Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: LivingLikeARebel    15/06/2013    1 recensioni
"Lei è Samantha, nata il 26 dicembre del 1990 nel milwaukee, come il suo idolo. La madre l'ha cresciuta in solitudine senza mai parlare del padre. Aveva due amici che condividevano la sua immensa passione per la musica e le band, specialmente una, iBlack veil Brides, ma continuava a domandarsi perchè la madre nonostante l'avesse sempre appoggiata le vietava di partecipare ai concerti dei suoi idoli"
Cosa accade quando il suo sogno diventa realtà? Perchè la madre agisce così?
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La mattina seguente Sammi e la madre si svegliarono presto, intorno alle 6.00, appena sveglie scesero entrambe al piano di sotto quasi come due zombie, ma la madre, anche se di poco era più attiva di lei, arrivò un po' prima e preparò sul tavolo le due tazze che poi Samantha riempì con del caffè per lei e del latte per la madre, rimasero in silenzio per almeno 10 minuti, poi il telefono della donna più giovane squillò.

-Pronto?- rispose con la voce ancora molto addormentata.

-Non dirmi che ti abbiamo svegliata, guarda che fra 2 ore e mezza abbiamo un volo tesoro!- Sammi tirò un sospiro come per dire “ma con chi credono di parlare 'sti due?! -Lo so, infatti non stavo dormendo, sono sveglia da almeno 10 minuti!- silenzio totale.. -Ci siete?- il campanello suona!

-BUONGIORNOOOOOO TUTTII GIU' DALLE BRANDEEEE- la signora Amy dalla cucina si mise a ridere immaginando la faccia della figlia che in quel momento stava sicuramente pensando a in quale guaio si fosse cacciata andando a vivere con quei due tipi.

-Dai su vestiti che dobbiamo partire, muoversiiii!- Le disse Matt. -Buongiorno anche a voi ragazzi!- rispose scocciata Sammi che poi girò i tacchi verso la sua camera dove aveva già preparato i vestiti da mettersi la sera precedente prima di chiudere definitivamente la valigia.

-Buongiorno Amy, come va?- La donna alzò lo sguardo dal lavello in cui lava per l'ultima volta almeno per un lungo lasso di tempo la tazza preferita di sua figlia che aveva da quando lei se ne ricordava e che gli era stata regalata dal nonno paterno, che adesso però capiva essere morto qualche anno prima, fu lo stesso Andy, e anche Chris a darne la notizia su twitter, e fino a che non vide quella tazza non si ricordò che suo nonno era morto e lei nemmeno lo aveva mai conosciuto, o forse si, ma non se ne poteva ricordare. -Tutto bene ragazzi e voi? Siete pronti?- i due ragazzi si guardarono e poi esclamarono insieme - Altroché se lo siamo!- la donna si mise a ridere poi si raccomandò con loro di ricordare alla figlia di chiamarla ogni tanto, ma loro erano certi che si sarebbero sentite molto spesso. Sammi scese giù correndo, saltò addosso a Simon che non se l'aspettava e stava per cadere in avanti e poi annunciò a tutti che aveva una notiziona per loro! -Ce la dici in macchina però perchè al check-in ci vuole una vita e rischiamo di perdere il volo!- la ragazza annuì e andò a salutare la madre, le due si abbracciarono per qualche secondo, forse minuti interi in un silenzio di tomba che poi fu interrotto da Sammi che disse -Grazie mamma, grazie di tutto.- la madre trattenne il pianto e ringraziò sua figlia a sua volta, si raccomandò ancora una volta con lei di rimanere sempre se stessa e credere nei suoi sogni, di essere prudente e non fare la sciocca, entrambe conclusero i saluti con un 'Ti voglio bene'.

I ragazzi quindi salirono in macchina, si guardarono tutti e tre ben fissi e poi partirono convinti che stavano andando in contro alla perfezione.

-Bhe qual'era la notiziona?!- Gli chiese Sim.

-Ragazzi, guardate questa foto- gli porse quella che la sera prima aveva visto dalle mani della madre. -Chi è lui, anzi, chi sono i due adulti?-

-Una è tua madre, non è cambiata per niente vero Matt?!- Esclamò Simon.

-Sto guidando non posso guardare razza di idiota!- Sammi si mise a ridere poi tornò sulla foto..

-Ok, e l'altro?- chiese ancora.

Sim scrutò per bene la foto, sicuro già di chi fosse l'altro ma impossibile da crederci.. prese il suo telefono dove teneva centinaia di foto di Andy in cui, in alcune, era presente il padre.

-Mio dio, dai, stai scherzando?!- Chiese poi.

-Cosa?! Cosa sta succedendo?! Ehii non approfittate del fatto che sto guidando, voglio sapere cavolo!- Esclamò Matt.

-Matt, credo che dovresti fermarti, io non posso credere a quello che ho sotto gli occhi... Tua madre conosce Chris e non ce l'ha mai detto?!- Matt frenò all'improvviso -Coooosa?!-

-Ragazzi, mia madre non conosce Chris, mia madre era sposata con lui, io e Andy siamo fratelli, me lo ha detto ieri sera, anche io all'inizio mi sono trovata questa foto e non capivo, invece è così, si sono lasciati per dei disaccordi, anche se in realtà nessuno dei due voleva davvero finisse così, ma nessuno dei due al tempo stesso voleva litigare continuamente!- Sim e Matt rimasero in silenzio e per 5 minuti anche la macchina rimase ferma quasi ad accentuare l'incredibilità di quella storia.

-Dimmi che stai scherzando!- Disse rompendo il silenzio Matt.

-Assolutamente no, ma non siete felici?- ancora un po' di silenzio, poi esplose un urlo da parte di entrambi i ragazzi che l'abbracciarono e poi si abbracciarono fra loro.

-Se siamo felici? Siamo stra felici! Questa cosa potrebbe farci conoscere i nostri idoli, tanta attesa per vederli, ma tutta ripagata!- Esclamò Simon mentre Matt si rimise a guidare verso l'areoporto.

Una volta arrivati lì, la coda non era chilometrica come avevano detto in casa i ragazzi, e impiegandoci circa un ora salirono sull'aereo e attesero sopra circa mezz'ora prima di partire, i tre erano seduti accanto, e Sammi si era messa verso il finestrino perchè in certe circostanze che non sapeva da cosa dipendessero, forse anche dal suo umore, soffriva di claustrofobia, una paura che non credeva di avere fino a che in una gita di scuola a Londra salirono sul London Eye, e nonostante le cabine siano molto spaziose, era dovuta salire con i suoi compagni di classe, 4 fra cui facevano parte del gruppo che la picchiava, in oltre il giro sulla giostra è lento di modo che le persone che arrivino in cima possano pregustare il panorama per almeno 2 o 3 minuti, quindi stette la sopra circa 40 minuti e non fu affatto piacevole, quei ragazzi la continuavano a squadrare, per questo adesso quando è giù di corda, o si sente minacciata non riesce a stare in luoghi chiusi se non con un paio di cuffie che però lei aveva chiuso in valigia. Adesso si ritrovava quindi a guardare dall'oblò di un aereo la sua città svanire il lontananza, tutte le persone che odiava, posti da cui aveva paura di passare, la scuola da cui ha sempre cercato di fuggire, ma insieme a queste cose crudeli e spiacevoli anche sua madre, il suo rapporto e il suo appoggio che quando si sentiva un fallimento a causa dei suoi tagli le era sempre stata utile anche se non lo sapeva.

Ci impiegarono non molto ad arrivare, e quando furono scesi l'ambiente era chiaramente diverso, recuperarono i loro bagagli e l'auto, poi si diressero verso la casa che avevano affittato. Da fuori il palazzo era molto bello e nemmeno troppo alto, munito di ascensore e di circa 10 piani, il loro essendo un attico occupava tutto il 10 piano, ed era la più grande, ognuno di loro appena arrivarono fecero a gara a chi si doveva aggiudicare la stanza migliore che tocco a Sammi, che per sua fortuna chiuse in tempo le porte dell'ascensore e arrivò per prima in casa. La sua stanza era davvero bella, con un mega finestrone dal quale si vedeva l'hard-rock di Los Angeles, mancava tutto certo, armadio, letto, l'unica cosa che era già pronta era la cucina, a dir poco favolosa, e i bagni.

Si sedette a terra circondata dalle valige e iniziò a pensare a come arredarla, al lavoro che poteva cercare e a come avrebbe dovuto fare per conoscere suo padre e suo fratello. Dalle altre stanze i ragazzi si misero qualche abito comodo e le chiesero se le andava di iniziare a fare le ricerche per mobili e lavoro, rispose di si, ma senza mettersi qualcosa di più comodo si alzò da terra si diresse verso la porta la aprì, i due ragazzi rimasero senza fiato vedendo la bellissima vista che si vedeva da camera sua. -Non guardatela troppo, non ve la do tanto- i due ragazzi finsero di essere delusi da quella risposta e come cani bastonati si allontanarono dalla porta per andare verso l'ingresso dove dopo aver infilato le scarpe si chiusero la porta alle spalle e iniziarono a decidere verso che direzione andare per trovare dei mobili e mangiare qualcosa dato che si erano fatte le 11.30 e iniziavano ad avere fame, non erano abituati a mangiare così presto per colazione. Girarono l'angolo e si ricordarono di essere non molto lontani dal centro quindi prolungarono verso la parte centrale e più importante della città sicuri che anche solo una rosticceria ci sarebbe stata, e fu così, si fermarono a mangiare in una pizzeria, mentre attendevano i ragazzi informarono i genitori che erano già arrivati e avevano visto la casa, gli raccontarono un po' di cose, Sammi molto di più alla madre rispetto agli altri due, e poi chiusero la chiamata con una pizza sotto la faccia. Finirono di mangiare e si accorsero che per puro caso si trovarono davanti a un negozio che vendeva mobili e anche molto belli. Quando vi entrarono si divisero ognuno per quello che gli interessava comprare, Matt, che era un tipo molto ordinato si limitò a comprare un semplice letto, un armadio, una libreria per la sala e il divano, Sammi invece comprò un armadio ultra immenso nero, così come il letto, sempre nero, e matrimoniale, e la tinta per la sua camera rossa, rosso sangue, come lei adorava, poi per il resto della casa comprò un tavolo che si intonava con il resto della cucina e delle sedie. Poi lei uscì, e andò a fare la spesa per la sera così che mentre i ragazzi montavano lei avrebbe potuto cucinare per tutti. Finito di fare la spesa trovò i ragazzi su in casa alle prese con il montaggio dei loro mobili, così svuotò le buste, e iniziò a tingere la sua camera di rosso, il letto era posizionato al centro della stanza così non avrebbe avuto problemi poi nel tingere, stessa cosa per l'armadio. Quando ebbe quasi finito una parete si accorse che si erano fatte già le 19.00 e che quindi era il caso di iniziare a preparare da mangiare, così chiuse il barattolo e si diresse in cucina dove aprì il frigo e iniziò a preparare un po di carne e delle semplici patate al forno, mise sul fuoco la carne,poi insieme pelò le patate e le mise sotto al forno.

-Ragazzi io ho messo a preparare da mangiare.- annunciò.

-Oh, grazie Sammi, noi finiamo di montare questa libreria ci installiamo la televisione e arriviamo.- le risposero. -Certo, con comodo tanto prima di un oretta circa le patate non sono pronte!- i due ragazzi alzarono la testa e si misero in ginocchio

-Ti lodiamo altissima dea che ci cucini le cose che amiamo!- Dissero in coro creando una risata divertita in Sammi. Lei poi tornò in camera sua e si rimise a tingerla, finì la sua parete e il forno suonò avvisandola che probabilmente era pronto, richiuse il barattolo e si avviò in cucina dove i ragazzi si stavano lavando le mani pronti per mangiare.

Si lavò le mani anche lei, poi prese le patate da sotto al forno e la carne e poi ne mise un po nei piatti a tutti.

-Buon appetito!- si dissero in coro prima di iniziare a mangiare e quindi calare nel silenzio delle loro bocche strapiene.

-Qualcuno di voi ha cercato lavoro?- chiese Sammi che quella sera non aveva molto fame e quindi perdeva tempo a parlare per non farsene accorgere.

-Veramente io no, ma tornando a casa ho notato che il negozio qui di fronte sta cercando commessi..- Le rispose Matt dopo aver finito il suo boccone.

-Scusa, non mi sono ancora molto guardata in giro io, che negozio abbiamo davanti?-Domandò Sammi.

-Negozio di abbigliamento, ma almeno non c'è quella roba tutta tamarra, si chiama Rock-shop, e mi ispira tantissimo!- esclamò sorridendo.

-Tu Sim?- Sammi si girò verso di lui. -Io, io non ho ancora visto nulla in realtà! Tu invece?-

-Nah, nemmeno io, ho girato un po' per la città e stavo anche per perdermi, ma guardavo sempre fissa la strada dato che non sapevo nemmeno dove stessi andando!- Tutta la tavola scoppiò a ridere per poi ricalare nel silenzio iniziale, finirono tutti di mangiare e non avanzò niente, Sammi e Sim si misero a rigovernare mentre Matt installava la tv.

-Ragazzi, io vado a dormire, sono cotta scusatemi!- Sammi diede un bacio sulla guancia ad entrambi e si diresse verso camera sua dove aperta la valigia tirò fuori il pigiama, si lavò e poi andò a dormire con le luci di Los Angeles che penetravano dalla sua enorme finestra, ancora non poteva crederci.

 

 

 

La mattina seguente Sim fu il primo ad alzarsi e preparò del caffè per tutti che si svegliarono dopo appena 20 minuti di lui. Come al solito Samantha era quella che dormiva ancora per 10 minuti prima di riuscire a svegliarsi completamente, specie in una mattinata come quella, dove la luce del sole le aveva rotto le scatole fin dal primo momento dato che si era scordata di comprare delle tende.

-Come avete dormito?- Chiese Sim che era evidentemente il più sveglio.

-Bene, pensavo di andare subito al negozio prima che qualcun'altro mi freghi il posto, quindi, io stamattina vi cedo tutto e corro, scusate!- In tutto questo ancora immensi silenzi venivano da parte di Sammi.

Erano le 9.00 e i due decisero di dividersi per la città in cerca di un qualsiasi negozio cercasse lavoro. Sammi fu la prima a trovarlo, un negozio di cd o maglie di cantanti, poster, collane o merce di band prevalentemente rock. Sim invece trovo lavoro in una gioielleria. Si sistemarono tutti e nessuno dei 3 aveva turni troppo pesanti, a Samantha toccarono tutti i turni della mattina dalle 8.00 alle 14.00 e anche a Simon toccò un orario simile, a Matt invece ne toccò uno peggiore ma che essendo davanti casa andava comunque bene, doveva fare dei turni dalle 15.00 alle 20.00 e doveva lavorare anche il sabato ma nel bel mezzo del pomeriggio dalle 11.00 alle 17.00, ma comunque ognuno di loro aveva uno stipendio ben pagato per per 3 ragazzi potevano bastare. 





Mio commento:
Spero che vi piaccia, in questo capitolo come avrete visto non ho messo quasi nulla che riguarda i bvb perchè credo che per capire a fondo la storia e i suoi sviluppi si debbano conoscere al meglio i protagonisti, per cui ditemi voi se vi piace o no, se ho sbagliato qualcosa. Grazie a tutti.
  
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