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Autore: Chibi_saru    25/12/2007    5 recensioni
[Post DH] Draco ed Harry diciannove anni dopo. Perchè la fine non è ancora stata scritta.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo del capitolo: La decima parte di noi

Prompt: 09. Balzo

Capitoli: 4/30

Note: Primo capitolo

Deviazioni

Draco si svegliò ad un orario imprecisato, sapeva solo he era molto tardi e che Pansy lo stava soffocando con un gomito nel costato – il che era strano, Pansy non aveva mai invaso la sua parte di letto, mai.

Quando tutto quello che aveva in testa, quei frammenti sconnessi e strani, si ricomposero, allora, Draco si rese conto di cosa stesse succedendo.

Non c’era mai molto tempo per pensare, quando si trattava di Harry Potter – a volte Draco pensava che, quell’idiota, avesse così tanto spirito Grifondoro da contagiare anche chi gli stava intorno – e, per questo, Draco aveva deciso di rimanere, il più possibile, fuori dall’orbita grifondoro dell’altro; evidentemente aveva avuto poco successo, ed era assolutamente colpa di Potter.

Chi avesse cominciato, chi avesse spinto le labbra su quelle dell’altro – in un vicolo, oddio, in uno squallido vicolo – non lo sapeva, ricordava solo la sensazione del sangue sulle sue mani e poi sulla sua lingua, il corpo di Potter premuto sotto il suo e la sensazione fredda delle coperte.

Draco avrebbe voluto poter giurare che fosse stato Potter ad iniziare – era una cosa così dannatamente idiota che il suo io Serpeverde continuava ad inorridire a intervalli regolari – ma, sapeva, non tutto avrebbe potuto avere un taglio così nitido.

Se anche Potter l’avesse baciato, come spiegare il dopo? Era a quel punto che quella dannata coscienza Serpeverde lo guardava e scuoteva la testa, delusa.

Porco cazzo, lo so anche io che ho appena fatto una stronzata le disse ma quella continuò a guardarlo severamente e Draco decise che era anche ora di smetterla.

Il gomito di Potter continuava a premere tra le sue costole e i piedi dell’altro erano incastrati tra le sue gambe, si sentiva in gabbia e il peso di quello che aveva – avevano – fatto lo stava soffocando.

Era una sensazione nuova, per Draco. Non era mai stato abituato a sentirsi in colpa, non era la prima volta che tradiva Pansy, come Pansy non gli era stata sempre fedele, non si erano mai fatti problemi. Draco spostò, con poca delicatezza, il gomito di Potter dal suo costato e districò le gambe dalla presa ferrea dell’altro, si alzò in fretta, raccogliendo dalla poltrona la vestaglia e chiudendosela addosso.

Si voltò, per la prima volta, a guardare l’altro – sentì, distintamente, una parte di lui sputare acidamente un ‘amante’ – e realizzò, un attimo prima che gli occhi di Potter si spalancassero, che quello era Potter e già il fatto di esserci uscito a pranzo era un tradimento verso Pansy, i Serpeverde e tutto quello in cui aveva creduto. Come aveva potuto andarci a letto?

«Ginny?» mugolò Potter, evidentemente ancora assonnato. Draco sentì la rabbia – verso se stesso, verso Potter, verso tutti – esplodere dentro di lui.

«No, Potter» sibilò, arrischiando un ghigno tirato che morì poco dopo «Decisamente non sono un Lenticchia e, in ogni caso, non sono la lenticchia-femmina»

Potter avrebbe dovuto soffrire, avrebbe dovuto farlo sentire in colpa, fino alla morte. Avrebbe dovuto capire cosa aveva fatto alla sua meravigliosa e felice famigliola e pentirsi, sentirsi un verme e scappare, lontano da lui. Una volta per tutte.

Potter era il tipico papà/marito che non prenderebbero mai in considerazione l’idea di tradire l’altra. Potter sarebbe morto all’idea di quello che avevano fatto – e Draco sperava che sarebbe morto nel senso letterale del termine.

«Draco…?» mormorò Harry stupito, mentre Draco si avviava verso l’armadio.

«Malfoy, per te» sputò «anzi, facciamo che non mi chiami più e basta»

Draco si piegò a prendere dei boxer puliti; terzo cassetto, sorrise nel vedere uno dei tanga di Pansy che faceva bella mostra di se. Draco amava Pansy, rispetto a tutto quello che gli stava intorno Draco amava sicuramente Pansy, per questo non erano mai contate le loro scappatelle, i Serpeverde, o forse solo loro, erano fatti così.

Unioni a convenienza le chiamavano, lui li chiamava solo ‘rapporti intelligenti’. Potter non era altro che una di quelle volte, quegli sbandamenti che capitano.

«Oddio, Malfoy…» mormorò Potter e la sua voce ebbe un piccolo tremito di disperazione che fece vibrare Draco. Com’era il piano? Oh, sì. Farlo soffrire.

«Che ti succede, Potter?» disse Draco, con il miglior tono di scherno che riusciva a creare «ti trema la voce»

Potter non rispose, Draco vide la sua ombra – che lì, seduta sul suo letto, sembrava così sbagliata – agitarsi un po'. Chissà quale parte stava rivivendo, quel Potter e quali nuovi e incredibili sensi di colpa si stava creando. Potter era una creatura affascinante, per certi versi.

La sua stupidità avrebbe dovuto essere studiata e poi messa ad exemplum; Potter avrebbe dovuto essere in un museo con il cartellino “Attenzione, potrebbe creare danni alle persone sensibili – e anche a quelle dotate di senso estetico”.

Chiuse l’armadio, lentamente, coperto finalmente anche dai boxer e decise che era ora di finirla lì, voleva stare da solo e magari prendersi qualche bicchiere di tequila. Con Potter sarebbe dovuto finire tutto, in quello stesso istante.

Draco era bravo a mentire agli altri, ma lo era meno, molto meno, a mentire a se stesso, non ne aveva mai avuto bisogno – quando impari a non fidarti di nessun altro cominci a porre fiducia totale in te stesso – quindi si meravigliò di sapere che, alla fin fine, magari quel Potter che aveva conosciuto nelle ultime settimane, gli sarebbe mancato.

Quello stupido Potter che arrossiva, per qualsiasi ragione, per qualsiasi battuta sconcia, quel Potter che beveva sempre un sorso di vino prima di bere un po' d’acqua – Draco non aveva mai capito perché – quel Potter che sembrava anche una persona quasi simpatica.

Quel Potter che sapeva come baciarlo e come toccarlo. Sì, magari avrebbe potuto mancargli anche quel Potter, se fosse solo perché quella era la sua prima esperienza con un uomo, o perché fosse proprio Potter bravo, non lo sapeva, ma aveva fatto un cazzo di sesso splendido. A parte il dolore lancinante al fondoschiena.

«Senti, Potter» mormorò, assonnato e stanco «chiudiamola qui, abbiamo sbagliato, niente di preoccupante. Se sei preoccupato per la tua lenticchia-femmina basta che non le dici nulla – non sono molto bravi con la leggilimanzia, vero? – l’unico problema potrebbe essere la Granger ma, beh, cavatela un po' tu. Le nostre strade si dividono qui, ora»

La sua voce riecheggiava nelle pareti bianche e Draco vide la sagoma di Potter muoversi, velocemente. Draco pensava che se ne sarebbe andato, che avrebbero finito tutta quell’assurda tragicommedia sul ‘Malfoy e Potter, nemici ritrovati’ e che, finalmente, avrebbe potuto pensare solo al suo lavoro, ai suoi affari, a sua moglie, a qualsiasi cosa non avesse una cicatrice a forma di saetta.

Lo pensava, ne era praticamente certo. Ma Potter era la valvola impazzita di ogni sua previsione e Draco sentì delle braccia stringersi intorno alle sue spalle e quel sapore acre che gridava “Potter”.

«Po…?» chiese, sorpreso, sentendo l’altro irrigidirsi contro di lui.

«No» disse l’altro con voce tremante e Draco si chiese cosa stesse succedendo, non doveva andare così. Potter avrebbe dovuto andarsene, pieno di sensi di colpa e felice di lasciarsi tutto alle spalle e Draco si sarebbe ubriacato, con qualsiasi alcolico avesse avuto in casa e l’indomani avrebbe accolto Pansy con una scappatella in più sul conto. Tutto qui.

La consapevolezza di quello che quell’abbraccio comportava, di cosa quello stupido coraggio Grifondoro portava con se arrivò poco dopo, mentre Potter mormorava sul suo collo «Non lo so cosa mi sta succedendo, non lo so… ma… continuiamo a vederci continuiamo questa cosa»

«Cosa, Potter? Vuoi tornare a letto con me?» gli chiese, sprezzante, sicuro che Potter sarebbe arrossito e l’avrebbe lasciato andare per negare con veemenza.

«No… sì… non, non lo so» disse, la voce più acuta del normale e Draco capì che Potter era spaventato, spaventato da tante di quelle cose che Draco seppe per certo di averne comprese solo poche.

Potter aveva paura di tutto quello, aveva paura di cambiare le cose, aveva paura di Ginny, aveva paura anche di lui, probabilmente, ma c’erano altre mille cose, che Draco non poteva capire, che lo spaventavano ancora di più e lo facevano stare lì, abbracciato a Draco Malfoy, chiedendo qualcosa che non poteva esistere.

Draco Malfoy, per la seconda volta nella sua vita, vacillò. Aveva cambiato strada tante volte, nella sua vita – come dimenticare quel piccolo cambio di schieramento – ma non era mai stato qualcuno insicuro.

L’unica volta in cui lo era stato, l’unica volta in cui era rimasto fermo cercando di capire cosa fare, Draco l’aveva registrato come il momento di cambiamento totale.

«Potter…» disse, confuso e, magari, un poco spaventato. Non che lo avrebbe mai ammesso, naturalmente, ma non sentiva la terra sotto di se e d’un tratto le braccia di Potter erano diventate esattamente quello di cui aveva bisogno.

Fu allora che, alzandosi un poco sulle punte dei piedi, Draco poggiò la sua bocca su quella dell’altro.

“Cosa stai facendo?” si disse, in un attimo di esitazione, prima di sentire la terra che sbatteva di nuovo sotto i suoi piedi.

Aveva fatto un salto, un salto lungo e faticoso. Avrebbe potuto saltare di nuovo, tornare dalla parte sicura del dirupo ma non voleva farlo. Non in quel minuto, più avanti sì, avrebbe lasciato il dirupo-Potter e sarebbe tornato indietro.

Poteva farlo quando voleva, ne era convinto.

Per questo avrebbe accolto Pansy senza problemi, l’avrebbe abbracciata e poi sarebbero andati a fare sesso; Potter non era che un’altra di quelle deviazioni di percorso, poco importanti e poco significative. Era un balzo che avrebbe potuto fare anche al contrario, pensava, mentre la bocca di Potter si richiudeva sulla sua.



Note: Beh, in realtà oggi non avrei dovuto postare questo, ma sno rimasta indietro e... Beh, accontentatevi >.< BUON NATALE A TUTTI <3 grazie per continuarmi a seguire _O_
  
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