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Autore: Nanix    27/12/2007    5 recensioni
"Peccato solo che io odi, l’altro sesso. Ho una repulsione verso i maschi, che la cosa sorprende pure me." odio e amore, caldo freddo, bianco nero, bello brutto. Niky e Ryan
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Addio

 

Ho visto interamente la scena.
Ma ancor peggio ho sentito tutto quello che ha detto a Chris.
Spero che sia tutto uno scherzo. Eppure una parte di me vorrebbe veramente che quelle parole fossero sincere.
Vorrei che potesse essere tutto vero.

Il giorno dopo appena arrivo a scuola vado diretta da Ryan, che stà parlando con la sua Jennifer..
Che rabbia.
Resto un attimo a fissarli in disparte. Un nodo alla gola mi prende e non mi molla.
Si lo ammetto sono gelosa. Ma non voglio esserlo, non voglio essere gelosa.
Non è giusto esserlo, infondo è la sua ragazza è giusto che le parli, è giusto che stia con lei.
Io infondo cosa sono?un'amica, benche abbia detto quelle parole ieri, parole che sò false, parole però che vorrei fossero vere.
Mi sento cosi stupida in questo istante.

Jennifer mi vede, lo dice a Ryan ed insieme si mettono a ridere.
Che cavolo hanno quei due da ridere?mi infastidiscono.
La campanella suona, segno che ora di entrare in classe.
Si avvicina di più a Ryan e alzandosi lievemente in punta di piedi, gli da un bacio.
Un bacio da capogiro, un bacio che sembra durare un eternità.
Quanto vorrei essere io al posto suo.

Ryan si volta, mi fissa e senza nemmeno salutarmi entra in classe.
Non parliamo, e tanto meno scriviamo messaggi sul banco, per un volta resta pulito.
Lo guardo con la coda dell'occhio.
Non ho mai visto ragazzo più affascinante. Ormai conosco il suo viso a memoria. Riconoscerei la sua voce e la sua camminata ovunque.
Mentre cammina tiene la testa alta, ha una falcata decisa, come voler imporre la sua autorità.
Delle volte mi fa ridere, perchè nonostante sembri cosi sicuro di se infondo è una persona incerta, che continua a cercare una conferma nelle persone che lo circondano.
All'apparenza sembra una persona senza problemi, che dalla vita ha sempre ottenuto quel che voleva.
Ma io sò bene che non è assolutamente cosi, penso di conoscerlo bene.

Mi piace ogni cosa di lui, dal suo carattere, il suo modo di vestire un pò trasandato, il disordine che regna nella sua stanza.
Mi piace il suo sorriso spontaneo che nasce dal cuore, mi piacciono i suoi capelli, che scherzosamente definisco aculei di un riccio. Mi piacciono i suoi occhi in cui vedo l'immensità del cielo e la profondità dell'oceano. Quegli occhi che quando mi osservano mi fanno battere il cuore a mille.
Credo di si, questa volta è sicuramente amore...

Suona la campanella della ricreazione. Prima che esca lo fermo per un braccio.
-che c'è?-
-perchè hai detto quelle cose ieri?-
-quali cose?-
-del fatto che eri innamorato di me?-

Non risponde, mi scruta silenziosamente.

-evidentemente era la prima cosa che gli è venuta in mente.-

Non è stato lui a parlare ma la sua cara Jennifer. La odio, dal profondo del mio cuore, e ora più che mai.
-ciao amore, tutto bene?-
Ciao amore? mi sento malissimo, la testa inizia a girarmi come qualche giorno fa, ma devo restistere, non posso svenire qui difronte a loro e suscitare le loro risa.
Si volta e finalmente mi risponde.
-è come ha detto la mia piccola, non avevo altro da dire.-

Non devo far capire che queste sue parole mi feriscono, devo reagire con tutte le mie forze.
Mi alzo dalla sedia e con un coraggio che non credevo d'avere da ormai troppo tempo, lo fisso negli occhi. Non li abbassa ma nemmeno io ho intenzione di farlo.
Gli mollo una sberla in pieno viso, mi guarda stupido e sulla guancia colpita si passa la mano destra come se questo gesto alleviasse il dolore.

-stammi bene a sentire brutto deficente che non sei altro, non sò chi diavolo ti credi di essere, ma non provare mai più a mettere le mani sul ragazzo che amo.-
Non gli dò il tempo di rispondere e me ne vado, in meno di due secondi è detto un mucchio di stronzate, ma che altro potevo fare. L'orgoglio mi ha impedito di fare in altro modo.

Trattengo con difficoltà le lacrime. Sento che a poco a poco il mio cuore di stà rompendo in tanti piccoli pezzetti. Mi fa cosi male, è devastante questo amore, e io che ingenuamente pensavo che amare fosse tutto rosa e fiori. Invece no, putroppo ci sono anche le spine da dover sopportare. Forse è proprio per questo che per antonomasia il simbolo dell'amore è la rosa. Infondo non si può dire io  ho amato se prima non si ha sofferto.
Mi chiudo in bagno. Non piango però. Fisso la mia immagine nello specchio.
Vedo quello che sono diventata grazie alla sua vicinanza, grazie al suo sostegno.
Sono diventate più sicura, riesco a mostrarmi agli altri per quella che sono realmente senza aver paura di essere giudicata.
Riesco a farmi degli amici, e riesco ad amare.
Quante volte ho pronunciato questa parola?tante troppe volte nell'arco di una sola mattina.

Grazie al cielo anche oggi devo restare a scuola per via del consiglio. Credo proprio di aver fatto bene a farmi eleggere come rappresentante, almeno per oggi non dovrei vedere Ryan e l'altra andar via insieme come fanno ultimamente, mano nella mano si intende.
Vado come al solito in aula magna, e come al solito fanno un discorso che io non seguo, ormai per oggi la mia testa è altrove...

Anche l'ora del consiglio passa, con una lentezza supersonica e disordinariamente sistemo i fogli che ho usato per quest'ora.
Esco dalla scuola, percorro a testa bassa il vialetto per uscire dal cancello, e appoggiato con la schiena contro il muro mentre tiene la sigaretta quasi finita in mano, lo vedo. In tutta la sua bellezza che mi uccide.
Gli passo davanti senza dir nulla.

-ciao-
Stronzo, lo detesto.
-non mi saluti.-
-perchè dovrei?-
-per buona educazione.-
-a stare a contatto cone te sono diventata maleducata.-
-io sarei maleducato?-
-si.-
-ah, peccato che oggi sei stata tu a tirarmi una sberla.-
-lo sò e sai che ti dico?lo rifarei molto volentieri-
-perchè non lo fai?-
-perchè non voglio avvicinarmi a te, anzi ora ti saluto.-

Butta la sigaretta per terra, ormai finita da un pò. Si scosta dal muro e si avvicina perisolosamente a me.
Troppo vicino, posso sentire il suo caldo respiro sui mie capelli;alzo il viso e lo vedo fissarmi.
Vattene ti prego, sparisci per sempre dalla mia vita, sò che non ti avrò mai, sò che ormai c'è lei quindi ti prego, vattene e lasciami vivere in pace.

-forza tirami uno schiaffo. Ti credi cosi tanto forte, perchè non lo rifai?-
-ma sei forse sadico?-
-no, ma è divertente vedere i tuoi occhi pieni di odio nei mie confronti.-
-vattene, mi dai suoi nervi.-

Mi volto, non riesco a fare un passo, un solo misero passo che mi prende per il braccio obbligandomi a girarmi nuovamente verso di lui.
Basta cosi è troppo.

-smettila, lasciami in pace una volta per tutte, hai Jennifer, non infastidirmi mai più.-
Glielo urlo praticamente in faccia, col cuore che nuovamente si frantuma poco a poco.
Riesco a liberarmi dalla sua presa, e scappo. Corro mentre le lacrime trattenute fin'ora iniziano a scendere copiose dagli occhi.

-NIKY FERMAAAAA, STAI ATTENTAAAA.-

Non capisco, a cosa dovrei stare attenta?
Sento il clacson di un camion suonare. Mi stordisce.
Resto ferma in mezzo alla strada, con gli occhi sbarrati dal terrore, non riesco a muovere le gambe, sembrano incollate all'asfalto.
Il camionista cerca in ogni modo di frenare ma più di tanto non può fare.
Chiudo gli occhi, se devo morire, non voglio vedere.

Volo, si esatto mi sembra di essere in volo, strano non ho sentito nessun dolore. Dai la morte non è cosi dolorosa come pensavo.
Sento qualcuno schiaffeggiarmi il viso. Apro gli occhi.
Ryan.

-ma sei diventata scema di colpo, guarda dove vai-
-spostati-
-questo è tutto quello che sai dire?spostati?-
-si, esatto-
-nemmeno un misero grazie?devo dire che sei molto riconoscente.-
-no non ti ringrazio, piuttosto che essere salvata da te preferivo M-O-R-I-R-E.
Gli scandisco bene le ultime parole in modo che capisca chiaramente il concetto.
-grazie, mi odi cosi tanto?-
Non gli rispondo, cerco invano di liberarmi ma lui mi è sopra con tutto il peso e non ha intenzione di spostarsi. Mi dimeno un pò sperando capisca che voglio andar via, ma questo lo diverte.
Gli do dei spintoni, ma con una mano mi afferra entrambi i polsi.
Mi guarda con quelle magnifiche iridi azzurre.
-rispondi mi odi cosi tanto?-
Il suo volto è serio, mi spaventa e inizio a piangere.
Ma non voglio piangere eppure le mie lacrime scendono senza il mio consenso.
-tu non capisci vero?-
non dice nulla..

Avvicina lentamente il suo viso al mio e mi bacia.
Amore, Odio, Dolore, Gioia, Tristezza e Felicità..
Sentimenti contrastanti mi scuotono.
Possibile che io lo ami cosi tanto.
Possibile che allo stesso tempo lo detesti in questo modo?.
Mi piace il suo bacio.
Un incontro di emozione differenti.
Mi sembra di essere in un altro mondo, eppure sono ancora qui, saldamente a terra, sdraiata col ragazzo che amo che per qualche strana ragione mi bacia..

Si stacca.
Si alza e mi tende una mano per rialzarmi.
Non la prendo e mi arrangio.
-scusami, facciamo finta che non sia accaduto nulla ok?-

Questa credo sia la cosa più dolorosa che potesse dirmi, "facciamo finta che non sia accaduto nulla".
Gli arriva un altro schiaffo, molto più forte del primo, che gli lascia impresse bene sul viso il segno della mia mano.
-si già che ci siamo facciamo anche finta di non essere mai stati amici, che ne dici?la trovo un ottima idea. Stupido, egoista, menefreghista che non sei altro.-

Corro via, addio Ryan, addio per sempre...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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