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Autore: Dama degli Intrighi    12/06/2013    1 recensioni
Questa non è solamente una fic ispirata dalla storia di una grandissima scrittrice, in questa fic io mi sono data una sfida, mi sono costretta a immaginarmi nei panni della Rowling che deve scrivere un "dopo Harry Potter" e mi sono chiesta cosa potrebbe succedere. Ho letto i libri della Rowling in originale e ho cercato di usare il suo stesso tipo di scrittura e da tutte queste mie ricerche e altre è nata questa Fic che spero che vi piaccia...
Gradirei molto sapere i vostri pareri tramite le recensioni!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Magic'
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***

I quattro campioni percorrevano trionfanti il loro sentiero giallo. Quando finalmente Felicity uscì dalla boscaglia, Aadil scese dalla montagna, James risalì dalla palude e Pervinca lasciò la caverna si ritrovarono tutti al limitare dei loro sentieri che davano su una comune piazzetta piastrellata di roccia.
Per un attimo si guardarono straniti. Erano convinti di non rivedersi più. Osservarono con attenzione le vie in cui erano venuti e poi la piazza. Era grande e rotonda, costeggiata dagli alberi grandi e tipici della Foresta al limitare della scuola. Un altro sentiero di ghiaia gialla si apriva dalla parte opposta mentre una piccola colonna di marmo cresceva al centro della piazzetta.
Non c’era la coppa su questa. La vittoria era ancora lontana. La colonna reggeva una sfera come quelle che di solito usa la professoressa Cooman durante le sue lezioni di Divinazione, solo che era leggermente più grande. Dalla sfera iniziò a propagandarsi una voce ed era proprio quella delle professoressa Sibilla.
-Campioni che siete arrivati fin qui…- declamò con una nota di rammarico nella voce. -Vi aspetta la prova forse più difficile che abbiate mai dovuto affrontare.
-Mettete da parte ogni amicizia, lasciate stare ogni favore e lottare per la gloria e l’onore. Solo una via rimane da percorrere e solo un campione potrà per la coppa correre. Tirate fuori le vostre bacchette, fate un inchino al vostro contendente. 
-Mente aperta e duellate perché solo uno di voi si salverà-
La voce scomparve come era venuta e i tre campioni si accorsero che si erano mossi mentre gli ordini venivano spiegati. Ora erano disposti in mezzo alla piazzetta ed erano in coppie pronti per duellare. Pervinca si ritrovò davanti Aadil che sghignazzava convinto di avere la vittoria in pugno. Era ovvio che chi vincesse il primo duello doveva affrontarne anche un altro per rimanere il solo campione che potesse percorrere l’ultima via verso la coppa del Torneo.
I campioni afferrarono più saldamente le loro bacchette e le fecero roteare in aria e poi si inchinarono l’un l’altro. Successivamente si girano e iniziarono ad allontanarsi come era consueto fare all’inizio di un duello magico. A Pervinca fu subito chiaro il perché di tutti quei allenamenti serali con il professor Potter. Evidentemente sapeva del secondo ostacolo della prova e aveva voluto prepararla per bene… E lei ora era pronta.
Quando arrivò alla distanza giusta si girò di scatto, come fece anche il suo avversario, e il loro duello incominciò. Intanto Felicity aveva annunciato a James che non aveva niente di personale contro di lui e che le dispiaceva combattere contro di lui e il ragazzo le aveva risposto che era il loro dovere e che non sarebbe successo niente di male alla loro amicizia.
-Che vinca il migliore!- aveva urlato Aadil prima di lanciare il primo incantesimo contro Pervinca. -Stupeficium!-
-Protego- aveva subito risposto la ragazza prima di accorgersene. -Everte Statim!-
Aadil si ritrovò a volare in aria ancora prima che se ne accorgesse e, inaspettatamente, atterrò in piedi pronto a tornare alla carica.
James invece sembrava avere la meglio su Felicity che si proteggeva soltanto e non sembrava voler attaccare veramente.
-Rictusempra- urlò all’improvviso la ragazza, ma James fece in tempo a difendersi.
-Petrificus Totalus- scagliò l’incantesimo James deciso a mettere fine al suo primo duello.
Ma in quell’istante Aadil si era convinto che contro Pervinca aveva tutte le possibilità del monto per vincere, ma con James Potter forse no; così si decise ad approfittare di quel momento in cui il campione di Hogwarts era intento a duellare con la campionessa di Cloverleafòir e gli lanciò un incantesimo.
-Elet…-
-Impedimenta!- urlò all’istante Pervinca contro Aadil per non permettergli di colpire James a tradimento.
Aadil venne sbalzato in aria con un impatto così potente che andò a sbattere contro al tronco di un albero e perse i sensi. Intanto anche Felicity cadeva a terra incapace di muovere nemmeno un muscolo visto che era stata pietrificata.
-Incarceramus- disse Pervinca verso il campione di Tanzeempak per legarlo per bene con delle corde.
-Avevo tutto sotto controllo!-
-Ti stava per colpire slealmente James, almeno un grazie dovrebbe essere d’obbligo…-
-Non dovevi farlo, avresti avuto la strada libera se aspettavi ancora un secondo prima di scagliare il tuo incantesimo- le spiegò James puntandole la bacchetta contro mentre anche lei faceva lo stesso.
-Forse non mi interessa la coppa… Non sono stata io a volere il mio nome nel calice- gli ricordò.
-Però ora ti meriti quella coppa- le fece notare lui abbassando la sua bacchetta.- Avanti, schiantami-
Pervinca agitò la sua bacchetta ma poi si fermò. -No-
-Perché?-
-Perché io non la voglio la vittoria-
-Va bene, expelliarmus-
La bacchetta volò via dalle mani di Pervinca.
-Stupeficium!- 
-Protego- esclamò Pervinca mettendo le mani davanti a se e uno scudo si materializzò proprio tra le sue mani scagliando via l’incantesimo che James aveva evocato.
-Avevi detto che non volevi vincere-
-Ma questo non è sinonimo di “schiantami per favore”-
-E che si fa allora?-
-Se duelliamo non credo che si arriverà mai a niente…- riflettè Pervinca.
La ragazza raccolse la sua bacchetta.
-Propongo che tu vada avanti, prenda la coppa e vinca, io ti seguo sarò la seconda classificata… Non male suppongo-
-Ok- sorrise James.
Il ragazzo imboccò il sentiero giallo e Pervinca lo segui a ruota.
La figura della coppa comparve poco dopo davanti ai loro occhi. Era sospesa in aria poco prima di un tunnel di felci che probabilmente portava al traguardo. James rallentò il passo e sorrise radioso. Quasi temendo il contatto con quel metallo tanto sognato la mano del ragazzo si allungò fino ad afferrare uno dei due manici. La coppa si illuminò a testimoniare che era stata presa.
-Come è?- chiese Pervinca felice per l’amico.
-Pesante- sorrise lui. -Non la facevo così pesante- 
I due corsero subito verso il tunnel, James era in testa con la coppa e prima delle loro aspettative si trovarono davanti a un passaggio dalla superficie densa e di color argento. Dentro di questa si sentiva la musica gioiosa di trombe tamburi e fischi che avevano sentito alla partenza.
-Dobbiamo attraversare questa soglia?-
James allungò una mano e la sfiorò.
-Credo proprio di si- rispose sorridente. -Vado prima io, ci vediamo di là!- le sorrise e poi con un respiro profondo e alzando bene il trofeo attraversò il passaggio luccicante. Da lì non si poteva vedere niente, ma le urla di acclamazione che Pervinca potè sentire le fecero capire che James era arrivato davanti agli spalti con la coppa in mano e gioioso per la sua vittoria.
La ragazza sorrise più che potè, prese un grosso respiro e varcò anche lei quella soglia convinta di venir acclamata anche lei.
 
-JAMES, JAMES, JAMES, JAMES, JAMES, JAMES!- 
Tutti erano in visibilio, troppo felici per la vittoria del campione di Hogwarts. James fu assaltato dagli abbraccia del padre, della madre, della nonna ma anche dai suoi compagni di scuola. Alzava in aria la coppa ed esultava con loro.
-Sonorus! Siamo tutti contenti di annunciare che il vincitore del Torneo Tre Maghi è James Potter campione di Hogwarts- annunciò Lee Jordan.
-Si, bravo James, bravo!- urlava Hagrid battendo le sue grandi mani. -Lo sapevo, lo sapevo! Ve lo avevo detto no? Lo sapevo-
Nei seguenti minuti il Ministro si accaparrò il ragazzo e iniziò a fare foto insieme a lui mentre una moltitudine di giornalisti della Gazzetta del Profeta cercava di carpire le informazioni su come era andata la prova dalla bocca del vincitore. A James fu consegnato un attestato per certificare che aveva vinto la prova, la ricompensa in denaro di mille galeoni e un sacco di strette di mano.
Poco dopo dall’arena della terza prova furono scortati fuori Aadil e Felicity che si stavano riprendendo dal duello magico. Avevano delle coperte marroni sulle spalle e il ragazzo pakistano teneva una borsa del ghiacciò sulla testa dove probabilmente aveva il bernoccolo che Pervinca gli aveva donato.
Rose corse da Aadil a chiedergli come stesse ma Albus cercava l’amica che ancora non si vedeva.
-James, James ascoltami… James!- chiamava il fratello cercando di aver un attimo della sua attenzione che invece era rivolta a tutte le persone che si stavano congratulando con lui.
-Che succede, Al?-
-James e Pervinca? Dove è Pervinca… James!-
-Che c’è?-
-PERVINCA DOVE E’?-
-Stai tranquillo è uscita poco dopo di me- gli rispose tranquillamente mentre firmava un autografo a una ragazza irlandese.
-No, non è vero, non è ancora uscita-
 
-C’è nessuno? Questa è un’altra prova?-
Pervinca non sapeva dove era finita. Era circondata da muri in pietra, fredda roccia grigia. Ci appoggiò un palmo e lo ritrasse subito. La superficie era talmente fredda che al tatto provocava dolore alle mani. Un lungo corridoio si apriva davanti  e anche dietro di lei. Non sapeva da quanto stesse camminando ma continuava a procedere in avanti.
Con la bacchetta ben impugnata in mano stava all’erta. Il corridoio era rischiarato dalle flebili luci sospese vicino al soffitto in pietra a distanza regolare tra loro. Erano piccole e parevano globuli sferici di gas viola iridescente. Nell’aria c’era odore di viole e lavanda, un po' troppo insistente per essere chiamato solo profumo, era quasi stomachevole per la verità. Finalmente dopo tanto vagare arrivò in una stanza sempre di pietra. Alle pareti c’erano specchi fatti con una sostanza che pareva argento colato e al centro della sala c’era un braciere enorme, che ricordava un po' il calice di fuoco, in cui ardeva un fuoco scoppiettante dello stesso colore delle luci nel corridoio.
Le superfici riflettenti alle pareti delinearono la figura di Pervinca che entrava nella sala, ma cambiarono quasi subito. Ora mostravano scene diverse. In una c’era Pervinca che riceveva la lettera da Hogwarts, in una c’era sempre lei che andava al Ballo del Ceppo, in un’altra riceveva il vestito viola che aveva usato per il ballo, nell’altra ancora parlava con una signora dal capelli biondi slavati e con un abito succinto e così via… Tutti i ricordi che Pervinca aveva perso in quei mesi erano lì, di nuovo davanti a lei, ma non li riconosceva.
Continuò a guardare negli specchi sui muri e ci vide il ritratto di Silente che le parlava amabilmente, il giorno in cui era andata a Diagon Alley per la prima volta, il ricevimento natalizio di Lumacorno, la sua prima pozione riuscita, il suo primo volo su una scopa insieme a Scorpius Malfoy e la volta in cui si era ritrovata nella biblioteca ancora prima di sapere di essere una strega.
Tutti i suoi ricordi erano li e questo voleva dire che anche la cosa che glieli aveva presi era lì.
-Ben arrivata Pervinca, ti stavo aspettando- disse una voce rauca e altisonante. -Prego, accomodati pure…-
Una corda di argento liquido uscì da una di quelle superfici riflettenti e acchiappò la ragazza attraendola a se e impedendole di muoversi.
-Non ti preoccupare, mi serve solo un altro tuo ricordo e tutto questo finirà…-

Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con una aggiornamento fresco fresco... Oggi mi sento particolarmente in vena così chissà che prima di sera aggiungo un altro capitolo... Ma non vi prometto niente! ;)
Spero che questo duello vi sia piaciuto e vi invito a lasciarmi delle recensioni con i vostri pareri perchè stiamo pure sempre parlando di un esperimento e come vi avevo già detto che da qui sembra sempre che vada tutto bene perchè siete in tanti che visualizzate, ma la domanda è: Veramente è sempre tutto a posto? Vi pregherei di dirmelo se è veramente così e non abbiate paura di lasciare critiche!
Baci, Dray xx
  
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