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Autore: vas_happenin09    07/06/2013    2 recensioni
Questa storia parla di una ragazza di New York che per motivi famigliari dovrà trasferirsi a Londra. Come reagirà? ma soprattutto.. riuscirà ad affrontare tutte le cose che le capiteranno, dopo aver avuto un passato abbastanza difficile? Con una persona che si rivelerà molto più importante di quanto crede, proverà ad andare avanti nonostante tutto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è forte chi non cade,
ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi.
–Jim Morrison


-Niall


-addirittura svenire? Che è successo Lucas!?-
Svenne e Liam, di fianco a lei, la prese. Ci alzammo tutti quanti abbastanza preoccupati, non sapendo il perché avesse reagito così. Dopo dieci minuti di panico, soprattutto per Liam che stava per entrare in una crisi isterica, Louis la svegliò. Si aggrappò a me scoppiando in lacrime, abbracciandomi forte, mi sussurrò solo un ‘portami di sopra’ rotto dal pianto. La presi di peso portandola di sopra, non smetteva di piangere e l’unica cosa che potevo fare era abbracciarla, non capivo che cos’era successo ma sicuramente me lo avrebbe spiegato una volta che sarei riuscito a calmarla, riempirla di domande in quel momento era davvero inutile e pressante per lei. Si calmò e mi staccai da lei, asciugandole il viso zuppo dalle lacrime, sorrise appena.
-ti va di parlare?- le chiesi dolcemente, lei annuì soltanto. -che cosa è successo?-
-prima chiami Louis? Così ve lo dico una volta sola..- annuì e corsi di sotto, appena scesi le scale e arrivato in salotto mi guardavano tutti come se fossi un extraterrestre.
-che cosa è successo??!!- sbottò subito Liam, evidentemente preoccupato.
-non me l’ha detto.. vuole parlarmi insieme a Louis..-
-io?-
mi guardò confuso, poi sbarrò gli occhi, forse aveva capito l’argomento.
-hai capito qualcosa?-
-qual è l’argomento di cui avete parlato in spiaggia? Me l’ha confidato la sera stessa!-
m’immobilizzai, ora era abbastanza chiaro il perché del suo comportamento.
-di che state parlando?!!- Zayn quasi urlò dall’angoscia.
-non vi possiamo dire niente, se vorrà ve lo dirà lei!- dissi, corremmo di sopra e la trovammo ancora in un fiume di lacrime, mi si spezzava il cuore vederla così e dall’espressione di Lou.. anche a lui dispiaceva tanto vederla in quello stato. Ci sedemmo sul suo letto, davanti a lei con le gambe incrociate.
-che cosa è successo?- ci guardò un attimo con gli occhi rossi e pieni di lacrime, abbassò il viso e si buttò in mezzo a noi due continuando a piangere.
-Emily..- cercai di calmarla in tutti i modi.
-è uscito.. la mia vita fa schifo.. sta cadendo a pezzi!- disse piangendo.
-parli di Tyler?- annuì abbassando il capo.
-mi sono perso un pezzo.. quindi l’avevi denunciato?-chiesi, tirò un sospiro profondo e si asciugò gli occhi.
-mio padre quando è venuto a sapere in che condizioni ero.. appena uscito dall’ospedale è andato a denunciarlo.. lo avevano condannato a cinque anni di carcere e stava rischiando di finire dentro anche Lucas.. ma lo avevano assolto dicendo che era stata legittima difesa..-
-quindi se la matematica non m’inganna.. gli mancano ancora due o tre anni, giusto?-
-si e non so perché è uscito!-
disse riprendendo a piangere.
-Emily puoi stare tranquilla! Finché hai un fratello che ti protegge e ti sta sempre accanto non hai nulla da temere!- gli dissi accarezzandole il viso.
-mi starai sempre accanto?- disse a Louis, lui sorrise abbracciandola forte.
-ora e sempre- le baciò la fronte e sorrisi senza rendermene conto.
-Emily.. forse non è il caso.. però non credi sia meglio se lo diciamo anche ai ragazzi? Così se si presenta la necessità anche loro sanno in che modo comportarsi!-
-non voglio essere guardata con pena!-
-lo so che ci conosci poco ma l’ultima cosa che facciamo è guardare le persone con pena, anche se non sembra sono molto emotivi e sensibili, ti starebbero accanto come lo stiamo facendo io e Niall, ti puoi fidare!- annuì appena.
-sta tranquilla, se non vuoi farlo tu, lo facciamo noi- le dissi, annuì ancora una volta.
-avresti dovuto vedere com’erano.. ci hai fatto passare dieci minuti d’inferno!- ridemmo appena tutte e tre.
-c’era Liam che stava entrando in una crisi isterica e Harry e Zayn erano già in panico!- Louis ed io ridemmo ricordando le facce sconvolte dei ragazzi, senza pensare che noi stavano peggio.
-Louis avverti tu i ragazzi? Io mi voglio riposare..-
-certo..-
la baciò sulla fronte per poi sciogliere quell’abbraccio che non divisero prima e scese giù dai ragazzi. La sistemai sotto le coperte e accarezzandole i capelli e le baciai la testa.
-adesso riposati un po’..- mi fermò prendendomi da un braccio.
-stai qui con me?- le risposi con un sorriso e mi sistemai vicino a lei, racchiudendola in uno stretto abbraccio. Iniziai a coccolarla facendola calmare del tutto, con mio grande stupore fu lei a parlare.
-davvero erano tutti in panico?- disse divertita.
-avresti dovuto vederli, io cercavo di svegliarti, Louis era sparito ed è tornato poco dopo con un secchio d’acqua, Zayn che era spaventato e non sapeva che fare, Harry mi guardava con occhi sbarrati impaurito mentre ti faceva aria e Liam era in totale panico, continuava a chiedermi che cosa fosse successo e perché gli sei svenuta fra le braccia –arrossì un po’ ed io risi divertito- stava per entrare in una crisi isterica- ridemmo entrambi.
-ho paura..-
disse stringendosi di più a me.
-finché c’è Louis in questa casa, ti puoi fidare, che nessuno ti potrà mai toccare, nessuno! Neanche per sbaglio o ti posso assicurare che non rivedrà altro che il buio della sua tomba!- la abbracciai con fare protettivo e restammo in silenzio, mentre le accarezzavo i capelli. Dopo un po’ si addormentò e decisi di farla riposare, così uscii dal suo letto e scesi di sotto, trovando Liam rosso dalla rabbia mentre gli atri cercavano di farlo calmare.. ma era tutto inutile.

-Louis


scesi di sotto e tutti mi saltarono addosso, volevano sapere che cosa fosse successo.
-quindi? Che ti ha detto??- mi chiese subito Liam.
-è.. è meglio se vi sedete..- mi guardarono in modo strano, indecifrabile.
-è molto grave?- mi chiese Zayn.
-peggio.. vi chiedo solo di starle accanto come amici, di non farvi condizionare da questa cosa e di comportarvi come avete sempre fatto con lei!-
-parla Louis!- sbottò Harry.
-qualche anno fa Emily stava con un ragazzo. Tyler, questo squilibrato pensava che lo tradisse e l’ha picchiata a sangue, è intervenuto Lucas e gliene ha date di santa ragione, l’hanno denunciato e condannato a cinque anni ma è uscito prima di scontare tutta la sua pena..- notai che Liam era davvero infuriato, aveva la mascella contratta e le mani chiuse a pugni, così forti da far diventare le nocche bianche, saltò in piedi prendo dei cuscini i buttandoli a terra, nel vano tentativo di sfogarsi, nel frattempo gli altri mi guardavano ancora increduli.
-Liam calmati, non serve a niente fare così!!- lo fermai e notai i suoi occhi, erano scuri, arrabbiati e.. lucidi. Ci teneva davvero a quella ragazza.
-dimmi come faccio?? Giuro che se lo vedo a meno di trenta chilometri da lei lo uccido con le mie stesse mani, come ha solo potuto pensare di avvicinarsi a lei? Di picchiarla? Te ne rendi conto? Ha toccato una ragazza indifesa! È un verme, fa schifo! Non si può neanche considerare un uomo, un uomo non fa certo questo, fa schifo, è ripugnante ed è una merda!- arrivò Niall alle sue spalle.
-Liam calmati o la sveglierai e ricomincerà a piangere!-
-si è addormentata?-
disse visibilmente più calmo ma si poteva ben notare nei suoi occhi l’odio che provava per quella merda, così definito anche da lui.
-che avete intenzione di fare?- chiese Harry.
-ha paura, ma non ne capisco il motivo. insomma.. noi siamo cinque, lui è uno solo, chi si metterebbe contro di noi?!-
-è spaventata, è normale! Ricordatevi quello che vi ho detto e cercate di starle il più vicino possibile!-
-ora è meglio se torniamo a casa!-
annuirono tutti e se ne andarono, prima però Liam mi disse -chiama per qualsiasi cosa!- chiusi la porta e salii in camera di Amy, era rannicchiata nelle coperte che dormiva beatamente, mi infilai lì sotto con lei per non lasciarla sola e senza volerlo la svegliai, mi guardò un po’ spaesata.
-Niall?-
-è tornato a casa, adesso ci sono io-
le baciai la testa e si rannicchiò al mio petto tra le mie braccia.
-ho paura Louis..-
-finché ci siamo io e i ragazzi con te non devi aver nessuna paura e poi finché è a New York non ti farà nulla!-
la rassicurai.
-mi troverà! –le tremava la voce- l’ultima volta che l’ho visto mi ha detto che me l’avrebbe fatta pagare e che è colpa mia se era finito dentro.. ha detto che mi avrebbe preso e avrebbe giocato con me..-
-giocato..?-
-giochi erotici.. mi avrebbe violentata, Louis!-
disse scoppiando ancora in lacrime.
-ci ha già provato?- chiesi sperando che la risposta fosse negativa, annuì semplicemente, la strinsi ancora di più a me, non si meritava tutte quelle, era distrutta.
-ti va di raccontarmi nel dettaglio quello che è successo?- annuì e si sedette a gambe incrociate di fianco a me, mi alzai anch’io avvicinandomi a lei per darle conforto.
-dopo che mi aveva picchiata.. violentemente, mi.. come dire.. mi chiese scusa.-
-e perché? Quello è un malato di mente!-
-non so il perché.. si è avvicinato e mi ha tolto la maglietta.. guardando tutti i lividi che mi aveva lasciato –
strizzò gli occhi come per trattenere le lacrime ma non ci riuscì- ha iniziato a sfiorarmi ogni singolo livido, tutti quelli che mi aveva inferto.. su tutto il corpo- si bloccò come se avesse un nodo in gola.
-tranquilla, non devi aver paura..- la abbracciai e lei tirò su con il naso.
-mi sussurrò all’orecchio ‘ora sai che non devi farlo con me’ me lo disse come se..- non continuò e si strinse nelle mie braccia, non sopportavo vederla così, non volevo vederla così e mi si spezzava il cuore, senza che me ne accorgessi mi scese una lacrima, che asciugò lei, ero sorpreso, pensavo non riuscisse a vedermi, o almeno lo speravo, lei mi sorrise.
-tu asciughi le mie, io le tue- mi disse dolcemente, io le sorrisi e la strinsi ancora di più.
-ora dormiamo.. mi racconterai doma..- mi interruppe.
-ha tentato di violentarmi.. ma prima che riuscisse a tirarmi giù i pantaloni arrivò Lucas, lo prese subito di peso e sbatté al muro riempiendolo di pugni nel viso e nello stomaco.. sono stata in cura da uno psicologo per cinque mesi prima di tornare ad uscire con i miei amici, ma non riuscì a farlo senza Lucas.. è per questo che non volevo che se ne andasse.. lui era la mia fonte di sicurezza, sapevo e mi ripeteva che sarebbe anche morto per difendermi..-
-adesso ci sono io.. non abbiamo legami di sangue ma ti posso assicurare che senza che io perda la vita ti posso proteggere come se fossi realmente mia sorella, mi basta fare una telefonata per far arrivare quattro ragazzi che ci tengono a te pronti a difenderti.. uno in particolare!-

-sta zitto..- sorrise appena dandomi uno schiaffetto sul petto, era imbarazzata.
-però per riuscirci mi dovrai dire dove vai e con chi esci!-
-d’accordo..
- le baciai la testa e la feci sdraiare tra le mie braccia.
-adesso dormi.. è tardi e devi riposare patata- accennò una risatina per il nomignolo  dato e si addormentò fra le mie braccia. Restai a guardarla per abbastanza tempo per capire quanto tenessi a quella ragazza, non si meritava tutte le cose che gli successero, non si meritava niente di tutto questo ed ero pronto a difenderla con le unghie e con i denti, la sentivo già mia, era già la mia sorellina che non andava toccata per nessuna ragione al mondo, anche se non lo avrei mai ammesso. Mi addormentai assorto nei miei pensieri e la mattina mi svegliai trovando Emily completamente su di me che mi abbracciava forte, come se avesse paura. Le accarezzai la schiena e si rilassò visibilmente, la coccolai per qualche minuto fino a quando si svegliò anche lei, mi sorrise appena.
-buongiorno patata- ridacchiò un poco.
- ‘giorno Lou.. e non chiamarmi così!- risi appena stringendola in un abbraccio.
-è meglio se ci alziamo-
-lo penso anche io..-
ci alzammo e scendemmo giù in cucina, trovando tutti i ragazzi lì che facevano colazione.
-ma c’è per caso scritto ‘bar’ all’ingresso??- soffocai una risatina.
-no perché?- le chiese Niall, leggermente confuso.
-siete sempre qui a mangiare, neanche fosse un ristorante di lusso! Non ce l’avete una famiglia?- disse acida, scoppiammo tutti a ridere mentre lei si sedette vicino a Harry e iniziò a mangiare qualcosa.
-volevamo solo sapere come stavi, acidona!- sorrise appena.
-sto bene, grazie- si vedeva lontano un miglio che stava mentendo.
-veramente io ero venuto per fare colazione.. ma se la mettiamo così.. mi fa piacere che tu stia bene- ridacchiammo tutti tranne la diretta interessata.
-simpatico quanto un piragna nel cu..- la interruppi.
-okay okay basta litigare!- dissi ridendo.
-stavo scherzando..- disse offeso.
-torno a dormire, buonanotte!- si alzò intenta ad andare in camera sua ma tutti quanti, pronti a questa sua reazione, le si pararono davanti bloccandola.
-dove credi di andare provocatrice?- lo guardammo tutti un po’ male.
-com’è che provoco solo te senza fare niente?-
-non è colpa mia se ti presenti con questo pigiama!-
alzò un sopracciglio.
-sei un maiale!- disse divertita.
-si si sono quello che vuoi ma adesso vai a cambiarti che ti portiamo in un posto!-
-che cosa non capite della frase ‘torno a dormire?’ così ve lo spiego meglio!-
trattenni una risatina.
-piano B- lo guardò male, tutti e quattro la presero da un braccio o da una gamba portandola di sopra mentre lei cercava di liberarsi.
-giuro che appena mi libero vi uccido uno ad uno!-
-sai dove trovarci!- disse Liam sorridendole, lo fulminò con lo sguardo mentre io ridevo a crepapelle.
-adesso cambiati dai!- le disse Harry.
-dove dobbiamo andare?-
-ti portiamo in un posto dove ci sono persone come noi-
disse Zayn,vantandosi.
-quindi.. un uno zoo?- scoppiai a ridere ancora più forte accompagnato da tutti gli altri.
-intendevo da persone simpatiche come noi- disse vantandosi ancora.
-quindi sempre in uno zoo??- ridemmo ancora più forte mentre Zayn la guardava male.
-vestiti e basta!- disse senza pazienza, lei ci sbatté tutti fuori e si cambiò mentre io feci lo stesso e ci ritrovammo dopo dieci minuti davanti la porta d’ingresso.
-andiamo?- disse Harold avvolgendo un braccio attorno alle spalle di Emily, annuì.
-so già che me ne pentirò..- ridacchiammo e uscimmo di casa, sinceramente io non sapevo nulla, avevano preso l’iniziativa loro e a me importava solo vedere il sorriso sul viso di Amy quindi qualunque cosa avessero deciso a me stava bene, purché lei si divertisse. Dopo venti minti arrivammo in un lunapark e guardò male i nostri amici.
-mi avete portato in un parco giochi? Quanti anni avete? Cinque?- risi.
-sta zitta e seguici per l’amor del cielo!- disse Niall, la prese sottobraccio e la trascinò verso le montagne russe, lei mi guardava implorandomi di aiutarla.
-paura?- dissi divertito.
-giusto un po’..- la strinsi in un abbraccio e prendemmo posto. C’erano tre sedili vicini e lei si sedette al centro, io da una parte e Niall dall’altra. Mi strinse la mano quando la giostra iniziò a partire, le sorrisi.
-sta tranquilla!- la rassicurai. Urlammo per tutta la durata di quella cosa infermale e quando scendemmo da lì barcollò per un momento.
-credo che sto per vomitare- ridemmo tutti, compresa lei.
-non farla così tragica, è stato divertente!- le disse Harry ridendo.
-parla per te riccio!- disse sconvolto, Emily scoppiò a ridere vedendo la faccia del pakistano, ridemmo di conseguenza tutti quanti.
-qualcuno che mi capisce!- lo strinse in un piccolo abbraccio.
-andiamo a fare qualche giostra un po’ più tranquilla baby- rise e a braccetto andarono in una bancarella per fare qualche gioco mentre io seguii gli altri a fare altre giostre.

-Emily


io e Zayn decidemmo di separarci dal resto del gruppo e andammo da un tizio che continuava a ripetere ‘tre palline cinque sterline’ non lo sopportavo più, così lo feci contento e presi tre stra-maledettissime palline e provai a buttar giù delle lattine disposte a piramide ma non ne feci cadere a sufficiente per prendere l’orso di peluche che volevo.
-ma fai schifo a questo gioco!- disse ridendo.
-fallo tu sapientino!- lo sfidai. Lui accettò la mia sfida e prese altre tre palline, buttò tutte le lattine giù e mi guardò con aria di superiorità, io sbruffai. Il tizio dietro il ‘bancone’ disse -tu ezere bravo. Adesso tu scegliere regalo per tua fidanzata- lo guardai male, non solo perché parlavo tutto sgrammaticato ma anche perché.. cosa aveva detto? Fidanzata?
-no ha capito male..- ma Zayn mi interruppe prendendomi per i fianchi attirandomi a sé.
-si amore, scegli il tuo regalo!- disse divertito, lo guardai malissimo.
-che stai facendo?- gli bisbigliai.
-mi diverto un po’, fallo anche tu- lo guardai con sguardo truce e poi feci spallucce.
-amore mi prendi l’orso di peluche?- rise e mi unì anche io.
-certo amore mio- se lo fece dare e me lo porse, gli saltai al collo abbracciandolo.
-grazie tesoro!!- ridemmo mentre il tizio ci interruppe dicendo -voi ezere bellizima coppia, complimentare io voi- lo guardai male per poi accorgermi che Zayn stava facendo la stessa cosa.
-ehm.. si grazie, noi adesso andiamo!- mi prese per mano trascinandomi lontano dal quel tipo e scoppiammo a ridere.
-oh mio Dio.. –dissi tra le risate- dovremmo farlo più spesso- dissi con le lacrime agli occhi.
-fare cosa?- chiese confuso Louis alle mie spalle, guardai Zayn per un istante e scoppiammo a ridere ancora più forte, buttai la testa all’indietro tenendomi la pancia con le braccia, mi stavo sentendo male.
-che avete da ridere?- chiese Niall non riuscì a rispondere che il tizio di prima ci raggiunse con un altro peluche di una tigre bianca e disse -voi ezere coppia più dolce che io mai vedere qui, io regalare voi peluche in segno di vostro amore, complimenti- accettai la tigre e quando il tizio fu abbastanza lontano io e Zayn scoppiammo ancora a ridere mentre i ragazzi ci guardavano confusi e increduli.
-da quando state insieme?- chiese Harry tra il confuso e il divertito, risi ancora più forte.
-n-non stiamo insieme- dissi con le lacrime agli occhi e ridendo.
-e perché quel tipo ha detto una cosa del genere?-chiese Niall, non riuscivamo più a frenare le risate, non riuscivo più a riprendermi.
-perché.. –cercò di calmarsi e ci riuscii anche io- quando ci siamo avvicinati alla sua bancarella eravamo per mano e ci ha scambiato per una coppia e gli abbiamo retto il gioco, tutto qui-
-la cosa più divertente che abbia fatto nelle ultime ventiquattro ore- dissi ridendo.
-si beh la tigre la tengo io!- disse prendendomela dalle mani, lo guardai truce.
-l’ha regalata a me!- dissi riprendendomela.
-veramente l’ha regalata ad entrambi!-
-allora la terremo entrambi.. in segno del nostro amore!- dissi con occhi sognanti scherzando, scoppiammo tutti ridere.
-d’accordo ‘amore’ - disse scherzando, risi.
-stammi lontano razza di gorilla!- mi allontanai ridendo, rifugiandomi dietro Niall.
 

-ho fame!- disse il riccio.
-anche io!-
-andiamo a mangiare allora!-
andammo tutti a mangiare e Zayn non faceva altro che stuzzicarmi, lo avrei ucciso se non ci fosse stato Niall a trattenermi. Verso il pomeriggio tardi tornammo a casa e trovai mia madre e Mark sul divano, li salutai entrambi e mi sedetti sulla poltrona lì vicino e Louis si sedette sopra le mie povere gambe -Louis, togliti!!- lo supplicai e lui ridendo si alzò, facendo alzare anche me prendendomi da un braccio.
-facciamo cambio!- si buttò sulla poltrona e io mi buttai su di lui. I ragazzi non restarono a cena, fatto raro, e mangiammo come una sottospecie di famiglia normale.
-Lucas mi ha avvisato di quello che successo..- disse mia madre a tavola, Louis, seduto vicino a me, mi prese subito una mano e la strinse sotto al tavolo, nell’invano tentativo di darmi forza. Abbassai semplicemente la testa facendo segno di aver capito.
-se hai bisogno di qualcosa puoi chiederlo a me o a Louis, se ti succede qualcosa ce lo devi dire subito, okay?- disse Mark tranquillamente, in modo quasi paterno, annuii.
-d’accordo, posso andare di sopra?- chiesi gentilmente a mia madre, lei annuì e io mi alzai andando di sopra. Cercai di dormire ma non ci riuscivo, la testa era troppo piena di pensieri e mi stava scoppiando. Mandai un messaggio a Louis chiedendogli se mi poteva raggiungermi e nel giro di neanche trenta secondi aprì la porta e la richiuse avvicinandosi in modo preoccupato a me.
-è successo qualcosa?- mi chiese subito.
-non riuscivo a dormire e avevo bisogno che qualcuno stesse con me..- dissi come una bambina di cinque anni quando chiede ai genitori di poter dormire nel lettone con loro perché ha paura del temporale. Mi sorrise subito dolcemente entrando nel mio letto e facendomi accoccolare al suo petto, tranquillizzandomi notevolmente.
-non avresti dovuto comportarti così oggi- bisbigliò accarezzandomi i capelli.
-così come?- bisbigliai anche io, leggermente confusa.
-fare la cretina con Zayn in quel modo.. non hai visto la faccia di Liam?- alzai gli occhi al cielo.
-la piantate tutti?-
-perché? Se non fossi stata così occupata con Malik te ne saresti accorta anche tu!-
-io e Jawaad stavamo solo scherzando! Tra me e Liam non c’è e non ci sarà mai niente, mettetevelo tutti in quelle testoline bacate, okay?-
-solo non farlo soffrire, è sensibile ed è uguale a te!-
ancora con quella frase. Perché?


SPAZIO AUTRICE

spero vi sia piaciuto il capitolo e scusate se ci sono errori ma è già tanto se sono riuscita ad aggiornare.
spero che recensirete, un bacione <3
  
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