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Autore: Georgesmonkej_    15/06/2013    2 recensioni
"Essa é l'oriente e Giulietta é il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei. Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale é di un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi."
"Che cos'altro é l'amore, se non una pazzia molto discreta, una amarezza che soffoca, e una dolcezza che fa bene?"
Questa é una storia ispirata a Romeo e Giulietta, con un lieto fine leggermente diverso (nessuno muore!)
Genere: Drammatico, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, JJ Hamblett, Josh Cuthbert, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(5)

 

 


Questi violenti piaceri hanno fini violente
 
A terra inerme, con la testa poggiata sul braccio destro, con il sangue che grondava dal naso e dalla bocca.
George gli corse addosso ma fu bloccato da Harriet e dalla sua amica Emily, poi fu portato via da me.
Sentii mio cugino che per la prima volta urlava maledicendomi di essere nata e tutto il resto. Come se non bastasse, cominciò a tirarmi prima pugni, poi si rialzò, e iniziò a tirarmi calci al torace e alle costole e poi, colpo di grazia, mi sferrò un calcio in faccia e sulle labbra che diventarono violacee, e un taglio comparve su quello inferiore, dove iniziò a fuoriuscirvi sangue copiosamente.
 
Josh fece in tempo ad arrivare e a fermare quella tortura lenta e sanguinosa, portando via Jack e facendomi rialzare, colma di lacrime e terrore negli occhi, sentendo urlare George.
Ero totalmente in preda al panico e non stavo capendo più niente.
 
Mai mi sarei immaginata che Jack, il mio adorato cugino Jack, sarebbe esploso fino ad arrivare a distruggere persino sua cugina, solo per via di George, ma io non sarei mai crollata così in basso e non mi sarei mai arresa.
Per George andrei sino in capo al mondo!
 
Josh mi portò in ospedale di corsa e chiamò mia madre raccontando tutto, evitando il particolare "George Shelley sta con tua figlia e hanno fatto ciò che una 16enne farebbe con il suo ragazzo!", e facendo in modo che Isabelle chiamasse Rosie, la mamma di Jack, per portarlo via e punirlo in modo esemplare.
Ultimamente mia madre era diventata Isabelle per me. 
 
Dopo la telefonata disse a Jack di non fiatare sull'argomento "George Shelley" o avrebbe giurato sulla sua vita, che non solo si sarebbe vendicato, ma che avrebbe bensì chiamato il comando dei vigili e lo avrebbe denunciato per molestia.
 Lui aveva risposto dicendo che lo avrebbe contro querelato e Josh ha detto che aveva una testimone (la sottoscritta) così Jack fu zittito da Joshua.
 
 Erano già due giorni che ero in ospedale per diversi accertamenti e cominciavo a temere di doverci rimanere ancora per molto
Avevo parecchi tagli su per il corpo ed uno abbastanza profondo sul labbro inferiore, dove ci avevano messo all'incirca una dozzina di punti.
 
Era l'alba del 29 maggio e di lì a poco la scuola per me sarebbe terminata presto.
Ci sarebbe stata una cena ma io non sarei potuta andare e il diploma di noi alunni sarebbe giunto a fine giugno, lì ci sarei stata.
La signora Higgins, insegnante di storia e letteratura, venne a trovarmi il giorno prima e a dirmi che la commissione mi aveva dato il pieno dei voti e ad augurarmi una buona guarigione e di continuare a conseguire gli studi a Londra un giorno ed io l'avevo congedata commossa dalle belle parole.
Ma tornando all'alba di quel giorno...
 
Sentii dei passi, ma io dormivo ancora nel mio letto, sicura che si trattasse di un sogno fino a quando mi toccò la mano e sentii un certo brivido, ma niente di negativo: era qualcosa di bellissimo e il suo dolce profumo inebriava le mie narici, ma ancora non ero conscia di cosa stesse succedendo.
 
-Chi non é mai stato ferito ride delle cicatrici altrui.
 [...] Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? 
Essa é l'oriente e Giulietta é il sole. 
Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei. 
Non servirla, se essa ti invidia; 
la sua veste virginale é di un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi. 
Gettala via! 
Ma é la mia dama, oh, é il mio amore! 
Se solo sapesse di esserlo! 
Parla eppure non dice nulla. 
Come accade? 
É il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò.
No, sono troppo audace, non é a me che parla- recitò come un novellino pronto a stupire i suoi giudici arroganti e pronti a dir di no e uno sciocco "avanti il prossimo".
 
Era così emozionante sentire un pezzo di Romeo & Juliet, e chi lo stava recitando aveva messo tanta passione dentro, da poter riuscire a trasmetterla a chiunque, persino a me! E chi lo stava recitando sapeva alla perfezione che era il mio dramma Shakespeariano preferito, e solo una persona lo aveva capito davvero e con il cuore, quella persona era la persona più importante della mia vita e non potevo permettere che venisse maltrattato: no! 
 
-mia dolce Stardust!- cominciò stringendomi le mani -lo so che sono solo le 3.30 a.m., infatti é ancora buio, ma ogni qualvolta cercassi di venire c'era sempre tua madre- continuò -quindi ho deciso di venire ora, dato che non c'è nessuno- aggiunse, poggiando le sue fresche labbra sulla mia mano, allungando un lungo e dolce bacio -ti amo piccola mia! Ma.... Questa situazione mi ha fatto pensare a molte cose... Forse é vero! Noi non dovremmo stare insieme! Le nostre famiglie si odiano ed io non avrei mai e poi, ribadisco, mai dovuto sfidare la sorte baciandoti e cercare di convincerti in un qualcosa di anomalo, contro natura, folle e assurdo che possa essere... Scusami mia adorata!- disse lasciando un ultimo bacio sulla mia fronte, pronto a rialzarsi.
 
Questa voce! Queste frasi!
Ebbero la forza di farmi riaprire gli occhi e guardare chi é che mi stava parlando quando lo vidi di spalle pronto ad andar via e gli afferrai la mano, che delicatamente stava per scivolare via dal letto, quando lo vidi voltarsi in fretta e guardarmi stupito con una lacrima che gli cadde dagli occhi...
 
-ti prego non abbandonarmi!- gli dissi in lacrime, con un filo di voce e stringendogli più forte la mano...
 
ANGOLO AUTRICE
 
Hola Babes,
Mi scuso se è un po’ cortino questo capitolo ma me ne sono accorta solo oggi c:.
Comunque per la vostra gioia, dato che io mancherò per una settimana, aggiornerò un paio di capitoli di entrambe le due FF c:.
Alloooora? Che ve ne pare? Os gusta? (vi piace?) se mi lasciate anche una recenzione sarei contenta.



- Quello è un Montecchi e si chiama Romeo, l'unico figlio del vostro nemico!
- Il mio amore nato dal mio unico odio. Soltanto ora ti riconosco.
- dal film "Romeo & Giulietta" 
da PensieriParole
Little_JCat
  
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