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Autore: Haney Jardin    09/06/2013    1 recensioni
Chissà perché, quando si cerca di raccontare l'amore, si finisce inevitabilmente per parlare di
sofferenza, di sentimenti non corrisposti, di abbandoni, di incomprensioni.
Forse, però, è anche questo il bello dell'amore: ci coinvolge totalmente e ci fa sentire vivi, non solo nel momento in cui siamo innamorati e felici, ma anche quando il cuore fa male!
Un SakuSasu (e tanti altri) carini, molte incomprensioni e tanti pianti.
Munitevi di fazzoletti all'americana, o voi ch'entrate!
*Storia in stato di revisione*
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Sette ore(II parte).






Lei aveva sempre amato il suono della campanella,sempre.
Eppure,proprio quel giorno,cinque minuti prima che le lezioni finissero,Sakura aveva sperato ardentemente che la sua compagna più fedele,quel suono che aveva sempre gradito,non arrivasse.
Questo perché ad un certo punto,mentre il professore continuava a girovagare per la classe silenziosamente,la rosa si accorse che qualcuno la stava fissando.
E non uno qualsiasi.
Naturalmente,Sasuke.
Ed una strana sensazione che arrivava,mentre i loro sguardi s'incrociavano,iniziava a provocargli un piccolo piacere.Una piccola soddisfazione.
E questo le piaceva.
Certo era che due ore di introduzione sui nuovi argomenti,e due ore di test d'ingresso non erano cose allettanti da farla così tanto sorridere.
Ma quando la campanella suonò,lei sorrideva come un ebete,proprio come prima di entrare a scuola.
 
I rumori delle sedie trascinate,i sospiri di sollievo dei ragazzi,gli zaini che venivano aperti per prendere il pranzo,le occhiatacce delle altre ragazze verso Sakura,non erano per niente riuscite a farla ritornare con i piedi per terra.
Solo Hinata,la sua nuova vicina di banco,c'era riuscita.
 
''Ha-Haruno...''.
Balbettò lei.
 
''Chiamami Sakura,non ti preoccupare''.
Rispose la rosa fissandola.
 
''Oh,va bene...lo stesso vale per me,naturalmente.Senti S-Sakura,ti va se pranziamo insieme,oggi?Ti po-porto a fare un giro della scuola,se vuoi...''.
 
''Certo!''.
Accettò la rosa con disinvoltura,quella ragazza le piaceva troppo,anche se aveva già notato la sua timidezza e la sua goffaggine.Non le ci volle molto per capire che Hinata era una molto riservata che non aveva molti rapporti con il resto della classe.
Il contrario di Sakura,sostanzialmente.
Però,come si suol dire,gli opposti si attraggono,perciò la rosa si ritenne soddisfatta della sua nuova amicizia.
 
La classe non era completamente vuota,i maschi erano ancora tutti lì,e qualche ragazza gironzolava per l'aula intenzionate ad avvicinarsi a Sakura.
 
''Ehy,Haruno!''.
Urlò qualcuno.
 
Sakura si voltò.
''Piacere,io sono Karin,loro sono Temari,e lei TenTen''.
Una donna alta e possente sprizzava acidità ed arroganza da tutti i pori mentre porgeva la mano verso Sakura.
Le altre due ragazze non erano da meno,però sembravano promettere qualcosa di buono,rispetto all'altra.
 
''Piacere,Sakura!''.
Rispose allegramente la rosa.
 
Hinata cercò,senza darlo a vedere,di nascondersi dietro le spalle della sua nuova amica,forse per evitare lo sguardo di Karin.
 
''Allora,Haruno...che ci puoi raccontare di bello,di te?''.
Chiese Karin.
 
''Nulla di interessante...''.
Rispose Sakura.
 
''Oh,meglio così...perché l'interessante ce lo possiamo avere solo noi!''.
Se ne andò girando i tacchi e facendole l'occhiolino,lasciandola così,ammutolita e più sconvolta di prima.
 
''Ma quella cornacchia?''.
Chiese Sakura fissando Hinata che si trovava dietro di lei,in totale stato d'imbarazzo.
 
''Ehm...quella...quella è Ka-Karin,la ragazza più popolare della scuola,insieme a Temari e TenTen,due ragazze che sono state bocciate già due volte....è da due anni che formano un gruppo e...e....anche quelli del quinto,le temono...''.
Divenne rossa completamente,stringendo i pugni e stuzzicandosi ogni tanto le goti.
 
''Certo è che io non le temo affatto...''.
Rispose Sakura.
 
''S-Sakura,non ti mettere contro di l-loro...''.
 
''Che vuoi che sia...tre ochette truccate dovrebber...''.
 
''Allora,Haruno,che ne pensi della classe?''.
Qualcuno la interruppe,un ragazzo biondo era lì davanti e le sorrideva tranquillamente.
Hinata appena lo vide fece qualche passò all'indietro inciampando nei lacci del suo zaino e andando a sbattere contro lo spigolo del banco.
Divenne ancora più rossa di prima,ormai non si vedevano nemmeno più le labbra per quanto fosse diventata panoazza.
 
''E tu,chi saresti?''.
Chiese Sakura.
 
''Naruto,Naruto Uzumaki!''.
Urlò lui con un sorriso a circa quaranta denti.
 
''Beh,la classe è tranquilla,mi piace...''.
 
''E io?''.
Chiese Naruto.
 
Sakura impallidì e lo guardò in volto,accorgendosi poi che Hinata era rimasta completamente pietrificata dopo la domanda del giovane.
 
''Ma che razza di domande fai?''.
Urlò Sakura infastidita.
 
''Oh,scusa...''.
 
''Naruto!''.
Qualcuno lo chiamò da fuori l'aula.
 
Il ragazzo si girò.
 
''Arrivo,dobe!''.
Urlò lui,poi si girò e salutò Sakura,ignorando completamente l'altra ragazza.
 
''Hinata,ma che ti prende?''.
Domandò la rosa osservando Naruto uscire dall'aula.
 
''I-io?N-niente!''.
Rispose Hinata.
 
L'Haruno la guardò perplessa,c'era qualcosa che non le tornava,eppure,non capiva di cosa potesse trattarsi.
Poco dopo lei e la sua nuova compagna di classe andarono a fare un giro per la scuola,mordicchiando di tanto in tanto dei tramezzini che avevano preso alle macchinette.
Hinata le parlò di tutti i ragazzi della classe,i gossip recenti dell'estate e del loro primo anno all'High School. [*]
Da quanto Sakura aveva capito,Sasuke,Naruto,Kiba e altri ragazzi facevano parte di un gruppo piuttosto famoso all'interno della scuola.Naturalmente erano i tipici bulli,Karin e il suo gruppo invece erano le tipice bacchettone della scuola e lei,Hinata,era la tipica ragazza timida della classe completamente emarginata da tutti.
La rosa proprio non s'immaginava Sasuke nei panni del tipico bullo.Per quanto poco lo avesse conosciuto,si era fatta un'idea riguardo quel ragazzo completamente diversa dalla realtà.Ma da quando aveva fatto quel sogno,lui non se ne era più andato dalla sua mente.
 
Lei ed Hinata,a circa 10 minuti prima della fine della pausa pranzo,decisero di tornare insieme in classe.Quando arrivarono,Sakura si accorse che alcuni ragazzi stavano in prossimità del suo banco,e guardando più attentamente notò Sasuke che teneva in mano il suo diario scolastico.
La rosa corse verso di lui e gli strappò di mano quell'oggetto.
 
''Ehy,ma cosa stai facendo?''.
Chiese perplessa Sakura.
 
''Niente....''.
Rispose Sasuke sorridendole.
 
''A me non sembra!''.
Protestò lei.
 
''Diamine,Haruno,quanto sei noiosa...''.
 
La ragazza rimase di pietra.Mai nessuno in tutta la sua vita le aveva detto una cosa del genere.
 
''E tu sei così...finto''.
Rispose lei a tono,spingendolo all'indietro.
 
''Ehy,ehy confettino...non mi sottovalutare-aveva ripreso l'equilibrio avvicinandosi all'orecchio della ragazza e stringendo al petto la sua magliettina-fai attenzione,hai capito?''.
 
''Non mi fai paura''.
 
''Fai male...''.
Lui si stava avvicinando sempre di più,quasi sfiorando con le labbra la pelle candida di Sakura.I suoi respiri la stavano facendo quasi sobbalzare,per quanto fossero caldi e soprattutto calmi.
 
''Uchiha!''.
Chiamò qualcuno.
Sasuke lasciò la presa della magliettina di Sakura e girò la testa in direzione della porta.
 
La rosa continuava a fissarlo nel volto.Tutto,poi,apparve più nitido.
Uchiha.
Lei conosceva quel cognome.Itachi,uno dei membri dell'Akatsuki,faceva di cognome Uchiha.E facendo due più due riuscì subito ad interpretare quel sogno.
 
''Sas'ke...''.
Mormorò lei mentre il bruno si stava voltando per andarsene.
 
''Sì,confettino?''.
Lui non si volse.
 
''Uchiha...Uchiha Itachi,sai chi è?''.
Di colpo Sasuke,che intanto si stava allontanando,si bloccò.Tornò veloce come un fulmine verso Sakura e le scosse le spalle.
 
''Stai zitta!''.
 
Sakura inarcò un sopracciglio.
 
''Non pronunciare mai più quel nome...''.
Gli occhi del ragazzo erano di un colore così buio che trasmettevano l'odio più immenso.
 
''Io...io...''.
Sakura era spaventata.
 
''No,stai zitta''.
Detto ciò il ragazzo si voltò e se ne andò stuzzicando le vene che si contorcevano nei pugni stretti.
 
Hinata era lontana di qualche metro,mente aveva seguito per tutto il tempo la scena fra l'Haruno e l'Uchiha.Lentamente,quando Sasuke le passò accanto,si diresse verso l'amica,non voltandosi per nessun motivo al mondo.
 
''Sakura,stai bene?''.
 
''S-si...''.
Blaterò lei,mentre continuava a fissare Sasuke che si allontanava in compagnia dei suoi amici.
Poi,suonò la campanella.
 
Lei e Hinata tornarono a sedersi al loro banco,mentre l'aula cominciava a riempirsi.Solo dopo qualche decina di minuti,arrivarono il gruppo di Sasuke e di Naruto che entrarono in classe interrompendo il discorso del nuovo professore,Iruka Umino.
 
Quasi alla fine delle lezioni,Sakura,mentre sfogliava lentamente le pagine colorate del suo diario,leggendo di tanto in tanto articoli o barzellette tutt'altro che interessanti,si accorse poi che al giorno 22 settembre,esattamente una settimana dopo il primo giorno di scuola,c'era scritto un indirizzo di un pub e un numero di telefono,il tutto firmato con una ''S''.
Non le ci volle molto per capire che si trattava di Sasuke,anche se aveva qualche dubbio a riguardo.
Iniziò a fissarlo,si trovava di qualche banco più avanti,nella fila accanto.Era intento a messaggiare con il cellulare,nascosto alla visuale dell'insegnante grazie all'astuccio.
Lui poi,ad un certo punto,si girò e fissò negli occhi Sakura.Quest'ultima di scattò abbassò lo sguardo riportandolo all'indirizzo e al numero scritti sul foglio del diario.
 
Poi,la campanella suonò,per l'ultima volta.
 
Sakura tranquillamente preparò lo zaino e si alzò dalla sedia sistemandosi i vestiti.Fissò Hinata che stava infilando dei libri nella sua borsa e poi le sorrise.
Si diressero insieme verso l'uscita,e furono le prime ad uscire dall'aula.
 
Quando arrivarono al cancello della scuola si salutarono.
 
''Ci vediamo domani,ciao Hinata!''.
Sakura le sorrise.
 
''A d-domani Sakura...grazie!''.
 
La rosa non potè fare a meno di notare la tenerezza e le gentilezza di Hinata racchiuse nella parola ''grazie''.Era contenta di averla conosciuta,sarebbero state ottime amiche,ne era certa.
 
Si diresse verso la fermata dell'autobus.Notò molti dei suoi nuovi compagni,e intravide anche le bacchettone di Karin e le altre due,che,sfortunatamente,si stavano avvicinando proprio vicino a lei.
 
''Haruno!''.
Urlò Karin.
 
''Haruno!''.
Di nuovo.
 
''Sì?''.
Rispose Sakura.
 
''Haruno,senti,poichè la scuola è iniziata ora,avevo intenzione di organizzare qualcosa con la classe,magari a casa mia,e volevo invitarti,essendo nuova...a breve avrai la conferma...che ne pensi?''.
 
''Ci penserò su!''.
Disse lei.
 
Karin le sorrise acidamente,quanta ipocrisia che nascondeva da sotto quel sorriso forzato.
E questo Sakura l'aveva notato fin troppo bene.
 
''Va bene,ci vediamo domani...''.
Mormorò girando i tacchi e andandosene.
 
Sakura sospirò.Quando si erano presentate era stata ancora più fredda,cercando di essere superiore a qualsiasi costo.E ora la invitava ad una festa?
Qualcosa non quadrava,per niente.Mentre cercava di entrare nella testa di quella bacchettona,arrivò il suo autobus.
Salì,e stanca,iniziò a fissare il paesaggio estivo.
 
Quando aprì la porta di casa,l'accolse subito un alone di silenzio accompagnato da un semplice miagolio di Doki.
La ragazza si chinò per accarezzare la sua gatta,poi buttò con nonchalance lo zaino a terra,e si diresse verso il bagno.

Si fece un bagno caldo,immergendosi nella vasca e restando in ammollo per circa un'ora.
Semplicemente perché aveva perso tempo a guardare la tv che si trovava su un mobiletto sospeso che volgeva la faccia verso la vasca.
E poi,lei aveva sempre amato restare nell'acqua bollente a pensare.
Navigava con il corpo,con i suoi respiri e i suoi battiti,e soprattutto con i suoi pensieri.
Cercò di non pensare a quanto fosse accaduto durante la mattina,eppure,Sasuke era lì,era rimasto lì nella sua mente per tutto il tempo.

C'era qualcosa che non le quadrava.E aveva intenzione di scoprire di cosa si trattasse,anche perché quel sogno era rimasto così in sospeso.
Uscita dalla vasca iniziò ad asciugarsi i capelli.
Iniziò ad ascoltare la musica dal suo iphone,cantando a squarciagola e ballando come una forsennata.
Quando finì erano le otto passate,così si preparò qualcosa e,indossato il pigiama,guardò un film in televisione insieme alla sua Doki.
Si addormentò presto;era completamente distrutta.
 
Quando la madre tornò a casa trovò la figlia sul divano con un gatto che le dormiva sul collo.Il piatto pieno di briciole era sul tappeto,e così anche il suo cellulare.
Ame sorrise:quelle sette ore l'avevano proprio sfinita.



[*]-Mi ero dimenticata di scrivere che,essendo abbastanza ignorante in materia di scuola americana,nonostante si tratti di High School ci tenevo a precisare che non so esattamente quanti anni si debbano fare lì,in America,perciò nella storia scriverò che gli anni sono cinque,sostanzialmente come in Italia-.

 
   
 
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