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Autore: Bellini_Elison    14/06/2013    1 recensioni
Questa storia la avevo gia scritta, ma ora la ho migliorata e.....Bè....spero vi piaccia!
DAL PRIMO CAPITOLO:
"Io sono James, James Potter!!" disse con un filo di orgoglio nella voce "Sirius" risposi io "Sirius Black!"
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Minerva McGranitt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ritardo e sonnifero 



James cercava di allacciarsi la cravatta mentre attraversava il buco del ritratto della Signora Grassa, Sirius lo seguiva, intendo ad allacciarsi la scarpa destra.
A Hogwarts c’erano centoquarantadue scalinate, alcune ampie, alcune strette; alcune che il venerdì portavano in luoghi diversi; altre che a metà avevano un gradino che scompariva e bisognava ricordarsi di saltare.
Poi c’erano porte che non si aprivano a meno che non glielo si chiedeva gentilmente o non gli si faceva il solletico nel punto giusto, e porte che non erano porte ma facevano finta di esserlo.
A Hoqwarts era anche difficile ricordare dove fossero le cose, perché tutto sembrava oggetto ad continui spostamenti: i personaggi dei ritratti e dei quadri si spostavano per farsi visita l’ un con l’ altro, e James avrebbe giurato che le armature camminassero.
Tutto questo non avrebbe contribuito alla situazione, in quanto i due ragazzi erano in ritardo di mezzora alla loro prima lezione di Storia della Magia del loro, per giunta, primo giorno di scuola.
 
“ A che piano è l’aula di Storia della Magia?” chiese Sirius a James mentre correvano giù per le scale.
“ Non ne ho la più pallida idea per Melino!” rispose con tono disperato James.
Erano arrivati al quinto piano quando si fermarono per riprendere fiato.
 
Davanti a loro stavano due gargoylle di pietra e dall’ altra parte del corridoio una porta dall’ aspetto comune.
 
James si era immobilizzato davanti ai gargoylle, incantato dalla loro altezza e dai loro volti minacciosi, Sirius invece era troppo  impegnato a strapparsi i capelli dal nervoso per badare a quelle due statue che adesso si stavano spostando di lato…..
Che si stavano spostando di lato?
 
Sirius e James rimasero li, imbambolati con la bocca aperta mentre i gargoylle si spostavano facendo comparire un’alta scala a chiocciola, dove pochi secondi dopo scese un uomo alto, magro con una lunga barba argentea, e un paio di occhialini a mezza luna. La sua veste color zafferano sfiorava il pavimento: era Albus Silente.
 
Fantastico, pensò Sirius, beccati in ritardo il primo giorno di scuola dal preside!
 
“ Buongiorno preside! Dormito bene?” James, ovviamente, salutò cordialmente il professor Silente con la sua solita voce squillante, come se il fatto che dovrebbe essere a lezione fosse un dettaglio superfluo.
“ Buongiorno anche a lei signor….?” 
“Potter signore! Io sono James Potter e lui è Sirius Black!” disse indicando l’ amico che, con fare imbarazzato, fece un cenno con il capo prima di iniziare a fissare il pavimento.
“ Sono felice di conoscervi ragazzi, ma non dovreste essere a lezione?” chiese con un sorrisetto divertito.
 
“ Be…” iniziò Sirius “ Ci siamo… come dire…” 
 
“ Persi?” chiese Silente scoppiando a ridere al cenno di affermazione dei ragazzi “ Dove dovete andare?” chiese poi gentilmente.
“A Storia della Magia” rispose prontamente James.
“ Allora dovente andare al secondo piano e andare dritto fino alla fine del corridoi!” rispose Silente con fare ovvio. D'altronde egli è in questa scuola da anni, anche se è preside da solo uno, e deve

conoscere bene la scuola, le aule e le varie zone del castello.
“ Grazie signore!” gli dissero i ragazzi prima di iniziare a correre “ Di niente e buona fortuna!”.
 
Corsero giù ancora per tre piani di scale prima di arrivare al secondo piano.
L’aula di storia della magia era in fondo al corridoio, i due ragazzi ci arrivarono davanti con il fiatone, e dopo che il loro respiro tornò normale, bussarono ed entrarono. L’ aula era molto grande, con un enorme lavagna posta al centro del muro di fondo. I banchi erano messi in cerchio, e stavano su più piani, come quando si va a vedere gli spettacoli dell’ A.M.A.D. (accademia magica arti

drammatiche).
“Ci scusi per il ritardo professor… Fantasma?” concluse Sirius con tono confuso.
“Che forza!” esclamò invece con molto entusiasmo James, suscitando un leggero scroscio di risate “Ma come fa a scrivere alla lavagna?” chiese poi stupidamente il ragazzino con gli occhiali.
 
“ Si da il caso che la lavagna nella mia lezione, sebbene sia presente nell’ aula, non è utilizzata da ben 20 anni, dal 18 novembre del 1951 per l’esattezza. Da quando sono morto” disse il professore

fantasma. Parlava molto lentamente, e aveva una voce molto bassa e profonda. Il professore aveva poi iniziato un discorso sull’ importanza della puntualità, e intanto Sirius aveva adocchiato Remus e Peter, che si erano seduti in prima fila, vicino ad una ragazzina di Corvonero con corti capelli ricci.
 
“Comunque…” continuò il fantasma “Io sono il professor Cuthbert  Rüf, e sarò il vostro insegnante di Storia della Magia” disse, e accennò ad un sorriso “Voi invece scommetto che siete i signori Ponker e Blaka giusto?” 
Sirius e James si guardarono interrogativi, finché non arrivò in loro aiuto una ragazza dai lunghi capelli biondo scuro e con la cravatta blu “Si signore sono loro!” urlò in direzione del professor Rüf, per poi bisbigliare all’ indirizzo dei due ragazzini “Ha sbagliato tutti i nostri nomi prima, all’ appello, quindi non fateci caso…”
 
“ Bene signori, adesso vi pregherei di sedervi, perché  vorrei continuare la mia lezione…” I ragazzi presero posto negli ultimi banchi, in fondo all’aula, e ascoltarono la lezione più noiosa della loro vita. Il professor Rüf era noiosissimo mentre spiegava, e visto che la lavagna non era utilizzata durante le sue lezioni, i ragazzi erano costretti a stare attenti per prendere appunti, cosa praticamente

impossibile, visto che la voce del professore fantasma sembrava avere un effetto tipo sonnifero.
 
Non tutti i professori si buttarono subito nelle lezioni. L’insegnante di incantesimi, il professore Vitious  per esempio, gli fece mettere tutti in cerchio e gli fece dire il loro nome, la loro Casa di appartenenza e cosa pensavano dell’ idea di imparare a fare incantesimi. La sua statura piccola (Peter Minus, che era il più basso della classe, eppure lo superava di una spanna) e la sua barba

lunga (che gli arrivava ai piedi) facevano di lui un personaggio abbastanza buffo, ma il signor Vitious era anche severo, e i ragazzi lo compresero bene quando sgridò  James che aveva insultato Severus Piton dicendogli che era più brutto di un troll. Quel giorno la casa di Grifondoro perse dieci punti.
 
Peter, James e Sirius si trovavano un po’ in difficoltà durante le lezioni(anche se tutti e tre erano dotati di grande intelletto,soprattutto James e Sirius) che man mano che passava il tempo si fecero sempre più difficili.
Remus al contrario manifestò subito un grande interesse per tutte le materie, e guadagnò molti punti per la casa di Grifondoro.
 
Non era comunque portato per tutto, come i ragazzi scoprirono tre giorni dopo, alla prima lezione di Pozioni.
 
Tutto era iniziato dopo colazione, quando i ragazzi iniziarono a scendere giù per i sotterranei, dove si trovava l’aula del professore Horage Lumacorno.
Il professor Lumacorno era un uomo grasso con due grossi baffi che assomigliava molto ad un tricheco. Accolse tutti i ragazzi (che erano mischiati tra Serpeverde e Grifondoro).
 
“ Buongiorno futuri Maghi e future Streghe!” esclamò entrando.
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ecco un nuovo capitolo. Mi scuso per il ritardo e per il fatto che questo capitolo é piu corto..... Elison
 
 
 
  
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