Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Emmedoppiaw    10/06/2013    30 recensioni
Larry Stylinson; Louis Version;
Non aggiungo altro.
-
#Desclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.
-
#Avvertenze: Se sei omofobo/a o il pairing non è di tuo gradimento sei pregato di NON aprire questo contenuto.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dedico questo scritto alla Sary, la mia manager d'eccellenza. (?)
Dedico questo scritto ad Oves, una mia cara e importante amica che sta attraversando un brutto periodo.. Ti sono vicino!

Ringrazio il gruppo "Larry Stylinson is the way." e  il gruppo «my real first crush was Louis Tomlinson.»

Per quanto Harry si stesse dimenando non avrei mollato la presa.
«Loueh, dannazione, mettimi subito giù!»
Aveva ripetuto quella frase almeno un centinaio di volte, ne ero sicuro.
«Un altro po’ di pazienza, siamo quasi arrivati.»
Era abbastanza divertente come situazione, soprattutto perché il mio ragazzo era convinto che, essendo io il più basso, non sarei mai riuscito a prenderlo sulla spalla come un sacco di patate!
«Tutto questo è un grande, grandissimo errore! I management si arrabbieranno!»
Quanto poteva essere pauroso?
Sarei stato capace di rischiare il tutto per tutto.
«Siamo arrivati, ansia
Un verso di disapprovazione accompagnato da un «Come, scusa?» uscì dalle sue labbra.
«Entra dentro, Styles.»
Il suo sguardo mi trasmetteva confusione, tantissima confusione.
L’avevo portato in un ripostiglio, mi sembrava ovvio vederlo confuso o stranito.
«Non ho trovato posto migliore, scusami Haz.»
Ancora non aveva capito.
Quanto poteva essere stupido?
«Harry Milward Edward Styles, sveglia! Ti ho portato qui per trascorrere un po’ di tempo insieme, non per vedere le tue facce da stupido!»
Solo allora i suoi occhi iniziarono a brillare di luce propria in quella coltre buia.
Sbattere al muro una persona e baciarla con foga?
L’aveva fatto bene!
Solitamente non faceva mai cose del genere, ma quando proprio doveva..
Dio solo sapeva quanto mi eccitava!
Mi strinse così forte le natiche che se non era per la sua lingua in gola avrei urlato come una checca in preda ad una crisi di pazzia: Insomma, isterica.
Era il momento di ribaltare le situazioni, era il momento di farlo soffrire!
«Davvero pensavi che ti saresti divertito da solo?»
Risi fragorosamente.
Dopo avergli sussurrato all’orecchio «Mio piccolo e ingenuo Harreh.» mi avventai sul suo collo.
Prima una scia di baci umidi, schioccanti, poi una tortura per ogni centimetro di pelle:
Morsi, succhiotti.
Harry gemeva, gemeva forte, gemeva in preda all’eccitazione.
Sentivo il suo membro scontrarsi con il mio nonostante gli indumenti che indossavamo.
E nel pronunciare «Giocherò ancora un po’ con te, mio caro.» gli abbassai i jeans, gli slip.
Immediatamente s’irrigidì, aveva capito che cos’avevo intenzione di fare.
Gli posai un ultimo casto e innocente bacio sulle labbra, cercavo di tranquillizzarlo.
Piano, iniziai a muovere la mano.
Quella volta sarei stato più cattivo, l’avrei fatto impazzire.
Lento, mi abbassai.
Mentre la prima mano era impegnata ad andare su e giù, l’altra prese a stuzzicare i testicoli.
Il riccio incominciò a respirare pesantemente.
«Pronto a patire le pene dell’inferno, amore mio?»
Prima passai la lingua sulle labbra per inumidirle, segno che stavo per cominciare, poi passai al suo dono fatto da madre natura!
Era stato davvero gentile con lui.
Iniziai a leccare la base fino a proseguire ai piani alti.
Mi divertivo da matti a stuzzicarlo, a provocarlo, soprattutto quando poi guardavo il suo viso mentr’ero all’opera: Estasiato e con qualche ciuffetto ribelle attaccato alla fronte per il sudore.
Improvvisamente, però, tutto quello finì: La luce invase la stanza.
«Voi due, immediatamente nell’ufficio del direttore!»
Il management ci aveva colto in flagrante: Di bene in meglio!
           
Harry non stava fermo un attimo, in attesa del capo management.
«Io te l’avevo detto, Louis!» Incominciò a gridare.
«E adesso? Dannazione, abbiamo fatto uno sbaglio grande quanto una casa!» Continuò.
Nei suoi occhi si poteva leggere ansia, terrore, mentre nei miei solo una voglia assurda di prendere a schiaffi quel vecchio obeso.
Veloce, mi alzai e gli afferrai la testa: «La smetti di preoccuparti? Andrà tutto bene! Questa è un’ottima occasione per ribellarci, Haz! E’ un’ottima occasione per il coming out!»
Lo abbracciai forte, ero il suo ragazzo e il mio compito era di tranquillizzarlo.
«LouLou.. Io.. Le nostre fans..»
Non riusciva nemmeno a formulare una frase di senso compiuto per tutte le lacrime che stava facendo fuoriuscire dai suoi occhi e dai singhiozzi che lo turbavano.
«Come ci chiamiamo noi?»
Avevo avuto un lampo di genio!
«Non è il momento di fare lo stupido, Tommo.»
«Harry, rispondimi! Qual è il nome che ci hanno attribuito le fan?»
Non esitò a rispondere.
«Larry Stylinson, perché?»
«Per l’appunto, noi siamo i Larry Stylinson! Davvero ci faremo battere da un solo uomo che vuole ostacolare la nostra vita? Lì fuori ci sono fan su fan che ci sostengono! Ricordi le Larry Shippers? Ne abbiamo incontrate tante e non si sono mai arrese! Le mie bugie, il tuo silenzio. Questo l’hanno capito, sai? Loro ricevono insulti su insulti, sono allontanate dal fandom, ma nonostante tutto sono ancora al nostro fianco che ci supportano!»
Il nostro discorso, però, fu interrotto dall’aprirsi della porta.
Il capo management, o meglio, il creatore della Modest!Management aveva appena fatto il suo ingresso nella stanza, nel suo ufficio.
«Accomodatevi, signori.»
Ordinò con voce forte ma calma.
Il riccio prima si asciugò le lacrime, poi si sedette al mio fianco.
«Mi è stato riferito quel che avete fatto poco fa nella stanza qui vicino, miei cari. Devo ricordarvi, ancora una volta, il vostro contratto?»
Sapevo che avrebbe tirato in ballo quel pezzo di carta!
«Noi siamo stanchi di nasconderci, vogliamo vivere come qualunque essere umano!» Obbiettai.
«Se solo vi azzardate a infrangere ciò che è stato scritto sul regolamento la pagherete cara, Signor Tomlinson. E’ chiaro?»
Quella mi sembrava più una minaccia, se non sfida.
«Andate a prepararvi, il vostro prossimo concerto incomincerà a breve.»
Dopo aver pronunciato un «Con permesso!» detto di malavoglia, io e il minore lasciammo la stanza per recarci ai camerini dove facevamo la cambiata.
«Faranno qualcosa per separarci ancora di più, me lo sento.»
Non l’avrei permesso, mai.
«Facciamo coming out, Harry.»
Quest’ultimo sbarrò gli occhi, sorpreso.
«Sei pazzo?!»
«Sì, sono pazzo. Facciamo coming out, stasera! Riveliamoci al mondo intero, non nascondiamo più i sentimenti che proviamo l’uno per l’altro!»
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
«Io sono con te, Lou!»
Era Zayn.
«Noi siamo con te, Lou!»
Niall, Liam.
Potevo desiderare ragazzi al mio fianco migliori di loro?
«Facciamolo, ci sto.»
Un flebile sussurrò mi giunse all’orecchio.
«Come, scusa?»
Io avevo capito, ma volevo essere sicuro della sua risposta.
«Facciamolo sto benedetto coming out e togliamoci la Modest!Management dalle palle!»
Mai vista così tanta sicurezza nel ragazzo che amavo come in quel momento.
«Da quando sei diventato così poco fine, Harold?»
Ci fu una risata di gruppo, un suono meraviglioso.
«Forza One Direction, andiamo lì fuori e spacchiamo anche a questo concerto!»
 
Mancava poco alla fine, dovevamo cantare solo Kiss You e Live While We’re Young.
Guardai i ragazzi, uno a uno: Annuirono tutti.
Infine, guardai Harry: Anche lui era pronto.
«Ragazze, prima di cantare la prossima canzone voglio dedicarla a una persona importantissima soprattutto per me, oltre che per gli altri.»
Delirio totale!
Chi piangeva, chi gridava, chi sorrideva.
«Loro non sanno di noi, vero Harry? Questa canzone è per te, piccolo.»
Il diretto interessato rimase stupito, meravigliato.
Non l’avevamo informato del cambio di canzone, era una sorpresa.
Un grido di massa risuonò in tutta l’arena: «Larry, Larry, Larry!»
Le fan gridavano a più non posso.
La canzone cominciò, cantammo in quattro:
La persona alla quale era stata dedicata la canzone non doveva farlo.
Finalmente arrivò il pezzo tanto atteso, le luci si abbassarono.
«People say we shouldn’t be together we’re too young to know about forever, but I say, they don’t know. What they’re talk, talk, talking about cause this love is only getting stronger so I don’t wanna wait any longer. I just wanna tell the world that YOU’RE MINE BOY!»
Dopodiché la canzone continuò fino alla fine, senza interruzioni;
Solo un ultimo cambio: Il pezzo cantato in precedenza fu rifatto anche alla fine.
Mi avvicinai al più piccolo, gli presi la mano e lo trascinai in mezzo al palco.
Silenzio totale.
Tutti i membri della band pronunciarono la frase: «Modest!Management, HA U CLOWN!» mentre, con passione, baciavo Harry davanti agli occhi di tutti.
La reazione?
Il miglior supporto di sempre dalla maggior parte delle fan, soprattutto dalle Larry Shippers alle quali dovevamo la nostra voglia di continuare ad andare avanti e lottare.


QUI, «Sposiamoci anche noi, Harry.. Adesso.»
QUI
«Will you marry me, Harry?»

   
 
Leggi le 30 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Emmedoppiaw