Disclaimer: quasi
tutti i personaggi appartengono a Paolini. Blah, blah, blah. Lo sapete.
Autore:
Giuggiolina (cambierò nick prima o poi)
Rating:
Verde.
Genere:
Generale.
Note dell'autore:
Storia iniziata un casino di tempo fa. Ripresa in mano da molto poco
._. E non si sa nemmeno per quanto.
Tempesta~
Fantastico.
Veramente favoloso, non c’è che dire. Solo io mi
posso cacciare in queste
situazioni.
Rigirandomi
la spada fra le mani, squadravo i lupi che lentamente mi stavano
accerchiando,
ringhiandomi cupamente contro; il pelo fulvo e ingarbugliato ritto sul
dorso.
Io, che
ero riuscita a scappare alle guardie scelte del re, a migliaia di
agguati, a
innumerevoli trappole e prigionie, mi ero fatta mettere nel sacco da un
branco
di cani bavosi. Fantastico.
Continuando
a tenere d’occhio quelle schifose palle di pelo, mi guardavo
intorno valutando
le vie di fuga. Ero nel bel mezzo della foresta che costeggiava la
Grande
Dorsale, perciò soltanto alberi e spuntoni rocciosi.
Maledizione!
I lupi
continuavano a ringhiarmi contro, pronti ad attaccare, probabilmente
vedendomi
come una buona preda, sola e dal corpo in apparenza fragile e minuto,
celato
sotto un logoro mantello nero da viaggio. Ma si sa come si dice; le
apparenze
ingannano.
All’improvviso uno
di qui sacchi di pulci
mi salta addosso,
prendendomi alle spalle e puntando alla mia gola. Io rapida lo sgozzai
con la
mia spada ma subito mi trovai ad affrontare tutto il branco che,
approfittando
della mia distrazione, mi attaccava da tutte le direzioni.
Io mi
muovevo agile menando fendenti e tagliando gole da tutte le parti ma
per quanti
ne uccidessi erano sempre in troppi.
Le
braccia mi si facevano più pesanti e reggevo a fatica la mia
spada. Minuscole
goccioline di sudore mi imperlavano la fronte.
Mentre
il panico iniziava a stringermi il cuore in una morsa riuscii a
intravedere un
facile appiglio sulla corteccia di un grande albero.
Abbattendo
un ultimo lupo che mi si parava davanti, spiccai un balzo e provai ad
arrampicarmi sul tronco contorto che speravo fosse la mia salvezza. Con
un
ultimo sforzo riuscii a issarmi su un ramo basso, ma abbastanza in alto
per
poter mantenere gli animali a distanza.
Sotto di
me, i lupi, abbaiavano, ringhiavano e ululavano, infuriati
perché si erano
fatti sfuggire la preda.
Anch’io
pensavo di essere al sicuro e in silenzio cercavo un modo di scappare
da quella
situazione; insomma, non potevo rimanere appollaiata
sull’albero per sempre
come un pappagallo!
Un
improvviso scricchiolio sotto di me mi fece sobbalzare.
No ti
prego, non può essere!
Il ramo
su cui mi ero seduta, gemette ancora. Abbassai lo sguardo: marcio. Il
legno era
marcio! Ma possibile che capitassero tutte a me?!
Con un
ultimo lamento il ramo si spezzò e io caddi sul terreno
freddo, battendo la
testa. I polmoni mi si svuotarono e il respiro mi mancava. Sentii gli
ululati
dei lupi intorno a me. Ormai non avevo più forze per alzarmi
e difendermi
perciò chiusi i miei occhi nocciola e aspettai
l’impatto con le zanne affilate
degli animali ma ciò non accadde.
Come se
provenissero da lontano, sentivo gli uggiolii e i guaiti di dolore dei
lupi. Ma
cosa stava succedendo?
Sentii
il calore due mani
sulla mia schiena che mi issavano da terra poi solo il nulla.
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Note:
Che ve ne pare?? O è meglio che mi dia all'ippica?