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Autore: wyoming    10/06/2013    0 recensioni
Pam, quindici anni, una ragazzina qualunque che ha deciso di alienarsi dal mondo in cui vive e di odiare tutti.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta c'era un fiume, nella gravina. E c'erano persino i cervi che saltellavano qua e là. Le persone abitavano nelle grotte, e nelle cripte i bizantini ci affrescavano le icone sacre.
Poi hanno prosciugato il fiume, ammazzato tutti gli animali e costruito le abitazioni altrove.
Cioè, oltre il danno pure la beffa: non solo hanno distrutto tutto, se ne sono pure andati da un'altra parte.

E poi questa gente non è da odiare.
E poi quella strana sono io.

Con la macchina fotografica al collo, Pam si accinge ad arrampicarsi su un enorme masso, rischiando più di una volta di scivolare. Infine riesce a mettere le gambe a cavallo della roccia e, appoggiando le mani su di essa, guarda davanti a sè.

Verde natura. Odore di fogliame. È la primavera. Tutto questo ogni giorno sotto gli occhi di tutti, in senso letterale, perchè sopra tutto questo c'è un ponte che collega le due parti della città, e nessuno lo vede. Più cose si possiedono, meno valore si conferisce ad esse. È proprio vero.

E questa città di stupidi nè è la prova.

Apparenza e mediocrità quì sono all'ordine del giorno. Ecco perchè me ne andrò, appena finirò di sbrigare le mie ultime cose. Poi metterò tutto in una scatola e prenderò un treno per chissà dove.
Lascerò tutti. Anche Freddie.
...A meno che Freddie non voglia venire con me. Ma non lo farà, non è abbastanza forte, non lo è mai stato.

Occhio al mirino: scatto.

E ora vediamo un po' come scendere senza fare casini.

Pam ripone la macchina nello zaino e cerca di scendere giù dal masso. Scivola e cade sulle ginocchia. Le ginocchia e il tessuto dei jeans sono intatti, tuttavia questi sono imbrattati di terra. Si rimette in piedi e continua a camminare.

Non sono io che sono assolutista. È questo posto che è abitato da gente problematica. Superficiale. Ignorante. Fiera di esserlo.
Io invece no, non sono come tutti loro. Sarà che i miei mi hanno adottata, bho, non lo so.
Chissà se esiste qualcun altro nel mondo, che la pensa un po' come me. Sicuramente sì, fuori da questa provincia sì. Questo è il posto peggiore del mondo e nessuno mi capisce.
Non faccio la vittima, è questo posto che fa schifo. E tutti ti giudicano e ti emarginano, se sei un po' diverso.
La verità è che i diversi sono loro, sono loro le persone strane, che seguono idoli e valori strani, tutti quanti. Sono loro quelli da giudicare e da emarginare.
Ma come è per tutte le cose, la maggioranza vince.
E l'unico modo per sopravvivere è lasciare stare tutto e tutti: gli ignoranti bisogna saperli ignorare.

-

Scalando quest'altura dovrei riuscire a raggiungere l'entrata della grotta del Pastore. È abbastanza alto come punto: rischierei di fare delle belle foto.
Ci sono delle scale costruite nella roccia, dopodichè devo girare l'angolo e arrampicarmi. Il gioco è fatto.
Quanti fossili di conchiglie...
Mi fermo un attimo su questo gradino, scatto qualche foto.

Una goccia d'acqua bagna il naso di Pam.

Cazzo.

Alza lo sguardo al cielo.

Menomale che stamattina c'era un sole fantastico-- Ehi, ora diluvia sul serio qua.
Non posso mollare proprio ora, ci sono quasi.

Frettolosamente continua a percorrere la scalinata.
Con l'olympus in mano cerca di stare il più possibile attaccata alla parete rocciosa.
Inciampa su un gradino, cade sulla mano sinistra.
Infila l'olympus nella manica destra del maglione e gattona sulle nocche delle mani, svolta l'angolo e giunge presso l'entrata.
Per un pelo.

Che paura.
Non piangere Pam, ferma idiota.
Non è successo nulla.
Ora ti prenderai soltanto un'infezione sul palmo della mano, tranquilla.
La macchina ora la mettiamo nello zaino... Bagnato. Ma le cose dentro sono asciutte, grazie a Dio, quel tipo così lontano lontano lontano.
Facciamo una benda improvvisata col fazzoletto e non è successo nulla.

Ora me ne sto qua, dentro la grotta del Pastore, fin quando non finisce.
Sì, la grotta del Pastore: si chiama così perchè circa nel basso Medioevo, credo, una pecorella, allontanatasi dal gregge, andò a ficcarsi qui dentro. Quando il suo pastore andò a ripescarla, vide che c'era un affresco del Tardoantico di Gesù versione Pastore.

È molto carina come storia da raccontare ai bambini del paese. Intanto questa cripta è abbandonata a sè e nessuno la valorizza. Tipico.

E fin quando questa pioggia non finisce, io esploro un po'.
  
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