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Autore: blacknroll    10/06/2013    5 recensioni
"Gli inglesi dicono "fall in love" e credo non esista termine più adatto. Fall, cadere. Quando ti innamori non è semplice, ti ribalti, non ti addormenti senza pensare a lei. Quando ti innamori passi le giornate a sperare di sentirla. Quando ami faresti pazzie, davvero. Amore è cadere. E' cadere e sperare che ci sia qualcuno li a prenderti. E' una strana consapevolezza quella dell'essere innamorati. Ti colpisce in un giorno qualunque, forse senza un apparente motivo. Ed è strano. Come quando,all'improvviso, ascoltando una canzone in un'altra lingua ti rendi conto di capirne le parole."
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Tre
From the moment I meet you, everything changed


Abby_s © 2013
I One Direction (Louis Tomlinson, Liam Payne, Zayn Malik, Harry Styles e Niall Horan) sono una delle pop band internazionali più conosciute.
L’autrice di questa fanfiction non intrattiene con i citati artisti alcuna relazione di tipo economico-collaborativo.
Questo racconto descrive eventi di pura fantasia, destinati all’intrattenimento di altri fan e non persegue alcun intento diffamatorio (né pretende di dare informazioni veritiere sulle persone di cui tratta) o finalità lucrativa. L’intreccio qui descritto rappresenta, invece, copyright dell’autrice (Abby_s).



 
“Today I don’t feel like doing anything I just lie in my bed”
 
Sentivo la sveglia che continuava a suonare ininterrottamente da circa 10 minuti, ma non avevo il coraggio di spegnerla, infondo lo stava dicendo lei che non dovevo fare niente e stare a letto pft. Purtroppo per me, avevo un appuntamento con Mag alle 10, e se fossi arrivata ancora una volta tardi mi avrebbe di sicuro ucciso, perciò fui costretta ad alzarmi, maledetta Mag. Infilai le pantofole e scesi le scale con la stessa velocità di un bradipo zoppo. Arrivata in cucina, vidi mio fratello appoggiato al muro in giardino cercando di risultare attraente, con scarsi, se non scarsissimi risultati, non potei far a meno quindi di affacciarmi e gettargli un bicchiere d’acqua in testa.
“Ed ecco a voi mister maglietta bagnata” cominciai a ridere, avevo bagnato il suo sacro ciuffo che ora ricadeva sulla sua fronte, come un militare caduto. Zayn arrivò in cucina con un volto infuriato
“Abby ma sei impazzita?! Guarda cosa hai fatto al mio povero ciuffo! Me la pagherai  brutta babbuina!”così cominciò a prendermi a cuscinate ovunque, usando il cuscino della poltrona appoggiata al tavolo della cucina.
“Basta, basta, chiedo umilmente perdono!” dissi tra una risata e l’altra, Zayn si alzò e disse “La corte è stata clemente”
Scoppiai a ridere, e mi abbandonai sul divano, Zayn si sedette affianco a me, e stancamente poggiai la testa sulla sua spalla.
Ad un tratto suonò il suo telefono, e svogliatamente rispose “Okay, me ne occupo io. Si, non preoccuparti. Okay. Vabene. Vuoi attaccare diamine?! Ciao.”
“Chi era?” dissi curiosamente.
“Nialler, stiamo organizzando una festa di benvenuto per suo cugino, e io devo occuparmi come al solito degli inviti. A proposito, tu ci sei giusto?” fece lui, con fare annoiato.
“ Io che manco ad una festa?! Certo che ci sono fratellino. Avviso Mag e Liam?”
Al solo nominarla, gli occhi di mio fratello cominciarono ad illuminarsi. Era proprio cotto!
“Nono” fece subito lui “ Ci penso io”
“ Love is in the air tonight” cominciai a canticchiare, e lui mi guardò sconvolto.
“Io non sono innamorato di Mag, semplicemente sono io che mi occupo degli inviti e quindi voglio essere io ad invitarla.” disse con fare soddisfatto.
“Mettiamola così, avevi paura che dicendoglielo io, avrebbe potuto rifiutare, e quindi vuoi farlo tu per evitare che questo succeda” Ed Abby segna ragazziii,colpito e affondato.
“Ma fammi il piacere. Se non fosse venuta lei sarei stato con un’altra ragazza” cominciò a sbadigliare. Voleva mentire e non sapeva neanche farlo, che lurido uomo-scimmia!
“Infatti, proprio quello che stai facendo da una settimana a questa parte, quando l’unica ragazza a girare per la casa sono io” Zayn mi guardò con fare sconfitto, e io me ne andai sorridendo, non lo avrebbe mai ammesso ma glielo leggevo negli occhi. Abby vince ragazzi!
 
 
“E poi mi ha detto ‘allora passo da te alle sette?’ Abby ti rendi conto andrò ad una festa con Zayn Malik!!”
Stavamo girando per i negozi alla ricerca di qualcosa per la festa, ed era circa la centomilionesima volta che mi ripeteva la loro telefonata.
“Lo so Mag lo so, c’ero anche io a casa, quando ti ha telefonata. Adesso vogliamo entrare qui? Ho visto un vestito che ti starebbe d’incanto” m’incantai a guardare la vetrina, forse questo era il posto giusto per trovare il vestito. Avrei tanto voluto vedere quel cugino di cui tutti parlavano da giorni, da come lo descrivevano sembrava tanto un modello della ‘Armani’, scommetto che alla fine non sarebbe stato tutto questo granché considerato che non aveva neanche una grande fama a Doncaster, dove per un’anno abbiamo frequentato la stessa scuola pft.
“Abby risvegliati dal coma. La commessa ci sta guardando storto da un quarto d’ora” disse la bionda con fare tragico.
Entrammo e mentre girovagavo tra i reparti, alla ricerca di un vestito adatto una voce maschile mi porse un vestito “Prova questo, ti starebbe d’incanto”
Mi girai per ringraziare il commesso, e mi ritrovai faccia a faccia con il deficiente che l’altro giorno mi aveva dato della cogliona. Ma che cazz..?
“ Ancora tu?!” dissi con voce stridula. Possibile che il solo guardare i suoi occhi mi facesse questo effetto?! Guardandoli meglio non erano dei semplici occhi color ghiaccio, avevano quelle striature verdi, che li facevano apparire ancora più magnetici. Erano quel genere di occhi, che non ti permettevano di leggere nell’anima, ma che costruivano una barriera di frammenti di ghiaccio, che nessuno aveva mai avuto il coraggio di attraversare. La stessa barriera che vedevo riflessa nei miei occhi. I suoi erano occhi distanti, distrutti. Occhi che non hanno più le lacrime per piangere, occhi che un attimo prima ti urlano di andartene, e un attimo dopo ti pregano di restare. Occhi che nessuno sarebbe mai riuscito a capire, perché nessuno avrebbe mai avuto più il coraggio di farlo.
“ Volevo chiederti scusa per l’altro giorno, sai, stavo cercando la casa di un mio amico, ed ero anche molto stanco” lessi della sincerità nelle sue parole, quindi riuscì a trattenere tutti gli insulti che minacciavano di uscire, e risposi con un semplice ‘grazie’.
“Comunque piacere Louis” mi disse porgendomi la mano
“ Abby” risposi stringendola ma fui costretta a salutarlo perché Mag tutta infuriata mi stava chiamando da circa mezz’ora. Lui mi rispose con un ‘ci vediamo in giro’ e tutto ritornò vuoto come prima.
“ Ma lui non era il ragazzo dell’altro giorno?” chiese Mag con aria curiosa.
“ Si” risposi io seccata. Perché Mag alle volte mi sembrava così invadente? Lasciai perdere, e mi accorsi che avevo ancora il vestito che Louis mi aveva consigliato in mano. Entrai in camerino e lo misurai, era stupendo, ma di sicuro sarebbe costato troppo, così mi apprestai a rimetterlo al suo posto con aria desolata.
 
La commessa mi vide e disse “ Ma cosa fa?”
“ Come scusi?” la guardai con aria interrogativa.
“ Quel ragazzo è appena uscito, dicendo che di sicuro lo avrebbe preso  e quindi lo ha già pagato, mi aveva pregato di non dirle nulla, inventando qualche scusa come saldi e cose varie, ma se lei lo rimette a posto, la sua sorpresa sarebbe svanita, non le sembra brutto?”
Sarebbero questi i momenti adatti da fotografare, la commessa che mi guardava con aria sognante, e io che rispondevo con una faccia pienamente sconvolta. Annuii distrattamente e mi avvicinai alla cassa, perché lo aveva fatto? Cercai di non far capire nulla a Mag, non per qualcosa, era la mia migliore amica, e l’unica che non mi aveva mai abbandonato. Ma mi dava fastidio che ricominciasse a pensare che fosse di nuovo tutto come prima, che la vecchia Abby fosse ritornata, perché  non avevo per niente voglia di ricominciare da capo.
 Stavo bene così,niente amore, nessun rapporto, qualche storiella ogni tanto alle feste, ma niente di più, e per nessuna ragione qualcosa sarebbe cambiato.
 
 
Okay, sono un coglione, ma non ho resistito.
Come potevo? Era così bella, non sembrava neanche la stessa ragazza che mi aveva risposto tutta infuriata il primo giorno, quel velo di freddezza era quasi del tutto scomparso, e mi sono sentito terribilmente in colpa per come l’avevo trattata. Normalmente la cosa non mi avrebbe sfiorato minimamente, le sarei benissimo passato davanti senza importarmene, ma con lei non ci riuscivo.
È stato solo un attimo, in cui i suoi pozzi ambrati si erano scontrati con i miei azzurri, e in quell’attimo ho sentito tutte le barriere che per anni avevo costruito frantumarsi sotto il suo sguardo. La sentivo così terribilmente uguale a me, l’unica persona che nonostante tutto non vedevo causa delle mie sofferenze.
Basta Louis devi smetterla, è la copia di Meredith e ti farà soffrire, dimenticala.
 Ma come potevo? Come fai a dimenticarti di una persona che ti entra da subito dentro l’anima?
Sapevo che se avessi continuato, sarebbe ricominciato tutto da capo e l’avrei persa come ho fatto con Meredith, mi ero ripromesso di venire qui e di dimenticarla, e soprattutto di non innamorarmi, ma tutto ciò era stato impossibile da quando Abby era entrata come un uragano nella mia vita, sapevo che la maggior parte dell’interesse fosse legato alla sua somiglianza con Meredith perché è così che ci si comporta quando perdi qualcuno. Senti dentro di te la stessa sensazione che si prova quando non c’è più la nutella, o quando il film che avevi programmato di vedere non c’è più, ti senti vuoto, perso, senza via d’uscita. E allora si che diventi pazzo, provi a fare di tutto pur di ritrovarla, la cerchi negli oggetti che le appartenevano, nelle persone, nelle vecchie fotografie insieme. Ma è quando realizzi che non potrà mai ritornare tutto come prima che ricominci a formare le barriere, cerchi di farti colmare dal vuoto, nella certezza che niente potrà essere come lei.
Ma ecco, che come un angelo piovuto dal cielo, ti ritrovi la sua perfetta reincarnazione davanti agli occhi, stesso sorriso felice, stesse fossette ai lati della bocca, stesso carattere vivace. Allora ti credi pazzo, pensi che sia un illusione, che sia la tua mente malata a prenderti in giro, ma quando la vedi li davanti a te, senti l’impulso di abbracciarla, di stringerla a te, pensi che sia ritornata, che abbia capito che sei tu l’uomo giusto, ma è solo una delle tante persone che le somigliano. Ma finalmente questa persona ha qualcosa in più, qualcosa che ti attrae più di delle altre, ti da sicurezza, ti dice ‘ehy, sono qui, ho sopportato le tue stesse delusioni, ho sofferto quanto te, ma ora che ti ho trovato, possiamo sostenerci a vicenda. Spezza le mie barriere, e io farò sciogliere le tue’ allora ti butti a capofitto, sai che dopo ci sarà lo schianto, e che quindi ti farai male, ma non ci pensi e vai avanti. Ed è esattamente così che mi sono sentito quando l’ho vista per la prima volta, e per niente al mondo me la sarei fatta scappare.
 
“Ehy Lou, sono Niall, hai finito con la doccia?”
“Si, certo scusami”
Uscì dal bagno, abbandonando l’unico posto in cui riaffioravano tutti i dubbi esistenziali, e dirigendomi verso la camera degli ospiti, che Niall mi aveva gentilmente prestato. Aprì la valigia e cercai qualcosa di adatto per la serata, un pantalone rosso, una camicia blu con delle bretelle sarebbero andate più che bene, bastavano solo quelle perché una mandria di ragazze cadessero ai tuoi piedi. Feci il mio solito risvolto ai pantaloni e scesi in cucina, chissà se ci sarebbe stata anche Abby alla festa..Basta pensare a lei Lou!
 
“Zaaaaaaayn brutto deficiente, esci immediatamente dalla doccia, prima che cominci a prenderti a calci!”
“Un attimoooo” disse lui, mentre cercava di aggiustarsi il ciuffo.
Era circa mezz’ora che cercavo di entrare in bagno, ma l’uomo-scimmia aveva sentito l’impulso di aggiustarsi i suoi dannati capelli, proprio mentre io avevo deciso di fare la doccia, quindi dopo essere stata brutalmente cacciata fuori dal bagno, ero stata costretta ad aspettarlo impalata fuori alla porta. Ma adesso basta, la furia di Abby si stava scatenando, presi una rincorsa, e mentre cercavo di sfondare la porta, Zayn uscì e io caddi rovinosamente a terra.
“Sorellina, se avevi così bisogno del bagno potevi dirmelo” fece lui con un ghigno stampato sulle labbra.
“Lurido uomo-scimmia vai via prima che ti uccida con le mie stesse mani” gli ringhiai contro e lui corse via, fingendo di essere spaventato, si era appena vendicato per stamattina quel lurido grrr ora basta.
Fortunatamente dopo circa dieci minuti c’è l’avevo fatta, avevo indossato il vestito che il ragazzo mi aveva “regalato” ed ero scesa. Zayn sarebbe andato a prendere Mag, e se fossi andata con quei due avrei fatto sicuramente da palo, così avevo gentilmente chiesto a Liam di passarmi a prendere e lui come al solito aveva accettato. Adoravo il mio migliore amico, era così disponibile con tutti, peccato che fosse gay altrimenti lo avrei già sposato fuggendo con lui lontano da quel demente di mio fratello.
Sentì suonare alla porta e andai ad aprire convinta che fosse Liam, ma quando la spalancai rimasi totalmente scioccata da quello che vidi
“Louis ma tu cosa ci fai qui?!”
Era veramente stupendo, aveva lo stesso pantalone della prima volta ma questa volta al posto della maglia da marinaio disperso, aveva una camicia con delle bretelle. Mi era sempre sembrato Peter pan, il ragazzo sempre giovane, con i suoi occhi verdi e le labbra sottili e lo sguardo perennemente perso nei suoi pensieri, era semplicemente perfetto.
Mi stava fissando anche lui con fare sconvolto, come se non mi aspettasse,ma questa era casa mia cavolo!
“ Ehm.. scusa pensavo che qui ci fosse Zayn..avrò sbagliato appartamento”
C’era una punta d’imbarazzo nella sua voce, in completa contraddizione con il tono arrogante che aveva usato la prima volta, non ci feci caso cercando di nascondere le guance rosse che minacciavano di risaltare sotto i chili di phard che avevo usato
“ No hai ragione, io sono sua sorella, adesso te lo chiamo.. ehm vieni entra non stare li impalato”
Okay, dire che era una situazione imbarazzante è dire poco, avevo chiamato Zayn circa dieci minuti fa, ma lui mi aveva mandato a quel paese dicendo che per diventare perfetti ci voleva molto tempo, allora io gli avevo risposto che era totalmente inutile con lui perché aveva la stessa bellezza di un gabinetto intasato, e lui mi aveva mandato ‘gentilmente’ a quel paese, lurido uomo-scimmia al quadrato.
Finalmente dopo anni di attesa, la reginetta della festa aveva degnato noi umili plebei della sua presenza, stranamente era ancora in orario considerato il fatto che lui faceva quasi sempre tardi. Finalmente  uscimmo di casa, e mentre Zayn passava a prendere Mag io e Louis, stranamente ci ritrovammo a camminare a braccetto per le strade in attesa che facesse buio e che la festa cominciasse, Liam era stato occupato con i preparativi e mi aveva mandato un messaggio, dicendomi che non sarebbe riuscito a passare in tempo, e io avevo approfittato della presenza di Louis per non rimanere da sola.
 
Cominciammo a parlare del più e del meno, e io mi sentivo stranamente a mio agio con una persona che a stento conoscevo, mi raccontò che era il cugino di Niall, e che era venuto qui per godersi le vacanze, l’immagine del ragazzo arrogante del nostro primo incontro aveva lasciato spazio a un ragazzino vivace e simpatico, i suoi occhi da cupi e freddi avevano cominciato a sprizzare vita da tutti i pori, come se non lo facessero da anni e finalmente anche i miei cominciarono a brillare. Ci dimenticammo totalmente della festa, e ci sedemmo in spiaggia a osservare il tramonto, ancora una volta lo vedevo tremendamente uguale a me.
 



ehila pipooool,
eccomi qui a rompervi di nuovo con questa orribile fanfiction, mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate, quindi perchè non lasciate una piccola recensione *facciadacucciolo* 
okay sarò breve, scusate per il ritardo e perdonatemi per questo capitolo un pò pallosso cc don't worry il meglio deve ancora arrivare byeeeee love you all c:
  
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