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Autore: RoxyDowney    09/06/2013    3 recensioni
Robert Downey Jr. lascia la sua vita apparentemente perfetta per seguire il suo cuore. Co-protagonista Gwyneth Paltrow. L'alchimia tra i due si scopre non solo sul grande schermo.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Robert la guardò serio, e le prese la mano intrecciandola con la sua ed il suo sorriso si aprì piano
-Quasi non riesco a crederci... potremo finalmente smettere di nasconderci, questa sera il mio sogno si sta realizzando, sono...sono emozionato.
Lei sorrise, era davvero molto emozionato, lo poteva percepire nella sua voce e vederlo nei suoi occhi
-Robert io...
Le prese il viso tra le mani e l’avvicinò alle sue labbra
-Possiamo parlarne più tardi amore?
Iniziò a baciarla ed ogni bacio era più passionale, più coinvolgente, Gwyneth si lasciò trasportare dalla sua passione e riprese a parlare solo quando Robert abbandonò le sue labbra per baciarle il collo
-Io oggi ho reagito in modo spropositato, Robert mi stai ascoltando? Robert?
-Uhmmm...
-Amore, non so se troverò le parole per dirti tutto ciò che voglio in un altro momento quindi ti chiedo di ascoltarmi ora
A quelle parole Robert allontanò il viso dal suo collo e si mise ad ascoltarla con attenzione se per lei era importante parlarne ora, l’avrebbe ascoltata.
Gwyneth face un lungo respiro e riprese a parlare guardandolo negli occhi
-Oggi aspettavo il tuo rientro perchè è stata una giornata dai risvolti inaspettati anche per me ed avevo voglia di parlarne con te, condividerla, poi il tuo ritardo ed il tuo silenzio mi ha fatto pensare che io, noi non fossimo davvero così importanti
-Mi spiace ma io
-Non dire nulla, lo so. Ora ho capito, solo che in quel momento ho pensato che le cose ci fossero sfuggite di mano, che avessimo sopravvalutato i nostri sentimenti, che forse, tu avresti potuto decidere di tornare con lei... Poi quel rossetto sulle tue labbra mi ha strappato il cuore, l’ho sentito lacerarsi nella convinzione che tutto sarebbe finito... e... e me ne sono andata, per poi decidere che non potevo andarmene così, non senza averti detto che ti amo. Ti amo da quella notte sulla terrazza di casa tua dove inaspettatamente mi hai baciata e nonostante le negazioni di entrambi non sono riuscita più a tornare sui miei passi e cancellarti. Sei parte di me ed ora ancora di più. Ho sognato, ho sperato che le cose tra noi potessero essere semplici come per le persone comuni, che si possono amare senza problemi... Per noi non è mai potuto essere così ed ora... ora dovremmo prenderci questa libertà che per anni ci siamo negati. Dovremmo farlo per noi, per il nostro amore, per le nostre vite... dovremmo farlo per... il nostro bambino.
Gli occhi di Robert si spalancarono e la bocca rimase mezza aperta senza fiato per lo stupore. Sapeva che quella rivelazione l’avrebbe sconvolto perchè fino a qualche giorno prima avevano scherzato sull’argomento e lei aveva negato quella possibilità ed ora invece era tutto vero...
-Il nostro bambino? Gwyn che significa? Vuoi.. vuoi un bambino nostro?
-Ho un ritardo...Robert... non ho mai ritardi...
-Quindi... tu... insomma...noi?
Gwyneth sorrise appena, non sapeva se per lui fosse una bella notizia o una brutta notizia visto l’imminente arrivo del bambino suo e di Susan. L’espressione di Robert le risultava più enigmatica che mai.
-Te ne volevo parlare oggi... sono stata dal medico e mi ha fatto un prelievo, sembra che l’ormone specifico della gravidanza sia presente nel mio sangue, quando normalmente non ci dovrebbe essere... quindi se, se nei prossimi giorni aumenta direi che sì, aspettiamo un bambino...
Robert la fissava con lo sguardo perso restando in silenzio, tanto che lei iniziò a preoccuparsi ed a pensare che la notizia non fosse gradita ma fonte di preoccupazione.
-Ma se tu... cioè se noi non lo vogliamo... io poss
-Non dirlo nemmeno per scherzo! Oh mio Dio! avremo un bambino? un bambino!!!
L’abbracciò forte e la baciò su tutto il viso. Le accarezzò la pancia dolcemente
-Ciao piccolino, ehy noi siamo qui e ti aspettiamo...
Gwyneth si alzò e Robert prima di alzarsi la fermò e la baciò sotto all’ombelico poi si alzò e dondolò con lei tendendosi stretti l’uno all’altra
-Tu lo vuoi? Non era nei tuoi progetti... Sei sicura che
Gli mise un dito sulle labbra facendolo smettere di concedere tutto quello spazio ai suoi dubbi
-Oggi ho pianto di gioia... una gioia tanto inaspettata quanto immensa da non avermi fatto dubitare nemmeno per un istante su quale sarebbe stata la mia decisione in proposito. E’ il nostro amore... non è uno sbaglio.
-Una famiglia... Gwyneth, amore...siamo... una famiglia.

Robert e Gwyneth passarono tutta la notte ad amarsi senza fretta, completandosi, Robert venerò quella donna come non aveva fatto mai con nessuna. L’amava, non aveva mai dubitato dei suoi sentimenti ed ora dopo quella notizia sentiva che i sentimenti verso di lei si erano amplificati. Baciò ogni centimetro della sua pelle la accarezzò soffermandosi su quel ventre che proteggeva il dono più inaspettato e prezioso. Gwyneth raggiante come mai sorrideva per quei suoi gesti ed accarezzava i suoi capelli ed il suo viso
-Dovremmo pensare ad un nome...
-Penso che sia un po’ prematuro... abbiamo tempo per quello, piuttosto come la prenderà Susan?
-Non credo che questo dovrebbe essere un pensiero per noi. Sa di noi, deve farsene una ragione. Noi ora siamo una famiglia... Dobbiamo pensare al vostro trasferimento qui, devi rallentare con il lavoro... la camera per il piccolo! Dobbiamo...
Gwyneth posò un dito sulle labbra di Robert
-Un passo alla volta... abbiamo tempo per tutto questo...
Robert baciò la sua mano e restò in silenzio sorridendo, sì, aveva ragione doveva respirare e fare un passo alla volta o l’avrebbe sottoposta ad una mole di stress eccessiva. Non poteva permetterlo.
Si addormentarono abbracciati ma quando iniziò ad albeggiare Robert si alzò e chiuse tutte le tende, non voleva che la luce del sole la svegliasse. Si fece una doccia veloce e si infilò una tuta da ginnastica per poi scendere in cucina, era presto. Troppo presto. L’adrenalina non gli aveva permesso di restare a letto così prese il barattolo del caffè e lo preparò. Girovagò per casa senza meta cercando di organizzare mentalmente tutte le cose che voleva fare, infine cedette e recuperò il suo telefono ed iniziò ad annotare tutto ciò che doveva fare. Prese la caraffa del caffè, una tazza e si mise a sedere su un divano in terrazza e li si incantò guardando l’oceano che quel giorno era tranquillo ed il suo colore era quel blu intenso che amava. Una volta guardava l’oceano quando aveva quel colore e pensava a Gwyneth, gli ricordava il colore dei suoi occhi. Accadde soprattutto in quel lungo periodo che venne dopo quella sua festa di compleanno durante la quale l’aveva baciata. Aveva smesso di chiamarla e di scriverle e lei aveva seguito la stessa linea ma non passava giorno in cui riuscisse a non pensare a lei, a quel bacio.
Non sapeva ancora quali fossero i programmi di Gwyneth ma avrebbe voluto trascorrere con lei quella giornata, farsi raggiungere dai bambini, e magari, renderli partecipi della loro gioia.
-Non riuscivi a dormire?
Si voltò in direzione della grande finestra che dava sul giardino, la vide lì appoggiata allo stipite indossando un pigiama ed avvolta da una coperta leggera. Il suo sorriso valeva più di mille parole, era felice. Davvero felice.
Robert le sorrise
-Non volevo svegliare anche te. Hai riposato?
Gwyneth fece qualche passo e lo raggiunse mettendosi poi seduta al suo fianco. Prese la tazza oramai quasi vuota e Robert si affrettò a versarle del caffè caldo che tenne tra le mani inspirandone l’aroma
-Che stai facendo?
-Organizzo un po’ il lavoro...
-Il lavoro? Quando dovrai iniziare a girare il nuovo film?
-Tesoro non ti devi preoccupare di nulla, non ti lascerò mai sola. E sto organizzando proprio per questo.
Gwyneth rideva guardando quanto Robert stesse cercando di essere convincente
-E come pensi di poter gestire tutto? Il tuo lavoro come il mio ci porta in giro per il mondo, non puoi pensare di restare qui... per tutto questo tempo.
-Devi fidarti di me, so esattamente ciò che sto facendo. Ho già sincronizzato la tua agenda con la mia, ed ho già una soluzione quasi per tutto.
Sorrise sicuro sventolando il telefono come prova inconfutabile della sua perfetta organizzazione.
Lei lo osservava perplessa ma era disposta ad ascoltarlo e valutare ogni sua proposta. Era un evento importante per la vita di entrambi ed era ciò che entrambi desideravano, vivere insieme quel momento tanto importante.
-Ok mi fido di te, ma voglio tu sappia che in ogni caso, anche se non riuscissi ad essere al mio fianco ogni istante io non dimenticherò che ci hai provato. Non te ne farò mai una colpa.
-Non ce ne sarà bisogno... Lascia fare a me.
-Ti amo Robert
-Ti amo anche io piccola. Ora entriamo e facciamo colazione. Qui c’è qualcuno che ha bisogno di cibo per crescere!
Disse posando una mano sul suo ventre.
-Hai organizzato anche la nostra giornata?
-Uhmm vediamo, colazione, passeggiata sulla spiaggia, pranzo, relax e riposo nel primo pomeriggio poi se ti va possiamo uscire o stare a casa, come preferisci.
-Apple e Moses rientreranno a casa, Chris li riporterà nel tardo pomeriggio quindi io
-Ho mandato un email alla tua assistente. Le ho chiesto di sentire Chris e di andare lei a prenderli da lui, poi li porta a casa per prendere il necessario ed infine vengono qui.
-Hai davvero pensato a tutto...
-Ci sto provando. Su entriamo devi, dovete mangiare...
Gwyneth entrò con lui. Mentre Robert dava indicazioni a Maria sulla colazione da preparare lei andò in camera a vestirsi. Si mise una tuta e delle scarpe da ginnastica. Legò i capelli e fu pronta per raggiungerlo in cucina.
Passeggiare mano nella mano sulla spiaggia era una cosa nuova per loro, non si erano mai concessi tanta intimità in pubblico ma Robert le aveva detto che prima o poi avrebbero visto la pancia, tanto valeva lasciar vedere al mondo che si amavano. Nonostante le prime ritrosie dovute alla possibile reazione di Chris ora Gwyneth era tranquilla ed ogni tanto oltre a tenerlo per mano appoggiava la testa sulla sua spalla camminando abbracciati.

Le giornate trascorrevano tranquille, i bambini erano felici delle loro unione e non avevano avuto dubbi sul “dove” volevano vivere, così si erano trasferiti a casa di Robert e la tata di Gwyneth si era ormai ambientata. Robert studiava una nuova parte mentre Gwyneth quella mattina avrebbe posato in giardino per delle fotografie, le ultime per lavoro. La pancia ancora piccola iniziava a mostrarsi con la sua lieve rotondità e visto che i media erano al corrente della gravidanza avevano deciso che per lei era giunto il momento di prendersi una pausa e godersi la maternità. Le festività natalizie e di fine anno erano passate e presto Robert si sarebbe dovuto apprestare ad iniziare le riprese del suo ultimo film. Non ne era entusiasta ma aveva un contratto da rispettare e con Gwyneth avevano deciso che lei lo avrebbe seguito. Conosceva il lavoro, conosceva le persone con cui Robert doveva lavorare e lui aveva affittato una grande casa vicino al luogo delle riprese. Inizialmente lei si era lamentata dicendo che non era necessario, che potevano stare in albergo ma Robert fu irremovibile. In quella casa lei avrebbe avuto tutti i confort e la tranquillità per non parlare della privacy che in albergo non potevano avere ed i bambini che erano a scuola per tutta la settimana potevano raggiungerli con la tata non appena liberi dalle lezioni. Per loro la cosa più importante era stare insieme così Gwyneth finì per accettare.
Affianco alla camera di Apple e Moses era stata fatta costruire una nuova ala, che avrebbe ospitato la nursery e successivamente la camera per il bambino. Robert era sicuro che sarebbe stato un maschietto. A giorni alterni Robert andava a trovare Susan che nonostante avesse saputo la novità tra i primi era ancora molto fredda nei confronti della situazione e nei confronti di Gwyneth. Robert non era preoccupato di quel comportamento, era sicuro che parte di quell’astio fosse dovuto alla paura di essere abbandonata a se stessa con il bambino, mentre lui le stava dimostrando giorno dopo giorno quanto tenesse anche a loro ed era sempre molto attento e presente.
Quella mattina invece di concentrarsi sulla parte del copione che stava leggendo si incantò a guardare Gwyneth che lavorava in giardino ascoltando con attenzione le richieste del fotografo. Sorrideva tra se e se pensando a quanto fosse fortunato ad averla al suo fianco. Solo il telefono interruppe quella serie si pensieri riportandolo alla realtà
-Ehy Susan, avevamo un appuntamento e me ne sono dimenticato?
-Robert è meglio... è meglio se mi raggiungi in ospedale...
-Qualcosa non va? ti senti bene?
-Io mi sento... bene ma... mi si sono rotte le acque.il dottore dice
-Ok Parto subito ti raggiungo in ospedale. Cerca di stare tranquilla, io arrivo prima possibile!
Chiuse la conversazione e restò per un istante a fissare il telefono. Il momento più importante stava per giungere.

   
 
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