“Tesoro,
dov’è Shikamaru? È tardi, ormai
dovrebbe essere
rientrato!”
”Non lo so… Vado a cercarlo! Non è da
lui fare tardi a cena!!”
Shikato uscì di casa,
sprofondando nei vicoli di
Konoha.
Dopo un’ora si
fermò rassegnato.
Non era ad allenarsi. Non era da
nessun amico. E
nessuno aveva visto nemmeno Temari, anche se qualcuno giurava di averla
vista
correre via in lacrime.
C’era un solo posto dove
quello sfaticato di
Shikamaru poteva essere in quel momento.
Infatti lo trovò
lì. Nel prato dove stava guardando
le nuvole.
Gli si avvicinò e solo
in quel momento si accorse
che Shikamaru stava piangendo.
Senza dire nulla gli si sedette
accanto. Non voleva
forzarlo a parlare.
Dopo un po’ il ragazzo
sciolse il silenzio
formatosi.
“Sono un
cretino.”
Shikato lo guardò,
interrogativo.
“E perché
figliolo?”
”Ho rovinato tutto il mio rapporto con Temari.”
Shikato lo guardò, improvvisamente serio.
“Cosa è
successo Shika?”
Dopo che il ragazzo ebbe raccontato
nel dettaglio
tutto quello che era successo nel pomeriggio, il padre lo
guardò, una sguardo
grave negli occhi.
“Hai sbagliato, sono
d’accordo. Avresti potuto
fermare Temari, o impedire ad Ino di fare… beh, di fare
quello che ha fatto! Ma
ormai è inutile piangere sul latte versato!”
”Ma non capisci papà? Io ho distrutto tutto quello
che c’era tra me e Temari!
Io la amo, la amo più della mia stessa vita, e questo mi
distrugge! Hai idea di
quello che voglia dire dover vivere con la consapevolezza che per colpa
di un
tuo errore hai rovinato quello che c’era tra te e la persona
più importante
della tua vita?”
Shikato zittì Shikamaru mettendogli una mano sulla bocca.
“So benissimo quello che
si prova. Ora zitto e
ascolta. Una volta, quando io e tua madre eravamo fidanzati, la trovai
che
baciava Kakashi. Puoi immaginare come ci rimasi male. Non volevo
più sentir
parlare di lei, la volevo cancellare dalla mia vita. E sai
perché non la volevo
più nella mia vita? Perché nonostante tutto la
amavo! La amavo nonostante
quanto mi avesse fatto soffrire, la amavo più della mia
vita, ma ero ferito,
ferito profondamente nel mio amore. Ma lei non ha desistito nonostante
la
scacciassi ogni volta che la incontravo. E alla fine mi ha raccontato
che era
stato un malinteso proprio come il tuo con Ino, e sono riuscito a
perdonarla
perché in fondo nonostante tutto quello che era successo la
amavo da morire.
Punto. Quindi, ricapitolando… Temari ti ama?”
”Credo di sì…”
”E allora se ti ama ti perdonerà! Basta che tu non
abbandoni la speranza! Devi
convincerla che la ami dal profondo del tuo cuore, che non potresti mai
vivere
senza di lei! Devi farle capire che per te Ino è solo
un’amica, che te ami solo
lei e che è stato solo un malinteso! Ma ricorda,
soprattutto… Non abbandonare
mai la speranza… Perché se non tenterai di
riconquistarla, vivrai per tutta la
vita con il dubbio di come sarebbe potuta andare. Perciò
vivi, ama, soffri e
lotta per lei con tutta la tua anima… Perché solo
così potrai vivere senza
rimpianti!”
Shikamaru annuì, convinto. Si alzò in piedi,
asciugandosi gli occhi arrossati.
“Io vado da lei
papà. Ho deciso, parto per Suna!”
Senza aspettare risposta corse via, nella notte che calava.
“Shikamaru aspetta! Suna
è dall’altra parte!”
Shikato scosse il capo. Poi rabbrividì. Un pensiero aveva
raggiunto la sua
mente.
”E ora chi glielo dice a Yoshino che Shikamaru non torna a
cena?
Ecco il secondo chappy della storia!!! Scusate il ritardo disastroso con cui aggiorno, ma l’ispirazione aveva deciso di farsi un giro!!!! Spero che questo secondo chappy sia all’altezza delle aspettative. Nel proximo giuro che compariranno i mitici fratelli di Tema e allora per Shika saranno guai seri!!! Comunque l’episodio raccontato da Shikato me lo sono inventato io, non preoccupatevi!!!! Baci8 e ciao a tutti!!!!