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Autore: goku ss 2    27/12/2007    3 recensioni
salve! sn tornata con la mia mente pazza, con questa ff "sasusaku" (la mi aprima x exere pecisi) quindi siate gentili xkè è un finale altetrnativo... ma nn vi dico nulla perchè spiego all'inizio... bacioni da goku ss 2
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è ispirata a Sasuke e Sakura, la mia coppia preferita, ovvio no? Comunque è una specie di finale alternativo per quanto riguarda l’ultimo scontro tra Sasuke e Naruto, e dell’addio di Sakura e Sasuke… spero vi piaccia, ha preso tutta me stessa questa storia…beh buona lettura… c vediamo sotto XD!

 

Finalmente ci sei.

 

La fredda neve d’inverno cadeva lenta e pacata sulle piccole case dell’ Villaggio della Foglia. Una stanza buia e altrettanto fredda, conteneva un anima in pena, seduta sul grande letto, con grosse coperte calde di lana. Sul comodino una foto ed un coprifronte un po’ sgualcito, ma non importava; certo uno come lui non avrebbe tenuto conto dello stato del suo coprifronte.

Il giovane Sasuke era raccolto in religioso silenzio, per decidere il da farsi.

“ quel bastardo di Orochimaru! Solo lui poteva propormi una vigliaccata del genere. Come lui c’è solo il demonio!” pensò tenendo incrociate le dita con i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Una bella doccia calda era quello che ci voleva per tonificare i muscoli e chiarire un po’ le idee. Lo scroscio dell’acqua lo rilassava; ma quello non era il momento di rilassarsi, era il momento di pensare…infatti quella mattina Kabuto si era fatto vivo nel bosco appena fuori dall’ villaggio …

 

                                                               flash back

 

Un ombra si avvicinò la ragazzo che camminava tranquillamente tra la boscaglia –Sasuke Uchiha, vedo!- lo accolse il giovane ragazzo del Villaggio del Suono –ti ha mandato Orochimaru, vero?- chiese il giovane Uchiha –sei davvero formidabile Sasuke. Comunque sia devo eseguire gli ordini; quindi sarò schietto e veloce: Orochimaru ti vuole nel suo esercito per distruggere il Villaggio della Foglia…- cominciò guardando il ragazzo di fronte a lui –NON CI PENSARE NEMMENO!!! Preferirei morire, invece che servire quella serpe viscida- Kabuto rise di gusto in faccia a Sasuke poi aggiunse –lo sappiamo che ti vuoi vendicare di tuo fratello, Itachi! E se verrai con noi potremmo farti diventare imbattibile rinforzando il Segno maledetto. Lo sai vero?- a quelle dolci parole Sasuke sbarrò gli occhi come segno di interesse. “più forte di Itachi? Sarebbe fantastico!!” pensò mentre gli tornava alla mente di quando suo fratello lo aveva conciato più tosto male, per battere Naruto, e non lui… bensì Naruto Uzumaki! Gli ribollì il sangue nelle vene. Abbassò il capo, ma quando lo rialzò Kabuto si stava allontanando –HAI 24 ORE DI TEMPO PER PENSARCI- gridò per poi scomparire tra gli alberi.

                                                                                fine flash back

 

Uscì dalla doccia grondante d’acqua con solo un asciugamano avvolto in torno alla vita e un altro in torno al collo.

Si getto sul caldo letto, e mise le mani dietro la nuca. –phf!- mugugnò per poi alzarsi e dirigersi verso l’armadio, per scegliere qualche indumento pulito.

Si, voleva con tutte le sue forse vendicarsi… “Itachi la DEVE pagare. Andando con Orochimaru e i suoi forse avrei qualche possibilità di batterlo, e non di fare la figura del neonato in fasce come l’ultima volta”. Strinse forte l’asciugamano, poi si infilò la felpa “ ma prima devo regolare un piccolo conticino” pensò per poi chiudere l’armadio.

Preparò un grosso zaino e scrisse una breve lettera. Uscì di casa e quella fu l’ultima volta che vi mise piede.

 

Un sole pallido si levò in cielo quella mattina. Naruto, come al solito, dormiva nella grossa. Un vetro si ruppe, e fece sobbalzare il biondino. –che sarà mai!- si alzò curioso e raccolse il sasso a cui era legato il foglio, slacciò la sottile corda che univa i due oggetti e si accorse che era una lettera –uffa! Ma ci sono i servizi postali per queste cose- aggiunse scocciato prima d’iniziare a leggere…

 

 

Naruto, vediamoci nello spiazzale fuori dal villaggio, a mezzogiorno.

Sasuke.

 

-Sasuke- sussurrò Naruto, dopo che lo sguardo assonnato si era trasformato in un ghigno.

Corse in bagno, e ne uscì in boxer raccolse i primi vestiti che gli capitarono e corse al piano inferiore. Prese il suo equipaggiamento da guerra nel solito contenitore, e corse a più non posso fuori.

Passava davanti alle persone, che esprimevano dissenso per questa sua fretta indiavolata. Ma nessuno sapeva dove stesse andando.

Da casa sua il famoso spiazzale era lontano circa 5 chilometri.

“finalmente!! Potrò dimostrare chi è il più forte tra noi due, Sasuke- pensò correndo ancora più forte.

Correndo passò davanti a casa di Sakura che sentendo tutto quel trambusto si affacciò alla porta –ehi ma quello è Naruto- notò uscendo dal grande portone di legno –meglio andare con lui! Non si sa mai cosa combinerà quella testa quadra!- detto questo si mise a corre anche lei raggiungendo Naruto –Naruto…dove corri così?- chiese Sakura continuando a correre in direzione del biondo. –questi non sono affari tuoi!- rispose cercando di seminare la ragazza dai capelli rosa – ma tu guarda che modi! Ah ma io non lo lascio andare così!- si disse per poi rallentare il passo per dare l’impressione di essersi fermata ma continuare a seguire Naruto.

 

Il bianco spiazzale deserto, presentava un grosso disegno geometrico sul pavimento. Su di esso una ragazzo dai capelli scuri aspettava impaziente il suo avversario. Era sotto una grossa quercia secolare che gli donava la sua ombra.

Un rumore di passi frenetici ruppe quel perfetto silenzio.

Davanti al moro si presentò un ragazzo dalla tuta arancione e i capelli biondo sole –cosa vuoi Sasuke?- chiese Naruto –ma come! Non ti ricordi! Abbiamo un conto in sospeso! SHARINGAN! - disse scagliandosi scontro il giovane ninjia e facendo cadere il suo zaino blu per terra.

Cominciarono un combattimento corpo a corpo; e intanto da dietro un albero non troppo lontano dal luogo dello scontro, una giovane ragazza assisteva incredula e preoccupata a quel combattimento tanto bramato dai due ninjia.

“ecco perché Naturo correva così veloce fuori dal villaggio! Quale altra ragione potrebbe averlo spinto a uscire di casa  così rapidamente senza nemmeno fermarsi a mangiare una ciotola di ramen!” pensò Sakura osservando preoccupata.

-devo fermarli!!… in qualche modo- si disse per poi allontanarsi lentamente dall’albero

Intanto Naruto e Sasuke erano affannati, dopo un breve e frenetico combattimento; Naruto decise di farla finita –tecnica della moltiplicazione del corpo!- disse per poi far apparire una sua copia esatta. Il biondo stese la mano destra, mentre la sua copia cominciava ad accumulare chiacra e a farlo girare vorticosamente sul palmo steso –basta! Sasuke, facciamola finita!- disse rivolgendosi al suo avversario –va bene come desideri!- così detto stese dritto il braccio destro verso il basso per poi iniziare anche lui ad accumulare chacra per i Mille Falchi. –sei pronto? io sto arrivando!!- disse Naruto facendo scomparire la sua copia e scagliarsi contro Sasuke che preparava ancora il suo attacco.

Sakura si sentì morire. Decise quindi che era il momento di intervenire. Cominciò a correre verso i due combattenti, mentre Naruto era praticamente ad un palmo dal suo sfidante…la giovane Sakura di mise tra il Rassengan di Naruto e Sasuke; Così venne colpita violentemente da un attaccò praticamente imbattibile. Cadde a terra sanguinante all’addome e sul viso. Naruto riprese il controllo rendendosi conto di chi aveva colpito… la sua Sakura.

-SAKURAA!- gridò dirigendosi verso il corpo inerte della ragazza.

Sasuke guardò tutta la scena; Sakura… aveva preso quel colpo micidiale al posto suo… che stupida!

Naruto intanto scuoteva il gracile corpo di Sakura –SAKURA! TI PREGO SVEGLIATI!- disse scuotendola –presto bisogna chiamare qualcuno!-

Corse nel villaggio per cercare aiuto, lasciando Sakura e Sasuke da soli. Il giovane guardava la ragazza stesa ad un paio di metri da lui, completamente piena di sangue, non si vedeva neanche se respirava. Riprese il suo zaino, e agilmente si allontanò dal luogo dello scontro, pensando di non complicare le cose.

In quel momento arrivò Naruto con un paio di jionin del villaggio per portare Sakura  da Tsunade.

Entrarono nel villaggio sotto gli sguardi attoniti e preoccupati dei passanti. Naruto portava in braccio Sakura, mentre i due jionin lo accompagnavano nella dimora del 5° Okaghe.

-mi dispiace ma Tsunade non c’è al momento- disse Shizune scusandosi per l’assenza del suo capo –ACCIDENTI!- imprecò il giovane biondo girandosi e andando verso l’ospedale più vicino.

Mentre correvano contro il tempo, Naruto guardò la ragazza che portava in braccio “dannazione! Se non l’avessi colpita!” pensò per poi rivolgere lo sguardo in avanti.

Arrivarono al primo ospedale che trovarono su tragitto.

Sakura fu ricoverata con urgenza. Ma per fortuna, dopo una serie di analisi, il dottore decretò la sua salute. –sta tranquillo figliolo! La tua ragazza sta benissimo! Ha riportato qualche frattura alle costole e ustione. Tra qualche settimana guarirà e sarà sana come un pesce- disse sorridendo a Naruto –non è la mia ragazza, e comunque grazie dottore, posso venirla a trovare, vero?- -certo! Che domande sono!- detto questo il dottore tornò nel suo ufficio e lasciò Naruto e Sakura soli.

Il ragazzo appoggiò le mani sul letto verso le gambe della ragazza –mi dispiace Sakura –cominciò sussurrando –dovevo darmi una calmata… ti prego scusa!-  disse immergendo la testa nelle lenzuola –n..non…cambi..erai mai, vero…testa quadra?- disse Sakura con voce soffocata. Naruto alzò lo sguardo, e le sorrise dolcemente. –come stai?- chiese –potrei stare molto meglio- rispose a fatica. Il biondo si alzò dalla sedia –riposa! Tornerò domani- disse varcando la porta bianca della stanza.

Quando Naruto fu uscito, Sakura si distese lentamente “perché non è venuto a soccorrermi?” si chiese per poi abbandonarsi alla braccia di Morfeo.

 

 

La notte scese calma e pacata sul villaggio. Sakura non dormiva; aveva dormito tutto il giorno, quindi non ne voleva sentire di coricarsi ancora.

Non soffiava un filo di vento, ma sentì dei rami che si muovevano freneticamente, dall’albero vicino. Sentì un leggero bussare alla finestra, così alzò il busto, e vide una figura rannicchiata su un albero. La figura aprì la finestra ed entrò senza emettere il minimo rumore.

Poi avvicinatosi al letto fu più visibile riconoscere l’identità del ragazzo –Sasuke-kun!- sibilò lievemente Sakura –che ci fai qui?- chiese –volevo vedere come stavi!- -beh non è che sprizzo energia da tutti i pori- rispose sarcastica.

Sasuke si sedette su letto facendo attenzione al corpo della ragazza, e incominciò ad accarezzarle il volto ed i capelli rosa; Sakura prese la mano di Sasuke facendola aderire al suo zigomo dove iniziavano a scendere lacrime calde in quella notte fredda –perché non sei venuto a soccorrermi?- Sasuke la guardò con compassione –perché non volevo peggiorare la situazione- - ah! Capisco.- disse abbassando il capo e facendo diventare più frenetico lo scendere delle lacrime sul volto e sulla mano di Sasuke.

Il ragazzo di alzò di scatto in spallando lo zaino blu –dove vai! Rimani ancora con me- chiese quasi implorante Sakura –non posso ho una missione da compiere- -non vorrai andare da Orochimaru?- chiese ancora quasi incredula –devo! Se voglio vendicarmi di Itachi- disse guardando dalla finestra da dove era entrato poco prima. –ti prego resta con me!- il moro non rispose –ti prego Sasuke-kun!- disse prendendogli un polso e costringendolo a voltarsi verso di lei.

Lui la guardò e poggiando la mano sul letto, avvicinò il volto a quello di Sakura baciandola sulle labbra, delicatamente, per poi baciarle il volto leccando con la punta della lingua del lacrime sul suo volto. Un piccolo gemito soffocato uscì dalle labbra di Sakura. Mise le mani sulla nuca del ragazzo invitandolo a sedersi sul letto; e così lui fece. Si sedette e si stese parzialmente sulla ragazza evitando di provocarle dolore. Dalle guance scese al collo; scese sempre più abbassando la spallina sinistra della camicia da notte celeste. Sakura prese il volto del ragazzo dalla sua spalla e lo costrinse a guardarla negli occhi. Occhi neri come la pece che nascondevano chissà quali dolori o ambizioni. –ti amo da impazzire- disse per poi baciarlo più forte di prima. Sasuke non rispose, ma riprese a baciarle la spalla scendendo sul braccio e ancora sulla mano dove iniziò a baciarle i polpastrelli delle dita. Sakura lo accarezzava memorizzando ogni centimetro del suo corpo, pensando di doverlo perdere e ricordarlo così nelle notti di solitudine.

Il ninjia assaporava ogni sua curva, delicatamente. In quella stanza si consumò un atto bramato da entrambi gli amanti.

Dopo un po’ Sasuke era steso sul torace di Sakura, e lei gli accarezzava i capelli scompigliati. –Sakura…-disse –dimmi, che c’è?- lo invitò a continuare –ti amo più di ogni altra cosa al mondo- disse alzando lo sguardo e baciandola per l’ennesima volta quella notte e carezzando quel liscio volto roseo. Si fece giorno e i due giovani erano ancora accoccolati l’uno all’altro. Sasuke aprì gli occhi e vide il viso angelico di Sakura rischiarato dalla luce di un sole d’inverno. Decise che era meglio non andare da Orochimaru, avrebbe fatto solo il suo gioco. E poi Itachi lo doveva sconfiggere con le sue forze, e non con miseri trucchi da demone. Deciso di rimanere nel villaggio chiuse gli occhi e si rimise a dormire vicino alla sua Sakura, avendo la certezza di non lasciarla mai più. Sakura aprì un occhio e vide che il suo amante era ancora lì, e ci sarebbe rimasto ancora per molto. Finalmente Sasuke c’era per lei.

  
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