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Autore: Bellafifi1986    11/06/2013    5 recensioni
Violetta ha quindici anni, è "la principessa rinchiusa nella torre" senza poter esprimere idee, sogni e desideri ma l'incontro con due ragazzi cambierà la sua vita.
Leon e Diego due ragazzi diversi tra loro e con due modi d'amare.
La vita di Violetta cambia completamente insieme a loro. Una vita piena di amici, musica, libertà, pazzia e forti emozioni.
Violetta troverà il coraggio di vivere i suoi sogni e di amare fino in fondo?
E' una storia particolare.
Dedicata a Dolceluna83 e in secondo luogo a Allegra e syoita.I
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leon, Violetta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Threesome
Capitoli:
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Fratellastri e prima volta 1

 
 
Cara mamma, 
sono qui nella stanza dall'albergo con Leon sconvolto da quella rivelazione.
Lui e Diego sono Fratellastri.
Chi lo avrebbe mai detto???
Io non di certo.
Sono preoccupata per il loro rapporto e il nostro.
Questa rivelazione romperà gli equilibri, non lo so mamma ma ho paura.
Leon non si muova da qualche minuto, è immobile nello stesso punto e non dice una parola e poi penso a Diego.
Chissà che gli frulla nella testa???
Vorrei fare qualcosa ma non so cosa.
Mi sento impotente e non mi piace questa cosa.
Il cellulare di Leon squilla dopo qualche minuto e io lo prendo per vedere chi è.
E' Diego.
-Leon, è Diego. Vuoi rispondere tu o ci parlarlo io?-chiesi io delicatamente.
Leon si mosse a quel nome e prese il cellulare.
-Ciao-disse Leon imbarazzato.
-Ciao-disse Diego imbarazzato.
Erano tutte e due imbarazzati per quella situazione.
Poverini!!!
-così siamo fratellastri-disse Leon cercando di fare un discorso.
-Leon, so che mi odi-disse Diego all'improvviso.
Diego è convinto che Leon lo odiasse.
-perché ti dovrei odiare?-chiese Leon confuso.-e semmai tu dovresti odiare me-
-no, non ti odio Leon. Non è certa colpa tua-disse Diego a quelle parole.
-neanch'io ti odio. Ora odio a mio padre o meglio a nostro padre per quello che ha fatto-disse Leon con rancore.-come ha potuto far questo a mia madre, a me e voi?-
-non lo so-disse Diego confuso.-so solo che voglio vederti-
-anch'io-disse Leon con un sorriso.
Almeno quei due non si odiano.
Be' non è colpa loro ma di loro padre.
Leon e Diego si incontrarono all'albergo e si abbracciarono come due fratelli e io sono contenta per loro.
...
Cara mamma,
sono qui nel letto insieme a Leon e a Diego a baciarci e a coccolarci, quando ci mancato tutto questo. Mi sento come se sono tornata a respirare dopo tanto tempo, loro due sono la cosa più meravigliosa che mi capitata nella mia vita.
Leon e Diego mi spogliano dolcemente mentre mi baciano da tutte le parti, io non riesco a trattenere i gemiti per la troppo sensibilità e il contatto dei loro corpi già nudi contro il mio.
Sono troppi giorni che non facciamo questo.
-ma sentila come geme-disse Diego con voce calda.
-gli è mancato il nostro tocco-disse Leon per poi tuffandosi in mezzo alle gambe.
Certo che mi è mancato, ero abituata tutti i giorni a baci, carezze e tutto il resto.
Non poteva essere altrimenti.
Diego soffocava i suoi gemiti a suon di baci molto appassionati. 
Oddio mamma, sto impazzendo dal piacere con la bocca di Diego e quella di Leon.
Qualche minuto dopo...
-Ragazzi, voglio fare l'amore con voi-dissi io decisa, dopo aver dando piacere anche a loro.
Leon e Diego mi guardarono con gli sguardo pieni d'amore.
-ogni tuo desiderio sarà esaudito, principessa-mi disse Leon alla sua destra.
-saremo felici di questo gran onore-mi disse Diego alla sua sinistra.
Il problema era uno, mamma.
Non avevamo né preservativi, né lubrificante.
Non avevamo nulla.
-ragazzi, non possiamo-dissi io dispiaciuta.
-aspetta, Ludmilla mi ha accennato di una sorpresa nel mio borsone-disse Leon all'improvviso, alzandosi.
Cosa aveva messo Ludmilla nel borsone di Leon?
Sono curiosa di saperlo.
Leon tirò fuori un biglietto.
"Cari Violetta, Leon e Diego, se avete aperto il borsone vuol dire solo una cosa che state per fare l'amore. Io molto previdente, sapendo che non ci pensavate ai preservati e al resto. Vi ho messo tutto così da non rimandare.
Godetevi questo momento.
Ludmilla.
Ps: c'è anche una telecamera per potervi filmare così che io possa vedervi una volta tornati"
-Quella è pazza-disse Diego al ps.
Tipico di Ludmilla.
-Almeno abbiamo tutto grazie a lei-disse Leon prendendo tante scatole di preservativi e un paio di lubrificanti.
Ludmilla ha un po' esagerato.
Ora capisco perché quelli all'aeroporto ridevano quando ci guardavano.
Vorrei sprofondare dalla vergogna.
Quei sanno che faremo l'amore.
Che imbarazzo!!!
Leon tornò con una scatola di preservati, uno per Diego e uno per lui e un lubrificante.
-Sei sicura di volerlo fare?-
Sono tutti e due molto dolci e premurosi a chiedermi conferma.
-non sono mai stata sicura in vita mia-dissi io sicura e felice.
Diego e Leon iniziano a prepararmi con delicatezza, insinuando le loro dita dentro di me da entrambi lati (vaginale e anale) con un po' di lubrificante che è freddo.
All'inizio fa un po' male ma poi sento le loro dita muoversi dentro di me e sento il piacere salire toccando i punti gusti.
Bacio entrambi per poi Leon dopo che lui e Diego si sono messi i preservativi, mi fa sdraiare di schiena su Diego e lui si sdraia su di me.
-sei pronta?-mi chiesero i due premurosi.
-si-dissi io felice.
Mamma, tra poco mi unire anche nel corpo con loro due.
Sento pian piano Leon e Diego entrare in me dolcemente contemporaneamente. Leon in via vaginale e Diego in via anale. > 
E' una cosa incredibile.
Sento le loro emozioni, i loro amore mentre si muovono dentro di me.
Siamo tutti e tre una cosa sola adesso.
Non aveva mai pensato che poteva essere così.
Oddio mi sento così inondata dal loro amore e sento anche loro che sentono il mio.
Mentre spingono in me, mi sussurrano dolci "Ti amo" e altre cose molto dolci.
Mi sento in paradiso, mamma.
...
Sono nel tavolo del ristorante dell'albergo, sto aspettando quei due per pranzare.
Ho una fame.
Tutto quel fare l'amore mi ha messo fame.
Ancora non ci posso credere, mamma.
HO FATTO L'AM
ORE CON LEON E DIEGO.
Eccoli là a ridere e a scherzare come due bambini.
-ehy portami rispetto, sono i più grande tra noi, fratellino-disse Leon ridendo.
-non darti troppe arie, fratellone-disse Diego anche lui ridendo.
E' bello vederli così andare d'accordo dopo la notizia che hanno avuto.
Sono molto forti.
-Eccovi qui-dissi io con una fame.
-Scusami, principessa-disse Leon dandomi un bacio sulla guancia.-stavo spiegando le regole al mio caro fratellino Diego-
-naturalmente, non ho ascoltato nessuna regola del mio caro fratellone Leon-disse Diego dandomi un bacio sulla guancia dopo di Leon.
I due si accomodarono come al solito, uno a destra e uno a sinistra.
-siete due casi persi-dissi io ridendo a quella scena. 
-non saremo noi se no, principessa-mi dissero i due con un sorriso.
Prendo il menù dal tavolo.
-ti senti bene?-mi chiese Leon premuroso.
-si tranquillo, è stato tutto meraviglioso-dissi io al novo cielo.
-anche per noi è stato così-disse Diego dolce.
-ma ora ho fame-dissi io guardando il menù.
Il cameriere passo subito a prendere le ordinazioni, è molto simpatico e quasi della età di Leon e ci ha consigliato qualche parte dove andare e Leon e Diego si sono irritati di qualcosa.
-che avete?-chiesi io confusa alle loro faccia.
-niente-
-niente-
C'è qualcosa che non va quei due, non me la raccontano giusta.
So quando mentono e questo è il caso.
Il cameriere ci porta lo champagne ordinato dai miei ragazzi e l'acqua.
Ancora una volta, guardo i due irritati.
Se devono fare così, almeno mi dicano il motivo.
Non mi piace quando fanno così.
Si alzarono un attimo dal tavolo per andare chissà dove e io percependo il pericolo, mi avvicinò a loro senza farmi accorgere.
-quel cameriere si sta prendendo troppo confidenze con la nostra Violetta, fratellone-disse Diego irritato.
-e lo so fratellino, dobbiamo fargli capire qualche il suo posto-disse Leon concordando.
Come al solito sono gelosi.
Non ho visto tutta questa confidenza con me, mamma, e mi ha solo parlato ma nulla di che e questi si fanno i film.
Sto tornando al tavolo quando il famoso cameriere si avvicina a me.
-Ciao tutta sola-disse il cameriere con un sorriso.
-si i miei due amici sono scomparsi chissà dove-dissi io sedendomi al tavolo.
-Se io avrei un'amica come te, non la lascerei neanche per un secondo-disse il cameriere dolce.
Questa è una frase che ai miei due ragazzi non piacerebbe.
Forse hanno ragione loro.
-Questi sono per te, un omaggio dell'albergo-disse il cameriere uscendo una coppa di cioccolatini e mettendola sul tavolo.
-oh grazie-dissi io con un sorriso.
Sarà veramente dell'albergo o suoi?
Non lo so ma adoro i cioccolatini. 
Ne prendo uno per assaggiarlo.
-Wow!-esclamai io estasiata da tanta squisitezza.
-ero sicuro che ti sarebbe piaciuto, a tutte le clienti dell'albergo piacciono-disse il cameriere con un sorriso.
-capisco perché piacciono a tutte le clienti-dissi io prendendone un'altro.
Il cameriere scrive qualcosa sul suo blocchetto, strappa il foglietto e me lo da.
Oddio mamma, mi ha dato il suo numero.
Avevano ragione.
Attirò i ragazzi a calamita.
Guardo il foglietto e leggo il contenuto.
E' l'indirizzo di una cioccolateria per fortuna.
Allora mi sono sbagliata.
Non vedo l'ora di andarci.
Mangio un altro cioccolatino, sono come le ciliege una tira l'altra.
Leon e Diego ritornano dopo un po' al tavolo e mi trovano a mangiare l'ennesimo cioccolatino.
-da dove spuntano?-mi chiese Leon sospettoso.
-omaggio dell'albergo-dissi io semplicemente.
-dall'albergo o dal cameriere?-mi chiese Diego sospettoso.
Ecco lo sapevo.
-cameriere ma da parte dell'albergo, li danno a tutte le clienti-dissi io semplicemente.
Diego e Leon si guardarono a quelle mi parole e non mi piacevano per nulla il loro sguardi.
agazzi, non ci sta provando-dissi io correndo ai ripari.-essere gentile con i clienti e portare questi tipi di cose è il suo lavoro-
Spero di riuscirli a calmare o se no quel cameriere farà una brutta fine al mio parere.
-quindi non fate i soliti gelosi-
Il cameriere ritorno con vari antipasti.
-sono contento che li hai graditi-disse il cameriere con un sorriso.
-si erano squisiti-dissi io con gentilezza, senza perdere di vista gli sguardi dei miei due ragazzi.
-be' se vai nella cioccolateria che ti ho indicato, ne troverai quanti ne vuoi-disse il cameriere gentile.
A quella frase, vedo Leon e Diego molto gelosi ed irritati.
-grazie-dissi io gentile.
Il cameriere se ne andò subito dopo, lasciando me con quei due.
Ora mi faranno una scenata di gelosia per un misero foglietto, mamma.
Che ho fatto per meritarmi questo?
Perché non posso essere così tranquilli e meno impulsivi???
Ora capisco perché sono fratellastri, hanno la stessa testa e modi di fare.
Mi stupirei il contrario.
E' nel loro DNA.
Chissà sei loro padre è così.
-perché non ci hai detto del foglietto?-chiese Diego geloso.
Ecco ora mi fanno anche l'interrogatorio su come e perché.
-Violetta, ci dici il perché?-chiese Leon geloso.
Perché mi trovo sempre in queste situazioni?
-Leon, ma tuo padre cioè il tuo e di Diego è così come voi?-chiesi io di impulso.
Forse non dovevo nominarlo.
Forse ho fatto male, mamma.
  
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