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Autore: Arwen_360    30/12/2007    2 recensioni
Un bambino che non ha mai visto la luce del sole, non ha mai ammirato la bellezza della luna, scrive una lettera alla sua mamma.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lettera
Lettera di un bambino mai nato alla propria madre

Cara mamma,
non ti ho mai vista, forse non ti vedrò mai, ma sono certo che tu mi vuoi bene. Ricordo uno spazio roseo attorno a me, anche se bene non sapevo dove fossi. cercavo te, ma tu non c' eri. Allora ho imparato a sentire, per poter ascoltare la tua voce. Allora potei sentire i discorsi che facevi, ma non sapevo cosa provavi. Così imparai a provare sentimenti, e da quel momento tu ed io, siamo stati una cosa sola.
Ricordo le tue lacrime che rigavano le tue gote rosee, mentre menavi pugni sul tuo ventre e come venivo scosso nell' utero. Chissà perchè lo facevi.
Poi ricordo un' altra voce, roca, profonda. Quella di un uomo. So che ti ha baciata, e poi non ho più sentito la sua voce. Anche questo non so, mamma.
Un giorno ho sentito la voce dolce e pacata di un altra donna, ma non eri tu. Poco dopo essa era rotta dal pianto, interrotto da brevi urla verso di te. Allora mi sono arrabbiato e ho cominciato a scalciare. Volevo difenderti mamma. Ma tu piangevi e mi gridavi contro. Poi me lo dirai perchè, mamma, vero?
So che dopo tu hai corso per tanti kilometri. E io sobbalzavo ad ogni tuo respiro.
Ti sei fermata, mamma, e io ho battuto la testa...mi è venuto da ridere, ma poi ho sentito la tua voce inveirmi contro. Dicevi: "Perchè sei qui? Io...io...non ti ho mai voluto...chi ti ha chiamato?" E allora ho pianto. Mi odiavi, lo so. Ma poi abbiamo fatto pace, vero?
Ricordo che tu hai fatto le valige e sei andata in un grande edificio bianco. Oh, quanto ero emozionato! Sapevo che ci saremmo divertiti. Solo che poi tu hai cominciato a piangere...uff...ti emozioni sempre troppo, mamma!
Allora siamo entrati e una voce maschile ci ha accolti. Ricordo che il signore mi ha carezzato la testolina, ma a me non piaceva, così ho cominciato a scalciare. Tu ti sei piegata allora ho smesso. Scusa, non volevo farti male.
Così ci ha fatti entrare in una bella stanza illuminata. C'era un bel letto e una televisione grandissima. Ero eccitatissimo, solo che volevo toccare quelle cose tanto preziose. Allora ho provato a spingere un pò, magari uscivo e le toccavo. Ma tu hai cominciato a gridare; " Stupido marmocchio, tieni a freno il tuo entusiasmo...non vedi cosa devo fare per colpa tua? Ma tanto ora pagherai per quello che hai fatto, lurido...lurido..." In quel momento è accorso il signore di prima e ti ha calmata.
Meno male, altrimenti chissà quante botte avrei preso! Dopo ti sei sdraiata e, rimasta sola, hai cominciato a parlarmi, stavolta con voce dolce.
"Tesoro...scusa. Non sono adatta a fare la mamma e fortunatamente tu non mi vedrai o io mi coprirei di vergogna. Sono stata così dura con te, ma purtroppo questo mondo non ti vuole. Non sei fatto per la vita, e mi spiace. In parte è anche colpa mia...(pianto) Però, però...tu, tu non dovevi esserci...hai rovinato i miei piani. Se fossi venuto più tardi avremo potuto giocare assieme, correre nei prati e vivere una vita felice. Invece tu sei voluto venire ora, ma non sconvolgerai la mia vita ancora di più. Ora ci diciamo addio, e forse tu, in un altra vita, in un altra famiglia, imparerai a cogliere l' attimo. "
Mi sono sentito in colpa. Mi sono sentito inutile, un bugiardo egoista. Tu mamma non mi volevi ed io egoista sono voluto venire al mondo. Ma forse è meglio così. Non voglio stravolgerti la vita. Addio mamma. Spero starai bene senza di me...ciao,
Tuo Figlio

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Poco dopo la donna cominciò a contorcersi, a gridare. E così il medico accorse subito. La portarono subito in sala parto, ma non c' era più nulla da fare. Il cordone ombelicale si era attorcigliato attorno al collo del bambino, ed esso era morto soffocato.


The End



Spero che questa storia vi sia piaciuta. So che è un pò triste, ma è la cruda realtà. Ho cercato di rendere il bambino più innocente possibile, per far giungere ai vostri cuori, l' innocenza di tutti quei bambini abbandonati dalle loro madri.

Spero di avervi fatto provare delle emozioni forti, perchè questa era mia intenzione.
Madri di tutto il mondo, amate i vostri figli, perchè essi sono importanti quanto voi. Anche voi un tempo eravate delle tenere frugolette, amate, coccolate, viziate dai vostri genitori. Non negate amore ai vostri figli. Non lasciateli in balia della sorte, perchè spesso essa è crudele.
  
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