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Autore: ____Overboard    12/06/2013    7 recensioni
-Comm t chiam ciaccarè?- Mi chiese con aria seccsi.
-B.Bo- risposi esitando
-Ma m staj pigliann p' cul? Tu nun saj chi song ij- rispose quasi urlando
- M chiamm BO chitemmuò- risposi urlando.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry avanzò verso la mia esile figura imbarazzata davanti alla porta, per poi lasciare un bacio bavoso sulla mia guancia.
"Jammucenn." Affermò il riccio per poi prendere la mia mano con la sua. Essa era grande e calda,come le zucchine della nonna,mi piace la zucchina,la zucchina,ah ah.
Forse avevo giudicato troppo presto Harry, e mi ero lasciata trascinare da quelle leggende metropolitane. Streghe, licantropi, vampiri..
Arrivammo alla sua auto, quando Harry lasciò la mia mano per aprire la portiera.
"Sagl'ammò." Indisse indifferente, mentre con passo deciso raggiunse il suo posto. Passo deciso non entrò. (?)
Senza troppe storie, salii sul veicolo. Mi voltai per osservare l'interno dell'auto: era stranamente pulita per appartenere ad un maiale come Harry. Mi terrorizzò il pensiero di essere ora sola con lui.
"Ammò,ja nun fa accussì." Harry ghignò.

“Chitammuò stong rint'a machin d'un c m po ccir.”
Le sue iridi verdi mi osservarono per qualche secondo prima che lo spostasse verso la cintura, per poi allacciarsela. Dopo aver fatto lo stesso, spostai lo sguardo su Harry mentre accendeva la macchina. Mi rivolse un ghigno, facendomi un occhiolino prima di partire.
Dopo averlo osservato per una ventina di minuti buoni, finalmente se ne accorse e mi rivolse un sorriso divertito. Divenni subito rossa in viso, così abbassai la testa cominciando a fissare le mie dita cicciose.
Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle e di pollo, e tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle e di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.
"Quanti anni hai?" ruppi il silenzio.
Nello stesso modo in cui si lancia a terra il vaso di porcellana di mia nonna, io lanciai un'occhiata al suo viso, in attesa di una risposta
"Vint."
"E da quanto tempo hai vent’anni?” chiesi imbarazzata. Finalmente avrei scoperto la verità sul suo conto. Vampiro o Licantropo?
“Boh”
“Dimmi” deglutii.
“No, intendevo boh” sorrise.
“Ho capito, infatti ti ho detto ‘dimmi’”
“Minchia Bo, intendevo dire NON LO SO “
Si volto sbuffando. Lo stesso feci io, per poi accorgermi del fatto che non aveva risposto alla mia domanda.
“Come fai a non sapere da quanto tempo hai vent’anni?” domandai preoccupata. Mi avrebbe uccisa..
“Che palle.. allora, sono nato il primo febbraio, marzo, aprile..mm.. di, dovrebbero essere passati più o meno 40 giorni dal mio compleanno. Contenta?”
Alla sua risposta fui sollevata finchè non mi avvisò che eravamo arrivati.

Harry dopo aver notato il mio esile corpicino mezzo gelato, mi chiuse sotto una delle sue grandi braccia.
Presi un respiro profondo mentre l'odore delle sue ascelle mi stava facendo morire.
"Ho capito che io devo lavarmi,ma tu Harry mi deludi" Non mi diede retta e girammo un angolo e mi resi conto che eravamo al porto.
No Harry, fammi capire.
Devo vestirmi in modo sexy, devo cambiare i miei amati mutandoni e devo venire a mangiare fuori a cena con te e tu dove mi porti? AL PORTO.
 Una ringhiera era l'unica barriera che ci separava dall'acqua profonda.
Ci fermammo fuori ad un ristornate e Harry allontanò il braccio dalle mie spalle, facendomi bruscamente voltare verso di lui per guardarlo in faccia. Sussultai quando le sue lunghe dita spostarono i capelli dal mio collo. La sua bocca si piegò in un sorriso mentre sfiorava il segno ancora ben visibile sul mio collo.
"T'naggia fa nat." Sussurrò.
"Chitebbiv,non." Indietreggiai ma prontamente il riccio mi riavvicinò a se.
"Magari dopo." Sorrise.
***

Appena entrammo nel ristorante in cui Harry aveva prenotato, ci sedemmo al nostro tavolo. La cameriera ci porse i menù, poi prese le ordinazioni delle bevande e si allontanò velocemente, come se avesse paura che per la fame, ci saremmo mangiati lei e tutto il ristorante.



Il riccio rivertitoafferrò il menù e iniziò a leggere i pasti offerti, mentre io, afferrai il cellulare dalla mia borsa.
Alzai il menù di fronte a me, nascondendomi mentre aprivo il messaggio.
Nella mia mente si creò l’immagine di quand’ero piccola e andavo alla scuola elementare. Per non farci copiare, la maestra ci faceva alzare gli astucci. Pff, patetica. Tanto copiavamo lo stesso.
Da: Zoe
Come sta andando? Dai noi benone, abbiamo trovato dei video travolgenti. Uno si è vestito da uccello, un altro da gorilla. E la cosa più eccitante è che ci stiamo mangiando i pop corn! xx
Stavo per rispondere quando il mio riparo fu abbassato sul tavolo.
Gettai velocemente il cellulare nella borsa prima di alzare la testa, incontrando lo sguardo di Harry.
“Non stavo facendo niente,nun è ver ch guard un uccello e un gorilla che fott...”
Il riccio iniziò a scuotere la testa divertito, per poi chiedermi cosa volessi ordinare.
“Nun teng famm" Risposi bruscamente.
"Decidi o deciderò io per te."
“E chi si mamm?”domandai con fare ovvio.
Rimasi in silenzio mentre richiamava la cameriera. La sua coda di cavallo ondeggiò mentre si precipitava al nostro tavolo per scrivere velocemente il nostro ordine.
Probabilmente in una seconda vita, la donna/cameriera si sarebbe trasformata in una puledra, o una bistecca, chi lo sa.
Parlando di bistecche di cavallo, sono felice che si sta creando una legge per vietarle. Non è giusto uccidere dei poveri animali.
"Posso portarvi qualcos'altro?"
Il suo sguardo terrorizzato si fermò su Harry, per poi spostarsi su di me, con aria compassionevole.
E se lei fosse come l’anziana signora portoghese in casa di Edward a non ricordo dove? Quando era in luna di miele con Bella?
Lei sa tutto di Harry, sa che è un vampiro °-° Si, lo sa.
"No, grazie." Sorrisi timidamente, rispondendo alla sua domanda.
Ci lasciò poi da soli. Harry piegò leggermente la testa di lato mentre i suoi occhi fissavano il mio viso.
"Ti spavento?"
Stavo per dirgli cosa pensavo ma per fortuna, prima che aprissi la bocca mi bloccai.
Non volevo davvero fargli sapere che mi spaventava a morte. Ero sicura che avrebbe usato quest'informazione a suo già enorme vantaggio.
Il mio silenzio fu la conferma di cui aveva bisogno. Mostrò le sue fossette quando mi sorrise.
"Bo,ti hanno mai fatto un ditalino?” chiese diretto.
“Beh si, mia madre, quando ero piccola, me li faceva molto spesso. Al sugo, al pesto..di tutto ci metteva dentro,persino il parmigiano regiano,un volta.."
Il riccio ghignò divertito, anche se non avevo ancora capito il motivo della sua risata.
I ditalini sono una pasta buonissima, non vedo il motivo di deriderla,e poi aveva bloccato il mio interessante racconto,bastardo.
“No, intendevo dire se qualcuno di ha mai toccata. Se qualcuno di ha mai messo le dita dentro la patata”
"C-cosa?" Risposi in confusione e anche imbarazzata.
Lui senza dire niente mise la mano sul mio ginocchio, da sotto al tavolo. Sobbalzai quando alzò di poco la presa. Come sempre il riccio rise alla mia reazione, per poi avvicinarsi con la sedia.
Quando le sue dita sfiorarono il mio inguine mi alzai di scatto.
"Aggia i n'to bagn." Esclamai imbarazzata.
Il riccio iniziò a ridere profondamente, mentre mi dirigevo verso i bagni senza nemmeno prendere la borsa. 
"Pulizz't buon ammò” Harry disse alle mie spalle.




HALOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

sciao bele,sono tornata con un nuovo capitolo,sono contenta che la storia vi piaccia,dato che la state recensendo in molti,vi amo sempre più fhsdg,anyway,continuerò se il capitolo arriva ad almeno quattro recensioni dsfjhgh.
vi ame,
Des.xx

  
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