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Autore: hunterd    09/06/2013    6 recensioni
Lei è come sale su una ferita aperta, brucia fino a volersi strappare la carne per non soffrire più.
Lei è come balsamo sulla stessa ferita, lenisce fino a farla guarire.
Edward grida sotto quel cielo che va scurendosi sempre di più, i pugni contratti e gli occhi chiusi, perchè vorrebbe non essere quella ferita.
Lei ancora non sa di abitare nel cuore immobile di quella creatura leggendaria, ma presto lo scoprirà.
Quando l'ultima luce del crepuscolo si sarà spenta, lui andrà a prenderla.
Le tenebre lo accompagneranno lungo strade vuote e silenziose, sino a raggiungere la casa che custodisce quel prezioso tesoro.
C'è una porta che è sempre stata chiusa per lui, ma non stanotte.
La sua anima nera è emersa decisa come non mai a volere di più.
Vuole tutto.
Vuole Lei.
Genere: Dark, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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I Depeche Mode sono riusciti a trascinarmi fuori da un letargo che dura da un bel pò, per mettere insieme queste righe mentre ascoltavo la loro bellissima "Soothe my Soul", canzone che fa parte del loro ultimo album.
Ovviamente è presente un Edward assolutamente OOC, ma del resto le volte che l'ho avuto tra le mani non sono mai riuscita a concepirlo IC (cioè poco "sanguigno" per l'idea che ho dei vampiri... eh eh eh).
E dopo questa pessima brevissima parentesi, proseguirò nel mio letargo.
Baci.
Laura









Sto venendo a prenderti
quando il sole tramonta
Sto venendo a prenderti
Quando non c'è nessuno in giro

Verrò a casa tua
sfonderò la porta
Ragazza, sto tremando
Voglio di più



L'ora del crepuscolo è quella che da sempre Edward preferisce.
Lo fa sentire sospeso tra due mondi che abita indistintamente, perchè l'eternità è solo un susseguirsi di luce e buio nella sua esistenza.
C'è l'ultimo chiarore che congeda la parte migliore di lui, quella che ancora finge di essere il giovane perbene che tutti ammirano e lodano.
Le prime propaggini scure della notte che avanza inesorabile, invece, libereranno poco alla volta l'anima nera che si annida nella parte peggiore, quella di un mostro che nessuno mai vorrebbe incontrare.
Edward è immobile, le braccia spalancate ed il viso sollevato verso quel cielo tinto di colori da cui si lascia bagnare, perchè mescolano dentro di lui luce e buio, dando vita ad emozioni così intense che potrebbe non sopravvivergli.
La natura intorno a lui lo osserva, studia attenta quella creatura che non appartiene a nessuna delle sue specie animali, ma nemmeno a quella delle creature che hanno il suo stesso aspetto.
Tutto si ferma quando lui arriva, perchè le prede sanno che quella è l'ora in cui le belve feroci si risvegliano per dare vita ad un gioco spietato che vedrà soccombere alcune di loro.
L'aria come la percepisce Edward, è un insieme di odori, di vibrazioni, di colori che lo investono e che sconvolgono i suoi sensi amplificati.
E' un'orgia di sensazioni a cui si lascia andare come se non avesse mai certezza del domani, come se ogni crepuscolo fosse sempre l'ultimo a cui abbandonarsi per poterne godere appieno.
Ma quello che sta vivendo ora, per la prima volta dopo anni, si arricchisce di una nuova, soverchiante emozione.
E' un fremito che scorre sulla pelle, è un pensiero che si eleva sopra ad ogni altro, è una fiamma ardente che brucia più della sete stessa.
Lei è come sale su una ferita aperta, brucia fino a volersi strappare la carne per non soffrire più.
Lei è come balsamo sulla stessa ferita, lenisce fino a farla guarire.
Edward grida sotto quel cielo che va scurendosi sempre di più, i pugni contratti e gli occhi chiusi, perchè vorrebbe non essere quella ferita.
Lei ancora non sa di abitare nel cuore immobile di quella creatura leggendaria, ma presto lo scoprirà.
Quando l'ultima luce del crepuscolo si sarà spenta, lui andrà a prenderla.
Le tenebre lo accompagneranno lungo strade vuote e silenziose, sino a raggiungere la casa che custodisce quel prezioso tesoro.
C'è una porta che è sempre stata chiusa per lui, ma non stanotte.
La sua anima nera è emersa decisa come non mai a volere di più.
Vuole tutto.
Vuole Lei.

C'è solo un modo per calmare la mia anima
C'è solo un modo

I sogni di Isabella, quella notte, sono popolati da ombre scure che danzano frenetiche intorno a lei.
Le sussurrano compiaciute che Lui sta finalmente arrivando.
"Chi sta arrivando?" chiede loro a gran voce, perchè non vuole mostrare la paura che fa battere più forte il suo cuore.
"Il nostro Padrone", le rispondono con l'orgoglio di chi è servitore fedele di colui che ne ha fatto le proprie amate creature.
Visioni peccaminose illuminano come lampi il denso buio in cui l'hanno imprigionata.
Isabella sente un fuoco liquido iniziare a scorrerle nelle vene, mentre le ombre sembrano volerla imprigionare in un cerchio sempre più stretto.
"Lui sta arrivando, Lui sta arrivando, Lui sta arrivando"... i loro sussurri sono diventati una nenia insistente, un martellare sordo tra le sue tempie.
 Non sa se succede nel sogno, o se è sveglia, perchè tutto si confonde davanti alla porta rossa che vorrebbe chiudere e aprire nello stesso momento.
"Lui sta arrivando".
Non sono più le ombre a sussurrarlo, ma è la sua stessa voce, affannata e tremante.
L'anima innocente di Isabella trema di paura e di desiderio nel sonno profondo in cui è caduta, mentre le prime ombre iniziano a fluire dense nella sua stanza proprio come il loro Padrone gli ha ordinato di fare.
Lui sta percorrendo strade vuote e silenziose per giungere finalmente da lei.


Sto venendo a prenderti
Ho bisogno di sentire la tua pelle
Sto venendo a prenderti
Per fermare questo pianto

Sto prendendo il mio posto
al tuo fianco
E io non me ne vado
fino a quando non sono soddisfatto


Edward è davanti alla porta rossa, il lasciapassare per una dimensione che lo condurrà su sentieri pericolosi.
La mano che vi appoggia sopra è quella sinistra, perchè nel retaggio di sentimenti quasi dimenticati, sente che è la scelta più giusta per assecondare l'emozione che prova adesso.
Il legno si arrende alla sua spinta, accompagnando il suo ingresso con un basso lamento, simile al pianto delle creature che accorrono immediatamente da lui.
Sono state condannate a versare quelle lacrime di dolore che lui non può più piangere, nemmeno se lo desiderasse con tutte le sue forze.
"Padrone abbiamo vegliato su di Lei sino al tuo arrivo come ci hai comandato. Come possiamo servirti ancora?"
Si agitano, ansiose di conoscere e soddisfare il suo volere.
"Proteggete questo luogo con la notte più scura"
E' un ordine che non ammette indugi, lo sanno le dense ombre che scivolano fuori obbedienti, avvolgendo la casa in un buio che apparirà tenebra minacciosa a chiunque vi posi sopra lo sguardo.
Edward incede silenzioso sulla scala che lo condurrà da Lei, quasi sfiorando i gradini con passi impazienti.
Mentre avanza, l'aria intorno a lui si accende di un sentore che si fa via via più intenso, sino a diventare un profumo irresistibile.
Quando si ferma sulla soglia della camera, ogni fibra del suo essere si tende verso la visione che gli appare come la più allettante delle promesse.
Lei è avvolta in un groviglio di lenzuola stropicciate, le piccole mani aggrappate a quel tessuto come se fosse la sua ultima ancora di salvezza.
Edward si avvicina e si siede accanto alla ragazza.
Silenzioso e cupo, sente di essere nell'unico posto dove potrà trovare sollievo da quelle ferite che lo tormentano da secoli.
Lei sta bruciando solo per lui, la pelle diafana scotta sotto il tocco gelido delle dita che sta facendo scorrere sul suo braccio, sino a sfiorare i lineamenti delicati del viso.
Se lui è il male, Lei sarà la sua cura.


C'è solo un modo per calmare la mia anima
C'è solo un modo


E'  una figura minacciosa quella che irrompe nel sogno di Isabella, per richiamarla dal sonno profondo di cui è ancora preda.
Non vuole svegliarsi, intuisce che la realtà potrebbe essere ancora più spaventosa di quella vissuta nella dimensione onirica.
Però deve lottare contro la sua stessa ragione, perchè sente il fuoco nelle vene divampare più forte sotto il tocco di dita gelide che ora le accarezzano la pelle.
"Ho paura di te".
Invoca la pietà di quell'essere che ancora si cela dietro contorni oscuri, che però la irretisce con seducenti promesse di soddisfare ogni suo desiderio.
"Non ne hai motivo. Ho viaggiato nei secoli solo per giungere sino a te, Isabella".
Il suo nome è musica su quella bocca, fa vibrare corde profonde dentro di lei che non sapeva nemmeno di possedere.
"Chi sei?"
"Tutto ciò che vorrai".
Il fiato le si blocca in gola, mentre gli ultimi brandelli di sonno la tengono ancora al riparo da colui che attende impaziente il suo risveglio.
"E se volessi che tu fossi il nulla?"
"Troverei il modo di diventarlo"
Isabella sente una mano sfiorarle il viso, dalla fronte verso il mento, in una carezza che sembra comandarle di sollevarsi a sedere ed aprire gli occhi.
Non può che obbedire, perchè sente di dover assecondare il bisogno che prova di conoscere il reale aspetto del suo interlocutore.
Le palpebre si sollevano lentamente, la vista si affina poco alla volta e poi Lui assume una connotazione precisa ed inaspettata.
Il cuore di Isabella batte impazzito mentre dalle tenebre emerge colui che l'ha cercata così a lungo e che l'ha finalmente trovata.
In quello sguardo penetrante si agita l'oscurità delle ombre di cui è Padrone, e lei si scopre desiderosa di appartenere a quella tenebra minacciosa.




Sto venendo a prenderti
il mio corpo ha fame
Sto venendo a prenderti
come un drogato

Non riesco a fermare
il mio desiderio
Non sto aspettando
pazientemente



Accanto ad Isabella, per la prima volta, Edward avverte un desiderio che non è solo implacabile sete e lussuria.
E' qualcosa di più ancestrale, pericolosamente vicino ad un sentimento che sente di aver conosciuto in una vita che ha quasi dimenticato del tutto.
Ora nella sua mente non ci sono più pensieri, ma solo immagini di loro congiunti in un modo completamente nuovo e diverso che lo fanno tremare sin nel profondo della sua anima nera.
Lei è l'assenzio che ha disperatamente cercato nei secoli, l'oblio a cui abbandonarsi per dimenticare di essere stato malato ed infetto.
Così permette a quegli occhi che lo scrutano attenti di immergersi nei suoi, mostrandosi per quello che è realmente, e non per quello che finge di essere.
I tratti eleganti e sensuali di quel viso immutato nel tempo rendono ancora più cupo e feroce lo sguardo di colui che delle tenebre ne è Signore e Padrone.
I miseri mortali che lo hanno incontrato ne hanno avuto sempre un legittimo terrore, Isabella invece non lo rifugge, ma anzi lo sostiene seppure conscia che farlo la espone ad un pericolo ben più grande della semplice morte.
Quello sguardo nero, da cui sembra prendere vita la notte stessa, è infatti l'espressione di un desiderio che se appagato potrebbe regalarle un'eternità da trascorrere al suo fianco.
Carpire emozioni così intense sul viso trasparente di Isabella, ha il potere di infiammare il corpo e la mente di Edward, rendendogli impossibile controllare il bisogno di colmare qualsiasi distanza tra di loro.
Il tocco delle sue mani su quella carne morbida e calda, diventa quindi un ghermire, uno stringere a sè ciò che si vuole proteggere da ogni possibile minaccia o nemico.
E' il risveglio di istinti così primordiali che nessuna volontà, nemmeno la più ferrea, può avere il potere di contrastare e reprimere.
Libri antichi quanto lui, raccontano di un Dio misericordioso che ha promesso a tutte le creature presenti nell'universo di ricongiungersi con quell'unica metà in grado di completarle perfettamente.
E se è vero che lui ha attraversato il tempo come Signore delle Tenebre, Isabella non può che essere quella stella nata finalmente per brillare sovrana nella sua oscurità.



C'è solo un modo per calmare la mia anima
C'è solo un modo



Le labbra che si posano sulle sue, sono quelle che Isabella ha sognato per molte notti senza sapere a chi appartenessero, intuendo però che sarebbero state le uniche in grado di risvegliare in lei un senso di appartenenza così totale.
Mentre tra loro divampa una passione sempre più bruciante, nei recessi della sua mente fiorisce la certezza che in qualsiasi luogo o tempo lei avesse vissuto, lui l'avrebbe comunque raggiunta per farla sua eterna compagna.
"C'è solo un modo..." lo sussurra Edward, ma lei ne è già consapevole.
Isabella piega la testa di lato, esponendo la curva delicata del collo alla vista di quello sguardo cupo e famelico.
"C'è solo un modo..." lo ripete anche lei, suggellando quel destino che era già stato scritto per loro.

Il morso trafigge la tenera carne, il sangue scorre, il tempo smette di esistere.


C'è solo un modo per calmare la mia anima
C'è solo un modo

 









Note

E' la una e un quarto di notte mentre posto.
Posseggo già il biglietto per andare a vedere i Depeche il 18 Luglio a Milano.
Il Signore delle Tenebre a cui mi sono ispirata è un mito per me davvero immortale: è il Dracula di Bram Stoker.
Buonanotte.
Laura







 
  
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