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Autore: Aven90    09/06/2013    2 recensioni
A di Aven, naturalmente! Dopo il "successo" della prima parte, ecco la seconda, incentrata su Vegeta e alcune vicissitudini che lo portano a essere ancora una volta tentato a riprendere la sua vecchia vita!
NB: nel caso abbiate visto gli OAV di Broly e Turles, dimenticateli; poiché questa serie fa finta che non esistono. "Fan fiction" nel vero senso della parola.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Broly, Nuovo personaggio, Turles, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball A'
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Dopo un certo periodo di silenzio, tutti commentarono più o meno alla stessa maniera.

“Incredibile”! commentò Goten.

“Pazzesco!” gli fece eco Trunks.

“A dir poco curioso” fece Piccolo, ormai a scontro concluso.

“Questa la dovrà spiegare”, disse Gohan, anche lui con lo scalpo di Artalas già conquistato.

in effetti, era stata una sorpresa per tutti.

Musk tolse anche la mantellina grigia che era stata un segno distintivo per le guardie del corpo del re, facendo sfoggio di una Battle Suite simile a quella che aveva Radish al suo arrivo sulla terra, solo che aveva un colorito blu scuro.

Ma lo stesso vizio di sfruttare la coda da Ohzaru come cintura era presente. Sembrava non se ne potesse fare a meno.

“A questo punto, non ritengo nemmeno più necessario celare il mio nome. Mi chiamo Turles, in realtà, e non stupirti se ci somigliamo, Kakaroth. I Saiyan di infimo livello come noi si somigliano tutti”

Turles, a differenza di Goku (naturalmente al suo stadio normale, ndr), aveva la pelle un po’ più scura, ma a parte quello erano simili come gocce d’acqua.

“Non ci posso credere” ripeté Goku, esterrefatto. “Sembriamo fratelli”

“Non osare mescolare il tuo sangue col mio!” esclamò scandalizzato lui. “Non hai capito nulla… è vero ch condividiamo lo status di guerrieri di infimo valore, ma adesso sono superiore a te in tutti i sensi”

“Come fai a saperlo? Non hai ancora affrontato il Super Saiyan III!” rispose Goku.

Turles deglutì: la forza di Kakaroth era enorme.

“Non sai perché ho mangiato il Frutto, vero? Ebbene, devi sapere che la mia superiorità nei tuoi confronti ha radici più vecchie di quanto potresti immaginare, e per spiegare tutto dal principio bisogna partire da quella notte che cambiò le nostre vite”

“Stai parlando del momento in cui Freezer ha distrutto il pianeta Vegeta?” chiese Goku.

“Sì. Io avevo appena un anno di vita, e mi trovavo sul pianeta Turtles, il pianeta delle tartarughe giganti, che piaceva a quel bastardo perché avrebbe potuto farci dei soldi grazie alle immense piante che crescevano lì. Si da il caso che distrussi in poco tempo quel pianeta, ma Freezer si dimenticò di me, non seppi nemmeno che il pianeta era stato distrutto che dieci anni dopo, quando incontrai per caso la squadra Ginew sul pianeta ormai rimasto deserto e divenuto la mia casa. Naturalmente quando mi videro rimasero davvero stupiti che un altro Saiyan era a piede libero, dopo Vegeta, Radish e Nappa. Così Ginew propose agli altri di portarmi al cospetto di quel bastardo, così tornai alle sue dipendenze, ormai diventato abbastanza grande per potermi affidare missioni più pericolose, anche in presenza di Zarbon e Dodoria, che avevano il compito più che altro di accertarsi di quanto ero diventato forte, e allo stesso tempo impedirmi di contattare gli altri tre Saiyan, per paura di una coalizione troppo forte di scimmioni. E fu allora che lo trovai”

“Cosa trovasti?” chiese Goku, notando l’esitazione.

“Il Frutto dell’Onnipotenza, sul pianeta Fruit. Credimi, era molto simile al pianeta dove sono cresciuto, e crescevano frutti di ogni tipo, anche più buoni di questo. Ma quello che ottenne il mio interesse ce l’ho tra le mani, inoltre ebbi a che fare con lui sin da subito. Non mangiavo da più di una settimana perché avevo osato attentare la vita di Freezer ancora una volta, poiché non credetti mai alla storia del meteorite, storia alla quale avrebbe potuto abboccare solo Nappa, a  mio parere. Comunque, ero digiuno e vidi che per inciso il pianeta Fruit aveva mangiare in abbondanza. Dodoria e Zarbon mi lasciarono in mezzo alla Foresta mentre loro avrebbero “trattato” col sovrano del posto, che io non conobbi mai. In ogni caso, visto che ero solo e nonostante mi fosse stato detto di non toccare nulla che forse mi avrebbero nutrito loro, vidi quell’albero, così solitario in mezzo alla radura, ma che aveva questi frutti invitanti, che sui rami sono gialli, ma alle mie mani divennero arancioni. Ne assaporai un morso, poiché ero stufo di ascoltare quei due gorilla senza alcuna forza combattiva, e notai con stupore che non solo mi saziò, ma mi rese in un certo qual modo più forte, così finii di mangiarlo e, sazio, attesi col torsolo davanti il ritorno dei due cretini. Naturalmente puoi immaginare il baccano che fecero, disturbando la quiete di quel pianeta che mi aveva offerto tanto, così li misi a tacere, anche perché mi avevano attaccato. Li misi KO, e fu allora che mi resi conto di avere davanti a me un potere enorme. Così presi tutti i frutti sull’albero e partii lasciando quelle mezze seghe svenuti. Non rividi più né Dodoria, né Zarbon né nessun altro, e cominciai a formare un esercito personale disposto a combattere Freezer, ma poi ricevetti la notizia che un Terrestre aveva ucciso su Namecc Freezer, pagando con la sua vita. Non mi misi neanche a cercarlo, perché sapevo che anche il pianeta Namecc era stato distrutto, così l’esercito che avevo formato con tanta passione divenne mio di diritto e ci mettemmo a distruggere un pianeta dopo l’altro. Questo per un anno, fino a quando non incrociammo le rotte”

“Chi?” chiese Goku.

“Io e Freezer” rispose lui, mangiando un altro po’ di quel frutto. Ne aveva appesi molti esemplari sulla cintura dietro la coda. “Anzi, c’era anche suo padre. Io ero cosciente delle mie forze, ma evidentemente Freezer era cambiato dopo Namecc, tutto rattoppato in metallo, e c’era anche suo padre, che nessun Saiyan ne conosceva l’esistenza, un essere enorme con le corna che sembrava potentissimo. Io ero molto fiducioso nelle mie forze, e lo attaccai; ma ci sconfisse. Tutti quanti. Rimasi solo io, che riuscii a fuggire mentre lui se la prendeva coi miei uomini, e sarei morto nello spazio se non avessi incontrato dopo pochissimo lei”

“Lei chi?” chiese ancora il suo interlocutore.

“Artalas, la principessa delle Donne, in missione per conto suo. Dopo poco incontrammo anche Demos, l’unico esemplare della sua razza. E formammo una squadra, poiché io ero molto interessato al modo di combattere della Donna e anche Demos mi sembrava molto capace. Così, pur essendo ufficialmente un gruppo indipendente, tenni d’occhio quei due; fino al giorno in cui incontrammo Paragas. Ero molto felice di vedere finalmente un mio simile, visto che avevo appena un anno quando fui scaricato e non vidi mai Vegeta e Nappa, solo Radish una mezza volta di sfuggita e di spalle.  Anche Paragas era felice di vedere un suo simile, e ci presentò a suo figlio, Broly. Non mi sembra tanto a posto, quell’individuo, sta sempre zitto”

“Ahaha” commentò Goku in una risatina, come se stessero prendendo un tè.

“Non c’è niente da ridere, Kakaroth. Broly ha una forza davvero stratosferica, e mi sfugge il motivo per cui suo padre lo tiene incatenato. In ogni caso, Paragas ci comunicò la sua intenzione di spodestare il trono di Vegeta, e quindi ci propose di unirci a lui nella sua ricerca personale. Per Demos non ci furono problemi di sorta, ma Artalas avrebbe dovuto chiedere il permesso alla regina del suo pianeta. È un pianeta fantastico, pieno di donne bellissime. Una volta ottenuto il permesso, arrivammo sulla Terra, che io sapevo essere l’abitazione di colui che ha sconfitto Freezer, anche se verosimilmente si trattava più di un Super Saiyan che di un Terrestre puro. Fui io, infatti, a proporla a Paragas, in quanto a nessuno sarebbe mai venuto in mente. Arrivammo dunque al cospetto di Vegeta, il principe che avevo tanto desiderato incontrare durante il mio periodo di dipendenza da Freezer, e finalmente ce l’avevo davanti. Fui molto deluso: non solo non trovai traccia né di Nappa né di Radish, ma si era sposato con una Terrestre e aveva anche procreato due zotici mezzosangue. Perlomeno, io avevo al mio fianco Artalas, che si era detta disposta a procreare con me Saiyan veri. Il resto è storia recente” concluse Turles.

“E quindi è questo il motivo per cui puoi sconfiggermi?” chiese Goku.

“Esatto. Grazie a questo frutto e allo Zenkai Power generato dal mio scontro contro Freezer, riuscii a trasformami in Super Saiyan davanti ad Artalas, che mi stava curando. E continuando a mangiare frutta posso anche trascenderne il limite, amplificandone la potenza anche senza Zenkai Power, divenendo un guerriero perfetto. Ora dimmi, Kakaroth: sei davvero ancora convinto che puoi sconfiggermi? Ti darò una possibilità, non mi trasformerò nemmeno”

“Molto gentile da parte tua” rispose lui in tono ironico, e scomparve alla vista, per colpirlo con la supervelocità, ma anche Turles lo imitò.

Sfortunatamente riapparvero poco dopo, con Goku che teneva per i capelli il suo avversario, pronto pe scaraventarlo con violenza sui gradini spigolosi davanti l’entrata del Palazzo.

Nel frattempo, a palazzo, Ub e Bra arrivarono al cospetto del re e del suo braccio destro.

Broly li accolse per primo. “Che cosa ci fate qua, Terrestri? Non sapete che questo è il posto del Re e del suo vassallo?”

“Zitto, tu!” lo apostrofò sfacciatamente la principessa. “Padre! Goku sta per essere sconfitto! Paragas sta complottando contro di te! E tu non fai niente? E…”.

S’interruppe, poiché il re le mise una mano sulla bocca.

“Zitta, Bra. So bene che Paragas aveva delle incomprensioni nei miei confronti, ma adesso è tutto risol…”

S’interruppe anche lui, poiché Broly lo aveva colpito a tradimento alla schiena, scaraventando il Ere oltre la finestra, verso il campo di battaglia.

“Maledetto!”, Ub attivò il Kaiohken, ma Broly lo mise al tappeto con un colpo solo.

“Non potete nulla davanti a mio figlio!” Commentò Paragas, divertito.

“Maledetto stronzo!” Bra si trasformò in Super Saiyan dopo essersi sincerata dello stato di salute del suo compagno, poi attaccò direttamente il padre di Broly, ma venne fermata da un lampo di energia verde di Broly, che scaraventò anche lei oltre la vetrata già spaccata dal “salto” di Vegeta, che, rimasto a mezz’aria oltre la finestra, catturò Bra al volo.

“P-padre…” chiamò lei, fra le sue braccia.

“Mi sa che Broly sta cominciando a scatenarsi… non vedi come i suoi occhi sono cambiati? Sono verdi… Paragas non si rende conto che razza di errore sta compiendo lasciandolo in quelle condizioni. La sua vendetta sarà tremenda, la leggenda racconta che il Super Saiyan è una macchina da guerra senza anima, disposto ad uccidere anche i suoi simili senza battere ciglio” disse Vegeta, guardando preoccupato il padre di Broly, che lo scrutava con aria di sfida.

Eppure, Vegeta vedeva chiaramente lo spettro della morte dietro di lui, incarnato nella persona di Broly, il quale stava cominciando ad accumulare forza.

Nel frattempo, Turles si rialzò.

“Bene. davvero spiritoso, da parte tua. Non sai con chi hai a che fare” disse, astioso.

“Certo che lo so. Hai parlato per dieci minuti buoni” rispose Goku.

“Mi sa che non hai ascoltato per niente. Non ti rendi conto di quanta esperienza ho accumulato sul capo? Non lo capisci? Non ti facevo così ritardato, Kakaroth!”

Espanse la sua forza e raggiunse lo stadio del Super Saiyan.

“Adesso comincia la vera sfida”

 

 

 

 

Capitolo effimero, questo, più che altro per raccontare la storia di Turles rivisitata e corretta come piace a me! Credo che così si sia resa un po' più di giustizia a questo personaggio comunque interessante! 

   
 
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