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Autore: scrittrice in canna    13/06/2013    2 recensioni
Questa storia fa parte della serie: I’m your life and you is my.
Leggere il grande passo. Minimo ultimo capitolo.
Jibbs,Tiva,Mcabby.
Jennifer e Gibbs si riavvicinano in modo particolare al matrimonio di Tony e Ziva.
Purtroppo Jenny sta molto male e urge una donazione di midollo per farla continuare a vivere. Gibbs è compatibile ma l'operazione non va secondo i piani...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Shepard, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Prime cose'
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Gibbs era rimasto lì, immobile, su una scomodissima sedia di plastica semovente, osservando le persone che passavano con le mani tra i capelli. Continuava a tormentarsi durante gli orari di visita, non sapeva se entrare, se vederla, non sapeva cosa pensare, cosa dire, come l’avrebbe trovata e se sarebbe riuscito a non crollare.
“Agente Gibbs, vuole entrare?” Aveva detto l’infermiere uscendo dalla stanza e togliendosi la mascherina, alche l’interpellato si alzò con le gambe tremanti e mandò giù un aspro boccone prima di riuscire ad avvicinarsi alla porta che divideva il corridoio da Jennifer, arrivò fino al lettino e ad aspettarlo c’era una donna bianca, calva e piccola, fragile, magra come se non avesse mangiato per mesi ma che riusciva ancora a sorridere al mondo
“Jethro! Come mai non sei venuto prima a farmi visita?” la voce forte e determinata aveva lasciato il posto ad una rotta e debole a mala pena udibile
“Credevo che… tu… che non ti avrebbe fatto piacere.” rispose l’uomo traballante
“Scherzi? Certo che mi fa piacere vederti, abbiamo molto di cui parlare.”
“Beh… di certo non tu, sei a pezzi.” disse lui esternando i suoi pensieri, lei lo guardò sconfitta, il suo sorriso si era improvvisamente annullato, si tolse la maschera da donna forte, cercò di ribattere ma non riuscì a trovare le parole e se le avesse trovate non sarebbe stata in grado di esprimerle, si limitò a rigirarsi su un fianco e dire: ”Vattene, sono molto stanca adesso.” Gibbs aprì e chiuse la bocca, le parole erano fittizie in quel momento, rigirò i tacchi e uscì. Jenny aveva provato a sentirsi ancora bene, credeva che almeno lui avrebbe tralasciato la sua condizione fisica, voleva solo sentirsi normale ma in quel momento non era normale, era solo malata e doveva riguardarsi non poteva permette che il suo ego firmasse assegni che il suo corpo non poteva pagare. Lo strazio e la tristezza invasero l’agente come non avevano mai fatto prima, si sentiva un deficiente e sapeva che non avrebbe dovuto comportarsi in quel modo ma i pensieri con lei escono punto, era abituato a parlarle seriamente e sinceramente e quella volta non era diversa.
 
 
“Insomma, non è possibile! Due giorni! Capito Timmy? Due giorni!” continuava a ripetere Abby straziata
“Non è questo che mi preoccupa ma più che altro che adesso all’ NCIS ci sarà il vice direttore Vance.”
“Non mi ci fare pensare! Quello lì è un maniaco del potere, non aspettava altro!” continuava a dire la ragazza mentre puliva la piccola che si era imbrattata di pasta
“Ci starà alle costole.”
“Poveri noi!” mentre i due discutevano la piccola si intromise
“Mamma, ma questo Vance è cattivo?” chiese innocentemente
“Sì piccola, molto cattivo.”
“E sarà il tuo capo mentre la signorina Shepard guarisce?” continuò Giselle
“Sì amore.” A quella risposta la piccola sbatte la manina sulla fronte e scosse la testa chiudendo gli occhi
“Ahi ahi! Poveri mamma e papà!”
 
 
Jenny si rigirava nel lettino d’ospedale dolorante, la terapia funzionava molto male e lentamente, c’era velocemente bisogno di una donazione di midollo, se non avessero fatto in tempo…
Il mattino dopo Gibbs fu prepotentemente svegliato da un infermiere, aveva dormito sulla sedia nella sala d’aspetto come faceva da due giorni a quella parte.
“Abbiamo i risultati.” L’uomo si alzò di scatto e sgranò gli occhi cominciando a torturarsi le mani
“I risultati dicono che…” il ragazzo guardò la cartellina mentre il cuore di Gibbs perdeva svariati battiti
“Lei ha il 91% di compatibilità, credo sia abbastanza, se vuole possiamo procedere alla trasfusione.” Disse poi il giovane con un sorriso, a quel punto l’agente disse subito: “Sì, sì… procediamo!”.
Fu sistemato in un lettino d’ospedale e iniziò l’operazione. In quel momento lui era davvero parte di lei, come lo era stato fino a quel momento. I globuli rossi di lui presero quelli bianchi di lei e le regalarono il rosso della passione che corre tra i due, divisero quel rosso che era il segno dell’amore che Gibbs provava per lei. L’amore vinse, Jennifer si ristabilì piano.
 
 
“Pronto, qui è l’agente speciale Anthony DiNozzo.”
“Salve, è ilWashington’ s General Hospital.”
“Chi è?” chiese piano Ziva accanto a lui
“Ospedale.” sussurrò lui coprendo il ricevitore. “Mi dica.” Continuò parlando alla donna all’altro capo dell’apparecchio
“Abbiamo contattato il vostro direttore, ci ha detto di parlare con lei… c’è un grave problema con l’agente Gibbs.” Il viso di Tony sbiancò immediatamente e i suoi occhi divennero grandi il doppio mentre il suo cuore si rimpiccioliva
“C-c-os’è successo? Sapevo ce ha fatto la trasfusione di midollo… c’è stato qualche problema per caso?”
“Purtroppo l’agente Gibbs sta riscontrando dei forti problemi, credevamo fosse normale ma la verità e che non riesce a ricreare globuli rossi, avrebbe bisogno di tempo, cure giuste, dobbiamo stimolare il midollo e renderlo fertile, ma tutto ciò comporta alti costi ed alti rischi.” Una lacrima solcò la guancia del ragazzo mentre la moglie cercava di interpretare la telefonata dalla scrivania.
“Quanto serve?” chiese traumatizzato
“dodici mila dollari.” confermò la donna.
“Dica al dottor Harrison che troverà i soldi sulla sua scrivania entro la prossima settimana.”
“Agente DiNozzo, forse non capisce, la prossima settimana sarà già troppo tardi! Abbiamo urgentemente bisogno di almeno cinquecento dollari per dare inizio alla cura.”
“Sono già lì.” disse Tony determinato, poi si girò verso Ziva: “Gibbs sta molto male, non riesce a sviluppare globuli rossi e c’è bisogno di dodicimila dollari per dare inizio alla cura che potrebbe salvarlo… ci sono comunque molti rischi.” La ragazza cominciò a versare lacrime tinte di nero da mascara e odio.
“Hanno bisogno di cinquecento dollari entro oggi per poter intervenire e provare a salvarlo… io ne ho duecentocinquanta…” la donna guardò nella sua borsa e allungò l’altra metà al ragazzo che li prese al volo e scappò verso l’ascensore.
“Voglio venire anch’io!” urlò Ziva tra le lacrime e mettendosi a camminare a passo svelto.
“Ti porto da Abby.” disse Tony in ascensore
“No, voglio venire con te in ospedale.” continuava a ripetere lei, lui si girò nella sua direzione e vide un viso solcato da strisce nere che colavano perenni e che non volevano andare via, ricordavano le sbarre di una prigione, quella in cui la loro relazione era rimasta per molto tempo… sta volta si tratta di vere lacrime, lacrime di gioia, di tristezza, anni e anni di pianti che venivano a galla in un unico momento.
No, non sarebbe rimasto fermo mentre le persone che amava di più soffrivano e crollavano ai suoi piedi. Tony era determinato. Era tutto nelle sue mani.
 
I pensieri di una scrittrice in canna
Ben ritrovati… che dire aggiornare a mezzanotte è proprio una bella cosa! :D
No dai a parte gli scherzi ho cercato di rendere il capitolo il più lungo e intenso possibile. Vi piace? Spero di sì. Ci ho messo tutta me stessa.
Ringraziamenti:
Ringrazio Zavarix e Fink1987 per tutte le recensioni, le critiche costruttive che mi aiutano a crescere.
Ringrazio AleTiva95, Maggie90, sweet cheeks, Lonni, VooJDee, __WeatherlyGirl (o il suo fantasma) per avermi ispirata con le loro storie.
Ringrazio anche alex995, charmartyXD per avermi fatto i complimenti per la mia prematura età.
Ringrazio Caskett_Always che ha messo la storia tra i preferiti
Ringrazio Japril lover, NymphCalypso,  zavarix (ancora) per aver messo la storia tra le seguite.
Ringrazio le oltre 1000 persone che hanno letto il primo capitolo della storia “Mia” ringrazio le oltre 100 persone che hanno visualizzato questa storia.
Ringrazio tutti! Senza di voi io non continuerei a scrivere! :* Tanti baci!

Vostra
Scrittrice in canna
   
 
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