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Autore: yuyutiamo    26/12/2007    0 recensioni
Ciao! sono tornata dopo un sacco di tempo a pubblicare qualcosa dopo la mia prima breve fan fiction su sailor moon. E' la prima volta che scrivo qualcosa su harry potter e spero davvero di non rovinare questa serie che io ho adorato fino alla fine (anche se avrei da ridire su alcune cose...ma lasciamo stare!!) ho pensato così di scrivere o meglio descrivere i sentimenti di alcuni personaggi attraverso alcune canzoni che mi piacciono particolarmente e che credo descrivano bene le varie situazioni.Spero che l'idea piaccia. Buona Lettura!! ATTENZIONE ATTENZIONE!!! POSSONO ESSERCI DEGLI SPOILER SUL SETTIMO LIBRO, NON SO ANCORA SE LIEVI O NO E NON SO ANCORA SE IN TUTTE LE STORIE. METTERO' UN AVVISO CMQ ALL'INIZIO DI OGNI CAPITOLO.
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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amore disperato2 Attraverso una dolce melodia

Ciao a tutti!! Finalmente ho trovato il tempo di poter finire e pubblicare la seconda parte della song- fic su Remus e Tonks! Mi dispiace di averci messo così tanto ma putroppo la scuola mi ha impegnato enormemente in uesto ultimo periodo, cercherò di essere più veloce con le prossime! Chiedo ancora scusa!!!
Inoltre, ho avuto dei dubbi sul continuare questa storia oppure no per dei motivi che capirete leggendo la dedica della storia. Spero comunque che vi piaccia il capitolo e spero davvero che lasciate una recensione, mi serve per sapere se devo modificare qualcosa oppure no! Grazie in anticipo e BUONE FESTE!!!!!


DEDICA:
Questo capitolo, come il precedente, sono dedicati ad una persona di cui non faccio il nome acnhe perchè sa già che è rivolta a lei. La dedica doveva essere in positivo ma fatti recenti mi costringono a trasformarla in negativo. Volevo dire a questa persona che la storia che ho raccontato ha come protagonisti due personaggi letterari che la Rowling ha deciso di mettere insieme e la cui storia d'amore, sempre per sua decisione, è andata a finire bene, ma poteva pure andare male. Per quanto io sia una sognatrice, non riesco a vedere come un sogno la tua situazione, cara persona, ma piuttosto mi sembra un'illusione. Spero solo che l'illusione non si trasformi in incubo...Nel qual caso, ricordati che io ci sarò sempre per aiutarti e, se non troverai che buio intorno a te, io sarò la luce che ti aiuterà ad uscire fuori dall'oscurita.
Ricorda: TI VOGLIO DAVVERO BENE!!!!


Buona lettura ora!!

AMORE DISPERATO (2)


Ninfadora salì di corsa le scale che portavano al secondo piano della casa, e passando davanti all'ampio soggiorno intravide due figure sul divano. Tornò indietro e guardando meglio scoprì che erano i suoi genitori, beatamente addormentati e abbracciati sul divano. Ninfadora sorrise, scordandosi di quello che era successo poco prima fuori dal portone : avevano fatto pace, come al solito del resto! In punta di piedi uscì dal salotto e si diresse verso la sua camera, chiudendo con cautela la porta. Appoggiò il cappotto su una sedia vicino alla scrivania, inciampando in qualcosa che si trovava per terra e rischiando quasi di cadere. -Lumos-sussurrò con rabbia, scoprendo che era proprio la bacchetta che l'aveva fatta inciampare. "E ti pareva, sono la solita goffa disordinata!" pensò, raccogliendola da terra e usandola per raggiungere il letto senza altri rischi di cadute. La appoggiò sul comodino e si sdraiò ancora vestita sul letto. Guardò l'orologio sulla parete di fronte. "Sono le due di notte e non ho minimamente sonno!"pensò. Provò lo stesso a chiudere gli occhi ma non appena lo fece il motivo che la teneva sveglia tornò ad occupare i suoi pensieri. Riaprì gli occhi di scatto. "No...no, non voglio passare la notte in bianco per colpa di uno sconosciuto!"pensò, raggomitolandosi su un lato e richiudendo gli occhi. "Però è uno sconosciuto molto bello" disse una "vocina" nel fondo dei suoi pensieri. Ninfadora non potè non dare ragione a quella "vocina", mentre l'immagine di Remus si riformava nella sua mente: i capelli castani, leggermente striati di grigio, il viso tondo e gentile, le ampie spalle e il corpo celato dal paltò, le mani, così grandi, calde anche se era inverno... E poi, Ninfadora ricordò il suo sorriso, così bello e sincero, la prima cosa di lui che l'aveva colpita . Non riuscì a spiegarsi il perchè, ma ne era rimasta incantata, le era sembrato il più bello che avesse mai visto."Quanto vorrei vederlo sempre quel sorriso!!" si ritrovò a pensare,arrossendo. E arrossì ancora di più pensando a quel piccolo bacio che gli aveva dato sulla soglia di casa, era successo tutto in un attimo, lo aveva guardato e non aveva resistito a ringraziarlo in quel modo per la dolcezza che le aveva dimostrato. Era stato un bacio fugace, un piccolo bacio rubato in cui però si celava qualcosa di più grande e profondo, anche se Ninfadora non riusciva pienamente a comprendere che cosa. L'unica spiegazione che la vocina le suggeriva non le sembrava possibile. Si era sempre ripetuta che l'amore a prima vista non esiste: mentre le sue coetanee fantasticavano sul  "principe azzurro" che un giorno sarebbe arrivato e di cui si sarebbero innamorate al primo sguardo, lei era sempre rimasta con i piedi  per terra, ritenendo che la realtà era molto diversa dai sogni e quindi tanto valeva essere realisti. Bisognava conoscerla una persona prima di innamorarsene, come si poteva provare amore vero e sincero per qualcuno che non conoscevamo? Per questo non si era mai innamorata, qualcuno le era piaciuto ma ogni volta che conosceva bene un ragazzo lo trovava sempre incompatibile con il suo carattere oppure troppo immaturo. Di questo ne era sempre stata convinta... o almeno lo era fino a quell'incontro. Adesso, infatti, mille dubbi le affollavano la mente. Che cosa era quella sensazione che aveva provato quando gli aveva stretto la mano? Perchè il ricordo dei suoi occhi che la guardavano dolci la faceva arrossire? E perchè, poi, il suo cuore batteva all'impazzata, ricordando che Remus le aveva detto che era bella? Non si era mai sentita così per qualcuno prima di allora, il solo pensarlo le riempiva il cuore di una felicità che non avrebbe saputo descrivere. Si sentiva bene e più pensava a lui, più avrebbe voluto che Remus fosse lì accanto a lei e l'abbracciasse...Si raggomitolò ancora di più e un sorriso si allargò sul suo viso." E se mi fossi innamorata?" si chiese, rimanendo stupita da quel pensiero che lei stessa aveva formulato. Si alzò dal letto e si diresse verso il piccolo bagno che si trovava sul lato destro della stanza. Accese la luce e osservò il suo volto riflesso nello specchio. Si trovò diversa, vide una luce nuova nei suoi occhi e si vide davvero bella. Sorrise a quella sua nuova immagine. "Esiste allora l'amore a prima vista?" si chiese di nuovo. "Certo che esiste! e finalmente te ne sei accorta..."le rispose la "vocina" in tono impertinente. Che il principe azzurro fosse arrivato anche per lei? Poteva celarsi sotto le sembianze di un uomo più grande di lei, conosciuto di fretta al bar?
"Sì" si rispose mentalmente.
"O mio Dio!mi sono INNAMORATA!!". Ninfadora rimase ancora una volta sopresa dai suoi pensieri che le parevano così strani, ma dovette ammettere che ciò che aveva pensato corrispondeva alla realtà. Si era davvero innamorata, non c'era alta spiegazione. Felice come non mai uscì dal bagno, si cambiò con un colpo di bacchetta e, accoccolata sotto le coperte, si addormentò sussurando "Ti amo, Remus", prima che il sonno la portasse via con sè.
         


Dopo quella sera  lei lo perse di vista
disperata lo aspetta ogni sera al "Sassofono Blu"



Nei giorni a venire Ninfadora si sentì travolta da quel sentimento così nuovo e semplicemente meraviglioso che all'improvviso era nato in lei. I suoi genitori non riuscivano a capire che cosa le fosse successo, non avevano mai visto la propria figlia  così felice e ancora più sbadata di prima,qualsiasi cosa prendesse in mano finiva per terra in frantumi. Lei non ci faceva neanche caso, presa dalla miriadde di sensazioni che sentiva dentro di sè; aspettava con impazienza la sera per recarsi al "Sassofono blu" e rimaneva lì sperando di vederlo varcare la soglia del locale.
Ma Remus non si vide nè quella settimana nè nelle 2 successive. La felicità che aveva provato fino ad allora iniziò ad affievolirsi, lasciando il posto a mille dubbi e una sensazione di tristezza che la rendeva nervosa e scontrosa. Anche la sua capacità di mutare aspetto iniziò a risentire di questa tristezza, tanto che nei giorni a seguire i suoi capelli erano perennemente neri e lunghi fino alla vita. " Ti stanno molto bene così!"- le aveva detto Will, peccato che non sapesse il motivo di quella sua acconciatura. Ormai aveva perso le speranze di poter riveder quel sorriso che le piaceva tanto, e tornava a casa sempre più presto la sera, frustrata per aver aspettato inutilmente.



una notte da lupi lei stava piangendo
quella notte il telefono strillo' come un gallo
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando lui


Una sera Ninfadora era seduta ad una tavolo del "Sassofono blu" vicino alla vetrina, la testa appoggiata al vetro e lo sguardo perso che guardava fuori. All'esterno, le case intorno al locale erano spazzate da un vento gelido e un forte acquazzone continua a riversare grandi quantità d'acqua, seguite ad intervalli regolari da scie di luce che illuminavano il cielo scuro come i suoi capelli. Ninfadora pensò che il tempo riflettesse in pieno il suo stato d'animo: triste e malinconico. Si chiedeva che cosa servisse continuare a venire tutte le sera per poi tornare incavolata nera a rinchiudersi in camera. "Sei proprio una stupida!"-continuava a ripetersi. Come aveva potuto ingannarsi in quel modo, credere davvero che Remus sarebbe tornata apposta per vedere lei? In fondo non la conosceva neanche...Era  stata davvero sciocca a pensare di averlo colpito! E quel bacio poi...adesso si vergognava per averglielo dato e si chiedeva se non era proprio per quel suo gesto che lui non fosse più venuto. Calde lacrime incominciarono a scendere sulle sue guance, senza che lei potesse fare niente per evitarlo. "Ma perchè fa così male?"- si chiese, voltando il viso per nascondere le lacrime. Will, che la osservava da lontano, le si avvicinò e le tese un fazzolleto.
-Che cosa ti succede, Tonks? Problemi a casa?-le chiese dolcemente.
Ninfadora dovette guardarlo e accettare il fazzoletto, anche se avrebbe preferito che lui non la vedesse così.
-Non è niente, Will. Grazie- gli rispose, ma la voce le tremava. Si asciugò gli occhi, ma invece che smettere, si ritrovò a piangere ancora di più. Will la guardava preoccupato: non l'aveva mai vista così triste.
-Ti va di parlarne?- le chiese, ma sapeva già la sua risposta. La conosceva troppo bene ormai.
-No, Will...davvero sto bene, adesso passa. Grazie zietto!- rispose lei, accennando un piccolo sorriso. Will decise che era inutile insistere e dopo averle appoggiato in modo affettuoso una mano sulla testa, ritornò dietro al bancone.
" Magnifico, ora mi metto pure a piangere in pubblico!! E faccio preoccupare anche Will! Sono una stupida innamorata senza speranza!" si disse, e a quel pensiero le lacrime ricominciarono a rigarle il viso. Le scacciò via con rabbia e decise che forse era meglio andarsene. Mentre si alzava, squillò il telefono e Will andò a rispondere.
-Pronto?Ma senti chi si fa vivo...come? Sì è qui,perchè?...va bene glielo dirò...a presto.- Will posò la cornetta e un po' perplesso guardò Ninfadora, che intanto gli si stava avvicinando per pagare.
-Ciao Will io vado ci ved- -Aspetta, Tonks, guarda che la telefonata riguardava te..-la interruppe l'oste.
Ninfadora, che stava già camminando verso la porta, si fermò di colpo e si voltò a guardarlo curiosa. "Cavolo, possibile che mamma abbia affrontato il telefono babbano? E perchè poi?" si chiese tra se e se.
-Chi era zio?-
Will la guardò per un attimo.-Era Remus. Ha detto che ti sta aspettando davanti casa-
Fu come se all'improvviso si fosse ritrovata sotto l'acquazzone che imperversava all'esterno.Rimase lì, ferma, mentre il cuore incominciò a batterle all'impazzata. Non era possibile, doveva sicuaramente aver capito male...
-Che cosa?-chiese, la voce che le tremava leggermente.
Will la fissò di nuovo: allora aveva ragione, tra quei due era successo qualcosa quella sera di tre settimane fa.
-Ho detto che era Remus, mi ha chiesto di dirti che vuole parlarti e che in questo momento si trova davanti casa tua-
Allora aveva capito bene, Remus, la stava davvero aspettando! Non l'aveva dmenticata, era tornato, era venuto per vederla!!!
-Grazie zietto!- disse, salutando in fretta Will e correndo fuori dal locale.
La pioggia continuava a cadere forte, tanto che nel giro di poco tempo si ritrovò con i capelli e i vestiti completamente zuppi. Ma non le importava, il freddo della notte era niente, i tuoni della notte erano solo un sottofondo lontano, l'unica cosa che contava era lui che l'aspettava. Ninfadora incominciò a correre, ridendo felice, con il cuore pieno d'amore. Le ultime settimane passate ad aspettare invano,le lacrime versate, la rabbia e la vergogna per la sua ingenuità...tutto era sparito all'improvviso, cancellato da quella telefonata. Continuò a correre, con l'acqua che le frustava il viso, fino a quando arrivò a pochi passi dal portone di casa. E lì lo vide: seduto su un muretto basso, la schiena appoggiata al cancello, con un mantello da viaggio a proteggerlo dal freddo e dalla pioggia, e  il viso rivolto a guardare il quarto di luna coperto dalle nuvole nel cielo scuro
.        

Sembra un angelo caduto dal cielo
quando si incontrano toccarsi e' proprio uno shock
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando forte

Ninfadora non seppe trattenersi e gli corse incontro. Remus, appena la sentì arrivare, si alzò e non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bella anche così, con i capelli lunghi e neri appiccicati al viso per la pioggia e i vestiti zuppi d'acqua. Lei gli si avvicinò correndo, cercò di fermarsi ma il suolo bagnato la fece scivolare e sarebbe caduta se lui non l'avesse sorretta con le sue braccia.
-Mi-mi-mi dispiace- balbettò lei, la voce spezzata per la corsa e per il freddo. Si rese conto di tremare tutta. Remus, che continua a sorreggerla, si accorse del suo tremore e per cercare di scaldarla la avvicinò a se, coprendola con il mantello. Ninfadora rimase spiazzata da quel gesto e non seppe cosa fare: rimase lì, ferma, lasciando che il calore del corpo di Remus la riscaldasse. In poco tempo, i brividi di freddo sparirono, e un calore invase le sue membra. Si sentiva davvero bene, avrebbe voluto rimanere lì così per sempre, sentiva che era tutto perfetto così..
-Va meglio adesso?- chiese Remus, stringendola ancora di più e accarezzandole i capelli. Ninfadora sentì piccoli brividi lungo la schiena, ma sapeva che non erano brividi di freddo, acnhe se la pioggia continuava a cadere. Chiuse gli occhi e un sorriso si allargò sul suo viso: poteva forse desiderare qualcosa di più bello?
-Mi dispiace non essere riuscito a venire prima. Avrai pensato che non volevo vederti. Ma lo sai anche tu, noi maghi siamo sempre indaffarati!-le disse, sorridendole, sempre continuando a toccarle i capelli. Ninfadora si staccò un attimo per poterlo guardare meglio negli ochhi: quindi anche lui era un mago!! Ma come aveva capito che anche lei lo era?
Remus sembrò capire dal suo sguardo stupito e curioso che cosa si stava chiedendo, così si affrettò a rispondere: -Ti stai chiedendo come ho fatto a capire che sei una strega? Beh, ai pochi babbani con cui ho avuto a che fare difficilmente cambia il colore e la lunghezza dei capelli all'improvviso!-. Ninfadora non sembrò capire subito: cosa centravano i suoi capelli adesso?! Poi però un lampo di comprensione le attraversò gli occhi e, toccandosi i capelli, scoprì ch erano diventati corti fino alle spalle e avevano anche cambiato colore: erano ROSA!! Ninfadora si sentì avvampare per la vergonga e imprecò mentalmente contro quel suo potere.
- Non volevo lo scoprissi così...mi dispiace!- gli disse, tenendo gli occhi bassi, senza osare vedere la sua reazione. Remus, ancora una volta, fece una cosa che non si sarebbe mai aspettata: le prese il viso tra le mani e glielo sollevò, in modo da essere occhi negli occhi con lei:- Non devi giustificarti, è una cosa che fa parte di te e quindi non devi vergognartene. A me piace, questo colore ti sta propio bene. Sei bellisima, Ninfadora.- le disse, gli occhi incatenati a quelli di lei che a quelle parole si inumidirono emozionati.
-Lo so che non ci conosciamo, ma dal momento che ti ho vista il tuo ricordo ha affollato la mia mente. Quando mi hai dato quel piccolo bacio poi...ho provato una cosa che non riesco ancora a capire che cosa sia, però so che ho voglia di scoprire tutto di te e voglio vederti sorridere sempre. Credi che questo sia possibile, Ninfadora?-le chiese, guardandola con sguardo serio, in cui lei avrebbe giurato di vedere anche un po' di preoccupazione per la sua risposta. Ninfadora non dovette neanche pensarci:- Si, Remus.- gli sussurrò.
Lui le sorrise e l'attirò di nuovo a sè: avrebbe voluto baciarla, ma ancora timoroso si accontentò di abbracciarla. Ninfadora ricambiò l'abbraccio, sentendosi felice come mai lo era stata in tutta la sua vita. E per la prima volta in vita sua, sperò che il suo "principe azzurro" non uscisse mai dalla sua favola.   

Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato

Spero vi sia piaciuto! Mi lasciate una recensione?? grazie ancora e di nuovo Auguri!!
  
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