Ciao
a tutti!!!XD
Okay, okay, non so come presentarvi questa shot. Perché
primo non è da me
scrivere cose tristi e chi segue le mie storie, (principalmente su
altri
fandom, soprattutto uno), scrivo quasi sempre storie allegre, nel senso
romantiche, sentimentali, si a volte malinconiche e un po' tristi, ma
mai tanto
tristi e questa lo è. Almeno, mi sentivo in colpa io stessa
mentre scrivevo, questo
perché Simon praticamente è il mio personaggio
preferito della saga, ma fin dal
primo libro, fin da quando era il semplice, ma fantastico mondano, per
poi
diventare il vampiro.
Comunque… Bene, non è da me far soffrire proprio
i personaggi che mi piacciono
e invece, qui… ma non è colpa mia, è
colpa di una foto che ho visto due o tre
giorni fa su una pagina riguardante Shadowhunters su facebook, adesso
vi
metterò l'immagine che non so di chi è e chi l'ha
fatta, ma vi faccio vedere perché
è nata questa OS, ce l'avevo in mente da due o tre giorni
appunto.
Aggiunto
il 6-09-13
Mi
piacciono anche altri personaggi ovviamente, ma Simon
è il primo in classifica di TMI e alla fine ho scritto una
cosa tristissima,
povero il mio Simon ç.ç
Bene, adesso sto zitta e vi lascio leggere, poi se avete
voglia ditemi cosa ne pensate.
Simon's pov
Bussai
alla porta e ad un suo debole cenno entrai.
Respirava così a fatica, mi preoccupava questo fatto, ogni
secondo che passava
mi rendevo conto sempre di più che la vita le stava
scivolando via.
Mentre io sarei rimasto qui, senza di lei.
Come poteva farmi questo? Pensai mentre la osservavo e mi sedevo
accanto a lei.
Come?
Dopo tutto quello che avevamo passato in insieme in quegli anni, le
nostre gare
quando eravamo piccoli a chi arrivava prima alla porta di casa.
A chi saliva più in alto con l'altalena, oppure chi
mangiava più in fretta il gelato.
Mi ricordo un pomeriggio davvero divertente, dove lei
insisteva nel dire che avrebbe imparato prima di me ad andare in bici
senza
rotelle, che non ci voleva tanto, che lei di sicuro sarebbe stata
più brava di
me.
Avevamo 8 anni ed era davvero una bambina testarda, come sempre lo
sarebbe
stata alla fine.
Mi ricordo di questa testolina dalla chioma rosso fuoco, che partiva in
quarta
e dopo poco cadeva sbucciandosi il ginocchio.
Ricordo le lacrime che aveva incominciato a versare e non c'era verso
di farla
calmare, Luke ci aveva provato in mille modi, ma si era calmata solo
quando mi
ero avvicinato io e l'avevo abbracciata.
Ricordo come si era buttata su di me, mentre continuava a piangere per
il graffio
sul ginocchio, riuscii a calmarla dicendole che se avesse smesso di
piangere,
l'avrei portata fino a casa sulla schiena e avremmo volato come
superman.
Lei mi guardò e finalmente sorrise, quel sorriso che anche
negli anni a venire
era rimasto bellissimo.
Le diedi un bacio sulla guancia e si calmò, poi corremmo
a casa per medicare il graffio.
Un'altra volta invece, eravamo alle medie e non riusciva
a risolvere una problema di matematica, aveva delle bellissime rughe in
mezzo
alla fronte dovute alla concentrazione, fino a quando non
lanciò la matita
nella mia direzione dal nervoso, senza neanche accorgersene.
Man mano che crescevamo diventavamo sempre più uniti,
anche se a volte sembrava che non mi ascoltasse immersa com'era nel suo
mondo
immaginario, oppure intenta a disegnare, una delle sue passioni
più grandi.
A me andava bene così, sapevo che non lo faceva apposta e
che a volte neanche se ne accorgeva.
Ma c'eravamo sempre l'uno per l'altro, sia nel bene che nel male.
Ad un certo punto mi accorsi di essermi innamorato di lei
in qualche modo, ma ero stato zitto per paura di rovinare la nostra
amicizia,
ma ero scoppiato quando l'avevo vista baciarsi con Jace.
Oh, quel giorno. Me lo ricordo come se fosse ieri. Quanto
mi ero sentito ferito, arrabbiato, geloso, furioso con lei che era
così cieca
da non capire i miei sentimenti verso di lei.
Ricordo con quanta foga e dolore le avevo confessato i miei sentimenti
e il suo
viso stupito nel sentirli.
Nel dolore che circondava quel periodo, avevamo anche provato a stare
insieme,
ma non era funzionata come speravo.
Lei era innamorata completamente di Jace, anche se all'epoca si pensava
fossero
fratelli, nella suo cuore c'era solo lui da quel lato.
Ma la cosa bella è stata che non abbiamo perso la nostra
amicizia, anzi, in
qualche modo si è rafforzata, perché è
sempre rimasta la mia migliore amica e
lo sarebbe rimasta per sempre.
Nessun'altra persona sarebbe stata come Clary, la ragazza
che ci era sempre stata per me.
Che aveva rischiato parecchie volte la vita per me, gettandosi in
situazioni in
cui altri se ne sarebbero fregati per me.
Io ero solo un mondano, un semplice mondano imbranato e alla ricerca di
guai
secondo loro.
Ma lei era li, era entrata nel covo dei vampiri per
aiutarmi, aveva sfidato chiunque per salvarmi da quelle celle
sotterranee,
quella volta che mi avevano rinchiuso.
Era stata una delle prime ad accettarmi per quello che
ero diventato, un vampiro.
Così, come io avevo affrontato qualunque cosa per
aiutarla e salvarla, alla fine avevo accettato il suo legame con Jace,
se lei
era felice, lo ero anche io per lei.
Solo quello contava, che lei fosse felice.
In qualche modo trovai la felicità anche io con Isabelle,
chi l'avrebbe mai detto?
Quella ragazza era di un cocciuto assurdo, ci era voluto
molto tempo ma alla fine ce l'avevo fatta.
Ma non sarei mai stato pronto per quello che mi si stava
presentando davanti.
Clary in un letto d'ospedale ormai anziana, che respirava a fatica per
via
della sua età e che presto avrei perso.
Non ci avevo mai voluto pensare ad una cosa del genere,
non potevo e non lo avrei fatto nemmeno in quel momento.
Non potevo perderla, era troppo importante per me.
Era la mia migliore amica, la ragazza che avevo amato più di
chiunque altro al
mondo, la ragazza con cui ero cresciuto fin da piccolo, con cui avevo
passato
tante avventure sia belle, divertenti, che tristi o pericolose;
d'altronde lei
era una shadowhunter, il pericolo faceva parte della sua vita.
Le ero sempre stato accanto, sia al matrimonio, sia
quando purtroppo aveva perso Jace qualche anno prima di vecchiaia.
Erano delle eccezioni per il mondo degli shadowhunters, erano rari
quelli che
riuscivano a vivere così a lungo.
"Simon, sei qui" sussurrò piano, guardandomi con quei suoi
occhi
verdi.
Le strinsi la mano e gliela baciai.
"Certo, ci sarò sempre, lo sai" risposi sorridendole, chi ci
avesse
visto da fuori mi avrebbe scambiato per un suo nipote, d'altronde io
avevo
sedici anni, mentre lei più di novanta.
"Come va?" mi chiese tossendo subito dopo.
"Io bene, te?" sentii un magone alla bocca
dello stomaco, che senso aveva tutto quello?
Io ero un vampiro e non lo volevo essere, quando altri lo avrebbe
voluto
tantissimo, mentre io no.
E lei era distesa in un letto d'ospedale molto affaticata, mentre io
scoppiavo
di salute e avrei vissuto per sempre, ma senza di lei.
Molte volte prima di mettermi con Isabelle, avevo pensato
a cosa sarebbe successo se lei alla fine fosse rimasta con me, se si
fosse
fidanzata e sposata con me.
Le avrei chiesto di diventare come me? Sarei stato così
egoista? O forse me
l'avrebbe chiesto lei? Probabilmente tutte e due le cose, ma questo non
l'avrei
mai saputo, anche se una parte di me l'avrebbe voluta comunque al mio
fianco
per sempre, ancora in quel momento desideravo un macchina del tempo per
tornare
indietro e cambiare le cose, per fare in modo di averla con me, anche
solo come
amica, ma pur sempre con me.
Ero disperato, non sapevo cosa fare o pensare, sapevo che
l'avrei persa molto presto e questa cosa mi distruggeva il cuore in un
modo che
faceva così male.
Non potevo, non volevo perderla, ma sapevo che non avrei mai fatto
niente
contro la sua volontà, che non le avrei mai chiesto un
qualcosa che lei non
voleva, ma che avrei rispettato le sue scelte, per quanto dolorose e
per quanto
altri potevano trovare egoistiche e forse avevano anche ragione,
così come lo
erano i miei pensieri.
Per quello non provai mai a chiederglielo, anche se fosse
era diventata la moglie di Jace.
"Simon, smettila di pensare a quello che stai
pensando"
"Da quando mi leggi nel pensiero, Clary? Non sapevo
avessi questo potere?" scherzai.
"Te lo leggo in faccia che stai pensando a cose tristi e al passato.
Simon, quello che è stato è stato e io sono
contenta di averti avuto nella mia
vita, di essere cresciuta con te e di aver avuto un migliore amico
fantastico e
meraviglioso come te. Non cambierei nulla delle scelte che ho fatto. E
se sono
sopravvissuta a quel dolore e solo per stare ancora con te. Sapevo che
tu avevi
ancora bisogno di me, come io di te. Simon, mi mancherai." disse con
gli
occhi lucidi.
Le strinsi più forte la mano e dissi "Mi mancherai
anche tu, Clary. Non sai quanto" sentivo le lacrime pungermi gli occhi,
sapevo di avere gli occhi lucidi quando lei avvicinò la mano
al mio viso.
"Simon, ti voglio tanto bene e te ne vorrò sempre. Grazie,
grazie di
tutto, per ogni cosa. Sei stato una delle persone più
importante della mia
vita" non riuscii più a trattenermi, anche se mi ero
ripromesso di non
piangere davanti a lei, crollai.
Piansi e mi appoggiai al suo petto, lei mi strinse debolmente con le
sue
braccia mentre io continuavo a ripetere "Clary, non mi lasciare, non mi
lasciare. Ti prego".
"Simon…" e tossì ancora.
Ci guardammo negli occhi, "Simon, ti voglio tanto
bene" e mi sorrise.
"Anche io, Clary. Anche io. Per sempre" e non
potei non sorriderle.
Poco dopo chiuse gli occhi e seppi che stava andando da Jace, le
lacrime mi
rigavano il viso e cercai di trattenere i singhiozzi che sentivo
nascere dentro
di me.
Fino a quando non crollai vicino a lei, la strinsi a me,
la strinsi ancora una volta per poi lasciarla andare.
Piansi tutte le lacrime che avevo, piansi per la mia migliore amica che
mai
avrei potuto rivedere.
I suoi occhioni verdi quando mi sorridevano o quando piangevano, il suo
sorriso
felice nel vedermi ogni volta, nel vedermi giocare con i suoi figli,
gli stessi
che stavano entrando nella stanza per salutare la loro madre.
Sentii delle mani delicate appoggiarsi sulle mie spalle.
"Simon…" era Isabelle, che esitante era entrata
in stanza e cercava di consolarmi.
"Simon, mi dispiace. Mancherà anche a me. A tutti
noi." Mi strinse a se e cercò di farmi calmare, mentre anche
lei piangeva.
La guardai, bellissima nei suoi diciotto anni, era voluta
diventare come me due anni dopo che ci eravamo messi insieme.
Lei mi amava, io amavo lei e alla fine tutti l'avevano accettato.
Certo, era strano che Isabelle che amava essere una shadowhunter,
voleva
diventare un vampiro.
Ma l'aveva voluto lei e io ero stato felice di poterla avere con me.
Non so quanto tempo passò, ma ad un certo punto mi sentii
chiamare e sentii
Isabelle dirmi di andare e di lasciare gli infermieri fare il loro
lavoro.
Con il cuore pieno di dolore, mi consolai con il fatto
che sarebbe andata dal suo Jace.
Mi sarebbe mancata tantissimo e ogni giorno avrei pensato a lei,
l'eternità
senza di lei non sarebbe stata la stessa, ma almeno al mio fianco
sapevo di
avere Isabelle, la mia Izzy, almeno lei non mi avrebbe lasciato mai.
Uscimmo dalla stanza, mentre le lacrime non avevano smesso
un attimo di pizzicarmi gli occhi.
Addio Clary, sarai per sempre nel mio cuore e per sempre con me.
Ecco,
ehm… ehm… okay, lo so è super triste
ç_____ç e
quando ho visto per la prima volta la foto ho subito pensato "No, non
ci
voglio neanche pensare! Che cosa tristissima! E bruttissima!
ç.ç " lo so
lo so ç_________ç vi capisco, eppure in testa
avevo questa e alla fine l'ho
scritta.
Prima
che qualcuno di voi dice, "Isabelle vampira?
Si come no?!" allora, prima di tutto nessuno sa cosa
succederà in ChOF, ma
comunque, già perde Clary (nella mia OS), non potevo fargli
perdere anche lei.
Eh, nella mia OS loro due stanno insieme e spero anche nel libro alla
fine,
chissà…
Spero di essere rimasta IC.
Vanderbilt
hai visto? Te l'avevo detto che era triste
ç.ç tu hai detto che
la volevi leggere lo stesso ed ecco qua ç.ç
allora che
ne
pensi? Speriamo che non ti viene voglia di lanciarmi pomodori, speriamo!
Fammi
sapere poi :)
Anche
voi, ovviamente, solo se
avete voglia, a me farebbe piacere! :)
Questa
è una drabble
che ho scritto su Jem, " Felice con Lei
" se avete
voglia XD
CiaoooooooooooooooooooooooooooooooooooXD