Ero nel dormiveglia quando sentii il mio cellulare vibrare sul comodino.Attesi qualche secondo prima di alzarmi lentamente dal letto per vedere chi avesse osato disturbarmi a quell'ora. Presi il cellulare e lessi il messaggio. -Cami,puoi passare tu alle poste?io non posso..baci,mamma- Impiegai qualche secondo prima di connettere il cervello e capire quello che dovevo fare.Poi mi ricordai. Giusto,mia mamma doveva spedire quella stupida lettera alla sua amica che si era trasferita all'estero. Una chiamata,un messaggio.No,ovviamente lei doveva mandare una lettera,ma visto che lavorava tutto il giorno toccava a me sbrigare quella commissione. Imprecai mentalmente al solo pensiero di dover uscire di casa. Aprii la finestra della mia camera,lasciando che l'aria fresca di quella mattina estiva accarezzasse il mio viso.Poi andai in cucina,mangiai e dopo essermi preparata mi infilai le mie amate vans rosse per poi uscire di casa. Mi guardai in giro,non c'era quasi nessuno per la strada,fui sollevata di questo,odiavo la confusione,mi sentivo sempre come se fossi al centro dell'attenzione. Stavo andando verso le poste quando un cartellone pubblicitario catturó la mia attenzione,alzai lo sguardo per leggere e intanto inciampai nei miei stessi piedi. Ero sempre stata cosí,impacciata. Come non negarlo,inciampavo anche nell'aria. Dopo dieci minuti arrivai,finalmente a destinazione.entrai e dopo aver imbucato la lettera ne approfittai per entrare nel supermercato accanto per comprarmi un estathè al limone.Al momento di pagare tirai fuori il portamonete dalla borsa e ovviamente mi caddero tutte le monete per terra,mi sentii morire quando al suono delle monete tutti si girarono verso di me,mi chinai velocemente per raccogliere tutto. -Ti aiuto io- disse una voce maschile. -No,non ti preoccupare,ho fatto-dissi mentre alzavo lo sguardo per vedere chi avessi davanti. Rimasi incantata dal ragazzo che avevo davanti,ci alzammo entrambi,era molto piú alto di me,riccio,e con due occhi verdi semplicemente stupendi. -Hei bellezza,ora puoi anche smetterla di fissarmi-arrossii di colpo,lo stavo fissando con la bocca aperta e non me ne ero nemmeno accorta,a quel punto sul suo volto comparve un sorriso,forse uno dei più belli che abbia mai visto.Tese la mano. -Io sono Harry,come ti chiami- -Camilla..-