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Autore: fliflai    08/06/2013    4 recensioni
Salve a tutti!
Allora questo è il continuo di Un marmocchio problematico e Un marmocchio problematico: il ritorno.
Tsuna questa volta dovrà affrontare la gravidanza, e Hibari non sembra molto felice della cosa...
So che sono negata per le trame, ma spero comunque che vi piaccia la storia!!!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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E, finalmente, arrivò quella domenica.

Nella casa Hibari-Sawada regnava il caos.

Kyoya voleva proprio vedere chi era la ragazza che aveva deciso di fare quel passo folle, ovvero fidanzarsi con suo figlio.

Dal canto suo Izumi si chiedeva se davvero avesse fatto bene a invitare la ragazza in questione.

E i due gemelli cercavano di fuggire, Mey perchè non voleva ancora credere che suo fratello si fosse fidanzato prima di lei, e che Mukuro non le avesse risposto, e Aiko perchè non sopportava più le lamentele dei due fratelli, che sembravano aver deciso di farlo impazzire.

 

Tsuna invece ci teneva a fare una buona figura, pur sapendo che era una vera e propria impresa.

Aveva quindi deciso di pulire la casa da cima a fondo, impresa che nessuna casalinga avrebbe mai il coraggio di affrontare.

Ma dopotutto lui era Tsunayoshi Sawada, aveva affrontato cose peggiori.

O forse no.

Aveva deciso di cominciare dalla stanza di Izumi. Appena vi era entrato era rimasto a bocca aperta.

Tonfa, lucida tonfa e lettere ricoprivano il pavimento, il letto, i mobili, insomma erano ovunque.

Sospirò, imponendosi di non indietreggiare.

Ce la poteva fare.

Dopo due ore passò alla stanza di Aiko, collegata a quella del gemello da una porta.

Modesta e fin troppo spoglia, non aveva niente in comune con quella sistemata prima. Se non fosse che era piena di polvere, perchè il ragazzo tendeva ad andare a dormire da Mey o da Izumi. Tuttavia finalmente il figlio aveva deciso di cambiare almeno un po', almeno così sembrava dai segni che indicavano il passaggio di un essere umano.

Non ci mise molto, infondo Aiko era relativamente ordinato.

E alla fine arrivò nella camera della figlia.

Una specie di manicomio per Izumi e Hibari, ma non per lui.

La stanza era accettabile, se non si consideravano gli ambigui poster di ananas baciate da Mukuro e di foto scattate di nascosto al sopracitato Guardiano della Nebbia.

Restava comunque inquietante, più che altro il castano si domandava dove sua figlia trovasse tutto quel tempo per pedinare Rokudo.

Cinque ore dopo, vittorioso, Tsunayoshi Sawada si lanciò sul divano, sfinito, desiderando solo di poter riposare.

Kyoya, che nel suo rispettabile silenzio non aveva mosso un dito, si avvicinò.

<< Hiba-chan >> mormorò l'altro con tono disperato, tenendo gli occhi chiusi.

<< Devo ancora cucinare... >> rivelò prossimo alle lacrime il più piccolo.

Hibari alzò un sopracciglio. Ma come aveva fatto a dimenticarsi di una cosa così importante?

<< Se vuoi posso andare a ordinare delle pizze >> propose calmo.

Tsuna di alzò con sguardo cupo, e si avvicinò.

<< Stai scherzando vero? >> disse guardando il moro dritto negli occhi.

Kyoya annuì.

In realtà l'aveva detto sul serio, non ci vedeva niente di male a festeggiare il fidanzamento di una povera malcapitata con delle pizza, era una cosa comoda e si risparmiava tempo.

Tsunayoshi sospirò dirigendosi verso la cucina.

<< Vuoi che ti aiuti? >> propose il fidanzato raggiungendo l'altro.

Che domanda scontata” si disse subito dopo notando che era già stato tutto sistemato in modo che anche lui collaborasse.

Ma si resero subito conto che di certo non bastava così poco.

<< Dobbiamo chiedere l'aiuto di qualcuno >> si arrese alla fine Kyoya.

Era amara la sconfitta.

<< Magari Gokudera ci può aiutare >> disse pensoso il castano.

Il più grande lo guardò stralunato.

<< Tu... hai presente chi è sua sorella vero? >> gli domandò, giusto per esser sicuro.

No, perchè considerato il soggetto non si poteva di certo sapere...

Tsuna scoppiò a ridere.

Era evidente che non ci aveva affatto pensato.

Voleva forse avvelenare i suoi ospiti?

Esclusero anche Lambo e Sasagawa, per ovvie ragioni.

Poco dopo anche Mukuro fu messo da parte, Hibari non voleva assolutamente ospitarlo a casa sua.

Tsunayoshi sorrise, all'improvviso gli era venuto in mente la persona perfetta.

<< Pronto? Potresti venire ora? Davvero? Grazie! >> disse parlando al telefono.

Kyoya aveva paura di sapere chi era stato invitato.

 

Dovettero aspettare davvero poco.

<< Ahahahahah Yo Tsuna! Di cosa avevi bisogno? >> rise Yamamoto appena arrivato.

Kyoya voleva seriamente prendere a testate qualcosa.

Ma perchè proprio lui?

Vero, aveva un padre che gestiva un ristorante, ma non centrava nulla!

Nonostante le occhiatacce che gli erano inviate contro Takeshi non si mosse.

Tsuna spiegò velocemente il problema, cercando di far capire all'amico che no, non si trattava di un gioco.

Dopo mezz'ora di chiacchere finalmente si misero al lavoro.

Intanto Izumi, steso sul letto si stava chiedendo perchè la sua stanza fosse così ordinata e, cosa più importante, se invitare Nova fosse stata una mossa saggia.

Non poteva essere sicuro della reazione dei suoi genitori.

In realtà lo preoccupava maggiormente suo padre, chissà se si sarebbe messo in testa di impedire la loro relazione come con Mey e il pervertito a forma di ananas.

<< Decisamente il nostro è un rapporto più sano >> mormorò alzandosi.

Qualcuno aveva bussato alla porta.

<< Chi sei erbivoro? >> domandò.

Mey, sbuffando, entrò.

<< Mi pareva di averti detto mille volte di non chiamarmi così >> protestò la ragazza.

Il castano, con faccia pentita, la fece accomodare.

<< Perdonami ananas, succede >> si scusò.

Lei sorrise, e si sedette sul letto.

Restarono in silenzio per un po', ascoltando le conversazioni dei genitori, dall'esasperazione di Kyoya alle risa di Tsuna e, naturalmente, di Yamamoto.

<< Ricordami il motivo per cui hai deciso di invadere il mio territorio >> si decise a parlare il ragazzo.

Mey lo fissò con occhi preoccupati.

<< Volevo parlarti di Aiko. Insomma, sono preoccupata perchè ormai è da diverso tempo che non esce dalla sua stanza se non per andare a scuola e per i pasti. Insomma, non è mai stato molto loquace, ma sta esagerando! >> spiegò l'ananas preoccupata.

Il gemello sospirò.

<< E' vero. Anche i nostri genitori si stanno preoccupando. Ma sono sicuro che sta solo riflettendo su qualcosa di importante. Non è nulla di grave >> mormorò voltando lo sguardo verso la porta che univa la stanza a quella dell'altro.

Poi, da quella stessa stanza, sentirono dei rumori piuttosto allarmati.

I due si alzarono di scatto e bussarono alla porta del fratello.

<< Aiko tutto bene? >> domandarono in coro.

<< S-si.. >> rispose la voce dall'altra parte, con un tono stranamente sorpreso.

Mey e Izumi si guardarono.

<< Sei sicuro? Non ti possiamo aiutare? >> domandò Izumi cercando di aprire la porta.

Stranamente il fratello fece resistenza, e piuttosto bene anche.

<< Ma che... >> sussurrò il castano mettendoci tutta la sua forza.

Da quando Aiko era così forte?

<< Fratellino fai esercizio con i pesi? >> si volle informare dopo aver rinunciato.

Dall'altra parte si udì un timido “si”.

<< Ti avevo detto o no che sta cambiando? >> urlò Mey inorridita al pensiero del suo carinissimo e dolcissimo fratellino con i muscoli.

Nell'altra stanza Aiko sospirò seduto sul letto.

<< Scusa, i mie fratelli sono insistenti. Grazie per avermi aiutato con la porta >> disse con un piccolo sorriso mentre guardava la persona davanti a sé.

<< Figurati >>.

 

*-*-*-*

 

Finalmente, dopo almeno tre ore, il gruppo di cuochi si ritenne soddisfatto.

A dire il vero Tsunayoshi avrebbe voluto preparare ancora qualche pietanza, ma i due Guardiani lo avevano saggiamente fermato.

Dove trovavano lo spazio sulla tavola per mettere tutto?

Yamamoto, con ancora quel sorriso irritante sul volto, annunciò che se ne voleva andare, per riposarsi un minimo.

Tsuna annuì steso sul divano.

<< Grazie mille Yamamoto-san >> disse con tono debole.

Kyoya si irritò all'istante, afferrò il giocatore di baseball ì e lo sbattè fuori casa.

<< Mi fa piacere vedere che vai d'accordo con Yamamoto Hiba-chan >> sorrise Tsunayoshi alzandosi.

Lo abbracciò, e chiuse gli occhi.

Si baciarono velocemente.

<< Propongo di fare una doccia >> mormorò all'orecchio del moro, che sgranò gli occhi.

Da quando era così audace?

Tuttavia dovette rinunciare, avevano il tempo contato.

<< Tsuna, non è il caso ora >> sospirò allontanandosi.

Il castano lo guardò con un'espressione confusa.

<< Per cosa? >> domandò curioso.

A ecco. Non era affatto diventato intraprendente, aveva solo esposto male i suoi pensieri.

<< Niente. Su vai, è quasi l'ora >> gli disse dopo aver guardato l'orologio.

Il castano sorrise e si diresse verso il bagno.

 

*-*-*-*

 

Mey fissava con curiosità il fratello seduto sul divano nel salotto.

Izumi sembrava impaziente, e era particolarmente scontroso.

La famiglia si era tenuta a distanza, Kyoya era stato rinchiuso nella cucina quando aveva deciso di mordere a morte suo figlio, che ad una semplice richiesta gli aveva risposto “Non farmi irritare erbivoro vecchio stupido di un Hiba-chan!!”.

Aiko non si era mosso da camera sua, abbandonata solo per far fare le pulizie al papà.

Tsunayoshi stava finendo di sistemare la tavola.

E in questa atmosfera silenziosa, all'improvviso il campanello suonò.

Izumi si catapultò verso la porta e l'aprì.

Lunghi capelli rossi lo investirono.

<< Ciao Izu-chan! >> sorrise Nova abbracciandolo.

<< Seriamente, uno di questi giorni ti morderò a morte >> la salutò anche lui.

Sawada esaminò la fidanzata di suo figlio.

Era decisamente carina, e ricordava qualcuno di già visto.

<< Tu sei la ragazza che ha aiutato Izumi durante la recita vero? >> sorrise ricordandosi all'improvviso dopo averla salutata.

La ragazza annuì.

<< Sono Nova. Dovete scusare i miei genitori, ma mia madre si è fermata a comprare dei chupa-chupa >> spiegò la rossa con un tono di scusa.

Tsunayoshi sorrise ancora.

<< Non c'è nessun problema, intanto vuoi accomodarti? >> propose chiudendo la porta.

<< Faccio io! >> si offrì subito Izumi e, dopo aver preso per mano la fidanzata, andò in camera sua.

Durante il tragitto incontrarono Mey in lacrime per l'ennesimo rifiuto di Mukuro in solo una settimana.

La ragazza marciò verso il padre, accusandolo di ostacolare il loro immenso amore.

Kyoya, ormai al limite della disperazione, prese da parte la figlia, provando a spiegarle che l'ananas aveva certe tendenze.

Mey non capì, a quel punto decise di intervenire Tsuna, che provò a consolare la figlia.

Dal piano di sopra si potevano udire i due piccioncini che amoreggiavano.

<< Izu-chan sono qui! Sei lento! >>.

<< Erbivora ti morderò a morte >>.

il campanello suonò nuovamente, e la casa si zittì di colpo.

Tsunayoshi aprì la porta e sgranò gli occhi.

Capelli castano scuro, e occhi indecifrabili.

La donna accanto aveva i capelli lunghi e rossi, ed era decisamente alta. E, cosa più importante, stava mangiando un chupa-chupa.

Nessuno dei due sorrise, lui per la sua impossibilità e lei per il semplice fatto che non ne aveva voglia.

<< Voi due siete sempre gli stessi >> rise il castano.

Akira sbuffò.

<< Salve Tsunayoshi >> lo salutò.

<< mamma! Papà! >> si sentì la voce di Nova.

Il castano li fece entrare. Li guidò fino al salotto dove vi erano Mey, Izumi, la sua fidanzata e Kyoya, che appena li vide non ci mise molto a riconoscerli.

<< Non è possibile... >> mormorò scocciato prendendo i tonfa.

<< Hibari-san insomma! >> lo sgridò Tsunayoshi. Per una volta che avevano ospiti si doveva comportare così?

Akira lo fermò mettendogli una mano sulla spalla.

<< Le vecchie abitudini non cambiano mai a quanto pare >> disse con tono ironico.

Hibari lo fulminò con gli occhi, ma visto che non voleva far arrabbiare il suo fidanzato si limitò a dire: << Potrei dire la stessa cosa Higa >>.

Nella stanza calò un silenzio piuttosto serio, che decise di rompere Killer.

<< Tu non sei lo stupido del Comitato Disciplinare? >> domandò fissando Kyoya, che si irrigidì.

<< E tu non sei quell'erbivora che mi intralciava sempre? >> mormorò rafforzando la presa sulle sue armi.

I due si valutarono un istante.

Poi, all'improvviso, si lanciarono uno contro l'altro.

<< Non permetterò mai che MIA figlia si fidanzi con tuo figlio! >> urlò la rossa.

<< No, IO non permetterò mai che MIO figlio stia con tua figlia erbivora! >> tuonò a sua volta il moro.

In poco tempo fu chiaro che restare fermi significava morire, per cui il più velocemente possibile Tsunayoshi fece accomodare gli ospiti in cucina, dove la tavola era già apparecchiata, perdendo durante il tragitto la figlia che saggiamente si rifugiò in camera sua.

<< Sedetevi, penso che tra poco sarà tutto finito >> sospirò Tsuna.

Akira annuì, anche se non ne era del tutto sicuro.

La porta si aprì di scatto. Mey aveva sfidato la sorte e, con molta fortuna, era riuscita a superare la prova mortale.

Quando la videro rimasero tutti a bocca aperta.

<< Mey... i tuoi capelli sono lunghissimi! >> esclamò meravigliata Nova notando che la perenne pettinatura della ragazza si era sciolta.

L'ananas sbuffò scocciata.<< Lo so sono orribili >> disse mentre provava a rimetterli a posto.

La rossa la fermò velocemente.

<< Sono stupendi >> mormorò in adorazione, poi si voltò verso Izumi: << Dovresti farteli crescere come questi Izu-chan! >> disse convinta.

Il ragazzo neanche le rispose, troppo interessato a cercare di spiare il combattimento nell'altra stanza.

La ragazza lo afferrò per le spalle e cercò di attirare la sua attenzione, cosa del tutto inutile. Izumi era un patito dei combattimenti, e distrarlo era davvero difficile.

Il ragazzo provò a mettere la testa oltre la porta, ma subito dopo la ritrasse.

<< Forte >> mormorò ammirato.

Nova a volte ci metteva un po' a capire quello che passava nella mente dell'altro. Cosa c'era di così bello in quel combattimento? I loro genitori non volevano che fossero fidanzati!

<< Non preoccuparti, a Hibari-san passerà >> le sorrise Tsunayoshi.

Ma come aveva fatto a capire cosa stava pensando?

La ragazza doveva ammettere che quella famiglia era strana.

<< Allora... volete iniziare a mangiare? >> propose il castano, cercando di ignorare i rumori inquietanti che provenivano dall'altra stanza.

Poi, all'improvviso tutto finì, e i due combattenti entrarono nella cucina. La cosa strana era che non erano affatto in disordine, e si comportarono come se niente fosse accaduto.

<< Bene... allora iniziamo? >> propose Sawada come se tutto ciò non fosse strano.

Nessuno obbiettò.

 

Non fu una cena particolarmente movimentata per fortuna, Tsuna e Akira si raccontavano quello che era accaduto in quegli anni, Kyoya E Killer si lanciavano frecciatine, Mey mangiava metà dei suoi capelli e Izumi palava con la sua ragazza.

Dopo si spostarono nel salotto.

<< Ma dov'è tuo fratello? >> domandò all'improvviso la rossa.

Izumi alzò le spalle, dicendo che non si sentiva bene.

Tsunayoshi sospirò notando che il suo fidanzato e Killer non la smettevano si toccare le armi e di guardarsi.

<< Hiba-chan potresti andare a vedere come sta? >> gli chiese il castano.

Kyoya annuì e si alzò.

Mentre saliva le scale sospirò, lo sapeva che Tsuna aveva mandato lui solo per distrarlo momentaneamente dal pensiero fisso della battaglia.

Percorse il piccolo corridoio, avvicinandosi alla stanza del figlio. Poi incominciò a sentire dei rumori, molto simili a voci.

Aggrottando la fronte si avvicinò silenziosamente alla porta.

<< Dai smettila... e se viene qualcuno? >> sussurrò la voce di Aiko.

<< Figurati, non ti hanno lasciato in pace per tutto questo tempo? >> mormorò maliziosa un'altra voce.

Hibari si chiese perchè fosse così familiare. Chi era la persona che aveva fatto compagnia a suo figlio per tutto il giorno? E, cosa più importante, come aveva fatto ad entrare?

<< N-no basta.. Sempai >> gemette Aiko senza molta convinzione.

Hibari Kyoya, con un calcio sfondò la porta.

Suo figlio era steso sul letto, con soltanto le mutande addosso e, dettaglio decisamente rilevante, Hiro lo stava sovrastando mentre indossava solo i pantaloni.

I due sobbalzarono, voltando lo sguardo verso d lui.

<< P-padre! >> esclamò Aiko avvampando di vergogna.

<< Vecchietto >> lo salutò tranquillamente il castano senza spostarsi.

Il più piccolo lo rimproverò con lo sguardo e sgusciò via dalla sua presa.

In quel modo non ci volle molto per il padre notare che sul collo del suo bellissimo, dolcissimo e soprattutto innocentissimo figlio vi era un succhiotto.

<< Questa volta ti morderò davvero a morte vedrai! >> tuonò afferrando i tonfa.

<< Hibari-san? >> lo chiamò dal piano inferiore il suo fidanzato.

Evidentemente tutti avevano sentito l'urlo del moro, cosa non difficile visto che non si era affatto trattenuto.

Tutti sentirono provenire dal piano di sopra un rombo crescente.

Hiro scese le scale come un fulmine, cercando di evitare gli attacchi di un incazzatissimo Hibari Kyoya, che lo stava accusando di star sporcando l'innocenza di suo figlio.

Non che fosse del tutto errato.

<< Hiba-chan cosa succede? >> chiese sorpreso Tsunayoshi.

Capì tutto quando vide suo figlio, in mutande, che disperato cercava di fermarli.

Izumi lo afferrò velocemente e lo coprì con la sua maglia.

<< Izu-cha lasciami! >> protestò Aiko.

Il fratello non lo ascoltò.

<< Dobbiamo parlare >> mormorò con severità.

Killer stava osservando la scena con interesse, poi mise mano alla katana.

Akira lo notò subito, ma non disse nulla. Dopotutto non aveva ancora perdonato Hibari per aver picchiato suo sorella, e non conosceva affatto il ragazzo.

<< La cosa potrebbe diventare interessante >> mormorò.

<< Ti morderò a morte >> urlò nuovamente Kyoya.

Hiro sospirò scostandosi i capelli dalla fronte.

<< Potrebbe smetterla di attaccarmi? Non voglio sudare troppo, sa non voglio diventare impresentabile >> chiese quasi con sincerità il ragazzo.

<< Questo tipo mi fa incazzare >> mormorò Izumi prendendo i suoi tonfa.

A quelle parole il gemello lo afferrò per le braccia.

<< Izu-chan non anche tu! >> lo implorò.

Il fratello sospirò e si fermò.

Nova, li vicino, sorrise.

Proprio vero che per manipolare Izumi bisognava utilizzare Aiko.

La ragazza si chiese se prima o poi anche lei avrebbe avuto lo stesso effetto sul ragazzo.

<< Basta, vado anche io >> decise sua madre lanciandosi nel combattimento.

<< Papà! Dovevi fermarla! >> esclamò Nova.

Akira alzò le spalle, dimostrando che non gli importava molto.

<< Questo è sleale signori! Due contro uno! >> protestò il Sempai.

Tsuna decise che la sua casa non poteva diventare un manicomio, quindi doveva intervenire.

Si accostò al suo ex compagno di scuola, cercando di trovare una soluzione per far cessare quell'assurda lotta.

<< Allora ora fermo Kyoya... tu cerca di fare lo stesso con Killer va bene Aki-chan? >> propose Sawada.

Bastò quello a far fermare la moglie che, sentendo quell'orribile nomignolo, non volle perdere l'occasione per sbeffeggiare il marito.

<< Allora, cos'era quello? >> domandò avvicinandosi.

Tsunayoshi, capendo di averla fatta grossa, si allontanò.

Prese le pillole ed entrò in Iper-mode. Poi afferrò con velocità il moro, che inizialmente oppose resistenza ma, capendo chi era che lo voleva limitare, si calmò.

A quel punto calò un irreale silenzio.

<< Bene... direi che abbiamo diverse cose da chiarire >> sorrise il castano.

 

 

 

 

Ciao a tutti! Lo so che sono in terribile ritardo ma davvero non potevo aggiornare prima, in questo periodo sono impegnatissima! Però finalmente ho avuto il tempo per respirare ^.^

Spero che il capitolo vi piaccia!

Baci fliflai =)

  
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