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Autore: Rue Meridian    30/12/2007    8 recensioni
Era una giornata cupa, la ricordo bene. Il cielo era grigio e minacciava pioggia. Era una giornata triste e non capivo il perché. Non mi accorsi delle barche che arrivarono in porto, ma mi accorsi degli uomini che ne erano scesi: come non notarli? Erano vestiti strani, troppo leggeri per quel freddo, con corte tuniche che gli arrivavano al ginocchio, le gambe nude, come le braccia. .... Anche i loro volti erano diversi dai nostri. La pelle scura abbronzata, gli occhi ed i capelli neri come la pece, così diversi da noi. .... Il giorno dopo, mi trovavo sull’isola di Lìtla Dìmun ed il maestro Cormac mi insegnò la prima lezione.
Genere: Romantico, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Scorpion Milo, Virgo Shaka
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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11. Il nemico

I gradini scorrevano veloci sotto ai suoi piedi, dandole l’impressione di rimanere ferma, mentre il mondo si muoveva intorno a lei. Solo la sensazione dei muscoli delle gambe, che scattavano, alternandosi ritmicamente e simmetricamente, la riportavano alla realtà della corsa.

Già iniziava a profilarsi il profilo del tetto della Settima Casa e con essa i ricordi spiacevoli del suo proprietario, quando l’urlo di Dunya la riscosse:

- Némain, vuoi rispondere? –

Si bloccò improvvisamente, voltandosi su sé stessa e la giovane apprendista le precipitò addosso, sorpresa dalla reazione. Fu solo la prontezza della Silver e la sua struttura alta e solida ad impedire che le due rovinassero sui gradini.

- Ehi, ma ti sembra il modo di fermarti! Sei impazzita? Perché diavolo sei corsa su in quel modo? –

Per tutta risposta, la ragazza si voltò e riprese la corsa costringendo l’altra a seguirla tra un’imprecazione e l’altra.

- Non hai avvertito nulla?-

- No, che avrei dovuto avvertire?-

- Il cosmo.-

A quelle parole, Dunya la guardò sconvolta e quasi credette fosse impazzita:

- Un cosmo? Qui al Santuario? E cosa ci sarebbe di strano?- Gridò quasi esasperata.

A quelle parole, la Silver si decise a fermarsi, ormai di fronte all’ingresso della Settima; con pazienza infinita si voltò a guardare l’apprendista.

- Non hai percepito proprio nulla di strano?-

Dunya scosse la testa per negare. – No, perché? Cosa hai percepito?-

- Un cosmo. Un cosmo enorme, immenso e… aggressivo. Dalla Tredicesima, dove, guarda caso, risiede Athena. Ma, la cosa che mi ha più messa in allarme è un’altra: è scomparso improvvisamente.-

- Beh, se è scomparso… dov’è il problema?-

Némain sospirò, alzando gli occhi al cielo:

- Un cosmo non scompare in quel modo: anche in caso di morte improvvisa si affievolisce più lentamente, e nel caso di teletrasporto lascia una lieve traccia dietro di sé. Questa volta, invece, è sparito di colpo, come se qualcuno lo avesse annichilito. E’ questa non è una tecnica conosciuta al Santuario. Forse il Gran Sacerdote ed il cavaliere della Sesta la conoscono, ma non credo che la utilizzino; comunque, quello non era il loro cosmo.-

Detto questo si voltò, decisa a riprendere il suo cammino ed entrò nella Settima Casa, che però si rivelò vuota.

- Ma dove diavolo sta il Saint di Libra? Non credo che si sarebbe fidato di me, ma ogni aiuto sarebbe  ben accetto.-

La voce della Saint era sconfortata ed irritata, mentre proseguiva la corsa verso l’Ottava, almeno Milo ci aiuterà senza troppe storie… spero…

- Non credo che troverai nessuno dei Gold…- La voce ansante di Dunya le giunse alle spalle.

- Cosa vorresti dire?-

- Semplicemente, che nessuno dei Gold è nella sua Casa. Shaka e Dohko sono alla Prima da Mu per una riunione, Kanon ed Aldebaran son fuori per una missione,  e così Aphrodite. Mentre gli altri sono all’Arena ad assistere al torneo…. –

Una pausa imbarazzata:-….E credo che Milo sia al campo femminile a disturbare le allieve di Shaina.-

Dunya arrossì mentre parlava: - E’ un po’ che va avanti così e Shaina è prossima all’esplosione.-

Io ammazzo mio fratello, garantisco che lo ammazzo.

- Quindi nessuno di loro è sulla strada per la Tredicesima? –

Dunya annuì, mentre la Silver si voltava per riprendere la corsa, prima però disse:

- Allora corri alla Prima a chiamare i Gold e riferisci quello che ti ho detto. Di corsa!-

Tuttavia, prima che potesse muovere un passo, Dunya la trattenne per un braccio:

- No, io vengo con te!-

- Sei matta? E’ pericoloso! Ti ho già detto che non sei pronta per uno scontro!-

- Ma hai anche detto che ogni aiuto è prezioso e rimanere qui a discutere è solo una perdita di tempo. Io non voglio rimanere indietro anche questa volta.-

La Silver scosse il braccio allontanandola, poi gelidamente le disse: - Mi saresti solo d’impiccio, mi dovrei preoccupare anche per te.-

- No, farò quello che mi dirai, ma non chiedermi di tirarmi indietro, perché non lo farò.-

Dunya era decisa, anche se ferita dalla durezza della Saint, che la fissava indecisa da dietro la maschera.

- Immagino che, anche se te lo vietassi, mi seguiresti comunque… Fa come ti pare, ma durante il combattimento devi obbedirmi. Non ho tempo da perdere.-

Al che si voltò e riprese la corse, seguita da una Dunya raggiante.

 

L’ingresso nella Tredicesima Casa fu decisamente fuori dal normale protocollo: le guardie rituali all’ingresso furono scaraventate lontano dal portone di bronzo.

Dunya rimase sbigottita della furia silenziosa che si era impadronita della Silver: stava letteralmente spazzando via ogni ostacolo le si ponesse davanti, con calma e metodo, sebbene fremesse di giungere alla stanza della Dea.

Un oltraggiato Mylock aveva tentato di frenarla, ma con poca grazie era stato bruscamente messo da parte; l’apprendista notò che nonostante la Silver si fosse rapidamente liberata degli “impedimenti”, questi non ne erano rimasti feriti.

Sa dosare la propria forza… quello che vorrei riuscire a fare…ma non ci riesco…

- Smettetela! Come osate?! Milady Saori non deve essere disturbata! Non vi permetterò di recarle questo oltraggio! –

- Tacete vecchio, si tratta della sua vita! Ed ora portateci da lei! –

- Non vi permetterò di alzare un solo dito contro milady! La difenderò ad ogni costo! –

La Silver lo afferrò per il bavero sollevandolo da terra: - Ascoltami bene perché non ho intenzione di ripetermi: Athena è in pericolo e siamo qui per aiutarla! Sono un cavaliere di Athena, vecchio, quindi muoviti a farmi strada o userò la tua zucca pelata per sfondare i muri finché non la troverò! –

La sua voce era gelida e fremente di rabbia trattenuta, ma la preoccupazione per la Dea la trattenevano, per evitare di perdere altro tempo; Mylock finalmente si decise e li guidò fino alla porta della Kido.

Questa era chiusa e non si riusciva ad aprirla normalmente: - Spostatevi.-

L’ordine venne diretto e rapido da Némain che stava raccogliendo il suo cosmo nelle sue mani, insieme all’acqua che sgorgava da una fontana di decorazione.

- Ocean’s Wave!-

La porta si distrusse per il colpo, rivelando una scena di distruzione: per terra, calcinacci e schegge di legno del grosso portone. Il soffitto era sfondato in gran parte crollando sui mobili settecenteschi dell’appartamento, segni di esplosione erano ovunque.

La luce, penetrando dal soffitto distrutto, illuminava diretta una scena tremenda: la Dea giaceva per terra svenuta, abbandonata sul pavimento, sporca di polvere, il vestito strappato. Ritto davanti a lei, lievitava a mezz’aria una figura di incredibile bellezza: un uomo dalle perfette proporzioni, il viso circondato da lunghi ricci biondi, gli occhi più azzurri del cielo.

Vestiva in maniera strana: pantaloni ed una casacca di cotone, verdi e marroni, finemente lavorati gli orli in ricami argentei, una cinta di cuoio dotata di una fibbia argentea, anch’essa lavorata di intricati ricami. Un mantello con una simile fibbia era fissato ad una spalla ed un elmo ricava su di esso, non indossato, ma fissato al collo.

La figura, che emanava una luce immensa, stringeva con la destra, all’altezza della spalla, una lancia e con essa s’apprestava ad infliggere un colpo fatale ad Athena, il bellissimo viso immoto e turbato solo dall’accenno di un sorrido soddisfatto all’angolo delle labbra.

Prima che potesse completare il suo gesto, la Defending Rain s’era levata: Némain s’era interposta fra i due, rivestita dell’armatura richiamata a sé, mentre Dunya era corsa a controllare la dea.

- E’ viva!- Fu il solo commento che Dunya potè esprimere prima che il nemico proferisse verbo.

- E voi, cosa vorreste fare?- La voce, giovanile come il suo aspetto, era venata da una nota di divertimento e di derisione.

- Due misere mortali contro un semidio? Toglietevi di mezzo, non sono qui per voi: la vita di Athena mi basta, ma non esiterò a prendere anche la vostra.-

Se Dunya impallidì, tuttavia si trattenne dal mostrare il suo timore; d’altro canto, Némain scrollò le spalle rispondendo: - Combattiamo per Athena: puoi essere mortale o dio, ma noi la difenderemo comunque. – E’ per questo che sono addestrata, per questo son cresciuta, questa vita mi è rimasta… non ho altro con cui cambiarla…

Il semidio fece un mezzo inchino derisorio: - Allora, morite per lei.-

Rialzò la lancia e colpì con forza la Defending Rain, non danneggiandola, ma costringendo la Silver ad un maggiore sforzo. Se non interviene nessuno, è finita…

- Dunya, porta via di qui la Kido! Non reggerò per sempre! –

L’apprendista, china accanto alla dea, fece per sollevarla, ma si bloccò rendendosi conto di un fatto importante: - Come faccio? Se esco dalla barriera, quello ci ammazza! Siamo troppo lontane dal portone!-

Il biondo sbottò a ridere: - Due topi in trappola! Siete solo delle stupide: morirai tu e quell’altra sciocca!-

Così detto, iniziò a spandere il suo cosmo concentrandolo sulla lancia. - Ora decidetevi a morire!-

La lancia era ricoperta dello strano cosmo del semidio, oscuro e luminoso allo stesso tempo: quando colpì la cupola d’acqua, facendola vibrare, generò scaglie di luce e d’oscurità che si disperdevano nell’aria.

La difesa resse, anche se la Silver aveva risentito dell’attacco: sostenere la difesa diveniva costantemente più faticoso, ma la situazione di stallo che s’era creata le impediva di attaccare.

La velocità del nemico e la sua potenza non le avrebbero neanche permesso di guadagnare il tempo per far allontanare la dea. In compenso i nostri cosmi dovrebbero destare l’interesse dei Saints… o almeno lo spero…

Una sfumatura di rabbia brillava negli occhi del semidio: - Mi sto veramente stancando. E’ ora di finirla con questi giochetti.- La lancia brillò nuovamente, ricoperta dello strano cosmo, ora più intenso, e si abbatté sulla difesa.

Difesa che crollò, disfacendosi in migliaia di luminose gocce d’acqua. Ecco fatto, esaurite le energie… Ora dovrebbe arrivare la cavalleria… Athena ti prego! Ma che senso ha invocare una che giace svenuta?

La lancia si era conficcata nel coprispalla sinistro, incastrandosi fortuitamente, e ferendo la spalla, senza trafiggerla; rivoletti di sangue scendevano ora lungo il braccio sinistro, mentre la Saint indietreggiava, liberatasi dalla lancia e rimettendosi in posizione di difesa.

- Hai esaurito le tue energie Cavaliere: ritirati, non puoi difendere più la tua dea!-

- Ti sbagli, ho ancora una difesa.-

Némain sibilò gelida, pronta a far da scudo vivente alla Dea, è questo il mio compito, vero maestro? Dare la vita per una donna che non conosco, che difende ideali in cui non credo più,  una vita che non ho scelto… Andare avanti come un mulo testardo fino a quando la morte non mi raccolga pietosa… Eppure, se non lo facessi, tutto avrebbe ancora meno senso…

- Sta bene, allora morirai con lei! -

Il semidio strinse maggiormente l’arma, le nocche quasi sbiancate per la forza della presa e caricò nuovamente il colpo, torcendo all’indietro il braccio.

Poi scagliò la lancia.


Ciao!! Chiedo venia per l'immenso ritardo... Questo capitolo è stato per secoli nella fase "revisione"... Non ne sono soddisfatta, specie per l'inizio.. Ma alla fine mi son dovuta rassegnare... "Anche Omero a volte s'addormenta"... ed io che non sono Omero direi che mi son fatta un bel pisolino!!
Il prossimo chap è invece in fase di revisione, mentre sto scrivendo in contemporanea i prox due.

Ok, finalmente è uscito fuori il nemico... (O almeno uno dei nemici...). Chi è? Oh,beh, avete due capitoli per scoprirlo^^... (Indico un nuovo quiz?^^)
Spero di essere riuscita a farvi capire quanto sia bello! Comunque.... vedrete... spero l'idea vi piaccia...^^

Tornando a noi... Prossimi aggiornamenti? Non sarò regolare (già non lo sono) perchè arrivano gli esami e devo assolutamente passarli!!! (Anche con 18!!)
E' molto più facile che riesca ad aggiornare le drabble... Anche se è una tortura scriverle, ci metto molto di meno a trascriverle al pc!!

Passiamo alle vostre recensioni (le mie consolazioni...)^^:

X Gufo_Tave: Detto bene... Transizione... Che avrei mille volte voluto evitare... Ma non ho potuto... Sto cercando disperatamente di mostrare il rapporto che si sta creando tra Sharkie e Dunya: quasi da sorelle, ma con la consapevolezza che una è la maestra... Ci son riuscita? Boh! Grazie per i commenti^^

X Snow Fox: I love Shaka too^^... Lieta che ti sia piaciuta, prometto che il prossimo sarà meglio!! Se quel finale ti è poco piaciuto pensa questo! Grazie!

X Synnovea: Confermo quello che dici (tranne il delirio su Aldy che non ho afferrato^^). Adoro Siwa e fremo allo scoprire le reazioni di Nekay post risveglio^^...Grazie!

X Manila:La classifica... arriverà... ma fra mooooooolto tempo! La battuta su Aldy? Me piase assai^^ Il capitolo? Moooolto meno! Il fatto che tu commenti sempre? Moooolto assai!! Grazie!

X EriS_SaN: Wow, un'altra lettrice!! Grazie! Beh, Dunya mi dà molte soddisfazioni... ma anche lei ha le sue gatte da pelare... Sharkie? Garantisco che ha motivi seri per essere strana... ma arriveranno!! Dohko? Non lo detesto affatto, ma mi era necessario così... ^^ (Figurati ho scritto una drabble per sfatare il mito che lo odio!) Camus e Milo fratelli? Necessità per la trama... ma li preferisco fratelli che insieme: ho già detto "Troppo carne sprecata!!"... Le coppie? Garantisco che Dunya NON starà con Milo...(Altri progetti!) Ma in realtà l'amore si vedrà troppo poco per soddisfarvi: non voglio cedere alla tentazione delle coppiette... Vorrei cercare di mettere un po' di realismo nei loro sentimenti... Ci riuscirò? Boh! Grazie anche a te!

Un grazie a chi commenta, a chi mi ha aggiunto fra i preferiti, sperando di non deludervi!!

   
 
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