GD POV
-Ma tu hai capito?-
Mi chiese Ri. Io lo osservai attentamente per poi darli uno scappellotto.
-Aio! E che ho fatto adesso?-
Mugugnò lui. Io feci spallucce e me ne andai. Se stavo un altro minuto in presenza di quel cretino rischiavo di perdere la pazienza.
Andai nel mio camerino. Per mia richiesta avevo un terrazzo che dava sul fiume che ci passava accanto. Come si chiamava? Ehm… C … no … Ca … o insomma! Non me lo ricordavo!
Tornando a quel stupido panda! Cosa c’era da capire nel fatto che ti muore una persona a cui tieni?! La tua anima?! Cosa c’è da capire?!
Haruko Anoy. Era un nome giapponese. Già, era. Perché? Perché proprio Haruko?
Ri non l’aveva conosciuta. Forse anche per questo non capiva. Probabile.
Ma mi faceva incazzare comunque! Porca vacca!
Ok, calmati Ji. Cuffie e musica. Black Veil Brides, in the end. In the end. Infine.
“infine morirò. Ma la mia anima non morirà.  Ci sarò sempre. E quando morirò e mi vedrai significherà  che dovrai scappare e nasconderti. Perché significherà …”
 
TOP POV
“… che mi hanno trovata.”
Mi ricorderò per sempre le parole che Haru pronunciò quel giorno. Quel giorno che tornò a casa ricoperta di lividi. Quando nei suoi occhi vidi un misto che mi spaventò come niente a questo mondo: rabbia incontrollabile, terrore, follia, solitudine, mistero … Quel giorno mi fece paura. Avevo paura come lei ne doveva avere. Le promisi che non l’avremmo mai lasciata andare. Io, Ji e Tae. Glielo promettemmo. Glielo giurammo. Ma non abbiamo mantenuto la promessa fatta. Il giuramento fatto.
Un giorno ci fece vedere la foto di una ragazza occidentale. Era mora con qualche meches rossa, meches naturali. Bassetta. Sorridente. No. Era un sorriso triste. Tenebro. Solo. Incompreso. Finto. Ma sembrava così vero … Ma la cosa che saltava di più all’occhio erano quegli occhi. Erano leggermente a mandorla, ma grandi. Grandi e verdi. Verde smeraldo. Freddi ma caldi allo stesso tempo. Pupilla piccola. Il contorno era verde pino. Ti mettevano soggezione, paura ma anche gioia, freschezza.  E tante altre sensazioni che non ti potevi  spiegare. Erano un unico mistero.
Haru ci fece promettere di proteggerla. Di aiutarla. Noi lo promettemmo. E almeno questa promessa sono pronto a garantirla!
 
RIBBY POV
 -Bene! Ora apri gli occhi!-
Mi disse Jany che mi aveva fatto chiudere gli occhi 10 minuti prima. Dico io, avete mai provato a tenere gli occhi chiusi per 10 minuti?! È una cosa straziante!
Comunque, aprii gli occhi e …
No. Non era possibile. Era impossibile!
-C’è .. t-tu l-lavori … q-qui?!-
Chiesi io balbettando per l’imponenza della struttura.
-Eh già! Qui alla YG Entertaiment! Te lo potevi mai aspettare?! E lavoro come coreografa a certi cantanti!-
Mi dissetirandomi verso l’entrata dell’edificio.
Ok, confesso. Io ero una fanatica dei Big Bang, ma non conoscevo tutti i cantanti della YG … chissà quella stupidona per chi lavorava …
Entrammo e se prima balbettavo per via dell’imponenza ora proprio non parlavo. Avevo completamente perso la capacità di esprimermi. Dovevo anche avere un’espressione inebetita.
Intanto Jany continuava a portarmi chissà dove. Solo dopo una decina di minuti mi accorsi che ero davanti ad una fila di specchi. No, aspetta. Dentro una sala di ballo.
E per giunta da sola. L’unica “cosa” che mi stava facendo compagnia era la canzone HOW GEE dei Big Bang. C’è, Jany mi aveva lasciata sola. Ricalcolando: sei da sola in una sala di ballo della YG, con una canzone che va e con un post-it che ti fa le congratulazioni per essere diventata la coreografa di certi cantanti della YG … ok … dunque … TRAAAAAAAUUUUUUUMAAAAA!!!!!!!!
Ok Ribby, cerca di calmarti. C’è la musica. Una musica fighissima e ballabilissima. Quando hai questi elementi cosa fai se sei agitata?! Semplice! BALLA!
Non ci pensai di più e cominciai a muovermi al ritmo della musica, facendola ripartire da capo. Batti le mani a tempo, piede destro avanti e mano sinistra, calcio a sinistra e giro. Salta, rigira, onda con le braccia. Sul ritornello fai qualche passo di break. Movimento di fianchi, onda col corpo saltando in avanti. Ritornello. Fai qualche passo locking. Assolo di Seungri. Passi lenti e sensuali. Assolo TOP. Girling. Assolo GD. Di nuovo girling. Ritornello. Alza le spalle mentre muovi i piedi avanti e indietro. Tira un calcio in avanti e sulla frase “Big Bang!” butta il corpo in avanti facendo finta di tirare un pugno.
Creazy Dog. Muovi il bacino e batti le mani a tempo. Onda del corpo. E poi … via con break! Ritornello. Popping. Calcio, calcio, pugno e con la mano con la quale l’hai tirato tienti su su una verticale e con l’altra mano tienti il piede. Ritorna in piedi e girling.
Finita la canzone tornai a prestare attenzione allo stereo. Era spento. Eppure si sentivano ancora delle canzoni … ma si, saranno state sulle sale di registrazione!
Mi girai e …
-O porca mucca!-