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Il ragazzo rimase perplesso mentre io sorridevo beffarda e gli amici ridevano, mi girai e me ne andai.
Ritornai al mio posto mentre posavo il vassoio,al piano inferiore del bancone.
“non devi trattare cosi i clienti, non è la prima volta che te lo dico” disse Jake nervoso
“ma è un imbecille, lo sai che non sono quel tipo di ragazza, perché ti meravigli del mio comportamento sul lavoro?” dissi gesticolando
“perché ti ricordo che sei stata una prostituta in passato, cosa cambierebbe adesso?” disse a bassa voce stringendomi il polso sinistro
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“cosa c’è, perché mi guardi?” dissi d’un tratto curiosa “perché sei bellissima”
“non prendermi in giro” dissi ridendo appena “non lo farei mai” disse guardandomi negli occhi
“voglio averti mia, adesso” disse avvicinandosi a me “voglio baciarti, senza mai smettere” continuò
Lo guardai nelle sue iridi azzurre e mi avvicinai di poco a lui, umificando le labbra.
“fallo, ma non pentirti, né adesso, ne mai” dissi sussurrando