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Autore: liam huge heart    14/06/2013    1 recensioni
I ragazzi in questa fanfiction sono famosi,però non vi preoccupate non sarà una di quelle banali.
Le protagonisti sono delle ventenni: Mèlanie Thompson e le sue coinquiline Emily Anderson e Alice Hogan. Mèlanie viene da Canterbury,una città di campagna e si trasferisce a Londra con Emily per studiare al 'London College of Fashion'.Una mattina mentre prende la metro,fa uno strano incontro o meglio scontro e da qui la sua vita ha una svolta..
Un biglietto, un ragazzo, un lavoro, delle amiche: cambierà tutto.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~4 What's up?

Quando Harry si alza per andare a pagare il conto, ne approfitto per leggere i messaggi sul cellulare. Erano entrambi da Emily.
“Come sta andando l’incontro? E’ carino almeno?”
“Perché non mi rispondi??”


Poi sarei stata io quella paranoica.

“Se non ti rispondo c’è un motivo. X
P.s. Si è carino e non ti immagineresti mai chi è”


La risposta arriva in meno di un minuto.

“Allora sei viva. Un piccolo indizio? Ah, ha chiamato tuo fratello Max a casa e ha chiesto perché non rispondi sul tuo cellulare.”

Con tutto quello che stava succedendo Max era l’ultimo dei miei pensieri.

“Lo richiamerò più tardi. Tu che gli hai detto?”  Non avevo voglia di dirgli la verità.

“Che il tuo telefono era scarico e non trovavi più il caricabatteria. Ringraziami sorella ;)”

“Grazie rompiscatole. Comunque sto tornando.”

Harry arriva dopo qualche minuto. Aveva rimesso il cappello e gli occhiali.
Si avvicina al tavolo. -Pronta ad andare?-
Prendo la borsa e metto nella tasca interna il telefono. -Si.-
Camminavamo  verso l’uscita della sala e vedevo che Harry era molto rilassato.
-Non hai paura che il tuo travestimento non funzioni e che le fan ti riconoscano?- dico facendo un cenno verso il cappello.
Fa un’alzata di spalle. -Nah. A volte funziona, a volte no, ma le fan non mi assaliscono sempre. Cercano di essere gentili in realtà ma spesso si fanno sopraffare dall’emozione.-
Con lo sguardo cerca qualcosa. -Ecco l’uscita.-  dice camminando in direzione di un’uscita antincendio.
-Scusa ma l’uscita non era dall’altro lato?-
-Si ma è meglio usare quella secondaria. Sai non vorrei dare troppo nell’occhio con te.-
-Con me?- domando.
-Si, so che non ci conosciamo nemmeno, ma i media questo non lo sanno e vedendoci insieme si inventerebbero una di quelle storielle che tu sei la mia nuova fiamma pur di vendere migliaia di copie e io sono stufo di finire in prima pagina.-
Arriviamo al parcheggio e Harry prende dalla tasca posteriore dei jeans le chiavi dell’auto. Punta il portachiavi verso una Ranger Rover nera e i fari si accendono. Con un gesto galante mi apre lo sportello del lato del passeggero. -Prego Mèlanie.-
Salgo sul sedile di pelle beige. -Grazie.-
Chiude lo sportello e lo osservo mentre fa il giro della Ranger Rover e si siede al posto del guidatore. Mette in moto la macchina e raddrizza lo specchietto retrovisore. Fa la retromarcia e in pochi attimi ci ritroviamo nel traffico dell’ora di punta.
-Però pensavo ti piacesse.- dico guardando fuori dal finestrino.
Harry si gira verso di me per poi tornare a guardare la strada. -Cosa?- domanda.
-Finire in prima pagina, essere famoso, avere migliaia di fan.-
Fa una smorfia. –Certo che mi piace ma a volte vorrei avere un po’ di privacy. Da quando sono diventato famoso con gli altri ragazzi non abbiamo avuto un attimo di pace. Interviste, show tv, concerti ovunque, in studio per registrare l’album. In fondo era il mio sogno questo, ma la fama ha un prezzo e non è sempre piacevole.-
-Capisco.- rispondo.
Mi sorride. -Quanti anni hai Mel. Posso chiamarti così?-
Ok forse gli sto dando troppa confidenza. Infondo è uno sconosciuto per me, ma non direi per le milioni di ragazzine che impazziscono nel vederlo e pagherebbero oro ad essere al posto mio in questo momento.
-Certo, mi chiamano tutti così. Ho vent’anni.-
-Scommetto che vai al college. Cosa studi?- chiede con curiosità.
-Vado alla ‘London College of Fashion’. Sono al secondo anno.-
Solleva gli angoli della bocca. -Studi per diventare stilista.-
Dopo qualche secondo di silenzio domando: -Quale era il tuo piano B? Intendo se non avessi sfondato come cantante.-  Stavolta sono io ad essere curiosa.
-Volevo studiare marketing. Dove devo svoltare?- chiede a un incrocio.
-A destra.- rispondo. -Abito in Essex Street.-
In pochi minuti giungiamo sotto al mio palazzo.
-Bel posticino.- dice Harry guardandosi intorno.
-Infatti mi ripeto sempre che siamo state fortunate a trovare quest’appartamento a poco prezzo.-
-Siamo?- chiede.
-Io e la mia amica.- mi affretto a spiegare.
Scendo dalla macchina e prima di aprire il portone  mi giro e saluto Harry con la mano. Lui abbassa il finestrino del lato del passeggero.
-Ciao Mèlanie. Spero di rincontrarti.-
Mi sposto una ciocca di capelli dal viso. -Anche io.-  Ma non ero affatto sicura.
Aspetto che se ne va per entrare nel palazzo. Fuori dalla porta di casa prego mentalmente che Emily non mi assalisca con le sue domande.
Fatica sprecata purtroppo. Mi aspettava con un cane da guardia seduta sul divano.
-Ciao.- dico.
-Bentornata.- Si alza dal divano, mi afferra per un braccio e mi trascina dove era seduta poco prima.
-Adesso mi racconti tutto per filo e per segno.- dice esaltata.
-Ma veramente pensavo di chiamare prima Max, sarà preoccupato.- Non avevo voglia di raccontarle tutto subito.
-Lo puoi fare benissimo domani Mel. Adesso parla.-
Almeno ci avevo provato. Le raccontai tutto.
-Aspetta un attimo. Stai dicendo che il tizio con cui ti sei scontrata era Harry Styles? Quell’Harry Styles?- chiede alla fine.
Annuisco. -O mio dio!- dice scandendo ogni parola. Era più eccitata lei che io che lo avevo incontrato.
-Come è da vicino?-
-Alto.-
-Di che avete parlato?-
-Te l’ho detto. Mi ha offerto da bere, mi ha chiesto come mi chiamavo e abbiamo parlato del più e del meno.-
-Tutto qui?- c’era una nota di delusione nella sua voce.
-Ha detto anche che gli piaceva il fatto che non ero fan. Almeno non l’ho assalito.-
-Magari è interessato a te.- dice cantilenante.
-Figuriamoci! Non ci conosciamo e io non sono interessata ad uscire con un ragazzo in questo momento, tantomeno con una superstar internazionale.-
Scrolla le spalle. –Non ti capisco. Dimmi almeno che hai il suo numero.-
-No.- e lascio cadere la conversazione.

-Alice! Alice, esci dal bagno subito! È più di mezz’ora che sei chiusa li dentro!.- Stavo prendendo la porta a pugni. Il problema di quando abiti con delle ragazze e c’è un solo bagno, è  che non lo trovi mai libero.
-Ho finito. Adesso esco.- dice Alice da dietro la porta.
La porta si apre e Alice esce portandosi una nuvola di vapore dietro. –Che ore sono?- domanda.
-Le nove e un quarto. Spero per te che non hai consumato tutta l’acqua calda.- ed entro in bagno.
Apro la doccia per far uscire l’acqua calda e mi ci fiondo subito. Avevo proprio bisogno di una doccia rinfrescante. Piccolo intoppo: l’acqua era fredda. -ALICE!.-
Dieci minuti dopo ero più sveglia che mai.
-Dai con questo caldo una doccia fredda è quello che ci vuole , no?- dice Alice appoggiata alla penisola della cucina.
Le lancio semplicemente un’occhiataccia. -Ok ti chiedo scusa in ginocchio per aver consumato tutta l’acqua calda.-
Ridacchio. –Perdonata. Ora vado a chiamare mio fratello per vedere cosa voleva ieri.-
Esco fuori dal balcone e fisso i riflessi del sole sulle acque del Tamigi. Prendo il cellulare e digito il numero di mio fratello. Risponde al terzo squillo. -Pronto?- dice sbadigliando.
-Ciao Max. Stai ancora dormendo a quest’ora?-
Rumore di persiane che si alzano. -Mèlanie? Che ore sono?-
-Le nove e mezza. Ho trovato cinque chiamate perse tue sul mio telefono e Emily mi ha detto che hai chiamato a casa ieri.-
Sento il cigolio di una porta in sottofondo. –Ah si. Emily mi ha detto che avevi perso il caricabatteria del cellulare, sei la solita sbadata sorellina. Mi ha anche detto che sei uscita. Dove sei andata?-
Sempre il solito impiccione mio fratello. –Non credo siano affari tuoi Max.-
-Ok ok. Ho capito centra un ragazzo e non mi devo immischiare.-
Aveva centrato in pieno teoricamente.  -Di cosa hai bisogno Max?-
-Qualche giorno fa avevi detto che ti serviva una mano per una cosa di scuola.-
Mi battei la mano sulla fronte.–Si scusa. Dovresti venire a Londra per farmi da modello. Devo solo prendere delle misure e roba del genere, questione di qualche giorno. Non è una cosa urgente ti chiamo io.-
-Credo che non ci sono problemi posso sempre stare da degli amici. E poi ho un motivo in più per passare del tempo con mia sorella che non vedo da mesi.-
-Grazie per il tuo aiuto Max.-
-Di niente.- Si sente il rumore dall’acqua corrente in sottofondo. –Mi manchi Mel.-
Sospiro. –Anche tu Max.-
-Quando è che potresti fare un salto qui da noi? È da giugno che non ci vediamo.-
-Lo so, troverò un po’ di tempo libero e passerò un fine settimana da voi.  Scommetto che mamma ti sta facendo sgobbare da quanto di sei laureato e stai sempre a casa.-
Ride. -Non ne hai idea. Sai ho fatto un nuovo quadro. Te lo devo far vedere prima o poi.-
Con mio fratello Max, Maximilian all’anagrafe, ho tre anni di differenza e siamo molto legati. È molto più alto di me di almeno quindici centimetri e ha i miei stessi occhi. Si è laureato in ingegneria a giugno e nel tempo libero dipinge quadri. È un vero artista e non so quante volte gli ho detto che dovrebbe esporli, ma lui preferisce tenerli per se.
-Ho capito, devo tornare a casa per poterlo vedere.-
-Ecco brava. Devo andare, salutami Emily e Alice.-
-Ciao.- e chiudo la chiamata.

Passano tre giorni e la mia vita torna alla normalità. Almeno fino a sabato pomeriggio quando vado all’accademia. Mentre percorrevo i corridoi mi sentivo osservata e avrei giurato che due ragazze stessero parlando di me bisbigliando e indicandomi. Cosa avevo fatto per meritarmi il pettegolezzo di una scuola?
La risposta arriva mentre sto dando lezioni di solfeggio a una pianista quattordicenne.
-Cosa hai che io non ho per piacere a lui.- dice la ragazza.
-Come scusa?- dico stranita.
-Perché sei uscita con Harry?-
Un brivido mi percorre la schiena. –Non so di cosa stai parlando.-
-Scusa non sei tu in questa foto?- Prende la rivista The Mirror del giorno precedente e mi mostra la foto di un trafiletto in cui ci sono io nel parcheggio del locale con Harry. Affianco la mia foto in primo piano. L’articolo diceva:

Harry Styles esce dal  ‘The British Cafè con una misteriosa moretta.
Il giovane cantante inglese diciannovenne, sembra non perdere la sua passione per le ragazze. Giovedì scorso infatti è stato visto uscire dal noto locale inglese ‘The British Cafè’ con una misteriosa ragazza. I due si sono avviati verso il parcheggio del locale dall’uscita sul retro e sono saliti sulla stessa auto, quella di Harry per la precisione. Ora la domanda da porci è: chi sarà mai questa ragazza? Una semplice amica o qualcosa di più? Lo scopriremo presto.”


Rimango sbalordita. Questo era proprio quello che Harry voleva evitare e invece ora mi ritrovavo su un giornale. -Si sono io. Ma non è come pensi.- cerco di giustificarmi.  –Io e Harry siamo solo amici, anzi conoscenti. Ci eravamo incontrati nel locale con degli amici comuni e io ero venuta con la metropolitana così lui mi ha offerto un passaggio fino a casa.- Stavo sparando una bugia bella e grossa, ma mica gli potevo dire che mi ero incontrata da sola con Harry? Mi avrebbe uccisa. Poi ero sicura che non avrei mai più incontrato Harry quindi la parola ‘conoscenti’ era più che corretta.
-Ok.- Sembrava credermi.
Purtroppo non era stata l’unica a farmi quella domanda. Nei corridoi dell’accademia più di una ragazza mi aveva fermato e anche mentre tornavo a casa a piedi. Tutte avevano fatto la stessa domanda: -Sei tu quella nella foto con Harry?- e io rispondevo con la solita bugia. Speravo davvero che questa faccenda si risolvesse al più presto.

Il giorno dopo ricevo una chiamata da un numero sconosciuto. Quando rispondo era Harry.
-Come hai fatto ad avere il mio numero?-chiedo subito.
-Scheda telefonica del tuo telefono, ma non è questo l’importante. Mi dispiace che sei finita su tutti i giornali, era proprio quello che volevo evitare.-
-A quanto pare i paparazzi sono sempre in agguato dappertutto.-
-Non ti preoccupare ho già risolto tutto. Il nostro ufficio stampa ha già dichiarato che siamo solo conoscenti e che ci trovavamo nel locale con amici comuni. Tu eri senza macchina e io ti ho accompagnato a casa, niente di più. Nessuno sa chi sei.-
Buffo ci ritrovavamo con le stesse parole. –Sai è la stessa cosa che ho detto anche io a tutte le ragazzine che mi hanno fermato chiedendomi spiegazioni. Mica gli potevo dire che ero nel locale sola con te? Mi avrebbero scannata viva. Poi è vero che siamo solo conoscenti.-
-Mi dispiace ad averti esposta a una sovraesposizione mediatica.-
In sottofondo si sentivano altre due voci maschili. –Con chi sta parlando Harry?- chiedeva una. –Con la ragazza con cui è finito sui giornali. Sta rimediando al casino in cui l’ha cacciata. Meno male che si sono visti una sola volta.- rispondeva un'altra.
-Ragazzi volete stare in silenzio? Già qui sotto non si sente bene, poi vi mettete anche voi.- li rimprovera Harry. –Scusa Mèlanie stavo facendo le prove con i ragazzi.- dice tornando a parlare con me.
-Non preoccuparti.-
-Mi sento in colpa per quello che è successo. Vorrei rimediare in qualche modo.-
-Davvero Harry hai fatto già abbastanza. Ora devo andare. Ciao.-
-Ciao.- e chiude la chiamata.
“Aspetta che lo venga a sapere Emily che Harry Styles mi ha chiamato.” penso tra me e me.

 


Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Scusate il ritardo.
Nel prossimi capitolo succederà un bel colpo di scena ;)
Questo è Max (QUI)
Questo è il mio twitter,per qualsiasi cosa passate di qui:@xbritishlads. Al prossimo capitolo c:

   
 
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