il fianco con una mano «Scusami ho parlato troppo senza neanche pensare un momento, io volevo solo dirti che..»
«Shh..» lo interrompo chiudendogli le labbra con l'indice «Vorrei che rimanessi un attimo in silen­zio ed ascoltassi i battiti del mio cuore.. capiresti che l'unica cosa che pronunciano è il tuo nome» mi stringe a lui baciandomi, quel genere di bacio che mi fa capire che non era mai stato così felice prima d'ora.


  

  
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