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Autore: Georgesmonkej_    12/06/2013    2 recensioni
"Essa é l'oriente e Giulietta é il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei. Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale é di un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi."
"Che cos'altro é l'amore, se non una pazzia molto discreta, una amarezza che soffoca, e una dolcezza che fa bene?"
Questa é una storia ispirata a Romeo e Giulietta, con un lieto fine leggermente diverso (nessuno muore!)
Genere: Drammatico, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, JJ Hamblett, Josh Cuthbert, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(2)

Poco tempo più in là, dato che non riuscivo a dormire, mi alzai.
Mia madre era a Nottingham per lavoro e mio padre? Mio padre in Australia con mia sorella per qualche mese: Alyson doveva laurearsi in dottorato!
 
Così optai per ripetere un po' di frasi di Romeo & Juliet di Shakespeare, per l'interrogazione di letteratura.
 
-Come, night, come, Romeo, come, thou day in night; 
For thou wilt lie upon the wings of night 
Whiter than new snow on a raven's back. 
Come, gentle night, come, loving, black-brow'd night, 
Give me my Romeo; and, when I shall die, 
Take him and cut him out in little stars, 
And he will make the face of heaven so fine 
That all the world will be in love with night 
And pay no worship to the garish sun. - recitavo piano io passegiando per il balcone della mia camera.
 
-Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? 
Essa é l'oriente e Giulietta é il sole. 
Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei. 
Non servirla, se essa ti invidia; 
la sua veste virginale é di un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi.-sentii recitare da sotto, così mi affacciai subito sorpresa da tanta perfetta dizione.
-Gettala via!
 Ma é la mia dama, oh, é il mio amore!
 Se solo sapesse di esserlo!
 Parla eppure non dice nulla.
 Come accade? 
É il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò.
No, sono troppo audace, non é a me che parla. 
Due elle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza.
E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? 
Tanto splendore farebbe scomparire la luce di una lampada: 
in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte- recitai con lui sorridente. George: era il mio dolce Romeo.
 
Quando finii, gli sorrisi -cosa fai qui?- gli domandai sorridente appoggiandomi al cornicione e affondando la testa sulla spalla destra -sono qui per te, sai? Prima non me ne sono andato! Sono solo rimasto ad aspettare qui, speravo di poter risentire la tua voce e, passate due ore qui sotto, mi stavo per rassegnare quando finalmente ti ho sentita- annunciò mostrando più forte il duo sorriso.
 
-O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? 
Rinnega tuo padre; 
e rifiuta il tuo nome; 
o se non vuoi legati solo in giuramento all'amor mio, 
e io non sarò più una Capuleti... E questa?- dissi sorridendogli fingendo un tono di sfida.
-Il manto della notte mi nasconde ma se non mi ami lascia che mi trovino. 
Meglio che il loro odio tolga la mia vita, 
e non che la tardi senza il tuo amore- rispose lui facendomi capire quanto era preparato.
 
-la tua bellezza è capace di tentare un uomo, lo sai vero?- disse -io non credo di essere così bella quanto dici, ma grazie- sorrisi sincera -sei sola?- domandò -Josh dorme, mia madre é a Nottingham per lavoro e mio padre e da mia sorella Alyson in Australia- risposi -allora una buonanotte mia dolce Juliet!- disse lui mandando un bacio -buonanotte mio dolce Romeo!- e andò via.
 
I giorni passavano in fretta, gli incontri con George tornavano ad essere fiorenti come un tempo, ma ultimamente erano arrivate due persone che amavo tantissimo: il mio migliore amico, Jaymi Henlsley che veniva da Luton e mio cugino, Jackson da Londra.
Jaymi é un ragazzo con diciamo un orientamento diverso di amore: si, esatto! È gay, ma non mi importa: l'ho adorato anche quando lo ha confessato e in lui provo tanta tenerezza.
 
Ma tornando a me e a George... 
Come ho già detto, gli incontri ritornavano ad aumentare e lui veniva sempre a trovarmi dopo le lezioni, verso l'armadietto, il che era molto tenero.
 
-hey, Hamblett aspetta!- cercai di fermare JJ -Jay!- urlò a sua volta stupito -cosa posso fare per te?- aggiunse sorridente -no niente, volevo fare il tragitto fino agli armadietti con te dato che lo abbiamo vicino e Josh cerca di riconquistare Janelle!- giustificai sorridendo con l’affanno -Josh ritenta la conquista? Ma lo sa benissimo che Jane é orgogliosa!- disse serio e stupito -non se la stupisce!- lo fulminai senza colpo ferire sorridendo.
Lui si bloccò un secondo e poi mi guardò -credo che tu abbia ragione... In ogni caso, come pensi che la stupirà?- domandò curioso -Josh é un bravo cantante, può provare in questo modo- dissi -lei ama quando é Josh a cantare- confermò il mio pensiero fissando dritto davanti a se -ciò dovrebbe riavvicinarli- conclusi io e mi avvicinai all'armadietto per mettere la combinazione e aprirlo.
 
Quando lo aprii, cadde un foglietto:
 
“O, swear not by the moon, the fickle moon,
 the inconstant moon, that monthly changes 
in her circle orb, Lest that thy love prove 
likewise variable.
Buongiorno splendore! Spero che ti piaccia questa sorpresa. Ci vediamo alla fine delle lezioni in cortile
-G. xx”
 
Sorrisi e poi lo richiusi e lo misi in borsa e mi diressi verso l'aula di letteratura, aspettando che la fine di quest'ultima ora arrivasse in fretta.
 
Passata l'ora, mi diressi verso l'armadietto e, con mia dolce sorpresa, trovai Jane e Josh che avevano fatto pace e che si stavano dolcemente slinguazzando.
-bleah... Mi fate ribrezzo! Comunque avete tutta la mia benedizione- dissi lanciando dapprima fingendomi schifata e poi con un occhiolino -ah ah ah sei proprio stronza- disse Jane ridendo abbracciata a Josh, che le baciava i capelli.
-piano a come parli a miasorella!- la riprese Josh sorridendo accigliato -hey hey non riattaccate a litigare eh! Che non voglio essere la nuova causa del vostro litigio- dissi cercando di ricalmare le acque con aria ironica -no tranquilla!- dissero tornando a baciarsi e quindi a scambiarsi saliva.
 
Uscii dalla scuola di corsa e giunsi in cortile e lo trovai appoggiato ad un albero con l'iPhone in mano.
 
-hey!- sorrisi ed incontrai subito il suo dolce sguardo -ciao- rispose sorridente e alzando lo sguardo dall’iphone per poi spostarsi un ciuffo di capelli che ricadeva ribelle davanti ai suoi occhi -allora... McDonald o Hamburger King?- aggiunse con aria interrogativa ma sempre sorridente -è un appuntamento?- domandai sorridendo -non ti hanno insegnato che non bisogna rispondere ad una domanda con un'altra domanda?- mi mandò un occhiolino -ok... Uhm... Direi McDonald!- affermai infine con finta aria risoluta e sollevai una mano -saggia decisione!- rispose stringendomela e partimmo.
 
-comunque.. Non hai risposto alla mia domanda!- dissi mangiando il mio McChicken -quale?- chiese perplesso -è un appuntamento? Hai la memoriuccia corta Shelley?- scoppiai a ridere -diciamo... Comunque... Si una sorta... In pratica é da molto che non ci si vede e volevo recuperare un po' di tempo perduto, ricordi? Alle materne eravamo sempre insieme- ricordò sorridente con volto pensieroso -siii! Quasi due migliori amici- sorrisi al ricordo -ma tu ricordi quante ne combinavamo? E poi stavamo sempre insieme senza che i nostri sapessero mai nulla!- disse immergendosi nei ricordi che riaffioravano man mano -sai? Tutte quelle volte mi facevano sentire un fottuto genio ed una stratega in tutti i sensi: me ne andavo a casa a riflettere su cosa sarebbe mai successo se avessero scoperto che giocavamo insieme- dissi io abbassando lo sguardo e sorridendo -già ... É stato un trauma quando ci hanno scoperti!- disse lui storcendo il labbro.
 
Dopo mi accompagnò a casa e mi schioccò un dolce e piccolo bacio sulla fronte, pulsando dolcemente. 
-buonanotte!- gli brillarono gli occhi - buonanotte! Piccolo George - lo chiamai con il soprannome che gli davo quando andavamo alle materne.
 
Entrai a casa e mi ficcai dritta nel fresco del mio letto.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
 
Hi bananaaas!!
Che ve ne pare di questo 2° capitoletto? Si ultimamente sono riuscita a trasferire tutta la FF sul computer, mi sento un genio uu, e quindi a svolgere qualche piccola modifica,mmm… si… piccola lol!
Ho cambiato colore di scritta se avete notato: si quel fucsia ed il rosa mi sembravano troppo bimbominchiosi lol, poi per una storia così ben poco si addicevano :/.
E del banner? Che ve ne pare? :D bello ah? È uno tra i primi banner che sono riuscita a fare lol e mi alza l’autostima lol.
E delle gif? Ammazzano vero? Ahahah si si ;).
Coooomunque, ringrazio vivamente per le recensioni che mi avete lasciato, e vi lascio con la stessa richiesta: se vi è possibile, recensite e fatemi sapere se qualcosa non va, se vi piace, se non vi piace etc… accetto anche critiche, lo sapete.
 



Il mio cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo, perché non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora.

-Romeo & Juliet (W.Shakespeare)


Un bacione
Little_ JCat xx

 
  
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