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Autore: ImBritIrish    13/06/2013    1 recensioni
Lei ha affrontato tanto nella vita. Troppo per una ragazza di soli 17 anni. Quella storia andava avanti ormai da quattro anni. Ma forse quella era fine o forse no. Forse qualcuno l'ha salvata o forse no...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov stella.
Ora anche gli stranieri hanno il mio numero. O magari era solo gente idiota che mi voleva fare uno scherzo. -Allora io vado. Ci vediamo domani.- -certo Jake. E grazie.- -ultimamente non fai altro che ringraziare.- ridemmo. -è il minimo che possa fare.- -buona notte ella.- -Notte J.- chiuse la porta alle sue spalle e andò. Ero da sola. Ma sentivo che questa volta era diverso. Perchè sapevo che avevo loro tre con me. Mi voltai verso la finestra. C'era la luna piena, ed era alta nel cielo, circondata da stelle luminose. Tirava un lieve vento, lo potevo vedere grazie al movimento lento dei rami degli alberi. Era una cosa molto rilassante ed io ero cosi stanca. Anche se avevo dormito per un paio di giorni di seguito. Prima di chiudere gli occhi per addormentarmi il telefono vibrò. 
Da:Twitter.
Salve directioners italiane. Grazie per i bellissimi momenti che ci avete regalato. Alla prossima. 1DHQ 
 
-Alla prossima ragazzi.- sussurrai. E poi mi addormentai. Era ormai notte fonda quando delle braccia mi strinsero. Non ebbi paura, perchè lo stesso odore di miele della mattina, invase ancora una volta le mie narici. -Cosa ci fai qui?- dissi con la voce impastata dal sonno. -Mi mancavi.- Era sincero? Non potevo mancargli io. La prima sfigata di questo pianeta che mancava a Niall james Horan. Era impossibile. -Non posso mancarti.- -Perchè no?- Gli facevo solo pietà era questa la verità. -Perchè no. Punto e basta.- -non mi sembra una buona ragione.- Sorrise. Quel suo fottuto ma cosi sexy sorriso. Con il quale mi faceva morire ogni volta. Restai senza parole. -Fammi spazio. Resto qui.- -non puoi. Come hai fatto ad entrare? E poi tu domani devi andartene. Non puoi restare qui e rischiare di perdere il volo.- -io sono uno dei one direction e l'infermiera all'entrata ha le nipoti ossessionate da noi. E poi non perderò il volo. Non preoccuparti.- Annuì. Gli feci spazio di fianco a me e lui cingendomi le spalle con il suo braccio e afferrandomi la mano, mi fece appoggiare la testa sul suo petto. I battiti erano leggermente accellerati, il petto si contraeva e rilassava più velocemente. Magari ha corso. -ella...- -mh?- -Salvati il mio numero.- -Non ce l'ho.- -Lo straniero con cui hai parlato prima..- -eri tu?- -si.- -e l'amico che te l'ha dato è Jake?- -Si. Ora però dormi. Sarai stanca.- -Va bene.- Mi strinsi ancora di più a lui e mi addormentai. ''I FEEL SAFE WHEN YOU HOLD ME LIKE THIS.'' 

Pov Liam.

Erano le sei e mezza. I bagagli erano tutti pronti giù nella hall per essere caricati in macchina. Eravamo ancora scombussolati per il poco riposo che avevamo avuto. Svegliai Zayn e poi insieme andammo da Louis ed harry. -Dobbiamo andare. Alzate i culi dal letto!- urlò Zayn da fuori la porta. -siamo pronti. Eccoci.- Uscirono con il resto delle valige e le scendemmo giù. Ritornammo di sopra e andammo a svegliare niall.-Alzati dobbiamo andare!- Poggiammo la mano sulla porta, e si aprì. Era già aperta. Le valigie erano posizionate alla fine del letto, che era disfatto. -Niall, muoviti ad uscire dal bagno. Dobbiamo fare ancora il chack-in.- dissi. Aprì la porta del bagno e non c'era. -Ragazzi qui non c'è. Ora lo chiamo.- Ecco che dopo cinque minuti rispose.-pronto?- -alla buon'ora.- -perchè mi hai chiamato a notte fonda?- -per avvertirti che dobbiamo andare. Dove sei?- -Vi raggiungo direttamente all'aeroporto. Tra mezz'ora esco.- -dove sei?- -All'ospedale, ma ti ho detto che tra mezz'ora scendo. Non farò tardi.- -niall!- -Ok.ok vengo.- -ti veniamo a prendere. Aspettaci lì.- E staccai.-ospedale?- -già. Andiamo.- Ci mettemmo in macchina e dopo dieci minuti arrivammo in ospedale. Arrivammo fuori la sua camera e sentimmo parlare. -shh.- feci. E restammo ad origliare. -Devo andare...- -Lo so.- -ci rivedremo.- -no. Non sarà cosi.- -perchè ti ostini a dire che non sarà cosi?- -perchè sono realista.- -no. Non è vero. Tu che ne sai se un giorno ritornerò o meno?- Lei non parlò più. Stavo per entrare, ma Louis mi bloccò. -no. Lasciali parlare.- acconsentì. -non lo farai. Nessuno lo fa. Tu sei il ragazzo desiderato da milioni di ragazze, sei il ragazzo irlandese della boyband più famosa al mondo. Sei il mio idolo. Sei il ragazzo che ha scritto summer love, quello che canta davanti a miliardi di persone, quello che incontra modelle ogni singolo giorno, quello pieno di impegni. E sei...- -e sono cosa?- -E sei il ragazzo che si dimenticherà di me non appena lascerà l'italia.- -no.- -sul serio? Sul serio niall, credi che ti ricorderai ancora di me? Tra photshoots, interviste, ragazze super bellissime, concerti, tu mi vuoi far sul serio credere che ti ricorderai di me? Andiamo, lo sai anche tu che non sarà cosi.- Lo sapeva. Lo sapeva benissimo. Ma non voleva ammetterlo a se stesso.-io ti prometto che non mi dimenticherò di te, che mi farò risentire. Ora....devo andare.- L'abbracciò. -non fare promesse che non puoi mantenere. Addio, Niall.- Camminò a passo svelto verso l'uscita e appena uscì, ci vide. -tutto bene?- domandò Harry. -andiamo. Faremo tardi per il volo.- disse in modo freddo. -Niall...- dissi, appoggiando una mano sulla spalla. Lui si scansò. -va bene cosi. Andiamo.- Per tutto il resto del viaggio non disse nulla. Restò in silenzio cercando di non incontrare i nostri sguardi. Dopo un paio d'ore arivammo a londra. Prese i suoi bagagli e andò in macchina, prima però si avvicinò a delle fsns per fare degli autografi, negando però le foto. Mi avvicinai velocemente a lui. Volevo aiutarlo ma non sapevo come. -passerà.- era scontanto da dire. Ma era anche l'unica cosa che mi era venuta in mente. Come risposta ricevetti solo un suo sguardo che mi diceva ''qualcos'altro di meno scontato?''  Sospirai e continuai ad andare sui miei passi. Salimmo in macchina e non ci guardò nemmeno. -non puoi restare muto a vita.- -perchè no, Zayn? E poi non ho niente di interessante da dire.- -potresti dirci come ti senti.- -e a quale scopo, eh Harry?! Non si vede come sto? Sto una merda, come credete che possa stare?- -è solo una ragazza conosciuta per caso.- -è diventata importante, in un certo senso. liam. È come quando zain incontrò perrie per la prima volta Perrie. Cosi. Si sono innamorati al primo sguardo. Non sapete nemmeno voi come e perchè, ma è successo. Allora perchè io dovrei sapere come ha fatto questa ragazza a diventare importante?- Restò a fissarci aspettando una risposta, che noi non avevamo. -ecco appunto.- concluse. Mise le cuffiette e non ci rivolse più la parola. -Home sweet home.- disse lou poggiando le valigie all'entrata. Niall si fiondò in camera sua e non uscì per tutto il pomeriggio. -non può trattarci cosi per sempre.- -Andiamo Leeyum, ha ragione. Non lo stiamo capendo, o aiutando. Stiamo solo chiedendo spiegazioni, motivi con cui giustificare i suoi sentimenti.- -Luo ma non mi sembra giusto. Siamo noi che qualsiasi cosa sia successa eravamo sempre pronti ad aiutarlo.- -beh, zayn, come lui fa con noi. No? Lui non ci aiuta? Non mette da parte il mondo per essere sempre presente ? Non si scervella tutto il giorno per poi arrivare la sera con un consiglio con i fiocchi? Lo fa, l'ha sempre fatto. Crollava il mondo ma lui pensava prima a noi e poi a se stesso. E tutti noi facciamo cosi. Ci siamo l'uno per l'altro. Ma ora lo stiamo solo bombardando di domande facenfogli creare solo più confusione. Gli stiamo vicini ma nel modo sbagliato.- -e cosa dovremmo fare?- -Lasciarlo in pace. Non toccare sempre quest'argomento e lasciargli fare quello che vuole. E se ha bisogno di consigli verrà lui da noi. Non preoccupatevi, ha bisogno solo di tempo.- annuimmo e lasciammo trascorrere la giornata in tranquillità. 
 
Pov stella

Ci eravamo detti addio in un modo orrendo.Lui si era arrabbiato e solo perchè avevo detto che lui non sarebbe ritornato. Io avevo detto la verità. La pura e semplice verità. -Buongiorno piccolina.- -Giorno J.- -Ti ho portato la colazione.- -grazie.- sorrisi appena. -che succede?- -niente.- -spiega, dai. Tanto il turno lo inizio tra due ore.- Gli spiegai cosa fosse successo e lui restò per un paio di minuti in silenzio. -prova a dargli fiducia.- Sorrisi. -lo sai come la penso.- -dico solo di provare. Non ti costa nulla.- -certo che mi costa J. Mi costerà il fatto di rimanerci poi di merda. Ancora. Sentire la mancaza di qualcuno. Ancora.- -non affronterai tutto da sola. Ci sarò io. Ma dagli un'opportunità.- Una fan che non voleva dare un'opportunità al suo idolo. Una semplice e normale ragazza che non voleva dare un'opportunità ad un ragazzo popolare. Il telefono vibrò. 

Da:Twitter.
I want to do nothing. Sad. Tired. Bored. Something else? 
 
Niall. Rendeva partecipi i suoi fan di come si sentisse in questo momento. Inutile rispondergli su twitter, non mi avrebbe mai notata. Cosi decisi di mandargli un messaggio. 

A:Him.
Volevo dirti che mi dispiace per il modo in cui ci siamo salutati e quello che ti ho detto. Ma sono solo stanca delle persone che entrano nella mia vita e poi se ne escono come se niente fosse. Lasciando poi una voragine dentro di me. Ma tu sei uno che sa stupire. Sei diverso dagli altri. Allora ti sto scrivendo solo per dirti ARRIVEDERCI Niall.
 
Inviato. Avrò fatto bene? Forse. La risposta non arrivava. Beh cosa mi potevo aspettare? Sul serio credevo che potesse rispondermi? Che stupida. -Piccola dobbiamo fare i controlli.- Lucina negli occhi. Domanda sul mal di testa. Muovere le dita. Vedere se ricordo tutto. Bene. Anche questa è fatta. Tra poco potrai anche uscire.- -finalmente. Non ce la faccio più qua dentro.- Mi sorrise ed uscì. Restai ancora un po' da sola, aspettando ancora quel messaggio che non sarebbe arrivato. Ora di pranzo e i miei fratelli ancora non erano venuti.

A:J.
Hey ma sai che fine hanno fattoi miei fratelli? 
 
Non volevo farlo venire in camera per una cosa cosi stupida, e un messaggio srebbe stato la cosa più veloce. 

Da:J.
Hanno detto che oggi sarebbero venuti solo la sera perchè avevano un pò da fare. Ma non ti preoccipare vengono.
 
A:J.
Ah ok. Sai che dovevano fare? 
 
Da:J
No. Non lo so. Ora scusa ma ho un paziente. Xx
 
A:J
Ok, non ti preoccupare. Xxx
 
Musica. L'unico rimedio per sentirmi meglio. Non avendo niente di meglio da fare mi addormentai. 

Pov. Zayn.

Era cosi frustante vedere un amico in quello stato e non sapere cosa fare. Ogni proposta veniva rifiutata, il pranzo e la cena venivano saltati. Era come avere un vegetale affianco. In casa restammo solo io e lui, gli altri uscirono per svagare un po' io non ne avevo voglia. Cosi giocai a fifa. Beh non ero un granchè infatti stavo perdendo zero a ventiquattro. Diedi un urlo isterico e lanciai il joestick per aria, quando lo schermo segnò per l'ennesima volta un goal dell'avversario. Lo avevo fatto per il gioco? No. O meglio, non solo. Il gioco doveva rilassarmi, invece non aveva fatto altro che innervosirmi. -Oh, ci sei anche tu. Credevo di stare da solo.- disse passando davanti all'entrata del salone. -no. Non sei solo.- -mh.- Non parlò più. Come al solito. Ero stanco di vederlo cosi. Cosi per una ragazza poi. Ha superato cose ben peggiori. -senti. Io mi sono sul serio rotto le palle di vederti cosi. Di non sentire la tua risata, la tua voce. Mi sono rotto il cazzo di avere tipo una presenza in casa senz'anima. Ti sei svuotato, sembri un pallone senza aria! Devi riprenderti capisci? Perchè noi tutti non possiamo vederti più cosi. Fai ciò che vuoi ma ritorna in te, cristo!-  Finì di bere la sua acqua. Posò il bicchiere nalla lavastoviglie, mi guardò e continuando a stare in silenzio uscì dalla stanza. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.-no. Forse non hai capito...- si fermò sulla soglia delle scale per sentire quello che avevo da dire. Ma quello che avevo da dire non gli sarebbe piaciuto affatto. -uh?- -Non hai capito. O ritorni in te o esci da questa casa!- gridai. Ero colto dalla rabbia. Lei qualche giorno prima gli aveva inviato un messaggio a cui lui non rispose, quando poteva benissimo farlo. Se ora stava cosi era tutto merito suo. -nah.- e iniziò a salire le scale. No. Credeva stessi scherzando, ma sbagliava. Gli afferrai il polso e lo trascinai fuori la porta. La aprì, gli gettai il giubbino sul petto e prima di chiudere la porta davanti al suo naso, aspettai qualche secondo. -rifletti e appena hai fatto ritorni. Non mi interessa dove vai, puoi anche restare nel nostro giardino, l'importante è che non ti fai vedere fin quando non hai capito cosa fare. Ti sembrerà assurdo quello che ti sto facendo o dicendo ma non ce la faccio più a vederti in questo stato. Quindi ciao.- e senza dargli nemmeno il tempo di replicare chiusi la porta di ingresso. Era come un fratello per me e vederlo in quelle condizioni mi faceva stare male. Gli abbiamo dato tantissimo tempo per riflettere e per chiedere consiglio, ma lui preferiva il silenzio. E no, questo suo silenzio mi stava dando ai nervi, come si è potuto vedere. -zayn aprimi.- Mi ordinò. -non credo tu abbia riflettuto in cosi poco tempo. Non l'hai fatto in una settimana l'hai fatto in un minuto scarso?- -andiamo zayn fa freddo con i bermuda qua fuori.- -mi dispiace. Ma devi rinfrescarti le idee.- diede un pugno o un calcio alla porta, non so e poi smise di parlare. Di nuovo il silenzio. -io non so che fare!- iniziò, poi silenzio. -aiutami!- Ecco la parola magica che volevo sentire. Aprì lentamente la porta e con la testa abbassata come un cucciolo abbandonato venne verso di me e mi abbracciò. Lui non stava cosi solo per quella ragazza, c'era qualcosa di più. Qualcosa di troppo grande. Iniziò a piangere. -allora ti sei deciso a dirci tutto?- Annuì con un gesto del capo. -bene. Li facciamo arrivare e ci racconti.- Annuì di nuovo. Mentre aspettavamo gli altri, preparai una camomilla e poi ci mettemmo nel salone, e appena arrivarono iniziò il suo racconto. -da quando sono venuto a conoscenza della storia di quella ragazza, di Stella, con un account falso su twitter ho scritto una storia finta ma simile, chiedendo chi subisse come ''me'' tutte queste violenze. Ed io credevo nessuno mi contattasse, nessuno avrebbe fatto caso alla ''mia'' storia, ma non è stato cosi. Le ragazze che mi hanno contattato e continuano a contattarmi erano e sono tante. E tutte con storie diverse. Ma nessuna e dico nessuna che denuncia tutte queste cose...- restammo scioccati. Una storia, due, tre, ma non tutte quelle che ci fece vedere. Erano più di mille. -io sono stato in silenzio, io sto male non solo per stella, la sua storia e quello che provo per lei. Ma sto cosi anche perchè di storie così come la sua ne è pieno il mondo. Ed io mi sento cosi inutile e piccolo e privo di senso. E vorrei fare qualcosa ma non mi viene niente di buono in mente. E allora lo stomaco mi si chiude e il mal di testa aumenta e le parole mi si fermano in gola.- -perchè non ce ne hai parlato prima? Ti avremmo aiutato a pensare a qualcosa...- intervenne harry. -io non volevo mettervi in mezzo ad una causa su cui stavo indagando io...- -quello che fa uno lo fanno tutti.- disse Liam. Concordammo tutti con l'affermazione di Liam e Niall ci guardò come per dire scusatemi. Finalmente avevamo di nuovo il vecchio Niall. -perchè non hai risposto a stella?- Chiesi. -Non è una cosa importante. I miei sentimenti nei suoi confronti sono un problema che con il passare del tempo svaniranno. Ora voglio dedicarmi solo a queste storie.- disse dubbioso. -e se i tuoi sentimenti non svanissero? Come la metti?- Louis. -Farò in modo da non pensarci più. Ora scusatemi ma vado a farmi una calda e lunga doccia rilassante. Ci vediamo a cena.- I sentimenti non sarebbero svaniti. Senza dire niente agli altri lo seguì in bagno. -svaniranno eh?- Sobbalzò. -scusami..- risi. -cosa dicevi?- -dicevo...spariranno, giusto?- -si.- -sicuro?- -no. Lo so che loro saranno dentro di me e mi faranno sentire male ogni giorno di più. Lo so. E questo fa ancora più male. Ma come ho detto i miei sentimemti vanno messi in secondo piano. Ora ci sono cose più importanti a cui pensare.- -non è vero. I tuoi sentimenti sono importanti. Sono quelli che ti fanno essere la persona che sei. E se li reprimi non farai altro che peggiorare.- -non potrei fare niente, zayn. Non la posso vedere, non ci posso parlare, non la posso sentire mia. Cosa dovrei fare? Cosa posso fare!?!- disse sottolineando il posso mentre chiudeva l'acqua. -chiamala. Mandale un messaggio. Falle capire che lei è ancora nei tuoi pensieri. Falle capire che non ti sei dimemticato di lei, nemmeno dopo una settimana.- -l'avete detto stesso voi è una semplice ragazza. Incontrerò qualcuna migliore...- balbettò con voce roca, iniziando ad osservare il pavimento. -allora aveva ragione.- mi guardò con aria confusa. -aveva ragione lei quando diceva che non saresti ritornato da lei.- -no! Non aveva ragione!- mi urlò contro picchiettando l'indice sul mio petto. -e invece si!- urlai a mia volta. -guardati. Cosa stai facendo? La stai mettendo da parte! Fai finta che non ti importi, quando dentro stai morendo dalla voglia di sapere come sta! Alla prima occasione hai saputo metterla da parte. Lei aveva ragione,niall!- -non....- sospirò. -non è vero.- sussurrò. -non è vero? Allora fai qualcosa per dimostrare che quello che ho detto non sia vero. Chiamala.- dissi porgendogli bruscamente il mio telefono. Fissò il blackbarry, la mia mano poi i miei occhi, ritornando velocemente sul blackbarry. -come pensavo. Aveva ragione.- feci scivolare il braccio verso il basso, portandolo lungo il fianco destro. Gli diedi le spalle e afferrai la maniglia della porta. Mi bloccai sulla soglia, continuando a mostrargli le mie spalle. -per una volta, per una singola e sola volta, prova a non fare il codardo.- Chiusi il pezzo di legno alle mie spalle e andai. -sei stato duro con lui.- liam. -non capirebbe. Abbiamo usato maniere più docili in questo periodo e non ha fatto altro che chiudersi in se stesso senza parlarci. Sono soltanto stanco di vederlo cosi.- Annuirono. Niall ci raggiunse a tavola e non mi rivolse la parola. Nemmeno per chiedermi di passargli il sale. -che bambino.- mi alzai bruscamente da tavola, facendo strusciare le gambe della sedia sul pavimento lasciando alcune strisce nere. Poco mi importava. Non disse nulla, che novità. Harry, liam e louis sospirarono mentre niall continuò a fissare il piatto. Andia in camera mia e qualche ora dopo anche gli altri andarono a dormire. Era notte inoltrata e la porta della mia camera cigolò. -che vuoi.- -volevo parlarti.- -non ho niente da dirti.- -allora ascoltami.- -sono stanco, ho sonno e domani dobbiamo svegliarci presto per andare a lavoro. Ti ascolterò un'altra volta.- -allora non ascoltarmi nemmeno. Ma fammi parlare.- -come vuoi.- -mi dispiace di non essere quello che ti aspettavi. Mi dispiace di essere un codardo di prima categoria. Mi dispiace di averti urlato contro. Mi dispiace di non aver parlato prima. Mi dispiace di sentirmi inutile. Mi dispiace di avervi portato all'esaurimento con il mio silenzio. Mi dispiace di sentirmi cosi privo di significato, di non esser d'aiuto, di farti arrabbiare, di comportarmi da idiota. Mi dispiace di tutto. Scusa Zayn e buona notte.- sentivo la sua presenza ancora nella stanza, i suoi occhi rivolti verso la mia figura avvolta nelle coperte e la testa sprofondata nel cuscino. Sentivo i suoi occhi su di me che si muovemano rapidamente aspettando una risposta. Sospirò quando capì che non sarebbe arrivata nessuna risposta. La porta finalmente si chiuse, facendo ricadere di nuovo il silenzio intorno a me. -buona notte irlandese...- 

 
Spazio scrittrice.
Ed ecco l'ennesimo capitolo. 
Credo che eliminerò questa storia, non appena
ho finito di pubblicare i capitoli.
Beh alla prossima. Xx
  
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