Questa fanfiction è ispirata a Sasuke e Sakura, la mia coppia preferita, ovvio no? Comunque è una specie di finale alternativo per quanto riguarda l’ultimo scontro tra Sasuke e Naruto, e dell’addio di Sakura e Sasuke… spero vi piaccia, ha preso tutta me stessa questa storia…beh buona lettura… c vediamo sotto XD!
Finalmente ci sei.
La fredda neve d’inverno cadeva lenta e pacata sulle piccole case dell’ Villaggio della Foglia. Una stanza buia e altrettanto fredda, conteneva un anima in pena, seduta sul grande letto, con grosse coperte calde di lana. Sul comodino una foto ed un coprifronte un po’ sgualcito, ma non importava; certo uno come lui non avrebbe tenuto conto dello stato del suo coprifronte.
Il giovane Sasuke era raccolto in religioso silenzio, per decidere il da farsi.
“ quel bastardo di Orochimaru! Solo lui poteva propormi una vigliaccata del genere. Come lui c’è solo il demonio!” pensò tenendo incrociate le dita con i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Una bella doccia calda era quello che ci voleva per tonificare i muscoli e chiarire un po’ le idee. Lo scroscio dell’acqua lo rilassava; ma quello non era il momento di rilassarsi, era il momento di pensare…infatti quella mattina Kabuto si era fatto vivo nel bosco appena fuori dall’ villaggio …
flash
back
Un ombra si avvicinò la ragazzo che camminava tranquillamente tra la boscaglia –Sasuke Uchiha, vedo!- lo accolse il giovane ragazzo del Villaggio del Suono –ti ha mandato Orochimaru, vero?- chiese il giovane Uchiha –sei davvero formidabile Sasuke. Comunque sia devo eseguire gli ordini; quindi sarò schietto e veloce: Orochimaru ti vuole nel suo esercito per distruggere il Villaggio della Foglia…- cominciò guardando il ragazzo di fronte a lui –NON CI PENSARE NEMMENO!!! Preferirei morire, invece che servire quella serpe viscida- Kabuto rise di gusto in faccia a Sasuke poi aggiunse –lo sappiamo che ti vuoi vendicare di tuo fratello, Itachi! E se verrai con noi potremmo farti diventare imbattibile rinforzando il Segno maledetto. Lo sai vero?- a quelle dolci parole Sasuke sbarrò gli occhi come segno di interesse. “più forte di Itachi? Sarebbe fantastico!!” pensò mentre gli tornava alla mente di quando suo fratello lo aveva conciato più tosto male, per battere Naruto, e non lui… bensì Naruto Uzumaki! Gli ribollì il sangue nelle vene. Abbassò il capo, ma quando lo rialzò Kabuto si stava allontanando –HAI 24 ORE DI TEMPO PER PENSARCI- gridò per poi scomparire tra gli alberi.
fine flash back
Uscì dalla doccia grondante d’acqua con solo un asciugamano avvolto in torno alla vita e un altro in torno al collo.
Si getto sul caldo letto, e mise le mani dietro la nuca. –phf!- mugugnò per poi alzarsi e dirigersi verso l’armadio, per scegliere qualche indumento pulito.
Si, voleva con tutte le sue forse vendicarsi… “Itachi la DEVE pagare. Andando con Orochimaru e i suoi forse avrei qualche possibilità di batterlo, e non di fare la figura del neonato in fasce come l’ultima volta”. Strinse forte l’asciugamano, poi si infilò la felpa “ ma prima devo regolare un piccolo conticino” pensò per poi chiudere l’armadio.
Preparò un grosso zaino e scrisse una breve lettera. Uscì di casa e quella fu l’ultima volta che vi mise piede.
Un sole pallido si levò in cielo quella mattina. Naruto, come al solito, dormiva nella grossa. Un vetro si ruppe, e fece sobbalzare il biondino. –che sarà mai!- si alzò curioso e raccolse il sasso a cui era legato il foglio, slacciò la sottile corda che univa i due oggetti e si accorse che era una lettera –uffa! Ma ci sono i servizi postali per queste cose- aggiunse scocciato prima d’iniziare a leggere…
Naruto,
vediamoci
nello spiazzale fuori dal villaggio, a mezzogiorno.
Sasuke.
-Sasuke-
sussurrò
Naruto, dopo che lo sguardo assonnato si era trasformato in un ghigno.
Corse
in bagno, e
ne uscì in boxer raccolse i primi vestiti che gli capitarono
e corse al piano
inferiore. Prese il suo equipaggiamento da guerra nel solito
contenitore, e
corse a più non posso fuori.
Passava
davanti
alle persone, che esprimevano dissenso per questa sua fretta
indiavolata. Ma
nessuno sapeva dove stesse andando.
Da casa
sua il
famoso spiazzale era lontano circa 5 chilometri.
“finalmente!!
Potrò dimostrare chi è il più forte
tra noi due, Sasuke- pensò correndo ancora
più forte.
Correndo
passò
davanti a casa di Sakura che sentendo tutto quel trambusto si
affacciò alla
porta –ehi ma quello è Naruto- notò
uscendo dal grande portone di legno –meglio
andare con lui! Non si sa mai cosa combinerà quella testa
quadra!- detto questo
si mise a corre anche lei raggiungendo Naruto
–Naruto…dove corri così?- chiese
Sakura continuando a correre in direzione del biondo. –questi
non sono affari
tuoi!- rispose cercando di seminare la ragazza dai capelli rosa
– ma tu guarda
che modi! Ah ma io non lo lascio andare così!- si disse per
poi rallentare il
passo per dare l’impressione di essersi fermata ma continuare
a seguire Naruto.
Il
bianco
spiazzale deserto, presentava un grosso disegno geometrico sul
pavimento. Su di
esso una ragazzo dai capelli scuri aspettava impaziente il suo
avversario. Era
sotto una grossa quercia secolare che gli donava la sua ombra.
Un
rumore di passi
frenetici ruppe quel perfetto silenzio.
Davanti
al moro si
presentò un ragazzo dalla tuta arancione e i capelli biondo
sole –cosa vuoi
Sasuke?- chiese Naruto –ma come! Non ti ricordi! Abbiamo un
conto in sospeso!
SHARINGAN! - disse scagliandosi scontro il giovane ninjia e facendo
cadere il
suo zaino blu per terra.
Cominciarono
un
combattimento corpo a corpo; e intanto da dietro un albero non troppo
lontano
dal luogo dello scontro, una giovane ragazza assisteva incredula e
preoccupata
a quel combattimento tanto bramato dai due ninjia.
“ecco
perché
Naturo correva così veloce fuori dal villaggio! Quale altra
ragione potrebbe
averlo spinto a uscire di casa così
rapidamente senza nemmeno fermarsi a mangiare una ciotola di
ramen!” pensò
Sakura osservando preoccupata.
-devo
fermarli!!…
in qualche modo- si disse per poi allontanarsi lentamente
dall’albero
Intanto
Naruto e
Sasuke erano affannati, dopo un breve e frenetico combattimento; Naruto
decise
di farla finita –tecnica della moltiplicazione del corpo!-
disse per poi far
apparire una sua copia esatta. Il biondo stese la mano destra, mentre
la sua
copia cominciava ad accumulare chiacra e a farlo girare vorticosamente
sul
palmo steso –basta! Sasuke, facciamola finita!- disse
rivolgendosi al suo
avversario –va bene come desideri!- così detto
stese dritto il braccio destro
verso il basso per poi iniziare anche lui ad accumulare chacra per i
Mille
Falchi. –sei pronto? io sto arrivando!!- disse Naruto facendo
scomparire la sua
copia e scagliarsi contro Sasuke che preparava ancora il suo attacco.
Sakura
si sentì
morire. Decise quindi che era il momento di intervenire.
Cominciò a correre
verso i due combattenti, mentre Naruto era praticamente ad un palmo dal
suo
sfidante…la giovane Sakura di mise tra il Rassengan di
Naruto e Sasuke; Così
venne colpita violentemente da un attaccò praticamente
imbattibile. Cadde a
terra sanguinante all’addome e sul viso. Naruto riprese il
controllo rendendosi
conto di chi aveva colpito… la sua Sakura.
-SAKURAA!-
gridò
dirigendosi verso il corpo inerte della ragazza.
Sasuke
guardò
tutta la scena; Sakura… aveva preso quel colpo micidiale al
posto suo… che
stupida!
Naruto
intanto
scuoteva il gracile corpo di Sakura –SAKURA! TI PREGO
SVEGLIATI!- disse
scuotendola –presto bisogna chiamare qualcuno!-
Corse
nel
villaggio per cercare aiuto, lasciando Sakura e Sasuke da soli. Il
giovane
guardava la ragazza stesa ad un paio di metri da lui, completamente
piena di
sangue, non si vedeva neanche se respirava. Riprese il suo zaino, e
agilmente
si allontanò dal luogo dello scontro, pensando di non
complicare le cose.
In quel
momento
arrivò Naruto con un paio di jionin del villaggio per
portare Sakura da
Tsunade.
Entrarono
nel
villaggio sotto gli sguardi attoniti e preoccupati dei passanti. Naruto
portava
in braccio Sakura, mentre i due jionin lo accompagnavano nella dimora
del 5°
Okaghe.
-mi
dispiace ma
Tsunade non c’è al momento- disse Shizune
scusandosi per l’assenza del suo capo
–ACCIDENTI!- imprecò il giovane biondo girandosi e
andando verso l’ospedale più
vicino.
Mentre
correvano
contro il tempo, Naruto guardò la ragazza che portava in
braccio “dannazione!
Se non l’avessi colpita!” pensò per poi
rivolgere lo sguardo in avanti.
Arrivarono
al
primo ospedale che trovarono su tragitto.
Sakura
fu
ricoverata con urgenza. Ma per fortuna, dopo una serie di analisi, il
dottore
decretò la sua salute. –sta tranquillo figliolo!
La tua ragazza sta benissimo!
Ha riportato qualche frattura alle costole e ustione. Tra qualche
settimana
guarirà e sarà sana come un pesce- disse
sorridendo a Naruto –non è la mia
ragazza, e comunque grazie dottore, posso venirla a trovare, vero?-
-certo! Che
domande sono!- detto questo il dottore tornò nel suo ufficio
e lasciò Naruto e
Sakura soli.
Il
ragazzo
appoggiò le mani sul letto verso le gambe della ragazza
–mi dispiace Sakura
–cominciò sussurrando –dovevo darmi una
calmata… ti prego scusa!-
disse immergendo la testa nelle lenzuola
–n..non…cambi..erai mai, vero…testa
quadra?- disse Sakura con voce soffocata.
Naruto alzò lo sguardo, e le sorrise dolcemente.
–come stai?- chiese –potrei
stare molto meglio- rispose a fatica. Il biondo si alzò
dalla sedia –riposa!
Tornerò domani- disse varcando la porta bianca della stanza.
Quando
Naruto fu
uscito, Sakura si distese lentamente “perché non
è venuto a soccorrermi?” si
chiese per poi abbandonarsi alla braccia di Morfeo.
La
notte scese
calma e pacata sul villaggio. Sakura non dormiva; aveva dormito tutto
il
giorno, quindi non ne voleva sentire di coricarsi ancora.
Non
soffiava un
filo di vento, ma sentì dei rami che si muovevano
freneticamente, dall’albero
vicino. Sentì un leggero bussare alla finestra,
così alzò il busto, e vide una
figura rannicchiata su un albero. La figura aprì la finestra
ed entrò senza
emettere il minimo rumore.
Poi
avvicinatosi
al letto fu più visibile riconoscere
l’identità del ragazzo –Sasuke-kun!-
sibilò
lievemente Sakura –che ci fai qui?- chiese –volevo
vedere come stavi!- -beh non
è che sprizzo energia da tutti i pori- rispose sarcastica.
Sasuke
si sedette
su letto facendo attenzione al corpo della ragazza, e
incominciò ad
accarezzarle il volto ed i capelli rosa; Sakura prese la mano di Sasuke
facendola aderire al suo zigomo dove iniziavano a scendere lacrime
calde in
quella notte fredda –perché non sei venuto a
soccorrermi?- Sasuke la guardò con
compassione –perché non volevo peggiorare la
situazione- - ah! Capisco.- disse
abbassando il capo e facendo diventare più frenetico lo
scendere delle lacrime
sul volto e sulla mano di Sasuke.
Il
ragazzo di alzò
di scatto in spallando lo zaino blu –dove vai! Rimani ancora
con me- chiese
quasi implorante Sakura –non posso ho una missione da
compiere- -non vorrai
andare da Orochimaru?- chiese ancora quasi incredula –devo!
Se voglio
vendicarmi di Itachi- disse guardando dalla finestra da dove era
entrato poco
prima. –ti prego resta con me!- il moro non rispose
–ti prego Sasuke-kun!-
disse prendendogli un polso e costringendolo a voltarsi verso di lei.
Lui la
guardò e
poggiando la mano sul letto, avvicinò il volto a quello di
Sakura baciandola
sulle labbra, delicatamente, per poi baciarle il volto leccando con la
punta
della lingua del lacrime sul suo volto. Un piccolo gemito soffocato
uscì dalle
labbra di Sakura. Mise le mani sulla nuca del ragazzo invitandolo a
sedersi sul
letto; e così lui fece. Si sedette e si stese parzialmente
sulla ragazza
evitando di provocarle dolore. Dalle guance scese al collo; scese
sempre più
abbassando la spallina sinistra della camicia da notte celeste. Sakura
prese il
volto del ragazzo dalla sua spalla e lo costrinse a guardarla negli
occhi.
Occhi neri come la pece che nascondevano chissà quali dolori
o ambizioni. –ti
amo da impazzire- disse per poi baciarlo più forte di prima.
Sasuke non
rispose, ma riprese a baciarle la spalla scendendo sul braccio e ancora
sulla
mano dove iniziò a baciarle i polpastrelli delle dita.
Sakura lo accarezzava
memorizzando ogni centimetro del suo corpo, pensando di doverlo perdere
e
ricordarlo così nelle notti di solitudine.
Il
ninjia
assaporava ogni sua curva, delicatamente. In quella stanza si
consumò un atto
bramato da entrambi gli amanti.
Dopo un
po’ Sasuke
era steso sul torace di Sakura, e lei gli accarezzava i capelli
scompigliati.
–Sakura…-disse –dimmi, che
c’è?- lo invitò a continuare
–ti amo più di ogni
altra cosa al mondo- disse alzando lo sguardo e baciandola per
l’ennesima volta
quella notte e carezzando quel liscio volto roseo. Si fece giorno e i
due
giovani erano ancora accoccolati l’uno all’altro.
Sasuke aprì gli occhi e vide
il viso angelico di Sakura rischiarato dalla luce di un sole
d’inverno. Decise
che era meglio non andare da Orochimaru, avrebbe fatto solo il suo
gioco. E poi
Itachi lo doveva sconfiggere con le sue forze, e non con miseri trucchi
da
demone. Deciso di rimanere nel villaggio chiuse gli occhi e si rimise a
dormire
vicino alla sua Sakura, avendo la certezza di non lasciarla mai
più. Sakura
aprì un occhio e vide che il suo amante era ancora
lì, e ci sarebbe rimasto
ancora per molto. Finalmente Sasuke c’era per lei.