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Autore: Claheaven    28/12/2007    7 recensioni
"Ho sempre desiderato distruggere qualcosa di bello" Fight Club. [Spin-off di If Only - - Affrontare le paure del cuore]Draco/Blasie.
Genere: Malinconico, Song-fic, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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So are we lost or do we know
Which direction we should go
Sit around and wait for someone to take our hands and lead the way
Wake up, Lostprophets

Varco la soglia che conduce al dormitorio maschile, più precisamente alla stanza che divido con Theodore Nott, Gregory Goyle e Vincent Tiger.
Mi accendo una sigaretta ammirando il caos cosmico che decora la nostra alcova.
Sedie con su montagne di vestiti, cravatte appese alle lampade a muro, fumo, cartine, una copia di Vanity Witch finita lì per qualche turba psichica dei miei compagni.
Il solito vecchio, confortante, scenario.
Davanti alla porta in noce del bagno Vincent salta sulle punte dei piedi coi suoi novanta chili di merendine accumulati negli anni.
Corrugo la fronte, pensoso, cercando di carpire il significato profondo di quel balletto osceno.
Mi passo una mano tra i capelli sentendo l'anello d'argento all'anulare carezzarmi il cuoio capelluto.
Con un sorriso spezzato dalla sigaretta e le iridi blu scuro contratte sorpasso il mio amico ed entro in bagno.
Come volevasi dimostrare, Draco Lucius Malfoy.
Chinato nel lavabo passa le dita da pianista tra le seriche ciocche chiare, indirizzando i rigagnoli d'acqua calda contro la nuca e il collo.
A petto nudo, l'addome contratto e le perle d'acqua che svicolano tra i muscoli definiti della schiena, sino ad affondare tra le pieghe dei jeans.
Fa perno con le braccia sul brodo in marmo rimirando la mia figura statica attraverso il vetro nitido dello specchio.
Le ciglia si imperlano di gocce finissime che abbandonano il loro giaciglio e finiscono contro la carne tiepida delle labbra.
-Blasie, quale parte di "Tiger che saltella davanti al bagno" non ti è chiara?-
E' stano come l'ira ti prenda in contropiede, facendoti umilianti sgambetti che non metti mai in conto.
-La parte in cui tu hai un bagno personale e non lo usi..-
Ribatto con voce ferma, guardandolo negli occhi e riprendendomi il diritto di essere incazzato con lui.
Afferro uno sgabello e mi accomodo a cavalcioni su di esso, usando la sua maglietta di Ralph Lauren come posacenere.
Elargisco un sorriso bieco alla sua immagine granitica nello specchio, sfregando il fumo della sigaretta contro la gola, per poi espirare.
Draco allunga il braccio verso un asciugamano candido e lo usa per tamponarsi il capo ed il torace.
Si volta verso di me continuando nella sua accurata toilette, fissandomi con gli occhi d'argento antico.
-Sono qui per la partita di stasera..- spiego pacato, proseguendo nel nostro gioco di sguardi - dato che non ti sei ancora iscritto, ho pensato di portare l'iscrizione da te!-
So che non parteciperà, sono ormai settimane che mi evita con discreto successo, e la nostra storica bisca non farà di certo eccezione nel suo intento di isolarsi e smaltire il nervosismo.
-Perché non ci porti il tuo cagnolino Finnigan..- sibila irrigidendosi sino a rendere visibili le linee degli addominali - quella che tu definisci, una relazione, giusto?-
Credo ci debba essere un fan club, un sito web o qualche diavoleria simile che coinvolga un gruppo di persone fortemente desiderose di spaccare la faccia di bronzo a Draco Malfoy.
Temo di essermi appena tesserato.
-Noto con plauso che ti ricordi come si chiama il mio ragazzo, ma non il nome delle tizie che ti porti a letto..-
Ho solo tre certezze nella vita.
La prima classificata è che anche un fucile a canne mozze è più umano del mio migliore amico. La seconda, costatami anni di sigarette e polmoni bruciati, è che preferisco decisamente il sesso maschile a quello femminile.
La terza, non meno importante, si può racchiudere in una frase.
Io.Desidero.Scopare.Draco.Malfoy
Se usufruissi del verbo "portarmi a letto" o qualsiasi altro sinonimo, non renderebbe minimamente la tensione che c'è tra di noi.
-Il nome della puttana più brava se lo ricordano tutti..-
Mi informa stucchevole, incidendo i denti sulle labbra piegate in un condiscendente sorriso.
Scelgo quel momento per spegnere la sigaretta sul prezioso tessuto della sua maglietta firmata, pregando di lasciarvi un artistico cratere.
-Dici che riesci per un giorno, non dico a non essere stronzo, ma almeno a stare nella media?-
Non risponde, reclina semplicemente il capo riducendo gli occhi a due mezzelune intinte nell'argento.
Potrebbe stare immobile, con i tendini contratti a fior di pelle, senza dire una parola, e nonostante tutto sarei in grado di percepire nitidamente i suoi pensieri.
Lo osservo quasi trattenendo il respiro, abbassando le ciglia per nascondere lo sguardo velato di desiderio.
Il mio indiscreto osservare gli percorre il corpo come una piuma, soffermandosi poco prima dell'inguine, dove delle sottili strisce purpuree portano il ricordo di unghie femminili.
-Ecco cosa hai fatto in questi giorni, mentre mi evitavi..- sussurro atono - gran bei graffi..-
Le sue dita alabastrine artigliano il bordo del lavandino, si sporge di pochi centimetri verso di me.
Alcune ciocche gli ricadono sugli occhi e sfiorano la mascella rigida.
-Sono sicuro che tu sapresti fare di meglio..-
Assottiglio lo sguardo, se è una provocazione deve essere pronto a raccoglierne i frutti, perché sono all'altezza della sua cintola e il pudore lo conosco solo di vista.
-Perché mi eviti?-
Torna imperscrutabile e altero, non ho nessuna intenzione di giocare al gatto e al topo.
Se potessi tagliare la tensione con un coltello sarei certo di scorgere stille del nostro sangue macchiarci i vestiti.
-Puttanate-
-Davvero?- domando sarcastico - è una puttanata che riguarda i miei gusti sessuali o semplicemente hai sviluppato una forma allergica al mio dopobarba?-
-Siamo amici Blasie..- asserisce lapidario - ho solo bisogno di restare un po' in pace..-
Distolgo lo sguardo, posandolo sulle venature rosate del pavimento in marmo.
Sostengo il capo tra le mani, i gomiti piazzati saldamente sulle ginocchia.
Io so che lo sto perdendo, so che se proseguirà nelle sua crociata personale niente sarà più come prima.
-Se ti chiedessi informazioni sull'arte probabilmente sapresti citarmi tutti i libri mai scritti, ma non sapresti dirmi cosa si prova a viverla un'opera.Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, parlando delle gioie del sesso, ma non sapresti spiegarmi cosa si prova a risvegliarsi accanto a qualcuno e sentirsi veramente felici..- lo incalzai aspramente - se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi citeresti dei luoghi comuni, ma guardando qualcuno non sei mai stato del tutto vulnerabile, non conosci una persona che ti risollevi solo guardandoti negli occhi. Non sai cosa si provi a dormire sette anni nel letto accanto al suo ascoltandone il respiro lieve, condividere i pensieri, le giornate, i risvegli. Non sai cosa sia la vera perdita perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso. E dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto.-
Mi alzai con uno scatto ferino, sbattendomi la porta alle spalle.
L'ultimo rumore che percepii fu la sinfonia di un vetro infranto.
E mille schegge sul pavimento.

Here comes the action
Here it comes at last
Lord give me a reaction
Lord give me a chance
Doves, Black and white town

Servire alcolici al bar, durante un festino che di legale non ha niente, è da considerarsi il mio passatempo preferito.
Prima di tutto perché si ha una panoramica esaustiva di tutte le persone che stanno per svenire, stramazzare al suolo o semplicemente balzare sul tavolo per improvvisare uno spogliarello.
In secondo luogo, le chiacchiere al bancone rimangono quelle più accattivanti, superando nettamente location come i cornicioni o la stanza delle torture di Gazza.
-Io mi limito a riportare informazioni..- squittì indignata Pansy - offro un servizio simile alla Gazzetta del Profeta, con che coraggio osano catalogarlo come pettegolezzo!-
Daphne Greengrass si profuse in un gesto annoiato sventolando a mezz'aria una mano diafana, come per scacciare un insetto molesto.
Luna Lovegood sorrise benevola alle sue atipiche amiche, ravviandosi una luminosa ciocca platino dietro all'orecchio.
-Ne sono convinta Pans..- la rinfrancò la Corvonero sotto lo sguardo allibito di Daphne - come la notizia di Neville che si è slogato un polso salvando un Ungaro Spinato!-
Le due Slytherin accarezzarono la figuretta delicata della Lovegood con lo sguardo, entrambe traboccanti di rassegnazione.
-Quello è il risultato di una sessione completa di segh..- mi schiarii autorevolmente la voce, lanciando un'occhiata di fuoco alla mora - certo Luna, sarà sicuramente merito delle abilità di Paciock!-
Si corresse la Parkinson trangugiando una sorsata di Vodka per evitare di aggiungere altri elementi sull'onanismo del Gryffindor.
Si sentiva la sua mancanza in quel momento. Le tradizioni esistono solo per ricordarti che l'assenza di una persona sa incidere crudelmente nella tua vita.
Luna non seguì Pansy e Daphne verso il tavolo del Black Jack, si limitò a circumnavigare il bancone ed affiancarmi con la solita discrezione.
-Stai aspettando qualcuno?- le chiesi affondando il coltello in uno spicchio di limone.
Il succo dell'agrume serpeggiò nel palmo della mia mano, incontrando i solchi che le unghie avevano lasciato dopo la discussione avvenuta in mattinata.
Annuì brevemente, il sorriso fanciullesco ad incresparle le labbra. Afferrò un panno bianco, stringendo tra le dita minute il palmo della mia mano, tergendo con delicatezza laddove il bruciore sembrava insopportabile.
-Mi dispiace che tu soffra..- sussurrò, alludendo con sguardo cristallino a tutt'altro dolore - comunque si, sto aspettando qualcuno, in realtà abbiamo sempre aspettato insieme io e te..-
Serrai la mascella, appoggiando gli avambracci sul bancone, permettendo alla pelle abbronzata di tendersi.
-Chi?- soffiai senza avere più aria da offrire alle frasi che affollavano la mia mente.
-La persona più importante della nostra vita..- rivelò senza inflessioni nella voce - la tua è già arrivata..-
Si allontanò ondeggiando i crini chiari e lasciandomi solo, senza la forza di controllare l'ingresso per sapere a chi si riferisse.
Spinsi i fianchi contro il marmo, trovando un sostegno contro la schiacciante stanchezza che premeva sulle mie membra spossate.
In un gesto inconsapevole portai una mano davanti agli occhi, premendo i polpastrelli sulle tempie.
Le palpebre tornarono a cercare la luce, in un battito di ciglia scure le mie iridi pervinca individuarono la figura di Seamus Finnigan sulla soglia.
-Scusa se ci ho messo tanto..-
Rimasi pietrificato, avvertendo una presenza nota alle mie spalle.
Draco Malfoy poggiò una mano accanto alla mia, senza osare sfiorarla.
Il suo respiro caldo mi accarezzava la nuca, la mia mente delineò i contorni pieni delle sue labbra. Le pieghe morbide e di un rosa che si discostava di poco dal colorito eburneo della sua carnagione. I denti perlacei resi lucidi dalla lingua calda e vellutata.
[La persona più importante della nostra vita.].
Mai come in quel momento avvertivo il mio battito cardiaco così distintamente, il sangue pompava nelle vene con un'irruenza tale da causare un dolore atroce in ogni cellula.
-Blasie..-
Le sue scuse, le sue stupidissime ed efficaci scuse.
Avvertii il torace teso sfiorare la mia schiena, solo la sua presenza mi impediva anche il più insignificante dei movimenti.
Era una prerogativa solo sua poter sussurrare il mio nome in mille modi diversi.
Facendolo semplicemente scivolare sulla lingua e liberandolo con l'intenzione di lasciarlo infrangere contro la mia pelle.
[La tua è già arrivata].
-No..- ribattei voltandomi di scatto e proiettando le iridi rabbiose nelle sue - non sono più disposto ad accettare le tue scuse senza nemmeno sapere cosa ho fatto per meritarmi il tuo disprezzo..-
Era impressionante come Draco sapesse mantenere un'espressione totalmente levigata e priva di ogni emozione.
Il viso scolpito nell'alabastro lasciava trapelare solo un'aurea di affettata discrezione.
Reclinò il capo con un gesto fluido ed impercettibile, portandosi ad un passo dalla mia bocca socchiusa.
Quando mi guardò la patina di distacco era completamente svanita dallo sguardo simile al mercurio ed ugualmente nocivo.
C'era una tensione tra di noi che induceva i nostri corpi ad irrigidirsi, i muscoli guizzare solleticando le terminazioni nervose.
-Blasie..-
Questa volta al suono roco della sua voce si unì quella di Seamus, che disperatamente cercava la mia attenzione.
Draco si allontanò, osservandomi senza nemmeno battere ciglio, portandosi una sigaretta alle labbra e aspirandone una boccata corposa.
-Ti risparmio l'ardua scelta..- recriminò con un tono apparentemente pacato - vai pure da lui..-
Tutti pensano che quando una persona scompare dalla nostra vita lo fa con un'uscita teatrale. Causando trambusto e scompiglio, con urla, imprecazioni ferite e abrasioni che ti segneranno la pelle.
Questo non è valido per tutti, le persone di cui non ti importa ti lasciano solo il ricordo di una scenata.
Quelle più importanti, loro, non emettono nemmeno un suono.


Come break me down
Bury me, bury me
I am finished with you
Look in my eyes
You're killing me, killing me
All I wanted was you
The kill,30 seconds to Mars



Spazio autrice:
Questa fic non è assolutamente all'altezza della persona per cui l'ho scritta.
E' dedicata alla coppia Draco/Blasie, che viene magistralmente descritta in "If Only - Affrontare le paure del cuore" di Magical_Illusion [Giudy] e Malfoy_lover [Jenny]!
La coppia trattata in questa fic è nata nelle mani di Giuditta e lì deve restare, io sono solo una semplice amanuense che gioisce nello scrivere fic su due personaggi così ben strutturati.
Quindi, prima di partire, ti ringrazio per il permesso Giudy.
Spero di non aver rovinato il tuo capolavoro con questa assurda shot.
Che è solo un agglomerato malinconico di sentimenti.
Ti adoro.
  
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