11. Il nemico
I gradini scorrevano veloci sotto ai suoi piedi, dandole
l’impressione di rimanere ferma, mentre il mondo si muoveva intorno a lei. Solo
la sensazione dei muscoli delle gambe, che scattavano, alternandosi ritmicamente
e simmetricamente, la riportavano alla realtà della corsa.
Già iniziava a profilarsi il profilo del tetto della
Settima Casa e con essa i ricordi spiacevoli del suo proprietario, quando l’urlo
di Dunya la riscosse:
- Némain, vuoi rispondere? –
Si bloccò improvvisamente, voltandosi su sé stessa e la
giovane apprendista le precipitò addosso, sorpresa dalla reazione. Fu solo la
prontezza della Silver e la sua struttura alta e solida ad impedire che le due
rovinassero sui gradini.
- Ehi, ma ti sembra il modo di fermarti! Sei impazzita?
Perché diavolo sei corsa su in quel modo? –
Per tutta risposta, la ragazza si voltò e riprese la
corsa costringendo l’altra a seguirla tra un’imprecazione e
l’altra.
- Non hai avvertito nulla?-
- No, che avrei dovuto avvertire?-
- Il cosmo.-
A quelle parole, Dunya la guardò sconvolta e quasi
credette fosse impazzita:
- Un cosmo? Qui al Santuario? E cosa ci sarebbe di
strano?- Gridò quasi esasperata.
A quelle parole, la Silver si decise a fermarsi, ormai
di fronte all’ingresso della Settima; con pazienza infinita si voltò a guardare
l’apprendista.
- Non hai percepito proprio nulla di
strano?-
Dunya scosse la testa per negare. – No, perché? Cosa hai
percepito?-
- Un cosmo. Un cosmo enorme, immenso e… aggressivo.
Dalla Tredicesima, dove, guarda caso, risiede Athena. Ma, la cosa che mi ha più
messa in allarme è un’altra: è scomparso improvvisamente.-
- Beh, se è scomparso… dov’è il
problema?-
Némain sospirò, alzando gli occhi al
cielo:
- Un cosmo non scompare in quel modo: anche in caso di
morte improvvisa si affievolisce più lentamente, e nel caso di teletrasporto
lascia una lieve traccia dietro di sé. Questa volta, invece, è sparito di colpo,
come se qualcuno lo avesse annichilito. E’ questa non è una tecnica conosciuta
al Santuario. Forse il Gran Sacerdote ed il cavaliere della Sesta la conoscono,
ma non credo che la utilizzino; comunque, quello non era il loro
cosmo.-
Detto questo si voltò, decisa a riprendere il suo
cammino ed entrò nella Settima Casa, che però si rivelò
vuota.
- Ma dove diavolo sta il Saint di Libra? Non credo che
si sarebbe fidato di me, ma ogni aiuto sarebbe ben accetto.-
La voce della Saint era sconfortata ed irritata, mentre
proseguiva la corsa verso l’Ottava, almeno Milo ci aiuterà senza troppe storie…
spero…
- Non credo che troverai nessuno dei Gold…- La voce
ansante di Dunya le giunse alle spalle.
- Cosa vorresti dire?-
- Semplicemente, che nessuno dei Gold è nella sua Casa.
Shaka e Dohko sono alla Prima da Mu per una riunione, Kanon ed Aldebaran son
fuori per una missione, e così
Aphrodite. Mentre gli altri sono all’Arena ad assistere al torneo….
–
Una pausa imbarazzata:-….E credo che Milo sia al campo
femminile a disturbare le allieve di Shaina.-
Dunya arrossì mentre parlava: - E’ un po’ che va avanti
così e Shaina è prossima all’esplosione.-
Io ammazzo mio
fratello, garantisco che lo ammazzo.
- Quindi nessuno di loro è sulla strada per la
Tredicesima? –
Dunya annuì, mentre la Silver si voltava per riprendere
la corsa, prima però disse:
- Allora corri alla Prima a chiamare i Gold e riferisci
quello che ti ho detto. Di corsa!-
Tuttavia, prima che potesse muovere un passo, Dunya la
trattenne per un braccio:
- No, io vengo con te!-
- Sei matta? E’ pericoloso! Ti ho già detto che non sei
pronta per uno scontro!-
- Ma hai anche detto che ogni aiuto è prezioso e
rimanere qui a discutere è solo una perdita di tempo. Io non voglio rimanere
indietro anche questa volta.-
La Silver scosse il braccio allontanandola, poi
gelidamente le disse: - Mi saresti solo d’impiccio, mi dovrei preoccupare anche
per te.-
- No, farò quello che mi dirai, ma non chiedermi di
tirarmi indietro, perché non lo farò.-
Dunya era decisa, anche se ferita dalla durezza della
Saint, che la fissava indecisa da dietro la maschera.
- Immagino che, anche se te lo vietassi, mi seguiresti
comunque… Fa come ti pare, ma durante il combattimento devi obbedirmi. Non ho
tempo da perdere.-
Al che si voltò e riprese la corse, seguita da una Dunya
raggiante.
L’ingresso nella Tredicesima Casa fu decisamente fuori
dal normale protocollo: le guardie rituali all’ingresso furono scaraventate
lontano dal portone di bronzo.
Dunya rimase sbigottita della furia silenziosa che si
era impadronita della Silver: stava letteralmente spazzando via ogni ostacolo le
si ponesse davanti, con calma e metodo, sebbene fremesse di giungere alla stanza
della Dea.
Un oltraggiato Mylock aveva tentato di frenarla, ma con
poca grazie era stato bruscamente messo da parte; l’apprendista notò che
nonostante la Silver si fosse rapidamente liberata degli “impedimenti”, questi
non ne erano rimasti feriti.
Sa dosare la propria forza… quello che vorrei riuscire a fare…ma non ci riesco…
- Smettetela! Come osate?! Milady Saori non deve essere
disturbata! Non vi permetterò di recarle questo oltraggio!
–
- Tacete vecchio, si tratta della sua vita! Ed ora
portateci da lei! –
- Non vi permetterò di alzare un solo dito contro
milady! La difenderò ad ogni costo! –
La Silver lo afferrò per il bavero sollevandolo da
terra: - Ascoltami bene perché non ho intenzione di ripetermi: Athena è in
pericolo e siamo qui per aiutarla! Sono un cavaliere di Athena, vecchio, quindi
muoviti a farmi strada o userò la tua zucca pelata per sfondare i muri finché
non la troverò! –
La sua voce era gelida e fremente di rabbia trattenuta,
ma la preoccupazione per la Dea la trattenevano, per evitare di perdere altro
tempo; Mylock finalmente si decise e li guidò fino alla porta della
Kido.
Questa era chiusa e non si riusciva ad aprirla
normalmente: - Spostatevi.-
L’ordine venne diretto e rapido da Némain che stava
raccogliendo il suo cosmo nelle sue mani, insieme all’acqua che sgorgava da una
fontana di decorazione.
- Ocean’s Wave!-
La porta si distrusse per il colpo, rivelando una scena
di distruzione: per terra, calcinacci e schegge di legno del grosso portone. Il
soffitto era sfondato in gran parte crollando sui mobili settecenteschi
dell’appartamento, segni di esplosione erano ovunque.
La luce, penetrando dal soffitto distrutto, illuminava
diretta una scena tremenda: la Dea giaceva per terra svenuta, abbandonata sul
pavimento, sporca di polvere, il vestito strappato. Ritto davanti a lei,
lievitava a mezz’aria una figura di incredibile bellezza: un uomo dalle perfette
proporzioni, il viso circondato da lunghi ricci biondi, gli occhi più azzurri
del cielo.
Vestiva in maniera strana: pantaloni ed una casacca di
cotone, verdi e marroni, finemente lavorati gli orli in ricami argentei, una
cinta di cuoio dotata di una fibbia argentea, anch’essa lavorata di intricati
ricami. Un mantello con una simile fibbia era fissato ad una spalla ed un elmo
ricava su di esso, non indossato, ma fissato al collo.
La figura, che emanava una luce immensa, stringeva con
la destra, all’altezza della spalla, una lancia e con essa s’apprestava ad
infliggere un colpo fatale ad Athena, il bellissimo viso immoto e turbato solo
dall’accenno di un sorrido soddisfatto all’angolo delle
labbra.
Prima che potesse completare il suo gesto, la Defending
Rain s’era levata: Némain s’era interposta fra i due, rivestita dell’armatura
richiamata a sé, mentre Dunya era corsa a controllare la
dea.
- E’ viva!- Fu il solo commento che Dunya potè esprimere
prima che il nemico proferisse verbo.
- E voi, cosa vorreste fare?- La voce, giovanile come il
suo aspetto, era venata da una nota di divertimento e di derisione.
- Due misere mortali contro un semidio? Toglietevi di
mezzo, non sono qui per voi: la vita di Athena mi basta, ma non esiterò a
prendere anche la vostra.-
Se Dunya impallidì, tuttavia si trattenne dal mostrare
il suo timore; d’altro canto, Némain scrollò le spalle rispondendo: -
Combattiamo per Athena: puoi essere mortale o dio, ma noi la difenderemo
comunque. – E’ per questo che sono
addestrata, per questo son cresciuta, questa vita mi è rimasta… non ho altro con
cui cambiarla…
Il semidio fece un mezzo inchino derisorio: - Allora,
morite per lei.-
Rialzò la lancia e colpì con forza la Defending Rain,
non danneggiandola, ma costringendo la Silver ad un maggiore sforzo. Se non interviene nessuno, è
finita…
- Dunya, porta via di qui la Kido! Non reggerò per
sempre! –
L’apprendista, china accanto alla dea, fece per
sollevarla, ma si bloccò rendendosi conto di un fatto importante: - Come faccio?
Se esco dalla barriera, quello ci ammazza! Siamo troppo lontane dal
portone!-
Il biondo sbottò a ridere: - Due topi in trappola! Siete
solo delle stupide: morirai tu e quell’altra sciocca!-
Così detto, iniziò a spandere il suo cosmo
concentrandolo sulla lancia. - Ora decidetevi a morire!-
La lancia era ricoperta dello strano cosmo del semidio,
oscuro e luminoso allo stesso tempo: quando colpì la cupola d’acqua, facendola
vibrare, generò scaglie di luce e d’oscurità che si disperdevano nell’aria.
La difesa resse, anche se la Silver aveva risentito
dell’attacco: sostenere la difesa diveniva costantemente più faticoso, ma la
situazione di stallo che s’era creata le impediva di attaccare.
La velocità del nemico e la sua potenza non le avrebbero
neanche permesso di guadagnare il tempo per far allontanare la dea. In compenso i nostri cosmi dovrebbero
destare l’interesse dei Saints… o almeno lo spero…
Una sfumatura di rabbia brillava negli occhi del
semidio: - Mi sto veramente stancando. E’ ora di finirla con questi giochetti.-
La lancia brillò nuovamente, ricoperta dello strano cosmo, ora più intenso, e si
abbatté sulla difesa.
Difesa che crollò, disfacendosi in migliaia di luminose
gocce d’acqua. Ecco fatto, esaurite le
energie… Ora dovrebbe arrivare la cavalleria… Athena ti prego! Ma che senso ha
invocare una che giace svenuta?
La lancia si era conficcata nel coprispalla sinistro,
incastrandosi fortuitamente, e ferendo la spalla, senza trafiggerla; rivoletti
di sangue scendevano ora lungo il braccio sinistro, mentre la Saint
indietreggiava, liberatasi dalla lancia e rimettendosi in posizione di
difesa.
- Hai esaurito le tue energie Cavaliere: ritirati, non
puoi difendere più la tua dea!-
- Ti sbagli, ho ancora una difesa.-
Némain sibilò gelida, pronta a far da scudo vivente alla
Dea, è questo il mio compito, vero
maestro? Dare la vita per una donna che non conosco, che difende ideali in cui
non credo più, una vita che non ho
scelto… Andare avanti come un mulo testardo fino a quando la morte non mi
raccolga pietosa… Eppure, se non lo facessi, tutto avrebbe ancora meno
senso…
- Sta bene, allora morirai con lei!
-
Il semidio strinse maggiormente l’arma, le nocche quasi
sbiancate per la forza della presa e caricò nuovamente il colpo, torcendo
all’indietro il braccio.
Poi scagliò la lancia.
Ciao!! Chiedo venia per l'immenso ritardo... Questo
capitolo è stato per secoli nella fase "revisione"... Non ne sono soddisfatta,
specie per l'inizio.. Ma alla fine mi son dovuta rassegnare... "Anche Omero a
volte s'addormenta"... ed io che non sono Omero direi che mi son fatta un bel
pisolino!!
Il prossimo chap è invece in fase di revisione, mentre sto
scrivendo in contemporanea i prox due.
Ok, finalmente è uscito fuori il nemico... (O almeno
uno dei nemici...). Chi è? Oh,beh, avete due capitoli per scoprirlo^^... (Indico
un nuovo quiz?^^)
Spero di essere riuscita a farvi capire quanto sia bello!
Comunque.... vedrete... spero l'idea vi piaccia...^^
Tornando a noi... Prossimi aggiornamenti? Non sarò
regolare (già non lo sono) perchè arrivano gli esami e devo assolutamente
passarli!!! (Anche con 18!!)
E' molto più facile che riesca ad aggiornare le
drabble... Anche se è una tortura scriverle, ci metto molto di meno a
trascriverle al pc!!
Passiamo alle vostre recensioni (le mie consolazioni...)^^:
X Gufo_Tave: Detto bene... Transizione... Che avrei mille volte voluto evitare... Ma non ho potuto... Sto cercando disperatamente di mostrare il rapporto che si sta creando tra Sharkie e Dunya: quasi da sorelle, ma con la consapevolezza che una è la maestra... Ci son riuscita? Boh! Grazie per i commenti^^
X Snow Fox: I love Shaka too^^... Lieta che ti sia piaciuta, prometto che il prossimo sarà meglio!! Se quel finale ti è poco piaciuto pensa questo! Grazie!
X Synnovea: Confermo quello che dici (tranne il delirio su Aldy che non ho afferrato^^). Adoro Siwa e fremo allo scoprire le reazioni di Nekay post risveglio^^...Grazie!
X Manila:La classifica... arriverà... ma fra mooooooolto tempo! La battuta su Aldy? Me piase assai^^ Il capitolo? Moooolto meno! Il fatto che tu commenti sempre? Moooolto assai!! Grazie!
X EriS_SaN: Wow, un'altra lettrice!! Grazie! Beh, Dunya mi dà molte soddisfazioni... ma anche lei ha le sue gatte da pelare... Sharkie? Garantisco che ha motivi seri per essere strana... ma arriveranno!! Dohko? Non lo detesto affatto, ma mi era necessario così... ^^ (Figurati ho scritto una drabble per sfatare il mito che lo odio!) Camus e Milo fratelli? Necessità per la trama... ma li preferisco fratelli che insieme: ho già detto "Troppo carne sprecata!!"... Le coppie? Garantisco che Dunya NON starà con Milo...(Altri progetti!) Ma in realtà l'amore si vedrà troppo poco per soddisfarvi: non voglio cedere alla tentazione delle coppiette... Vorrei cercare di mettere un po' di realismo nei loro sentimenti... Ci riuscirò? Boh! Grazie anche a te!
Un grazie a chi commenta, a chi mi ha aggiunto fra i preferiti, sperando di non deludervi!!