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Autore: Laica    29/12/2007    8 recensioni
Di ritorno dal passato ( o da what are you ) ecco a voi la Deava 18 anni dopo la Sacra Genesi.
Tra nuovi acquisti, vecchie conoscenze, crisi coniugali, angeli fuori di testa, loschi figuri, orologi biologici, millepiedi domestici e mosche fastidiose la storia più brutta ( e assurda) che il fandom di Aquarion abbia mai conosciuto continua!XD
In Restauro
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Apollo, Silvia de Alisia, Sirius de Alisia
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Della serie, già o poche fiction, ne aggiungo un altra! e che questa ci stavo pensando da tempo e qualche giorno fa mi è venuto di getto il primo capitolo.... non so ora se la continuerò o aspetterò che finisca qualche altra mia fic. intanto ditemi cosa ne pensate di questo... per chi non lo sapesse la fic è il sequel di un altra mia fic what are you... per chi non sapesse la trama non cè problema. questa fic avrà pochi contatti con l'atra. nel caso vi spiegherò i passaggi che non si capiscono.

cap 1 vecchie conoscenze
Accidenti alla sua memoria, pensò trascinandosi per casa. Lanciò uno sguardo all’orologio della cucina. Le sei e mezza. Se questa volta non l’ammazzavano era un miracolo.
Aprì lentamente la porta ed entrò nella stanza, completamente buia. Ora era di fronte ad una scelta, o accendere la luce e farli imbestialire di più o muoversi silenziosamente al buio fino al piano di sopra e svegliarli con calma.
Era molto tentata dalla prima, ma come al solito optò per la seconda. In fondo la stanza la conosceva.
-AHI!- urlò quando sbatté l’alluce sul primo scalino. Dal soppalco arrivò un grugnito infastidito, maledizione se continuava così si sarebbero svegliati. Strinse i denti e continuò a salire, oramai quanti gradini potevano mancare in fondo?!
Persa nei suoi profondi pensieri non si accorse che questi erano finiti per davvero e cadde a terra.
- hai finito o hai intenzione di inciampare in qualcos’altro, piccolina??-
- eh?? Da quando sei sveglio?- domandò, sorpresa di trovarlo sveglio
- più o meno da quando hai fatto una sosta al frigo…- rise divertito
- oh, che vuoi! Avevo fame!- rispose piccata la ragazza
- hai fatto bene… te l’ho sempre detto che mangi troppo poco… da quando sei tornata ti vedo sciupata! Comunque non penso tu sia venuta qui perché avevi fame…-
- infatti… ieri sera mi sono scordata di dirti una…ehm.. una cosa…-
- cioè?- domandò preoccupato
- lo zio Fudo mi ha detto che oggi tocca a te allenare i cadetti del terzo gruppo! – disse tutto d’un fiato
- COSA???- urlò
- scusa papà.. me ne ero dimenticata!-
-.. e fra quanto?- domandò sempre più allarmato.
- esattamente fra due ore!-
- ma porc… Sibilla non potevi avvisarmi un po’ prima??- domandò accendendo la luce e saltando giù dal letto…
- scusa…- mormorò dispiaciuta facendogli gli occhioni dolci. Nonostante avesse già diciassette anni raramente i suoi genitori riuscivano a resistere a quell’espressione. Sperava solo che funzionasse anche questa volta.
L’uomo la fissò per un attimo, poi sospirò – fa niente, principessa, torna a dormire!-
- ok…- mormorò..
- su.. non sono arrabbiato! Non è successo niente!- tentò di consolarla. – anzi, mi fai un favore? Resta a dormire qui, sennò a tua madre viene un colpo..-
Sibilla lanciò un occhiata furtiva alla madre, che dormiva nonostante tutto il fracasso che aveva fatto. – d’accordo!-
Qualche ora dopo…

Silvia aprì gli occhi e si stiracchiò. Lanciò uno sguardo alla testa rossa che sporgeva dalle coperte e sorridendo, si avvicinò..- Apollo… ehi, Apollo….-
Subito "Apollo" si svegliò e la guardò perplesso – mamma, che fai, ci provi??-
- Sibilla!-
- in persona!- rispose lei..
- che ci fai qui??- domandò la donna sempre più perplessa.
- papà aveva l’allenamento e mi ha detto di restare qui per avvisarti. Anche se credo lo abbia fatto soprattutto per farti uno scherzo! -
- quel deficiente! Comunque… vuoi che ti prepari la colazione, tesoro??-
- eh?? No no, mamma, non ti disturbare! Mangerò alla mensa.. eh eh…- disse allarmata.
- sicura?? Guarda che ci metto due secondi…-
- no no…non ho tempo! Mi devo preparare e ho un appuntamento…-
- con un ragazzo??- domandò speranzosa Silvia. Quella ragazza era peggio di suo padre. Completamente refrattaria a qualsiasi forma di relazione.
- no, con Lili! =.=""-
- mmm..sempre con Lili, possibile che non riesci a trovarti un ragazzo?? Io alla tua età…-
- tu sei un atra faccenda mamma! E io non voglio avere neanche un ragazzo, sono stata abbastanza chiara??-
- cristallina! Comunque a che ora era l’appuntamento??-
- alle otto e mezza, perché?- domandò stupita questa
- perché hai solo dieci minuti. Sono le otto e venti.-
-O.O scusa mamma, devo scappare!- e saltata giù dal letto si precipitò giù dalle scale.
-Dannazione, sono in ritardo!- urlò mentre correva a perdifiato. Quello era il suo primo giorno alla Deava e come al solito era in ritardo.
Aveva fatto di tutto per essere ammesso, anche solo a far parte del terzo gruppo e ora stava mandando tutto a rotoli per un insulso ritardo. Accelerò il passo ma non si accorse di quello che gli stava venendo addosso e cadde rovinosamente a terra.
- ahi! Che botta! E stai più attento la prossima volta!- lo incalzò una voce femminile.
- scusa.. colpa mia! Tutto apposto?- domandò porgendogli la mano e aiutandola ad alzarsi.
- mm..si, non ti preoccupare in fondo è stata anche colpa mia, no?- disse la ragazza alzando la testa e sorridendo.
Lui rimase imbambolato.
- ehi.. cos’hai, stai male??-
- eh.. nono..scusa!- si affrettò a dire.
- mmm… e ce l hai un nome?- continuò divertita
- ah, scusa..il mio nome è Shu, sono un cadetto!-
non credeva di aver detto qualcosa di male, eppure il sorriso della ragazza si spense- ah… bene, è stato un piacere Shu..- disse fredda – ora scusa, vado di fretta!- e senza dargli il tempo di rispondere corse via.
- ma che cavolo gli è preso??- domandò confuso – aah! Sono in ritardo!- pensò poi riprendendo a correre.

- sei in ritardo!- fu questa la prima cosa che disse Lili appena l’amica arrivò di trafilato.
- scusa, mi sono svegliata tardi! E poi mi sono andata a scontrare con uno…- tentò di giustificarsi Sibilla.
- unO?- domandò Lili curiosa.
- si unO! Per la precisione un nuovo cadetto!-
- mmm… i cadetti sono i peggiori!- ridacchiò Lili.
Da quando la Deava aveva sconfitto gli angeli delle tenebre diciotto anni prima, c’era stato un invasione di persone che avevano cercato di entrare a far parte degli element. La maggior parte di questi se l’era filata alla prima occasione. Rendendosi conto che stare alla Deava non era una passeggiata. Gli allenamenti erano estenuanti e se non eri bravo non avanzavi. Lili si riteneva fortunata solo per essere arrivata al secondo gruppo.
Il vero problema era che tutti ritenevano che diventando element si rimorchiasse di più, e i cadetti erano per la maggior parte ragazzi alla ricerca di qualche conquista.
E Sibilla per loro era un autentico baluardo. Ci provavano in continuazione. Non c’era da stupirsi che la sola parola cadetto facesse rabbrividire la ragazza.
- è un vero peccato, però…- aggiunse poi Sibilla…- questo era anche carino!-
Intanto Shu era finalmente arrivato nel campo d’addestramento e si guardava intorno spaesato.
- ehi tu…sei nuovo?- gli domandò improvvisamente una voce alle sue spalle.
- si… mi chiamo Shu, molto piacere!- disse porgendogli la mano.
- Diego! Sei fortunato …- aggiunse mentre gli stringeva la mano – oggi il generale è in ritardo.. altrimenti erano guai!-
- il generale?? Ma non doveva allenarci il comandante??- domandò stupito..
- tsk…- bofonchiò un altro cadetto affianco a loro - quello allena solo quelli della prima squadra, al massimo della seconda… noi veniamo allenati da quelli del primo gruppo e anche separati dalle ragazze, che fregatura!…-
- precisamente – aggiunse Diego – oggi ci è capitato quello più tosto!-
- diciamo quello che ci odia!- aggiunse l’atro scocciato..
- bhe, chi sa perché ci odia…- ironizzò Diego, mentre un discreto gruppetto andava formandosi…
- dai su…siamo pur sempre uomini!- rispose l’altro, poi vedendo la faccia perplessa del novizio aggiunse – devi sapere che il generale ha… diciamo un gran bel pezzo di figlia, ora un giorno stavamo negli spogliatoi a parlare di cosa le far ..mmm… diciamo di lei senza accorgerci che il generale stava dietro di noi… da allora ci massacra di allenamenti!-
-wow…- fece Shu, capendo finalmente di essere finito in una gabbia di pazzi – dev’essere proprio bella questa ragazza…a proposito come si chiama?-
-Sibilla, comunque … è un tantino strana…- intervenne Diego.
- ma no.. fidati di me Shu… è una bella gnocca… ha…- mentre lodava le doti fisiche della ragazza un ombra minacciosa apparve alle sue spalle. Tutti indietreggiarono spaventati, ma l’ignaro cadetto non si accorse di nulla e continuò a parlare – e poi c’è anche…-
Shu guardò l’uomo che continuava a sentire le lodi del povero ragazzo. Doveva essere circa sulla trentina ed era molto alto. I capelli erano rossi e aveva una cicatrice a forma di x sulla guancia destra. Gli ricordava terribilmente qualcuno, anche se non sapeva dire chi.
- bene! È così invece di allenarci si perde il tempo in chiacchiere, cadetto!- sentenziò ironico.
Il povero ragazzo cominciò a sudare freddo – g-g-enerale… stavo solo dicendo che…-
- non mi interessa quello che stavi dicendo! Siamo già in ritardo… quindi fate venti giri di corsa…per riscaldamento….dopo inizieremo l’allenamento serio!-
-mmm… oggi tuo padre è di pessimo umore… oramai sono a decimo giro…- sentenziò Lili dall’albero in cui erano nascoste – allora, qual è??-
- mmm… quello lì…- disse indicando un punto…
- chi, quello biondo??- domandò indicando un tipo alto e dalla lunga frangia bionda
- ma no!, quello affianco! – la corresse Sibilla indicandoglielo.
Lili lo fissò un attimo, poi si girò verso l’amica con un sopracciglio alzato – quello!-
- si, quello! Perché?- domandò stupita la ragazza..
- no, niente! Però.. resistente il ragazzo…- esclamò notando che il ragazzo non era ancora crollato a terra come quasi tutti i suoi compagni – devo essere gelosa?- domandò poi divertita.
- ma no! lo sai che per me esisti solo tu, mio grande amore!XD- rise Sibilla.
- grazie cara! XD comunque il ragazzo non è male… vacci a sbattere più spesso!-
- ma ti sei impazzita! È un cadetto…sai quegli esseri bavosi…-
- bhe.. aspetta che non lo sia più, no?-
I ragazzi erano tutti stravaccati a terra, esanimi. I pochi che avevano finito i venti giri erano quelli ridotti peggio. C’era Chi rantolava alla ricerca dell’acqua, e chi non faceva neanche quello, dato che gli mancava l’aria.
L’unica consolazione era che probabilmente sarebbero stai loro i soli a salire di grado.
Ed erano tre…
- c’e lo fatta! Finalmente andrò via dal terzo gruppo…- ansimò Diego commosso.
- puoi dirlo forte amico…- gli rispose Andreji, un ragazzo biondo dalla lunga frangia (non so perché mi sono fissata con questo personaggio XD) anche lui, dopo un anno di tentativi era riuscito a superare quelle prove impossibili.
- e tu come hai fatto? Sei un mostro…- chiese poi Diego a Shu, sdraiato accanto a lui. Anche questo aveva concluso il giro.
- chi, io? Sono abituato a correre!- rispose questo.
- bene – si intromise Apollo – era ora che arrivasse qualcuno di decente.. come ti chiami ragazzo?-
- Shu, signore!-
- Shu..mmm…puoi andare!-
- cosa??- domandò stupito.
- vai! Ai la giornata libera…- si ripeté
- grazie signore!- disse Shu correndo via.
- in quanto a voi.. forza, in piedi! Vi siete già riposati troppo…-
- dai, in fondo è un bel ragazzo! Non preoccuparti per me… sopravvivrò…-
- Lili, piantala! Come te lo devo dire che…- ma non poté finire la frase che qualcosa, o meglio qualcuno gli piombò addosso facendola cadere.
- ahu! Ma cos’avete oggi?? Avete deciso tutti di farmi cadere..-
- scusa… stavo corr…ancora tu??-
Sibilla alzò gli occhi e si ritrovò faccia a faccia con Shu – ancora tu lo dovrei dire io!- si limitò a dire, alzandosi.
Lili, che fino ad allora aveva osservato la scena, intervenne – come mai sei qui… non dovresti essere agli allenamenti??-
- eh? No, il generale Apollo mi ha lasciato andare…ma i suoi allenamenti sono sempre così faticosi??-
- dipende da come gli girano!- rispose secca Sibilla.
- bhe…allora oggi doveva essere particolarmente arrabbiato..sai a beccato uno che faceva degli apprezzamenti sulla figlia…-
- uuu.. ve la siete visti brutta!- ridacchiò Lili lanciando un occhiata divertita a Sibilla.
- probabilmente… a quanto pare questa Sibilla è particolarmente bella… voi la conoscete?-
- uhm vagamente!- rispose Sibilla
- ah… sarà sicuramente una con la puzza sotto il naso… o una snob… e probabilmente non è neanche così bella…-
Lili si girò, cercando di trattenere le risate. Sibilla, dall’altro canto non si era neanche girata, stava immobile, muovendosi impercettibilmente. Ora Lili non riusciva a capire se era per trattenersi dal ridere o dal picchiarlo. Alla fine protese per la prima opzione dato che vide il tic che l’amica aveva alla labbra.
- voi che ne dite?- domandò ignaro Shu..
- sai.. credo che tu abbia capito tutto della vita!- rise Sibilla tirandogli una pacca sulla spalla. – ora scusa.. abbiamo da fare.. andiamo Lili!- e presa per mano l’amica la trascinò via. appena furono fuori dal suo campo visivo si guardarono un attimo e scoppiarono a ridere.
- ah ah ah.. credevo..ah ah.. che lo avresti ucciso…-
- non ci sono riuscita ah ah ah …l a situazione faceva troppo ridere! Ah ah ah…-
intanto Shu era rimasto fermo a guardare le due allontanarsi, quando qualcosa gli balenò in mente – acc…anche sta volta non gli ho chiesto come si chiama!-

fatemi sapere cosa ne pensate! ciau!
   
 
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