Addio
Ho visto interamente la scena.
Ma
ancor peggio ho sentito tutto quello che ha detto a Chris.
Spero che sia
tutto uno scherzo. Eppure una parte di me vorrebbe veramente che quelle parole
fossero sincere.
Vorrei che potesse essere tutto vero.
Il giorno dopo appena arrivo a
scuola vado diretta da Ryan, che stà parlando con la sua Jennifer..
Che
rabbia.
Resto un attimo a fissarli in disparte. Un nodo alla gola mi prende e
non mi molla.
Si lo ammetto sono gelosa. Ma non voglio esserlo, non voglio
essere gelosa.
Non è giusto esserlo, infondo è la sua ragazza è giusto che le
parli, è giusto che stia con lei.
Io infondo cosa sono?un'amica, benche abbia
detto quelle parole ieri, parole che sò false, parole però che vorrei fossero
vere.
Mi sento cosi stupida in questo istante.
Jennifer mi vede, lo dice a Ryan ed
insieme si mettono a ridere.
Che cavolo hanno quei due da ridere?mi
infastidiscono.
La campanella suona, segno che ora di entrare in
classe.
Si avvicina di più a Ryan e alzandosi lievemente in punta di piedi,
gli da un bacio.
Un bacio da capogiro, un bacio che sembra durare un
eternità.
Quanto vorrei essere io al posto suo.
Ryan si volta, mi fissa e senza nemmeno
salutarmi entra in classe.
Non parliamo, e tanto meno scriviamo messaggi sul
banco, per un volta resta pulito.
Lo guardo con la coda dell'occhio.
Non
ho mai visto ragazzo più affascinante. Ormai conosco il suo viso a memoria.
Riconoscerei la sua voce e la sua camminata ovunque.
Mentre cammina tiene la
testa alta, ha una falcata decisa, come voler imporre la sua autorità.
Delle
volte mi fa ridere, perchè nonostante sembri cosi sicuro di se infondo è una
persona incerta, che continua a cercare una conferma nelle persone che lo
circondano.
All'apparenza sembra una persona senza problemi, che dalla vita
ha sempre ottenuto quel che voleva.
Ma io sò bene che non è assolutamente
cosi, penso di conoscerlo bene.
Mi piace ogni cosa di lui, dal suo
carattere, il suo modo di vestire un pò trasandato, il disordine che regna nella
sua stanza.
Mi piace il suo sorriso spontaneo che nasce dal cuore, mi
piacciono i suoi capelli, che scherzosamente definisco aculei di un riccio. Mi
piacciono i suoi occhi in cui vedo l'immensità del cielo e la profondità
dell'oceano. Quegli occhi che quando mi osservano mi fanno battere il cuore a
mille.
Credo di si, questa volta è sicuramente amore...
Suona la campanella della ricreazione.
Prima che esca lo fermo per un braccio.
-che c'è?-
-perchè hai detto
quelle cose ieri?-
-quali cose?-
-del fatto che eri innamorato di
me?-
Non risponde, mi scruta silenziosamente.
-evidentemente era la prima cosa che gli è venuta in mente.-
Non è stato lui a parlare ma la sua cara
Jennifer. La odio, dal profondo del mio cuore, e ora più che mai.
-ciao
amore, tutto bene?-
Ciao amore? mi sento malissimo, la testa inizia a girarmi
come qualche giorno fa, ma devo restistere, non posso svenire qui difronte a
loro e suscitare le loro risa.
Si volta e finalmente mi risponde.
-è come
ha detto la mia piccola, non avevo altro da dire.-
Non devo far capire che queste sue
parole mi feriscono, devo reagire con tutte le mie forze.
Mi alzo dalla sedia
e con un coraggio che non credevo d'avere da ormai troppo tempo, lo fisso negli
occhi. Non li abbassa ma nemmeno io ho intenzione di farlo.
Gli mollo una
sberla in pieno viso, mi guarda stupido e sulla guancia colpita si passa la mano
destra come se questo gesto alleviasse il dolore.
-stammi bene a sentire brutto deficente
che non sei altro, non sò chi diavolo ti credi di essere, ma non provare mai
più a mettere le mani sul ragazzo che amo.-
Non gli dò il tempo di
rispondere e me ne vado, in meno di due secondi è detto un mucchio di stronzate,
ma che altro potevo fare. L'orgoglio mi ha impedito di fare in altro
modo.
Trattengo con difficoltà le lacrime.
Sento che a poco a poco il mio cuore di stà rompendo in tanti piccoli pezzetti.
Mi fa cosi male, è devastante questo amore, e io che ingenuamente pensavo che
amare fosse tutto rosa e fiori. Invece no, putroppo ci sono anche le spine da
dover sopportare. Forse è proprio per questo che per antonomasia il simbolo
dell'amore è la rosa. Infondo non si può dire io ho amato se prima non si
ha sofferto.
Mi chiudo in bagno. Non piango però. Fisso la mia immagine
nello specchio.
Vedo quello che sono diventata grazie alla sua vicinanza,
grazie al suo sostegno.
Sono diventate più sicura, riesco a mostrarmi agli
altri per quella che sono realmente senza aver paura di essere
giudicata.
Riesco a farmi degli amici, e riesco ad amare.
Quante volte ho
pronunciato questa parola?tante troppe volte nell'arco di una sola
mattina.
Grazie al cielo anche oggi devo restare
a scuola per via del consiglio. Credo proprio di aver fatto bene a farmi
eleggere come rappresentante, almeno per oggi non dovrei vedere Ryan e l'altra
andar via insieme come fanno ultimamente, mano nella mano si intende.
Vado
come al solito in aula magna, e come al solito fanno un discorso che io non
seguo, ormai per oggi la mia testa è altrove...
Anche l'ora del consiglio passa, con una
lentezza supersonica e disordinariamente sistemo i fogli che ho usato per
quest'ora.
Esco dalla scuola, percorro a testa bassa il vialetto per uscire
dal cancello, e appoggiato con la schiena contro il muro mentre tiene la
sigaretta quasi finita in mano, lo vedo. In tutta la sua bellezza che mi
uccide.
Gli passo davanti senza dir nulla.
-ciao-
Stronzo, lo detesto.
-non
mi saluti.-
-perchè dovrei?-
-per buona educazione.-
-a stare a
contatto cone te sono diventata maleducata.-
-io sarei
maleducato?-
-si.-
-ah, peccato che oggi sei stata tu a tirarmi una
sberla.-
-lo sò e sai che ti dico?lo rifarei molto volentieri-
-perchè non
lo fai?-
-perchè non voglio avvicinarmi a te, anzi ora ti saluto.-
Butta la sigaretta per terra, ormai
finita da un pò. Si scosta dal muro e si avvicina perisolosamente a
me.
Troppo vicino, posso sentire il suo caldo respiro sui mie capelli;alzo il
viso e lo vedo fissarmi.
Vattene ti prego, sparisci per sempre dalla mia
vita, sò che non ti avrò mai, sò che ormai c'è lei quindi ti prego, vattene e
lasciami vivere in pace.
-forza tirami uno schiaffo. Ti credi
cosi tanto forte, perchè non lo rifai?-
-ma sei forse sadico?-
-no, ma è
divertente vedere i tuoi occhi pieni di odio nei mie confronti.-
-vattene, mi
dai suoi nervi.-
Mi volto, non riesco a fare un passo, un
solo misero passo che mi prende per il braccio obbligandomi a girarmi nuovamente
verso di lui.
Basta cosi è troppo.
-smettila, lasciami in pace una volta
per tutte, hai Jennifer, non infastidirmi mai più.-
Glielo urlo praticamente
in faccia, col cuore che nuovamente si frantuma poco a poco.
Riesco a
liberarmi dalla sua presa, e scappo. Corro mentre le lacrime trattenute fin'ora
iniziano a scendere copiose dagli occhi.
-NIKY FERMAAAAA, STAI ATTENTAAAA.-
Non capisco, a cosa dovrei stare
attenta?
Sento il clacson di un camion suonare. Mi stordisce.
Resto ferma
in mezzo alla strada, con gli occhi sbarrati dal terrore, non riesco a muovere
le gambe, sembrano incollate all'asfalto.
Il camionista cerca in ogni modo di
frenare ma più di tanto non può fare.
Chiudo gli occhi, se devo morire, non
voglio vedere.
Volo, si esatto mi sembra di essere in
volo, strano non ho sentito nessun dolore. Dai la morte non è cosi dolorosa come
pensavo.
Sento qualcuno schiaffeggiarmi il viso. Apro gli
occhi.
Ryan.
-ma sei diventata scema di colpo, guarda
dove vai-
-spostati-
-questo è tutto quello che sai
dire?spostati?-
-si, esatto-
-nemmeno un misero grazie?devo dire che sei
molto riconoscente.-
-no non ti ringrazio, piuttosto che essere salvata da te
preferivo M-O-R-I-R-E.
Gli scandisco bene le ultime parole in modo che
capisca chiaramente il concetto.
-grazie, mi odi cosi tanto?-
Non gli
rispondo, cerco invano di liberarmi ma lui mi è sopra con tutto il peso e non ha
intenzione di spostarsi. Mi dimeno un pò sperando capisca che voglio andar via,
ma questo lo diverte.
Gli do dei spintoni, ma con una mano mi afferra
entrambi i polsi.
Mi guarda con quelle magnifiche iridi azzurre.
-rispondi
mi odi cosi tanto?-
Il suo volto è serio, mi spaventa e inizio a piangere.
Ma non voglio piangere eppure le mie lacrime scendono senza il mio
consenso.
-tu non capisci vero?-
non dice nulla..
Avvicina lentamente il suo viso al mio e
mi bacia.
Amore, Odio, Dolore, Gioia, Tristezza e Felicità..
Sentimenti
contrastanti mi scuotono.
Possibile che io lo ami cosi tanto.
Possibile
che allo stesso tempo lo detesti in questo modo?.
Mi piace il suo bacio.
Un incontro di emozione differenti.
Mi sembra di essere in un altro
mondo, eppure sono ancora qui, saldamente a terra, sdraiata col ragazzo che amo
che per qualche strana ragione mi bacia..
Si stacca.
Si alza e mi tende una
mano per rialzarmi.
Non la prendo e mi arrangio.
-scusami, facciamo finta
che non sia accaduto nulla ok?-
Questa credo sia la cosa più dolorosa
che potesse dirmi, "facciamo finta che non sia accaduto nulla".
Gli arriva un
altro schiaffo, molto più forte del primo, che gli lascia impresse bene sul viso
il segno della mia mano.
-si già che ci siamo facciamo anche finta di non
essere mai stati amici, che ne dici?la trovo un ottima idea. Stupido, egoista,
menefreghista che non sei altro.-
Corro via, addio Ryan, addio per sempre...
This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder