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Autore: CrazyFantasyWriter    08/06/2013    3 recensioni
E' una vera e propria rivisitazione dell'ultimo capitolo della saga di Harry Potter. Cosa sarebbe successo se invece di intraprendere la ricerca degli Horcrux, il terzetto protagonista avesse concluso gli studi ad Hogwarts?
I personaggi di sempre circondati da nuovi professori-mangiamorte. Tanta azione, pericolo, bugie e verità svelate con un pizzico di amore in più.
Buona lettura!!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Arthur/Molly, Bill/Fleur, Harry/Ginny, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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I signori Weasley portarono il figlio all'interno e lo misero sul lettino affianco al corpo di Piton. Le ore erano passate e in poco tempo fu buio. Era dalla notte prima che molti studenti non dormivano,così la nuova preside, la professoressa McGrannitt, spedì i ragazzi nei propri dormitori, ma Harry, Hermione e Ginny non vollero sapere ragioni e rimasero al capezzale di Ron. Harry non poteva credere a quello che aveva fatto, aveva ucciso il suo migliore amico per salvare gli altri e se stesso, non avrebbe mai pensato che andasse a finire in quel modo. Si era immaginato mille e mille volte il suo scontro finale con Voldemort, ma mai e poi mai avrebbe pensato che Ron fosse incluso nel duello. Adesso che il Signore Oscuro era stato davvero ucciso il clima funesto di qualche ora prima non era cambiato. Hermione continuava a piangere silenziosamente accarezzando la fronte di Ron e Ginny cercava di consolarsi fra le braccia di Harry.
“Mi mancherà da morire” bisbigliò la ragazza, ma la sua voce rimbombò ugualmente nella grande Sala deserta.
“Anche a me”ammise Harry stringendola più forte a sé.
“Io sto qua a lamentarmi, ma per te dev'essere stato terribile, in fondo sei stato tu che...” gli si ruppe la voce.
“Sono stato costretto” disse il ragazzo lapidario.
“Lo so, non te ne voglio fare una colpa, mi sono espressa male, scusami.”
“Figurati, sono io invece che ho reagito male. Non credevo potesse mai succedere, quando immaginavo il nostro futuro vedevo me, te, Hermione e Ron insieme, tutti vecchi e rugosi seduti di fronte a un caminetto con tanti nipotini dai capelli rossi che ci gironzolavano attorno” disse Harry.
Ginny sorrise.
“Vuoi davvero vedermi tutta rugosa?”
“Spero di stare sempre con te, ma forse... ti preferisco senza” sorrise anche il ragazzo.
“Allora scongiura che il tempo non passi mai...”
Intanto Hermione che aveva continuato a rigirarsi il braccialetto che gli aveva regalato Ron saltò su dalla sedia sulla quale era seduta e guardò agitata prima la coppia un po' distaccata dal letto e poi il
giovane Weasley.
Notando la sua agitazione Ginny lasciò Harry e si avvicinò all'amica.
“Tutto bene?”
“E' vivo!” disse Hermione con voce roca.
Nel frattempo anche Harry si era avvicinato al lettino.
“Non può essere” disse il ragazzo con più tatto possibile.
“E' vivo” ribadì Hermione arrabbiandosi con l'amico che non la capiva.
“Ascolta Hermione” disse Harry prendendole le mani fra le sue, “Ho scagliato io stesso l'Avada Kedavra su Ron, ho visto la maledizione colpirgli il petto e Ron cadere, non può essere vivo”
Ginny guardò allarmata Harry.
“Spiace anche a me che sia morto, ma non possiamo farci nulla” disse la rossa.
“Ascoltatemi” disse Hermione asciugandosi le lacrime e facendo il più grosso sorriso che Harry le avesse mai visto in volto, “Ron mi ha regalato un braccialetto a Natale, con una frase dentro il cuore, ogni volta che lui vuole cambiare la frase quella cambia grazie all'incanto che è stato fatto sul ciondolo”
I due iniziavano a capire.
“Bhe, all'inizio della battaglia la scritta diceva Andrà tutto bene, ora dice Smettila di piangere, non c'è alcun motivo per farlo. Se fosse morto non avrebbe potuto...” Hermione non riuscì a concludere il ragionamento che un suono roco proveniente dal lettino li fece voltare di scatto.
Ron si stropicciò gli occhi con una mano, poi puntellò i gomiti per alzarsi.
I ragazzi si precipitarono affianco a lui.
“L'avevo detto!” esclamò Hermione, “Andate a chiamare Molly e Arthur!”
Sia Harry che Ginny corsero verso i corridoi.
“Ronald...” disse Hermione.
“Per fortuna che ci sei tu” le bisbigliò di rimando il ragazzo.
“Scusami, scusami per tutto. Ho capito solo ora quanto tengo a te, io...”
“Sssh...” la zittì Ron, poi avvicinò le proprie labbra a quelle della ragazza.
Dopo alcuni secondi infinitamente lunghi Hermione parlò:
“Voldemort è morto”
“Allora da domani sarà tutto diverso”
“Già, ci sarà sempre Hogwarts, ma nulla sarà più come prima” disse la ragazza mentre l'intera famiglia Weasley, Harry e la professoressa McGrannitt correvano verso di loro.
***
Come avevano previsto Ron ed Hermione il giorno dopo tutto cambiò: le parti del castello che erano state distrutte durante la battaglia vennero ricostruite, i quattro lunghi tavoli vennero disposti nuovamente alla loro posizione, ma i ragazzi non si erano divisi in base alle case della scuola. I Serpeverde erano tutti fuggiti al termine della battaglia e i Tassorosso, i Corvonero e i Grifondoro che erano rimasti si erano mescolati con i professori, i membri dell'Ordine della Fenice, gli Auror e tutte le altre persone che erano andate in soccorso degli Hogwartsiani, erano tutti riuniti come una grande famiglia, l'unica persona ad essere fuori posto era la nuova preside che stava dritta in piedi di fronte al tavolo vuoto degli insegnanti, pronta per il suo discorso.
“Ho mille cose da dire, perciò inizio ringraziando tutti voi che avete difeso il castello dai Mangiamorte”
Gli applausi invasero la Sala.
“Avete dimostrato coraggio e sangue freddo, non solo gli studenti più anziani, ma anche quelli del primo anno che nonostante siano stati obbligati a rimanere chiusi in un aula al soccombere delle
forze oscure sono riusciti a sfuggire al signor Gazza”
Tutti gli sguardi si voltarono a guardare il vecchio e pulcioso custode seduto a capo del tavolo più vicino all'uscita.
“Ma ora passiamo al lato triste di questa giornata: Severus Piton è stato ucciso dal Lord Voldemort in persona”
A quel nome nella Sala piombò un silenzio tombale.
“E molti di noi sono stati feriti, ciò non deve renderci vulnerabili, ma molto più forti. D'ora in poi dovremo essere pronti a tutto. Come una fenice, Hogwarts è rinata dalle proprie ceneri, adesso è il nostro animo che dovrà rinascere”
Altri applausi riempirono la Sala.
Una volta tornata la calma e calata la tensione la preside continuò.
“Questa guerra non ha portato solo devastazione e tristezza, ma ha anche interrotto il nostro anno scolastico...”
La maggior parte degli studenti sbuffò e iniziò a parlottare fitto fitto con il proprio vicino.
“I ragazzi del quinto e del settimo anno potranno svolgere gli esami il prossimo settembre”
“Meno male, credevo di perdere l'anno...” commentò Hermione.
“Pensi solo allo studio?” chiese Ron.
“Davvero Hermione, sei tornata la ragazzina so-tutto-io di qualche anno fa!” La ragazza non sapeva se arrabbiarsi o ridere, così si premette un indice sulle labbra e i due non dissero più niente.
“Tutti gli altri studenti invece proseguiranno il loro percorso di studi come se quest'anno non fosse stato interrotto. Per quanto riguarda le squadre di Quidditch, l'elezione dei Capiscuola e dei Prefetti sarà tutto normale. Bando alle ciance, sarete affamati” e così dicendo batté le mani in quel gesto che Harry aveva visto fare Silente e poi da Piton, le tavolate si riempirono di ogni prelibatezza possibile e immaginabile e i ragazzi si gettarono sulle portate.
***
Tutto proseguì bene.
Il giorno seguente ci furono i funerali di Piton, Harry decise di donare sia la Pietra della Resurrezione che la Bacchetta di Sambuco alla scuola, in segno di sconfitta del male, poi i ragazzi presero l'Espresso e tornarono alla stazione di King's Cross. Harry, Ron e Ginny andarono alla Tana, Hermione invece tornò dai suoi genitori. Il settembre dopo le vacanze i ragazzi del settimo anno fecero gli esami che andarono bene a tutti. Il terzetto iniziò un anno di apprendistato al Ministero, i due ragazzi furono presi sotto l'ala protettiva di Lupin e Kingsley, a Hermione invece toccò lavorare per il Dipartimento per la Regolazione e il Controllo delle Creature Magiche, ma in fondo era quello che aveva sempre con il C.R.E.P.A. Un futuro un po' diverso da quello che ci si aspettava fu invece quello di
Neville e Ginny, il primo nonostante potesse lavorare come Auror decise di fare un ulteriore esame e prendere il posto della professoressa Sprite prossima alla pensione, Ginny invece intraprese una meravigliosa carriera sportiva, venne presa nella squadra delle Holyhead Harpies, ma alla vigilia della finale della coppa del mondo scoprì di essere incinta e fu obbligata a tornare a casa.
Il tempo passò e, come spesso avevano pianificato il signore e la signora Potter si stabilirono a Gordric's Hollow dove Ginny diede alla luce James, Albus e Lily. Hermione e Ron invece decisero di vivere alla Tana, con i genitori di lui, e nonostante il rapporto altalenante in gioventù rimasero sempre insieme ed ebbero due bambini Rose e Hugo.
Le due coppie continuavano a vedersi tutti i weekand a Grimmauld Place dove continuavano a tenersi le riunioni dell'Ordine della Fenice anche se nessun altro mago oscuro assetato di potere si era presentato.
A Harry la cicatrice non aveva fatto più male dalla morte di Lord Voldemort.
Erano passati diciannove anni e andava tutto bene.



NOTA: E con un filo di tristezza che vi saluto per l'ultima volta dopo aver pubblicato un capitolo. Vi è piaciuto, spero di si anche se non ho messo il capitolo 19 anni dopo. Per il sequel dovrete aspettare ancora un pochino. Intanto potete leggere Quello che ho sempre sognato,che spero di continuare al più presto. Ciao!!!!
  
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