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Autore: Martychan Fantasy    12/06/2013    1 recensioni
Questo è un racconto a capitoli, che narra di come l'avventura di "FforFSaga" ha avuto inizio, e pian piano ha preso forma concreta. L'autrice parla in prima persona, e sotto forma di storia, racconta di un piccolo sogno che lentamente ha preso linee e forme concrete.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©


Storyboard 05. Lasciarsi illuminare


Come Boward incontrò Eve, non fu nè bizzarro, nè tantomeno singolare. Accadde tutto in maniera piuttosto 'normale'. Perchè metto la parola 'normale' tra le virgolette? xD Ahahahaha! B'è..perchè per quanto il loro incontro fu semplice..possiamo dire che fu comunque di una normalità non comune!^^

Come sapete, dopo essere tornata per la seconda volta nel mondo di One Piece, e preso il nome del suo stesso personaggio, Eve prima di ogni altra cosa, era andata alla ricerca di suo fratello Oscar, ingaggiando con lui una furiosa disputa per riuscire a convincerlo a mollare la vita sanguinosa di brigante, e tornare ad essere quello di un tempo. Recuperato il fratello dopo non poca fatica, Eve prenderà una piccola nave da pescatori, ed insieme ad Oscar, inizierà il viaggio verso la nascita dei Pirati dell'Asso di Cuori. La traversata, dopo alcune piccole vicissitudini, li condurrà proprio su Vanilla Island. 

Durante  il viaggio, Oscar contrae una febbre molto forte e debilitante, e non riuscendo in alcun modo a curarlo, Eve si ritrovò a dover affrontare da sola la traversata in mare, con la speranza di arrivare presto ad una nuova isola dove poter chiedere aiuto. L'isola fu proprio quella di Boward per loro fortuna.

Come prima cosa, raggiunto il porto di Vanilla ,col vecchio peschereccio ormai quasi del tutto a pezzi, Eve fece un gran baccano, invocando disperatamente l'aiuto di un medico. I marinai del porto le indicarono la casa di Boward, e alcuni cadetti della Scuola Militare, presenti in quel momento all'osteria del porto, si offrirono di accompagnarla. Boward stava nei campi dei fiori da zucchero, assieme ai suoi braccianti, quando un carro guidato da due suoi vecchi compagni della scuola, arrivò nei pressi della sua casa. La prima occhiata tra Boward ed Eve, disperata, che teneva Oscar delirante tra le braccia, chiedendo aiuto in continuazione, fu probabilmente quella che lo fulminò all'istante nel vero senso della parola. Non sò se vi è mai capitato, di provare la sensazione di una piccola ma intensa scarica elettrica, che parte dai vostri occhi, e vi attraversa per tutto il corpo.. Una cosa che capita una sola volta nella vita, e non è necessariamente per amore. Può succedere per amicizia o per molte altre cose. Comunque, la prima occhiata che Boward lanciò ad Eve, incrociando il suo sguardo, fu quella che lo legò a lei per sempre, anche se il buon coltivatore di fiori da zucchero, non se ne rese conto subito.

Ad ogni modo, svelto, raccolse Oscar dalle braccia della spaventata fanciulla, e lo portò immediatamente in casa, stendendolo sul suo letto, ed iniziando subito a visitarlo e curarlo al meglio. Boward aveva mantenuto fede nel tempo successivo alla sua auto-punizione per quei pirati che aveva ingiustamente sterminato, alla promessa che si era fatto. Aiutare chiunque fosse giunto alla sua porta, senza fare distinzione tra pirati, persone comuni o briganti. Se poi, chi avesse ricevuto il suo aiuto, si fosse rivelato una persona malvagia, avrebbe provveduto a catturarla e consegnarla alle autorità della sua isola, ma non prima di aver compiuto il suo dovere. Anche in questo caso, Boward compì al meglio il suo dovere, curando bene Oscar, che già dalle prime medicine somministrategli, si era calmato, sprofondando in un riposo tranquillo. Eve lo ringraziò col più luminoso dei suoi sorrisi, dicendogli che non avevano denaro con loro, e che avrebbe aiutato nella raccolta dei fiori nei campi, per potersi sdebitare.

-Dove siete diretti?- le aveva domandato Boward con quella sua aria sempre seria e accigliata. La sua voce profonda e quasi oscura, faceva tristezza alla giovane, che scrutandolo in ogni suo movimento, capiva che c'era qualcosa di doloroso, dietro tutta quella forza e bravura medica.

-Ovunque la nostra strada ci condurrà- aveva risposto lei con un sorriso semplice e disarmante.

Boward l'aveva guardata molto perplesso. Non era uno sprovveduto in fin dei conti, ma ancora non riusciva a convincersi sul serio, che quella fanciulla all'apparenza così delicata e gentile, e quel suo fratello dai capelli di un bizzaro blu, potessero davvero essere dei pirati. Già, non ci aveva messo molto a capirlo. Vedendo com'erano vestiti, e come lei si poneva, in maniera più sbragata e scomposta, rispetto a come si comportavano le altre giovani, Boward aveva annusato da subito l'inconfondibile odore di pirata. Non si sentiva nervoso, arrabbiato o collerico. Quel tempo era morto insieme a quei poveretti che avevano pagato ingiustamente per la sua ira passata. Non sopportava comunque i pirati, perchè per la maggior parte, erano come quelli che gli avevano rovinato per sempre la vita. Però.. Più osservava quella strana ragazza china per i campi, che rideva amabilmente coi suoi braccianti, come fosse stata sempre tra loro, e raccoglieva i fiori da zucchero felice di farlo, nonostante non le fosse stato chiesto.. più Boward si sentiva strano dentro. Qualcosa nella sua oscurità immobile dell'anima, si stava timidamente muovendo.

Oscar ci avrebbe messo qualche giorno a ristabilirsi da quella violenta febbre, così Boward aveva deciso di ospitare entrambi i ragazzi nella sua casa. Erano anni ormai, che non aveva più nessuno attorno anche la sera prima di coricarsi. Le risate, le voci allegre di donna..era così tanto il tempo passato nel silenzio dei ricordi dolci e amari di Lilian e Juliet, che a Boward non pareva quasi normale. Invece, improvvisamente, già da due giorni, si ritrovava in casa un ragazzo semi stecchito e febbriciante, e la sua curiosa e singolare sorella sempre allegra e sorridente.

-Posso farti una domanda, Eve?- proruppe nel silenzio della cena che stavano consumando nella sua cucina di cotto e mattoni rossi,

-Certamente, Signor Marduk!^^-

-Tu e tuo fratello..non vi somigliate per niente! Non siete davvero fratelli, non è vero?-

Eve aveva allargato il suo sorriso a quella domanda. Non le creava problemi parlare della storia sua e di Oscar con Boward, anche se erano solo due giorni che si conoscevano. In Boward sentiva provenire una sorta di energia positiva, si sentiva sicura vicino a quell'omone dall'aria rude e minacciosa, e non le dispiaceva affatto rispondere alle sue ovvie domande curiose. Aveva capito che era un tipo sveglio e perspicace. Prima di rispondergli, aveva spostato lo sguardo su alcune fotografie in cornice, poste su un grazioso mobile di legno bianco, osservandole intensamente. Quella bambina e quella donna bellissima ritratte in tutte quelle foto assieme a Boward, facevano capire ad Eve molte più cose di quanto le parole avrebbero potuto. Specialmente, una di quelle foto, che ritraeva solo Boward e Lilian, molto giovani, forse appena ventenni, così sorridenti e luminosi, dava ad Eve un motivo in più per sentirsi sicura vicino a quell'uomo:

-No, dice bene. Io ed Oscar non siamo fratelli di sangue. Le nostre madri erano amiche fin dalla tenera età, e siamo cresciuti insieme fin da piccoli, però..- si fermò un istante chiudendo gli occhi,

-Però?- incalzò Boward molto curioso

-Noi siamo comunque fratelli! E' un rapporto molto profondo, che và ben al dì là di un legame di sangue, Signor Marduk!-

-Eh?Non credo di capire bene..-

Eve rise a quelle perplessità, ma volle rispondere comunque:

-Noi non siamo fratelli perchè di sangue. Noi siamo fratelli, perchè ci siamo scelti!-

Quello fu, uno dei primi Credo, una delle prime parole significative, che colpirono profondamente Boward, dopo lo sguardo di quella strana ragazza. C'era qualcosa di dannatamente attraente in lei. Una specie di..luce che spingeva sul buio per illuminarlo e permettere al terreno arido e secco di rigenerarsi e dare di nuovo frutto. 

Dopo altri due giorni, in cui Eve continuò ad aiutare nella raccolta dei fiori da zucchero, ed in cui Boward non aveva fatto altro che osservarla e rimuginare con sè stesso, Oscar si alzò da solo dal letto, uscendo dalla casa del medico sbuffando sonoramente :

-Ehi, Eve! Si può sapere dove accidenti siamo finiti?!-

Boward lo osservò con tanto d'occhi, mentre la fanciulla gli saltava raggiante al collo, riempiendolo di baci e risa festanti. Sembrava come nuovo, per nulla indebolito dai giorni passati a letto delirante. Di certo, anche quel tipo doveva essere una persona non comune rispetto alle altre. La sera stessa a cena, Eve annunciò a Boward che l'indomani mattina, lei ed il fratello sarebbero partiti. Il massiccio omone, non riuscì a nascondere una nota di dispiacere a quella notizia. L'idea di ripiombare nuovamente nel buio e nel silenzio dei suoi ricordi, non lo allettava per niente. Non dopo aver conosciuto lei.

-E ditemi..dove andrete con quella bagnarola con cui siete arrivati? Non credo farete molta strada..- commentò mentre posava i piatti nel lavandino,

-E nemmeno abbiamo i soldi per farla riparare o comprarci un'imbarcazione più decente. Il vecchio non ha tutti i torti, sorellina!- sbuffò Oscar portandosi le braccia dietro la nuca con aria annoiata,

-Vecchio a chi, moccioso?!- sbraitò Boward fulminandolo con un'occhiataccia

Eve diede un calcio nello stinco ad Oscar, e con una risata nervosa, chiese a Boward di perdonare la maleducazione del fratello.

-Non ha importanza, non si deve preoccupare, Signor Marduk!^^ In qualche modo ce la caveremo. Io..non posso fermarmi..non ancora.- e lo disse in un modo così sentito e triste, che Boward sentì dentro di sè, qualcosa agitarsi in maniera più furiosa del solito.

-Bah! Troveremo qualcosa giù al porto! Un passaggio da qualcuno in partenza..o nel caso..cercherò di recuperare qualche pezzo per riparare al meglio quella bagnarola! Almeno per resistere fino alla prossima isola!-

-Voi siete dei pirati.-

Boward esordì improvvisamente, dal nulla, dando voce a ciò a cui pensava dal giorno in cui aveva visto giungere quella ragazza in lacrime col suo strambo fratello agonizzante. Non parlò con disprezzo o rabbia. Lo disse in maniera seria ma ovvia. Lo disse, nascondendo ancora ciò che stava provando con quei due accanto, ma lo fece prima di tutto per capire perchè due ragazzini come loro, avessero intrapreso una strada come quella, e per capire cosa in sè stesso stava accadendo a causa loro.

Oscar aveva già messo mano ad una delle sue due spade tempestate di zaffiri, troppo abituato a chi li voleva solo attaccare, ma una mano di Eve posata delicatamente sulla sua, lo fece rilassare all'istante. Se la sorella si sentiva tranquilla, lui non poteva che fare altrettanto.

-Si, è così. Noi siamo pirati.- rispose sorridendo gentile

-La cosa ti crea qualche problema, vecchio?- lo guardò male Oscar

-Come lo avete capito?- chiese gentilmente Eve

Boward si volse finalmente dalla sua posizione di spalle rivolta al lavello, e tornò a guardare i due ragazzi in faccia, prima con aria truce, e poi con un mezzo sorriso ironico:

-Ehe! B'è! Non siete certo due personaggi comuni voi due mocciosi..Il modo in cui siete vestiti, come parlate..non è difficile capire che non siete due comuni cittadini come gli altri!-

-E quindi? Hai intenzione di consegnarci ai tuoi compari soldati per caso?!-

-Oscar!-

-No, affatto. Ma essendo pirati, vi dò il consiglio di sparire più veloce che potete da qui. Quelli come voi non sono graditi su Vanilla!-

-Tsè! Ma certo! La solita storia del resto..- sbuffò Oscar levandosi in piedi - Vieni Eve, andiamocene al porto. Possiamo anche dormire sul peschereccio per stanotte!-

Prima di seguire il fratello verso l'uscita, Eve osservò intensamente quel massiccio uomo, che aveva posato un triste sguardo sulle foto delle sue amate.

-Vieni con noi-

Per la prima volta, da quando era lì con lui, Eve si rivolse a Boward col 'tu'. C'erano troppo dolore e troppi ricordi sofferenti in quell'uomo, ma soprattutto, c'era ancora un disperato bisogno di vivere in lui, tanto forte e prepotente, quanto represso e nascosto in un silenzio voluto e creato attorno alla sua persona, convinto che in quel modo, non avrebbe più dovuto soffrire. La reazione di Boward a quella domanda, fu lo sconcerto, lo smarrimento, e l'agitazione dell'animo, mentre ad occhi sgranati, fissava quella singolare ragazza che gli sorrideva invitante. Cosa c'era in lei che lo attraeva con tanta forza?! Perchè la sua presenza lo metteva così in discussione? Perchè, tutto quel silenzio in cui si era calato, ora, sapendo che se ne sarebbe andata, di colpo lo infastidiva??.

-Che stai dicendo, Eve?! Quello non è un semplice contadino, o un medico! L'hai guardato bene? E' di sicuro immischiato con i militari che bazzicano quest'isola!-

-Potrebbe anche essere un marine, per quel che mi riguarda, Oscar! Non mi importa.- fu la risposta secca e decisa della giovane, che poi tornò a guardare Boward con sicurezza:

-I ricordi che ti legano a questo luogo, sono sicuramente importanti, belli e dolci, Signor Marduk! Ma di questi ricordi, non puoi vivere davvero..e sono sicura che anche loro non vorrebbero questo per te!- asserì sicura fissando le foto di Lilian e Juliet.

Boward era sconvolto. Come faceva, quella perfetta sconosciuta, piombata lì dal nulla, che non sapeva un accidente di lui e della sua storia, pretendere di capirlo?! E per di più era anche un pirata! Aha! Sembrava che la vita si divertisse un mondo a prenderlo in giro!.

-Che cosa vuoi saperne tu?! Non sai niente di me, e pretendi di essere in grado di capirmi?? Mi chiedi di venire via con te, certa che non ti consegnerò alle autorità?!- la rabbia e la paura di ciò che lui stesso provava, furono le prime reazioni, prima di arrivare alla consapevolezza e all'accettazione. Eve poteva anche non conoscerlo per niente, non sapere nulla della sua storia e della sua tragedia, ma aveva comunque detto il vero, questo nonostante tutto, Boward non poteva negarlo con sè stesso. 

Di quei ricordi, lui non poteva vivere, perchè erano solo fantasmi di una vita passata che ormai non esisteva più. Restare lì, e continuare a rimanere legato a qualcosa di intagibile e sfuggente, era una costante condanna alla solitudine, alla tristezza e all'oblio. Davvero era certo di voler finire in quel modo? Sul serio, non sentiva dentro il desiderio di poter vivere davvero e dare ancora molto di sè stesso agli altri?

Eve gli sorrise dolce:

-Ti aspetterò fino ad un'ora dopo l'alba,Signor Marduk!^^-

E detto ciò, seguì Oscar, lasciando Boward solo coi suoi pensieri e le sue inquietudini. 

La notte, fu la più lunga e sofferta dopo la prima passata senza Lilian e Juliet. Boward non aveva fatto altro che restarsene seduto sul bordo del letto a mani intrecciate, fisso a riflettere, lanciando ogni tanto delle occhiate alle cose di Lilian, che ancora occupavano diversi punti della loro camera. Aveva camminato avanti e indietro per la cucina di cotto e mattoni rossi, nel buio della notte, come un fantasma che cerca la via che percorrono i vivi. Aveva accarezzato il lettino vuoto e freddo di Juliet, respirando l'aria che ancora di poco, gli ricordava l'odore dolce e fruttato dei capelli della sua adorata bambina.

Era uscito fuori dalla sua casa dai muri di pesca ed il tetto rosso, inspirando profondamente l'odore fresco e pungente della notte, perdendosi con lo sguardo nelle tante stelle della notte, camminando poi, camminando tanto nei suoi amati campi di fiori da zucchero.

La sua anima si agitava furiosa. Sentiva il suo stesso corpo, chiedergli di muoversi, di camminare fino al porto e raggiungere quella ragazza. Ma perchè? Cosa c'era in lei che poteva fare la differenza?!.

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Quando sorse l'alba al porto di Vanilla Island, solo i pescatori e i marinai animavano con lenti gesti quotidiani, il silenzio che regnava tutt'intorno. Il mare brillava d'oro e rosei contorni, ed Eve affascinata come sempre, lo osservava già in piedi, alla prua del peschereccio semi distrutto.

-Per quanto tempo hai intenzione di aspettarlo? Quello non verrà mai, fidati!-

-Ha tempo un'ora da adesso.-

-Io non ti capisco, Eve! Non puoi fidarti di uno che ha avuto a che fare con la Marina! Ho chiesto qui in giro! Marduk Boward è il miglior cadetto della Scuola Militare di quest'isola! La Marina gli fa la corte da quando è uscito da quella scuola!-

-E quindi,fratellino?^^- sorrise gioviale lei

-Dahh! Accidenti a te! Ma si può sapere cosa ci trovi in quel vecchio codinato???- sbuffò Oscar arrendendosi

-Il suo cuore, i suoi occhi..E' senz'altro un uomo molto buono, Oscar! E il suo dolore. Lui è come noi! Non voglio pensare che una persona così fantastica, si lasci andare in questo modo, giorno dopo giorno!-

-Eve..- Oscar lo disse sospirando ormai del tutto arreso alla sorella

-Boward è un uomo che merita ancora troppe cose dalla vita!-

-Un nuovo membro della ciurma, eh? Uff! B'è..in fin dei conti..un medico con le sue doti belliche..ci farebbe proprio comodo!- sogghigno il turchino incrociando le braccia al petto

-AH! Ora ti vado bene,moccioso?-

Oscar strabuzzò gli occhi sorpreso.

Eve sorrise chiudendo gli occhi felice.

-Ma guarda un pò! Sei venuto per davvero!- lo provocò Oscar

-Signor Marduk!^^- Eve si volse a salutarlo con un caloroso sorriso

Boward la fissava serio dal pontile, affascinato dalla luce che saliva dal mare, e la illuminava tutta dal dietro. Sembrava quasi un essere sovrannaturale.

-Non illudetevi, mocciosi! Sono solo venuto a salutarvi, e ad evitarvi una rovinosa colata a picco appena raggiunto il mare aperto!-

-Eh? Che intendi dire,vecchio?-

-Seguitemi- si avviò verso la parte del porto dov'erano ancorate le navi mercantili ed i pescherecci più grandi.

Boward si fermò dinnanzi all'ultima imbarcazione alla fine del pontile. Oscar ed Eve la osservarono curiosi. Era una bella nave dalle medie dimensioni e la forma slanciata. Di sicuro doveva essere veloce una volta preso vento. Non aveva bandiere sui due pennoni principali, ma osservando la polena raffigurante una sinuosa sirena, Eve intuì qualcosa. Si avvicinò lentamente, sfiorando con una mano il legnoso scafo di quella silenziosa nave, ne avvertì il leggero ruvido sotto ai polpastrelli, e le tante irregolarità delle rifiniture, segni tipici di una nave che aveva vissuto per molti anni in mare.

-Prendete questa nave. E' ferma qui da ormai troppo tempo. E' un pò vecchia, ma vi condurrà senza problemi per una buona parte del vostro viaggio-

-E sarebbe tua, questa vecchia signora?- biascicò Oscar sospettoso

-No. Ma la tengo in custodia da tempo- fu la risposta cupa e triste di Boward

Eve si volse a guardarlo senza dire nulla.

-Su, andate! Non perdete altro tempo qui. Come voi stessi avete notato, quest'isola è molto frequentata dalla Marina.- cercò di abbozzare un mezzo sorriso meglio che potè. Erano anni che non sorrideva più, e faticava quasi a ricordare come si facesse.

-Perchè ci aiuti? Hai fatto chiaramente capire il disprezzo che provi per chi si fa chiamare 'pirata'! E' per caso un tranello, ah? Soldato travestito da medico?!!-

-Oscar!!- gridò Eve infastidita dalla durezza ancora troppo violenta del fratello

-Si, è vero. Non sopporto i pirati. Per la maggior parte sono esseri senza cuore e alcuna pietà! Indegni di essere chiamati umani! Ma voi due..tu ragazzina..Voi siete diversi!-

Eve sospirò profondamente a quelle parole dure e tristi. Non erano i veri pirati, quelli di cui stava parlando Boward. Desiderava provare almeno a farglielo coprendere:

-Quelli che descrivi tu, sono idegni persino del titolo 'pirata'! Non è quello il vero modo di essere pirati! I veri pirati, sono uomini liberi del mare. Uomini con onore e principi. Uomini che hanno scelto di vivere la loro vita fuori da ogni regola ed ogni imposizione sociale, ma che allo stesso tempo rispettano il loro prossimo, aiutano i deboli e puniscono i prepotenti!. I veri pirati non vanno in cerca di glorie e onori tra i popoli. Non vanno in cerca di semplici ricchezze di metallo. I veri pirati vanno in cerca di libertà, di avventure. I veri pirati vanno in cerca della vita vera, e la vivono goccia dopo goccia. Essi sono differenti gli uni dagli altri, tutti con storie diverse alle spalle, ma con un unico grande desiderio in comune : Sentirsi vivi davvero, e poter avere una seconda occasione.-

Non si accorse di nulla. I suoi piedi, le sue gambe e le sue braccia si mossero di loro volontà. Prima parlarono i suoi occhi, tremanti e sconvolti, poi gonfi sempre più di lacrime. Il nodo nel suo cuore si sciolse, e la sua anima si lasciò finalmente illuminare da quella piccola ma intensa luce calda e confortevole, spazzando via finalmente tutto quel doloroso e freddo buio di ricordi e di rimpianti. Boward aveva camminato verso quella luce. Boward aveva abbracciato forte a sè quella luce, con tutta la forza della disperazione che libera un uomo dalle catene del suo passato. Quando le esili braccia di Eve lo circondarono per le muscolose spalle dure, Marduk Boward capì finalmente, cosa lo attraeva così tando di lei. Dentro Ocean J. Eve, brillava la stessa luce pura e confortevole, che aveva sempre visto in sua moglie Lilian e poi in sua figlia Juliet. In Ocean J. Eve, Boward aveva ritrovato una ragione per esistere, e per ricominciare a vivere davvero. In Ocean J. Eve, gli era parso di vedere il sorriso delle sue amate, e ora lo sentiva, lo sentiva bene il suo cuore, battere forte all'unisono col suo.

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Così alla fine, Boward lasciò le sue proprietà in mano al capo dei suoi braccianti, un amico fidato in cui poter riporre ogni sicurezza ed ogni bene. Chiuse la sua casa, e ne lasciò le chiavi agli anziani suoceri, dicendo loro di aprirla ogni tanto, per poter dare spazio all'aria fresca, ed alla vita di muoversi ancora per quelle stanze silenziose, ma piene di ricordi e di tanto vissuto amore. Salutò Peter e gli altri suoi amici, ed infine salpò su quella che un tempo fu una nave pirata, sulla quale fece un giuramento, dopo il suo orrendo crimine. Pian piano, avrebbe riacquistato la fiducia nella vita. Pian piano, si sarebbe aperto a coloro che ora ne facevano parte, e gli avevano permesso di sentir di nuovo battere il cuore.

Mentre guadagnavano il mare aperto velocemente, Boward si avvicinò ad Eve, intenta a scrutare seriamente il mare, così, senza dirle nulla. Fu lei a parlare per prima :

-Qualche giorno fa, mi hai chiesto dove siamo diretti, ricordi?- esordì seria ma sempre gentile,

-Si..- affermò curioso

-Ebbene, non soltanto..dove la nostra strada ci condurrà. Almeno, non è così per me.-

-...- la osservò con attenzione. Era divenuta così seria e triste allo stesso tempo, da farlo preoccupare,

-C'è una persona. Una persona che voglio incontrare.-

Allora, Boward capì che anche in Eve c'era nascosto un profondo dolore, ed un profondo desiderio di vivere. In più, aveva il desiderio di ritrovare qualcuno, e da come lo diceva, sembrava essere la cosa più importante del mondo per lei.

-Io ti aiuterò a trovarla, piccola Eve- le sorrise gentilmente

-Ma bene! Benvenuto nella ciurma allora, caro Marduk Boward!- sghignazzò Oscar avvicinandosi a sua volta,

-Non sono più il 'vecchio' per te, moccioso?- ghignò Boward

-Ehe! Solo nei giorni storti, o quando mi fai incazzare!- ghignò Oscar,

-Benvenuto a casa, Boward!^^- sorrise gentile Eve per poi abbracciarlo stretto in vita

Boward sorrise, e questa volta non ebbe difficoltà a farlo. Fu naturale, spontaneo e sentito di cuore. 

Era a casa dopo tanto tempo.

Era a casa di nuovo.

Storyboard 05 BONUS. Trailer02 della Saga!!

Posso annunciarvi felicemente e piena di soddisfazione, che il TRAILER02 di 'FforF' è FINALMENTE on-line!!!! ^o^ Scusate il tempo d'attesa, ma sono stata davvero impegnata, oserei dire sommersa di cose da fare e grattacapi vari, per cui ci ho messo più tempo di quello che pensavo, ma ora ce l'ho fatta!!. 

trailer02

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

In questo secondo trailer, viene mostrato qualcosina di più rispetto al primo, tanto per dare un'idea maggiore di come saranno i long video!^^ Sono state riportate alcune parole originale della fanfiction, e alcune b'è..che mi sono venute di getto! xD

Spero tanto vi possa piacere!! 

Fight for Fire Saga/The Official Video05- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Finalmenteeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! xD
Ce l'ho fatta dannatissima dannazione!! (?)
Uff!! Ci ho messo un pò col nuovo Step e col secondo trailer! Scusatemi davvero!! ^^''
Ma sono stata MOLTO MOLTO MOLTO incasinata ultimamente!.
Per il prossimo step non penso ci sarà da attendere più delle solite due settimane (almeno spero!^^'''), mentre per il TRAILER03 vi devo chiedere un pochino di pazienza in più. Capite anche voi che ci vuole taaantoooo tempo tra contornare i disegni e colorarli decentemente al pc, essendo sola soletta! eh eheh!

Sono davvero molto curiosa di sapere cosa ne pensate! Sia di questa 'seconda parte' che racconta l'incontro di Eve con Bow, e sia per cosa ve ne è sembrato del secondo trailer!.
Anche qui, per quanto riguarda lo storyboard, sono stata alquanto striminzita nel raccontarvi di Bow e di Eve..ma se entravo nel dettaglio di ogni singola cosa, veniva fuori un'altra fanfiction! xDD ahahahaha!! Mi sono dovuta trattenere!. Comunque per eventuali curiosità, non fatevi problemi a chiedere, ok?^^
Bene!
Passo e chiudo per il momento! A presto a tutti!!


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP06 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


   
 
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